Google Maps ha descritto le indicazioni dettagliate per il ciclismo per quasi un decennio ormai, e con l’arrivo di iOS 14, Apple Maps sta finalmente introducendo il suo. I passaggi seguenti mostrano come utilizzare le nuove indicazioni stradali per ciclisti nell’app Mappe di Apple. Se hai un Apple Watch con watchOS 7 o versioni successive, puoi ricevere le indicazioni che selezioni direttamente sul tuo polso, per una facile navigazione a colpo d’occhio.
Lo scorso Novembre, come molto probabilmente alcuni di voi lettori di Geekissimo ricorderanno o avranno avuto modo di verificare personalmente, Google aveva reso disponibile una rinnovata interfaccia utente per AdSense, il miglior sistema di advertising attualmente disponibile online.
Si trattava però di un cambiamento disponibile esclusivamente sottoforma di beta chiusa e, di conseguenza, utilizzabile soltanto da un numero ristretto di account scelti direttamente dal gran colosso del web.
Soltanto da qualche ora, invece, Google ha finalmente reso disponibile la rinnovata interfaccia di AdSense a tutti gli utilizzatori del servizio, per cui, pur trattandosi, al momento, di una versione beta (ma questa volta non chiusa!) può essere tranquillamente utilizzata senza alcun problema a discrezione di ciascun utente.
Così com’è possibile notare dando un’occhiata all’apposito video esplicativo, la nuova interfaccia di AdSense non consiste solo ed esclusivamente in un cambiamento a livello grafico ma ne investe anche le funzionalità, rendendo dunque il servizio ben più agevole nel suo utilizzo, corredato, tra l’altro di una guida di gran lunga migliorata e ricca di risposte esaustive.
Il settore dell’advertising continua ad essere la principale fonte di profitto della maggior parte delle dotcom e del web in generale. Il meccanismo di Google, AdSense, ha dimostrato di funzionare molto bene, permettendo agli utenti di accedere facilmente e alle aziende di convertire la pubblicità in profitti tracciabili.
La scelta di Google ha ispirato non pochi che hanno continuato sulla strada, innovando e a volte superando lo stesso Google. E’ il caso di Pixazza che ha applicato la teoria degli AdSense alle immagini. In che modo? Inizialmente riferendosi strettamente al settore dell’intrattenimento e di Hollywood, si è espanso ad altri settori.
Adesso annuncia il suo arrivo nel settore del turismo, sport e casalinghi. Funziona in questo modo: aggiungendo una semplice stringa di codice all’HTML di una pagina web, su questa sarò possibile taggare gli oggetti nelle immagini. Il tagging degli oggetti determina la distribuzione di pubblicità.
Brutte notizie in arrivo per tutti gli utilizzatori di Google Adsense, l’ormai famosissimo e importantissimo network pubblicitario creato da Google, e che ha costituito da sempre la maggiore fonte di introiti del gigante delle ricerche online, grazie alla geniale (ed ovviamente proficua) intuizione di fornire agli utenti link testuali correlati al contenuto della pagina invece di banner casuali molto in voga alla fine degli anni ’90. Purtroppo, nonostante l’enorme numero di utilizzatori a livello mondiale, anche Adsense sta risentendo della Crisi Economica mondiale, costringendo i vertici di Google a ridurre leggermente le percentuali di revenue pagate agli utenti.
GoogleAdsense è il miglior sistema di advertising attualmente disponibile online. Sono tanti i siti che lo utilizzano e sono altrettanti gli inserzionisti che ogni mese avviano nuove campagne pubblicitarie online su questo nuovo strumento di marketing. GoogleAdsense è aperto ad ogni utente di Google Account, l’importante è avere un sito internet e le conoscenze necessarie per inserire gli annunci.
Da Google, arrivano notizie sempre migliori. Dopo l’apertura della BETA di Google Wave non sono mancati gli aggiornamenti agli altri applicativi di Google online, tra i quali troviamo l’ottimo Google Adsense. GoogleAdsense, come ogni applicazione di Google, è offerto in corredo con un pannello di controllo al quanto interessante. Attualmente, c’è da dire, sono poche le informazioni che troviamo nel pannello di controllo, ma comunque essenziali per poter gestire gli annunci sui nostri siti.
Ottime notizie per tutti i publisher AdSense, da oggi è possibile avere un maggior controllo sull’aspetto degli annunci sui vostri siti; infatti sarà possibile cambiare il font del testo degli annunci, per le lingue con caratteri latini.
Sarà possibile scegliere tra Arial, Times,e Verdana. Se si desidera modificare velocemente le impostazioni dei caratteri per ogni insieme di annunci dobbiamo seguire le opzioni come nell’immagine in apertura.
Sicuramente molti di voi useranno il proprio blog per guadagnare quel poco che serve per pagare lo spazio WEB che il sito richiede. Ci sono altri invece che voglio far diventare il proprio sito web, una fonte di guadagno, che possa sostituire in pieno un lavoro vero e proprio diventando così l’unica fonte di rendita. Per arrivare a far diventare il proprio blog, l’unica fonte di rendita, servono ore di lavoro passate dietro all’ottimizzazione di tutto il blog stesso ma anche all’ottimizzazione della posizione degli annunci pubblicitari.
Oggi Geekissimo vi vuole aiutare in quest’arduo lavoro, segnalandovi un piccolo codice che vi permetterà di inserire un annuncio pubblicitario subito dopo il primo post. Sicuramente porre un annuncio pubblicitario, subito dopo il primo post è qualcosa che vi permetterà di ottenere maggiori clic su questi annunci, perché sono visti da molti utenti e sono soggetti a più attenzioni. Non perdiamoci in chiacchiere inutili, dopo il salto trovate, il codice da utilizzare e le relative spiegazioni.
L’integrazione tra i servizi Google di FeedBurner dopo l’acquisizione continua piano piano. La scorsa settimana Google ha lanciato AdSense per Feeds, un servizio che era già stato lanciato per pochi tester lo scorso maggio.
Se utilizziamo un RSS reader sarà capitato moltissime volte di aver letto un articolo senza esserci recati alla pagina originale, tramite questo procedimento l’editore del sito non poteva guadagnare nulla da Adsense perché prima nei feed non c’era pubblicità.
Si preannunciano grandi novità per gli utenti di YouTube. Il capo esecutivo l’amministratore delegato di Google Eric Schmidt ha annunciato ieri ad un metting con gli azionisti che l’ azienda sta attualmente lavorando su un nuovo tipo di pubblicità da inserire nel noto sito di video sharing YouTube.
“Abbiamo un nuovo prodotto pubblicitario che non sarà pre-roll o post-roll” ha detto Schmidt, riferendosi alle pubblicità che compaiono prima e dopo l’esecuzione dei video. “E’ un approccio del tutto innovativo, pensate a pubblicità che si integrino perfettamente nel contesto di youtube, e che possano utilizzare le pagine in maniera del tutto rivoluzionaria.”
Non sono stati rivelati ulteriori dettagli in merito, ma pare che non ci sia molto da attendere prima di scoprire di cosa si tratti. “La pubblicità sarà aggiunta nei prossimi mesi.”
Ultimamente Wikipedia è particolarmente sotto pressione a causa delle critiche sollevate da più sedi accademiche in merito soprattutto ai contenuti dell’enciclopedia, e da ciò è scaturita una divisione tra gli “inclusionisti” coloro che ritengono che qualsiasi argomento, dal più complesso al più futile, è degno di essere trattato, e gli “esclusionisti“, che predicano una maggiore selettività dal punto di vista contenutistico.
A questo proposito, leggevo oggi sul LA Times un articolo molto interessante sulle potenzialità economiche di una realtà come Wikipedia.
Tutti sappiamo quanto possa essere remunerativa una campagna pubblicitaria ben condotta, e che un sito web che vanta di circa 300 milioni di pagine visitate giornaliermente potrebbe rendere sotto il profilo economico come pochi.
Qualche tempo fa abbiamo parlato delle nuove condizioni del contratto AdSense con i clienti, e dei grossi cambiamenti apportati da Google al suo sistema pubblicitario.
Ebbene, le novità per gli inserzionisti non sono ancora finite.
Tra i tanti fattori che determinano il “punteggio di qualità”, quella variabile dinamica che il sistema assegna ad ogni parola chiave, verrà a breve inserito il tempo di caricamento della pagina web.
Per essere più chiari, è meglio precisare che come tempo di caricamento si intende la quantità di tempo che impiega un utente per visualizzare la pagina di destinazione dopo aver cliccato su una pubblicità.
Dopo più di due anni dall’ultimo aggiornamento, risalente al Novembre 2005, Google Adsense ha modificato alcuni termini e alcune condizioni del contratto con i propri clienti.
La decisione è stata probabilmente presa in seguito alla “crisi” che da un po di tempo sta accompagnando il sistema pubblicitario di Google, una delle cause del crollo in borsa dell’azienda di Mountain View.
Ecco cosa è cambiato rispetto al precedente contratto:
AdSense è il sistema pubblicitario più geniale e funzionale mai realizzato. Arrivato dopo l’era dei banner, ne rappresenta l’evoluzione ed è ormai onnipresente. Inoltre è semplice da usare, è stato creato per generare automaticamente annunci pubblicitari in tema con la pagina (contestuali) sulla quale vengono pubblicati.
Dopo questa breve introduzione vi voglio segnalare un piccolo tool chiamato AdsenseJuggler, che promette di far aumentare il CTR, cioè il rapporto tra visite e click. Infatti questo tool permette la rotazione della colorazione degli annunci, in un lasso di tempo predefinito.
Gli indirizzi Ip, le classiche stringhe di numeri del tipo 194.20.345.233 (ho scritto un indirizzo a caso) che identificano i computer sulla rete, dovrebbero essere considerati alla stregua dei dati personali (un po’ come l’indirizzo o il numero di telefono). A stabilirlo l’ufficio della Commissione Europea che regola la riservatezza dei dati. La decisione arriva dopo le pressioni del commissario tedesco per la protezione dei dati personali, Peter Scharr, che guida una battaglia a livello europeo contro le ripetute e immotivate violazioni della privacy da parte di colossi come Google, Yahoo! e Microsoft. Secondo Scharr, quando una persona è identificata attraverso un indirizzo Ip, allora quell’indirizzo è come un numero di telefono e dev’essere trattato con riservatezza.
Una visione che, però, è in disaccordo con quella di Google ed altre società che lavorano nel campo dell’informatica, secondo cui un indirizzo Ip, invece, identificherebbe la macchina, il computer quindi, e non la persona che lo sta utilizzando. Un’obiezione sicuramente giusta. Peccato, però, che nella normalità dei casi un computer è usato prevalentemente dalla stessa persona o dallo stesso gruppo ristretto di persone. Certo, ci sono delle eccezioni come ad esempio gli internet café, le università, i luoghi di lavoro molto affollati. Ma sono, appunto, delle eccezioni.