AdBlock anche per Safari

Ormai la pubblicità sul web ha raggiunto ogni limite, ogni sito che visualizziamo ci accorgiamo che questo è pieno pubblicità, e pochi sono quelli che si salvano. Certamente la pubblicità è un ottima trovata anche nel web per sostenere le spese di manutenzione di un portale o di un blog. Ma a volte diventa snervate vedere quelle tantissime pubblicità e pagine web che si aprono in continuazione e che ci presentano quasi sempre lo stesso prodotto.

Proprio per questo sono stati trovati tanti sistemi per bloccare la pubblicità OnLine. Se ci troviamo su un pc windows la soluzione è semplice, basta modificare il file host oppure utilizzare uno dei tanti script per internet explorer o estensioni per firefox e chrome. Uno di questi è proprio AdBlock. Ma per gli utenti MAC?

Accelerazione hardware: IE9 straccia Safari 5 nei test… fatti da Microsoft

Dopo il test HTML5 dell’altro ieri, che ha messo a confronto tutti i maggiori browser Web del mondo, ecco un’altra comparazione che farà sicuramente discutere. A poche ore dall’uscita di Safari 5 per Mac e PC, Microsoft ha infatti colto l’occasione per pubblicare dei test comparativi relativi all’accelerazione hardware del nuovo navigatore cupertiniano e di Internet Explorer 9, il navigatore redmondiano che verrà.

Come lascia chiaramente intendere il titolo del post, le prove sono state tutte vinte dal browser Microsoft, in maniera piuttosto netta. Ma prima di addentrarci nei dettagli tecnici dei risultati, forse è meglio dare un’occhiata al video in cui tutti e due i test, oggetto del contendere, vengono eseguiti e illustrati nella loro interezza. Eccolo.

Safari 5 tra noi: stavolta riuscirà a conquistare gli utenti PC?

Qualora vi fosse sfuggito, Apple è in vena di grosse novità. Dopo la roboante presentazione di iPhone 4, che ha tenuto blogger e appassionati dei prodotti della mela sulle spine per settimane, eccoci infatti qui a parlare di Safari 5, la nuova versione del browser cupertiniano appena resa disponibile per Mac e PC (per Windows XP/Vista e 7).

Tante le novità introdotte. Fra queste: il motore javascript (Nitro), che promette una velocità maggiore del 3% rispetto a quello di Chrome 5.0; una funzione di prefetching dei DNS migliore di quella di Firefox 3.6; un nuovo feed reader molto bello da vedere e facile da usare (in pieno stile Apple, insomma); diversi miglioramenti in ambito HTML5 – con il supporto a geolocalizzazione, visualizzazione dei video a schermo intero, validazione dei form, cronologia AJAX, ecc. – e qualche altra piccola miglioria sopra e sotto il cofano.

HTML5 test: quale browser se la cava meglio?

L’HTML5 è il futuro del Web, su questo i fatti non dovrebbero smentirci. Ma come se la cava l’attuale generazione di browser con questo nuovo standard, che almeno per quanto riguarda i video online, ci dovrebbe permettere di dire addio ai plugin esterni come Flash Player?

A questo spinoso quesito prova a darci una risposta HTML5 Test, un sito Internet grazie al quale è possibile sottoporre il proprio navigatore alla “prova del 9”, quella grazie alla quale scoprire se il software che si usa per girovagare sul Web è pronto o meno ad affrontare la rivoluzione dell’HTML5.

Per nostra fortuna, gHacks ci ha risparmiato la fatica di fare dei test browser per browser, pubblicando un resoconto con i punteggi ottenuti su HTML5 Test da tutti i maggiori navigatori del momento. Ecco i risultati in dettaglio: credeteci, non vi sorprenderete più di tanto!

Previewer, provare gli userscript senza installarli

Gli userscript sono una delle più grandi invenzioni del ventunesimo secolo. Tutti noi li usiamo con gran soddisfazione per adattare servizi online e siti Web ai nostri gusti, ma nonostante ciò c’è qualcosa che a molti non va giù, il fatto di dover per forza installare uno script per provarlo e testarne le effettive capacità.

Se anche voi fate parte di questo nutrito novero di utenti, rallegratevi, perché proprio un userscript vi toglierà questa “rogna”. Si tratta di Previewer, che una volta installato in Firefox (ma anche negli altri browser, anche se non ne è assicurato il perfetto funzionamento) consente di provare gli userscript senza installarli nel browser, al volo. Tutto quello che occorre fare è scegliere il proprio userscript preferito fra quelli disponibili su userscripts.org, selezionare la scheda Preview e cliccare su uno dei link contenuti nella pagina che si apre.

StayFocusd, darsi dei limiti nel perdere tempo mentre si naviga

Da quando la velocità delle connessioni ad internet è aumentata sono spuntati come funghi servizi capaci di farci perdere tempo. Uno dei primi è stato YouTube. Infatti sarebbe stato impensabile aprire un sito del genere con connessioni molto lente (si rischiava la sanità mentale degli utenti che ne usufruivano). Poi sono arrivati anche i socialnetwork, per non parlare di alcuni famosi time waster che hanno proprio decretato la fine dei tempi dedicati al lavoro.

E’ proprio questo il problema, adesso che si sta cominciando a prendere in considerazione la possibilità di lavorare restando a casa grazie ad internet, ecco che spuntano delle distrazioni che non fanno altro che rallentare il nostro lavoro. Magari anche se non si lavora al computer, ma si sta studiando e abbiamo accanto il computer, non si riesce a fare a meno di andare su facebook o Twitter e controllare cosa è successo di nuovo.

Chromac, portare ed utilizzare le hotkey di Safari direttamente su Chrome

La maggior parte degli utenti che, per un determinato lasso di tempo, hanno preferito utilizzare solo ed esclusivamente un dato browser, nel momento in cui si ritrovano a dover modificare le proprie abitudini di navigazione online vanno incontro a vere e proprie difficoltà nell’adattarsi alle differenti funzionalità offerte dal nuovo strumento utilizzato.

Ad esempio, utilizzando assiduamente ed esclusivamente un browser web come Safari per diverso tempo, di certo risulterà piuttosto difficile abituarsi ai comandi offerti da Chrome qualora venisse deciso di optare per il performante strumento adibito alla navigazione online offerto da Google.

Partendo da una situazione di questo tipo, è però possibile far fronte alla cosa ricorrendo all’impiego di un apposita estensione, ideata con lo scopo preciso di favorire un migliore adattamento ed utilizzo del oramai ben noto browser web targato big G.

Close all Tabs, chiudere velocemente tutte i tab aperti nella finestra del browser in un sol click!

Chi si ritrova a navigare spesso online e, con altrettanta frequenza, ad operare su una molteplice quantità di tab aperti simultaneamente, di certo saprà quanto, nella maggior parte dei casi, possa risultare scomodo chiudere ad uno ad uno le varie schede presenti nella finestra del browser in modo tale da poter mettere un po’ d’ordine, eliminare tutto quanto vi sia di superfluo e ritornare ad operare in maniera ordinata su un’unica pagina.

Di consueto toccherebbe quindi andare ad agire manualmente al fine di assicurarsi la chiusura di ciascun tab, tuttavia se non è proprio nelle vostre intenzioni perdere ulteriore tempo prezioso, allora si può prendere in considerazione l’idea di sfruttare un apposita estensione tutta dedicata al browser web di casa Mozilla ed a quello targato Google.

Internet Explorer: diffusione sotto il 60%. Ormai solo IE9 può fare il miracolo

Può bastare un semplice numero a mettere in apprensione Microsoft? Sì, se quel numero è 59.95, è un dato percentuale e segna il minimo storico in termini di diffusione per Internet Explorer.

Ebbene sì, cari amici, dopo tanti anni di dittatura, sembra proprio che il navigatore di Redmond sia arrivato a un punto di svolta. Negativa, per il momento. Secondo quanto riportato da NetMarketShare, la diffusione di IE (in tutte le sue numerose declinazioni) è scesa dal 60.65% di marzo al 59.95% di oggi, un pelo sotto la soglia critica del 60%, quella della sicurezza.

Ottime, al contempo, le performance dei due principali concorrenti di IE. Google Chrome continua ottimamente la sua rincorsa nei confronti di Firefox, passando dal 6.13% di trenta giorni fa all’attuale 6.73%, mentre il browser di Mozilla si tiene sostanzialmente stabile muovendosi dal 24.52 al 24.59%.

Opera 10.52 per MAC

Anche oggi, parliamo di Opera e MAC. Di Opera ne avevamo già parlato nelle nostre pagine per l’emulatore della versione Mobile del browser, e di MAC ne avevamo parlato ieri riguardo al Flash di Adobe. Torniamo a parlare di Opera perché sono sempre a lavoro negli uffici di sviluppo di opera, ieri parlavamo dell’emulatore ed oggi vi presentiamo la versione 10.52 del browser per MAC.

Oggi andremo a conoscere le novità che riguardano questa nuova versione di Opera, versione che si presenta sicuramente migliorata sotto molti aspetti, sia in termini di velocità che di stabilità. Andiamo a scoprire le novità subito dopo il salto.

ChromeAccess, estensione chrome per accedere velocemente alle sue pagine

Concorderete con me nel pensare che chrome è uno dei browser più veloci e pratici che si siano mai progettati. Per questo motivo e tanti altri, si è guadagnato in pochi anni una bella fetta di mercato. Un’altro fiore all’occhiello che vale la pena citare è la sua ampia schermata. Infatti il passaggio da firefox a chrome è stato n po’ traumatizzante (in positivo) proprio a causa della finestra che occupa pochissimo spazio, lasciandone in abbondanza alla navigazione vera e propria.

Questo fattore porta sicuramente dei vantaggi, ma come in ogni cosa troppo bella, piano piano si scopre che qualcosa non va, o almeno non va come dovrebbe andare. Infatti, per non occupare troppo spazio, tutte le pagine, tutte le opzioni di chrome sono state spostate in due menù a tendina. Se usate il browser di casa google saprete sicuramente a cosa mi sto riferendo (quelle due icone situate in alto a destra).

Kylo, il browser web ideato per schermi dalle grandi dimensioni

Sicuramente tutti coloro che dispongono di uno schermo piuttosto ampio per eseguire le più svariate tipologie di operazioni al PC ben sapranno quanto possa essere bello e comodo avere a propria disposizione una visuale tanto estesa quanto soddisfacente ed al contempo accattivante.

Tuttavia, sebbene i benefici legati all’avere un grande display siano davvero parecchi, non è detto però che i vari applicativi disponibili per l’OS in uso rendano perfettamente tanto quanto su schermi dalle dimensioni più contenute.

E’ il caso, ad esempio, dei browser web che, nella maggioranza dei casi, non offrono una visualizzazione ottimale dei contenuti quando si ha a che fare con i cosiddetti “big screen”, come nel caso delle installazioni home teather.

Pwn2Own 2010: Chrome ne esce indenne

Per il secondo anno consecutivo, Google esce indenne dal Pwn2Own. La gara hacker di Vancouver si è conclusa così come era iniziata, con tutti i maggiori browser “bucati” nel giro di pochi minuti e con Chrome lasciato da parte perché le sue falle sono troppo difficili da “exploitare”.

Motivo di questo successo è in parte attribuibile all’efficace sistema di sandboxing che “big G” ha incluso nel suo navigatore. Quest’ultimo costringe Chrome a girare in un ambiente protetto che – per dirla in parole povere – non consente ai processi del programma di leggere o scrivere file nelle parti sensibili del sistema.

Sano è salvo è anche Android, il sistema operativo di Google per gli smartphone, che al contrario di quello di iPhone – che è stato “forato” in circa 20 secondi – non è stato toccato dai partecipanti al contest. Probabilmente per motivi analoghi a quelli del browser.

Pwn2Own 2010: già bucati tutti i browser, tranne Chrome…

Google Chrome è il browser più difficile da “bucare”, ecco il responso della prima giornata di Pwn2Own 2010. L’ormai notissima sfida tra hacker in fase di svolgimento a Vancouver ha visto crollare uno dopo l’altro tutti i principali browser che usiamo quotidianamente per navigare sul web, meno uno, quello di “big G”, che non è stato ancora messo alla prova. Ma andiamo con ordine.

Il primo navigatore a cadere sotto i colpi degli hacker (senza accesso fisico alla macchina) è stato Safari 4 su Mac OS X Snow Leopard. A far breccia nel software cupertiniano ancora una volta l’immarcescibile Charlie Miller, che già aveva colto in fallo Safari l’anno scorso e che con il risultato di ieri si porta a casa un bel premio di 10.000 dollari.

Diecimila bigliettoni vanno anche all’olandese Peter Vreugdenhil, il quale ha strutturato un attacco su quattro livelli per bypassare le protezioni dei sistemi DEP ed ASLR e “bucare” così Internet Explorer 8 su Windows 7. Secondo quanto dichiarato da Vreugdenhil, ci è voluto meno di una settimana per dar vita all’exploit.