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Scenario in continuo divenire per il Samsung Galaxy Note 7. Quali sono ad oggi le alternative per coloro che hanno già prenotato lo smartphone nel nostro Paese? Considerando quanto dichiarato di recente da Samsung Italia, proviamo a fare chiarezza sulla questione.

Continua a tener banco un argomento delicato come l’uscita del Samsung Galaxy Note 7 in seguito al cosiddetto battery gate. Secondo quanto annunciato da ePrice ai propri clienti, l’appuntamento dovrebbe slittare ufficiosamente ad ottobre, anche se al momento non ci sono aggiornamenti ufficiali.

La notizia più temuta per coloro che avevano messo nel mirino un Samsung Galaxy Note 7 è finalmente arrivata, perché dopo le segnalazioni di alcune esplosioni il produttore coreano ha deciso di ritirare il prodotto dal mercato, con implicazioni naturalmente anche per l’Italia.

Anche questa settimana sono piuttosto preoccupanti le notizie trapelate a proposito dell’uscita di un device come il Samsung Galaxy Note 7. Come vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, infatti, la reazione del pubblico durante la fase dei preordini è stata migliore di quanto ci si potesse aspettare, al punto che ora le singole divisioni del produttore coreano stanno iniziando a mettere le mani avanti.

Sono sempre interessanti le indiscrezioni che trapelano in questi giorni per tutti coloro che stanno seguendo da vicino le vicende del tanto atteso Samsung Galaxy Note 7. In attesa di poterlo toccare con mano una volta per tutte anche qui in Italia, infatti, di recente sono trapelate le primissime notizie riguardanti i tempi di rilascio dell’aggiornamento del sistema operativo Android Nougat.

Siamo solo nel campo delle indiscrezioni, è giusto premetterlo, ma in queste ore stanno venendo alla luce voci poco incoraggianti per tutti coloro che intendono acquistare il nuovo Samsung Galaxy Note 7 in tempi relativamente ristretti. Tutta colpa di alcune scelte strategiche e commerciali da parte del produttore coreano, che, come avvenuto esattamente un anno fa con il Samsung Galaxy Note 5, pare propenso a collocare l’Europa in seconda fascia tra le sue priorità.