Inkulator app Windows 8 nome equivoco

Sul Windows Store arriva Inkulator, l’app dal nome equivoco

Inkulator app Windows 8 nome equivoco

Prima della pubblicazione di un’applicazione sul proprio marketplace Microsoft esegue tutti i vari ed eventuali controlli necessari per poter verificare che questa rispetti a pieno le linee guida quali qualità, assenza di malware, assenza di contenuti non adatti e molto altro ancora.

A quanto pare, però, in quel di Redmond qualcuno è stato poco attento e sul Windows Store è apparsa un’app che per quanto ben lontana possa essere dal proporre contenuti compromettenti e dannosi per l’utente o per la postazione multimediale va inevitabilmente a suscitare l’ilarità del popolo italiano.

Trattasi di Inkulator (si, esatto, avete proprio capito bene!) e diversamente da quel che lascia presagire si tratta di una risorsa di una software house canadese che ha ben pensato di assegnare questo nome alla sua app in quanto derivante dall’unione dei due termini inglesi ink (inchiostro) e calculator (calcolatrice).

L’applicazione, infatti, permette di effettuare calcoli matematici elementari sfruttando lo schermo touch di un tablet e scrivendo quindi le operazioni da eseguire direttamente con le dita.

Arriva in Italia Amazon Kindle Fire HD 8,9 pollici

Amazon, il Kindle Fire HD 8.9 è in vendita anche in Italia

Arriva in Italia Amazon Kindle Fire HD 8,9 pollici

Dopo l’esordio, avvenuto ad ottobre dello scorso anno, sul mercato italiano della versione da 7 pollici ora il Bel paese è pronto a dare il suo benvenuto anche alla versione da 8,9 pollici di Amazon Kindle Fire HD, il tablet sviluppato e commercializzato dal colosso dell’e-commerce.

Il nuovo dispositivo, diversamente dall’altro, presenta un display di dimensioni maggiori, quasi 2 pollici in più, che vanno si a ridurre, seppur sensibilmente, la portabilità del tablet ma che, al contempo, garantiscono una migliore esperienza a livello visivo.

Accedendo alla pagina ufficiale di Amazon Kindle Fire HD 8.9 è possibile apprendere che sono due le edizioni disponibili: una dotata di una memoria interna da 16 GB che può essere acquistata al prezzo di 269 euro con offerte speciali o di 284 euro qualora si preferisca evitare la visualizzazione di annunci pubblicitari, l’altra, invece, mette a disposizione degli eventuali acquirenti ben 32 GB di memoria interna al prezzo di 299 euro con offerte speciali o di 314 euro nel caso non si aderisca agli annunci pubblicitari previsti da Amazon per ridurre il costo del device.

I prezzi risultano quindi decisamente interessanti ed estremamente competitivi.

Andy Rubin lascia Android

Google, Andy Rubin lascia Android

Andy Rubin lascia Android

Andy Rubin, l’uomo di big G fondatore di Android nonché colui che ha fatto dell’OS mobile del robottino verde uno tra i più diffusi al mondo, ha detto addio alla divisione della celebre piattaforma.

Non si tratta di un pettegolezzo delle malelingue né di una scottante indiscrezione bensì di una notizia ufficiale data, proprio nel corso delle ultime ore, mediante la pubblicazione di un apposito post, firmato Larry Page, sul blog di Google.

Nel post Page parla dei traguardi raggiunti da Android per mano di Rubin, quali oltre 60 partnership con i produttori in tutto il mondo, più di 750 milioni di dispositivi attivati (1,35 milioni al giorno) e 25 miliardi di applicazioni scaricate da Google Play, aggiungendo inoltre che, avendo superato gli obiettivi più folli ed ambiziosi sognati per il celebre OS mobile, Andy ha deciso che è giunto il momento di passare il testimone dando inizio ad un nuovo capitolo della storia di big G.

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Le vendite dei tablet Android supereranno quelle dell’iPad entro fine anno

tablet Android battono iPad previsioni IDC 2013

Durante l’anno attualmente in corso i tablet basati su Android riusciranno a raggiungere uno straordinario successo, in fatto di vendite, andando addirittura a superare quello oramai ben consacrato dell’iPad di Apple.

Si tratterebbe quindi di un sorpasso di notevole importanza considerando il fatto che questa sarebbe la prima volta che, appunto, i tablet basati sulla piattaforma del celebre robottino verde riuscirebbero ad avere la meglio sulla tavoletta della mela morsicata.

Secondo IDC, la società di analisi che ha fatto tale previsione, le vendite di iPad raggiungerano il 46% di market share entro la fine dell’anno, una percentuale questa che andrebbe a segnare un calo significativo rispetto ai numeri che, invece, sono stati registrati nel 2012 quando, appunto, il tablet di Apple ha raggiunto una quota pari al 51%.

Le spedizioni dei tablet Android, invece, dovrebbero aumentare al punto tale da raggiungere il 48,8% sul totale superando quindi il 42% di market share registrato nel 2012.

Il sorpasso sarebbe dettato dalla sempre maggiore popolarità che i tablet Android di piccole dimensioni, come ad esempio il Nexus 7, stanno riuscendo ad ottenere sull’utenza.

Skype 2 miliardi di minuti al giorno

Skype, in Francia dovrebbe essere considerato un operatore telefonico

Skype inchiesta garante francese

In seguito al mancato rispetto dell’obbligo di registrazione come operatore di telecomunicazioni elettroniche la ARCEP (Autorité de Régulation des Communications Électroniques et des Postes), ovvero l’equivalente d’oltralpe della nostrana Agcom, ha chiesto ai pubblici ministeri di investigare su Skype, il celebre client VoIP ora di proprietà Microsoft.

La faccenda, però, non è nuova.

Una delle leggi attualmente in vigore in Francia obbliga infatti gli operatori ad accettare le intercettazioni da parte delle forze dell’ordine ragion per cui le autorità hanno chiesto a più riprese alla redmondiana di regolarizzare la posizione di Skype, un’operazione questa che, così come dimostrato dalla mossa dell’ARCEP, ad oggi non è stata ancora effettuata.

Considerando il fatto che tra le varie operazioni che è possibile effettuare con Skype non manca la possibilità di inviare messaggi ad altri utenti e di effettuare chiamate telefoniche vero numeri fissi e mobili l’autorità garante delle comunicazioni elettroniche ritiene che il client debba essere dichiarato come operatore di telecomunicazioni.

X-Phone smartphone Google Motorola scheda tecnica

X-Phone, online le presunte specifiche tecniche

X-Phone smartphone Google Motorola scheda tecnica

Il Samsung Galaxy S4, la prossima punta di diamante della sudcoreana, sarà presentato ufficialmente nel corso delle prossime ore, il nuovo modello di iPhone, invece, dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato tra non molto mentre in merito al lancio del fantomatico X-Phone, lo smartphone di Google e Motorola che secondo le indiscrezioni dovrebbe entrare in diretta competizione con gli altri due device, non si sa ancora nulla ma se non altro sono emerse in rete interessanti info riguardo la sua scheda tecnica.

Secondo le indiscrezioni fornite da un informatore che ha preferito restare anonimo l’X-Phone avrebbe in dotazione un display da 4,7 pollici Full HD, un processore Nvidia Tegra 4i, una fotocamera anteriore da ben 5 megapixel in grado anche di monitorare l’occhio dell’utente per lo scroll dei contenuti e una fotocamera posteriore da 16 megapixel.

Le dimensioni del device sarebbero invece pari a 131,2×66,7×7,9 millimetri risultando quindi esteticamente simile, spessore a parte, al Droid RAZR MAXX HD.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

ICANN, gli editori UE e USA contestano il dominio .book di Amazon

Amazon editori europei statunitensi contro dominio .book

Il fatto che l’ICANN permetterà, sia ad aziende sia a privati, di far apparire sul web suffissi ben diversi dal classico .com è oramai notizia di vecchia data così come anche il fatto che i marchi più importanti hanno già provveduto ad avanzare le proprie richieste in tal senso.

Amazon, ad esempio, ha fatto richiesta all’ICANN di poter aprire domini quali .audible, .author, .book, .news e molti altri ancora.

La richiesta del gruppo di Bezos, però, non è andata giù né agli editori a stelle e strisce né a quelli del vecchio contiente.

Infatti, proprio nel corso degli ultimi giorni sono giunte all’ICANN due lettere con le quali la Association of American Publisher (AAP), l ‘Associazione Italia Editori (AIE) e la Federazione Editori Europei (FEP) hanno puntato il dito contro il .book chiedendo all’ente di rivedere la propria posizione e di prendere in seria considerazione il fatto che consentire ad Amazon di far proprio tale dominio starebbe a significare permettere al colosso delle-commerce di sfruttare una forza di grandissimo impatto sul mercato.

Visualizzare memoria utilizzata add-on firefox

Firefox, come individuare gli add-on che usano più memoria

Visualizzare memoria utilizzata add-on firefox

Chi utilizza Google Chrome sicuramente ne sarà ben consapevole: il browser web del gran colosso delle ricerche in rete integra, praticamente da sempre, un task manager grazie al quale è possibile visualizzare quanta memoria RAM viene occupata dalle varie schede aperte, dai processi ed anche dalle estensioni installate.

Si tratta di una feature molto utile ed interessante che, purtroppo, non è disponibile anche per Mozilla Firefox o almeno non lo è di default.

Per far fronte alla cosa è però possibile ricorrere all’utilizzo di un recente ed interessante add-on quale about:addons-memory.

Si tratta, appunto, di un’estensione che, una volta in uso, consente di rilevare le infrmazioni facenti riferimento all’utilizzo della memoria da parte dei vari altri add-on installati nel browser.

Google Glass vietati minori 13 anni

Google Glass, le prime applicazioni di terze parti supportate

Google Glass prime applicazioni di terze parti compatibili

Durante l’edizione 2013 della conferenza SXSW il colosso di Mountain View ha mostrato, unitamente alla sua Talking Shoe, le prime applicazioni di terze parti compatibili con i Google Glass.

Nello specifico, è stato illustrato il funzionamento delle app The New York Times, Evernote, Path e Gmail.

Nel corso della dimostrazione i Google Glass sono stati usati per scattare foto, per effettuare ricerche, per condividere contenuti su Google+ e per visualizzare news e previsioni del tempo.

Per permettere all’utente di visualizzare tutte le informazioni necessarie direttamente dinanzi gli occhi i Google Glass utilizzando un’interfaccia costituita da Timeline card con un desing che si avvinca molto a Google Now su device Android.

Gli occhiali per la realtà aumentata di Google, infatti, a causa delle loro dimensioni ridotte non consentono di visualizzare lunghe pagine contenti testo o elementi grafici ragion per cui gli sviluppatori sono praticamente costretti a realizzare app seguendo specifiche regole.

Windows 8, ripristinare il tasto Start aumenterebbe le vendite

Windows ripristinare pulsante start aumentare vendite

Windows 8, l’ultimissimo sistema operativo della redmondiana, a circa 5 mesi dal lancio ufficiale non ha ancora raggiunto il successo sperato o almeno così sembrerebbe stando a quelli che sono i più recenti dati.

Le vendite dei prodotti basati su Windows 8, infatti, sono ancora abbastanza scarse ma fortunatamente a tutto c’è rimedio o almeno così la pensa IDC secondo cui l’unica soluzione possibile per risollevare la situazione sarebbe quella di reintrodurre il pulsante Start, che per anni ha contraddistinto gli OS Windows, ed avviare direttamente la modalità desktop.

In un’intervista rilasciata a CNET, Bob O’Donnell, analista di IDC, ha infatti spiegato quelle che sono le caratteristiche che mancano a Windows 8 per poter essere apprezzato ancor di più dalla folta schiera di consumatori.

Prototipo iPhone 5x7 pollici

iPhone, spunta in rete uno dei primi prototipi

Prototipo iPhone 5x7 pollici

Pur avendo le idee abbastanza chiare in merito alle caratteristiche distintive dell’oramai celebre melafonino, Apple, nel lontano 2005, non aveva ancora ben definito quello che, invece, sarebbe stato il design dell’iPhone e la sua scheda tecnica.

La dimostrazione più evidente di ciò è data da un prototipo di iPhone emerso in rete proprio nel corso delle ultime ore grazie alle foto fornite da un ex dipendente Apple anonimo che ha seguito i progetti in corso nei laboratori segreti di Cupertino nei primi anni 2000 e che va a configurarsi, appunto, come uno tra i primissimi melafonini.

Il prototipo, dalle dimensioni pari a 12,7×17,8 centimetri e con uno spessore di 5 centimetri, a prima vista tutto sembra fuorchè un iPhone ricordando invece, seppur sempre alla lontana, un tablet e di questo, comunque, ci sarebbe ben poco da stupirsi considerando che non è più un segreto il fatto che Apple pensava all’iPad prima ancora del suo melafonino.

Il prototipo di iPhone, infatti, non è altro che uno schermo touchscreen da 8,6 pollici capace di interagire in modalità multitouch, in grado di far visualizzare una versione molto elementare di OS X, che risulta poggiato su una gabbia metallica ed a cui è stato aggiunto un circuito simile alla scheda madre di un computer.

Microsoft cybercrime center

Microsoft, un nuovo Cybercrime Center per combattere la pirateria

Microsoft cybercrime center

Stando a quanto emerso da un recente studio commissionato da Microsoft circa il 65% degli utenti utilizzano software contraffato sui propri computer.

Il dato assume particolare rilevanza poiché, truffa a parte, ciò comporta un aumento del rischio per la sicurezza sia della postazione multimediale impiegata sia dello stesso utente.

Le applicazioni contraffate, infatti, potrebbero contenere virus o varie altre tipologie di minacce in grado di infettare il sistema operativo impiegato, di rallentare il PC o, ancora, di rubare dati sensibili.

Tenendo conto di ciò la redmondiana ha quindi deciso di unire le forze dei due team che si occupano dei crimini digitali e della pirateria informatica creando quindi un Cybercrimine Center.

Il team del neo Cybercrimine Center sarà costituito da 30 persone che opereranno direttamente nel campus Microsoft ed altre 70, invece, che verranno sparse in tutto il mondo e a cui verrà affidato il compito di combattere la cybercriminalità, la pirateria ed anche lo sfruttamento dei minori attraverso la tecnologia.

Tra i primi obiettivi dello “squadrone” di Microsoft vi è quello di limitare il più possibile la diffusione di software contraffatto, specie di Windows e di Office.