Seshamo, condividiamo la nostra conoscenza attraverso il Web

La conoscenza è un qualcosa di veramente prezioso e in quanto tale va diffuso con tutti i mezzi possibili. Uno di questi ultimi è sicuramente Internet il quale, grazie ai miliardi di utenti collegati fra loro, favorisce la condivisione di questa nei vari argomenti.

Oggi, per l’appunto, voglio segnalarvi un servizio Web 2.0 davvero utile e curioso: Seshamo. Il nome non dice molto, ma è davvero un grande progetto il quale spero cresca veramente tanto.
Appena nato, Seshamo è in grado di fornire un account per poter aggiungere in un futuro remoto degli articoli su ciò che si vuole divulgare (nei limiti della “legalità”, ovviamente).

Hohli – Charts, creiamo grafici di qualsiasi tipo con assoluta rapidità

Di grafici si sente spesso parlare in questo periodo, soprattutto nel campo delle “borse” in costante discesa –purtroppo- nei giorni più recenti.
Molti sono anche i software che permettono la realizzazione di queste “magiche” immagini, sia desktop che online.

Torniamo quindi sulle orme del Web 2.0 che ormai ci accompagna di giorno in giorno nelle nostre avventure al Computer parlandovi precisamente di Hohli – Charts.
Quest’ultimo ci permetterà di creare in una maniera incredibilmente rapida, dei semplici (o anche complessi) grafici compresi tra molte tipologie: a torta, a barre, e così via.

TeachMate, insegna e impara argomenti condividendoli con altri utenti

L’educazione e la cultura sono due aspetti fondamentali della società odierna. Entrambi hanno un ruolo importante soprattutto per la propria persona ed è anche vero che il web fornisce attrezzature quasi “indispensabili” per ottenere questi.
È il caso di TeachMate, un servizio Web 2.0 il quale permette di imparare e/o di insegnare materie completamente differenti tra loro.

L’utilizzo è molto simile a quello di un semplice motore di ricerca, con l’unica differenza che i campi di testo sono due: il primo servirà per scrivere ciò che noi avremmo intenzione di imparare mentre il secondo avrà come scopo la ricerca di persone interessate al campo che noi insegneremo.

Smugopedia, l’enciclopedia delle opinioni controverse che ognuno di noi può esprimere

In un paese democratico ognuno può dire la sua, esprimendo a piacimento parole e discussioni su determinati argomenti e ambiti. Di tutti i tipi, senza alcun limite.
Anche in questo senso Internet viene incontro agli smanettoni più pignoli e culturalmente più formati, offrendo servizi online degni di nota per quanto riguarda il campo in questione.

Specialmente oggi individuiamo Smugopedia, l’ “enciclopedia” –per modo di dire- delle opinioni controverse nella quale potremo trovare discussioni di tutti i tipi.
Accederemo subito alla Homepage intuitiva e semplice, nella cui sinistra avremo a disposizione un menù con le categorie del sito. Una di queste è “Browse” per navigare tra gli archivi delle opinioni ordinati in base ai mesi dell’anno seguente.

Discussione: le avventure di siti internet, forum, blog a contatto con opinioni e commenti

Altro argomento di discussione, chiaramente informatico. Nelle settimane scorse vi abbiamo parlato di privacy e di nascita dei blog, quindi, in pratica, abbiamo parlato, seppur indirettamente, della persona seduta davanti ad un monitor e di quello che fa spesso quando utilizza il computer. Oggi è giusto quindi fondere questi due argomenti per trattare un tema particolare: il rapporto tra gli utenti e gli spazi di internet. E per transitività il rapporto tra utenti ed utenti e tra utenti e webmaster o gestori o blogger.

Il tema affrontato oggi, si suppone, è quindi molto sentito da tutti i fruitori della rete. Il web è pieno di siti, di forum, di blog, di nick, d’accordo. Ma dietro ognuna di queste parole, diverse per definizione, si nascondono persone. Persone che si prodigano, che lavorano o spendono il loro tempo libero a contatto con internet.

L’umano è tale per tanti motivi: tralasciando quelli scientifici e parte di quelli filosofici, l’umano è tale per la sua.. umanità. Eh si, che fantasia. Umano – Umanità. Ma se le due parole sono quasi simili un motivo ci dev’essere. Una delle tantissime motivazioni è questa: una persona ha pregi e difetti e li manifesta ovunque. Figuriamoci se non in Internet.

Ma passiamo al dunque: la questione è grossomodo quella legata alla convivenza di persone in uno spazio pubblico come internet. Come è normale che sia, ognuno ha dei propri modi di fare, di agire ed ha anche delle proprie simpatie e antipatie. Giusto. Però che succede se le discordanze tra utenti rischiano di sfociare in più accentuati contrasti?

Tip of My Tongue, servizio Web per trovare parole che non si ricordano perfettamente

Cari lettori, quante volte ci capita di scrivere, per compito scolastico, per lavoro, per capire i contenuti di un documento sul Web o per qualsivoglia motivo un testo in inglese e, come succede sempre quando scriviamo qualcosa, c’è quel termine che abbiamo sulla punta della lingua, ma che non riusciamo a ricordare? Ci proviamo in tutti i modi, ci sforziamo, ma niente: non ce la facciamo. Di quella parola non c’è alcuna traccia nella nostra mente, dunque proviamo a sostituirla con qualche strana espressione di equivalente significato. Da oggi, invece, possiamo ricorrere ad un servizio, a mio avviso utilissimo ed efficientissimo. Si tratta di Tip of My Tongue: andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.

Drink Logger, bevi responsabilmente e stima il tuo BAC con un semplice grafico

Il problema degli alcolici riguarda l’estrema attualità che stiamo vivendo. Molte sono infatti le persone che bevono di continuo, tra cui giovani e adolescenti “in crisi”.
Ciò caratterizza fortemente l’Italia e tutti gli altri paesi sviluppati del mondo e nonostante le dovute precauzioni e i vari controlli che si effettuano ogni giorno, non si riesce a trovare una soluzione concreta.

Ma non è questo il tema vero e proprio del post, bensì oggi trattiamo di Drink Logger, un meritevole servizio Web 2.0 il quale aiuta i bevitori più accaniti e non, a controllarsi o a bere appunto più responsabilmente.

Tweegee.com, il web per bambini e preadolescenti!

Per quanto possa essere amata da moltissime persone, la rete Internet non è immune da critiche e commenti attraverso i quali spesso si definisce il web come un mondo dove la vigilanza dei genitori verso i propri figli non può essere garantita allo stesso modo con il quale è esercitata nella vita reale e, molto probabilmente, seppur molte affermazioni siano piene di pregiudizi, è chiaro che Internet, se in mano ai più piccoli, potrebbe diventare un pericolo (così come la tv etc.).

Nasce quindi l’esigenza di creare una forma di prevenzione per la salvaguardia degli utenti internet più giovani. Molti sono gli aiuti a livello software, uno tra i tanti questo, ed altrettanto numerosi sono i siti e i servizi che si prefiggono l’obiettivo di porre i bambini davanti ad una Internet più sana, migliore per loro.

Tweegee.com è un sito tra quelli a cui mi riferivo poc’anzi.. Il sito non è un flitro verso alcune pagine web, ma è un aggregatore di opportunità ritenibili “più sane di altre” che offre a bambini e a preadolescenti la possibilità di giocare, comunicare, esprimere la loro creatività, imparare nuove cose, utilizzare piattaforme di social networking e messaging, creare addirittura le loro prime pagine web.

TotSpot per un divertimento assicurato dei vostri ragazzi

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TotSpot è un servizio web 2.0 capace di rendere divertenti le giornate dei vostri bambini.
Molto utile, soprattutto per stimolare continuamente i propri ragazzi giocando e ridendo.

“TotSpot, un posto per i per i tuoi ragazzi”

È questo il “motto” del progetto che, a mio parere, è ottimo poiché contribuisce a rendere sicuro il “web” anche ai più piccoli, permettendogli di navigare anche quando i genitori (giustamente) non glielo concedono.
Per usufruire di tutte le funzioni di TotSpot, bisogna registrarsi. Cosa molto semplice poiché basterà compilare gli appositi campi molto rapidamente e con assoluta semplicità.

Se nei videogames si iniziasse a promuovere la pace, non la guerra

Videogiochi

E se nei videogames s’iniziassero un po’ di più a promuovere la pace e la volontà di un mondo migliore, invece della violenza? Come tutti sappiamo, tra i videogiochi che vendono di più (e che piacciono di più) ce ne sono sempre molti che riguardano (da vicino o da lontano) la violenza. A partire dalla prossima settimana Advanced Micro Devices (Amd) ha annunciato un progetto destinato ai bambini che vogliono imparare a costruire videogiochi; la particolarità è che i videogames in questioni andranno a promuovere messaggi sociali come la lotta alla povertà o la protezione dell’ambiente che ci circonda.

Il progetto è chiamato “Changing the Game” (“cambiando il gioco”, appunto) e oltre al messaggio sociale darà la possibilità a bambini e ragazzi di iniziare a farsi un vero e proprio curriculum nel campo dello sviluppo di software e videogiochi. Non è tutto: sempre la prossima settimana Microsoft presenterà il primo gioco educativo tutto dedicato all’ambiente e sviluppato dai ragazzi della scuola secondaria americana che hanno partecipato all’iniziativa “Microsoft Imagine Cup”. Insomma: qualcosa inizia a cambiare sul fronte dei videogiochi?

Viaggi nel cosmo interattivi con Stellarium

Il lancio dei servizi World Wide Telescope di Microsoft e Google Sky da parte di Google, le missioni spaziali degli ultimi tempi e lo sbarco su marte della navicella Phoenix: in quest’ultimo periodo davvero molti eventi hanno concentrato l’attenzione verso l’ universo e l’ ignoto. A questo proposito voglio parlarvi di un software molto interessante, Stellarium.

Stellarium è il frutto opensource della collaborazione tra programmatori, scienziati e appasionati, riuniti con l’intento di creare un software in grado di simulare, in tutta la sua grandezza e spettacolarità, uno stellarium sul computer.
Un frutto maturo, che è arrivato dopo mesi e mesi di sviluppo alla versione 0.71.

Creiamo mappe mentali direttamente online grazie a Text 2 Mind Map

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Creare mappe mentali, in genere, stimola molto l’intelligenza e io stesso a volte osservo amici o parenti che fanno questo e mi meraviglio della popolarità e della stima che queste si sono guadagnate col tempo.
Devo ammettere però che anche a me è capitato tempo fa di fare uso di queste e mi hanno aiutato molto anche in situazioni “disastrose”.

Il servizio che vi proponiamo oggi infatti riguarda proprio le mappe mentali. Stiamo parlando di Text 2 Mind Map.
Infatti come si può capire dal titolo grazie a questo sito basato sul Web 2.0 è possibile scrivere i dati che dovrà contenere la mappa mentale, da noi desiderata, nell’apposito campo.

Intodit.com per condividere con altri le nostre passioni

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Connettiti per trovare amici con i tuoi stessi interessi, Crea il tuo gruppo di interesse e Condividi le tue idee con gli altri.

Sono queste le parole che caratterizzano Intodit.com, l’ “ennesimo” servizio Web 2.0 capace di far provare grandi emozioni ma soprattutto soddisfazioni personali e non.

Grazie a questo, potremo consultare varie sezioni tra cui: Persone, Gruppi, Gruppi “hot”, Gruppi nuovi, ecc. e conoscere nuovi individui con passioni uguali o diverse dalle nostre.
Potremo dare e chiedere aiuto quando e come vorremo. Intodit è divertente, intuitivo e semplice ed offre molteplici funzionalità che vengono messe a disposizione per ognuno di noi.
Basterà registrarsi molto semplicemente compilando i campi appositi quali: nome, e-mail, password, ecc.

Microsoft si allea ufficialmente con One Laptop per Child: è la vera sconfitta del progetto?

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Microsoft ha ufficialmente annunciato di aver “unito le forze” insieme a One Laptop per Child, l’associazione che vuole abbattere il digital divide, soprattutto nei Paesi del terzo mondo, vendendo computer portatili per 100 dollari. Fino ad ora le macchine erano equipaggiate con versioni apposite di Linux; molte associazioni e nazioni (come l’Egitto, ad esempio), però, hanno chiesto di poter avere i computer con Windows Xp installato.

Molti hanno pensato si tratti di una mossa estrema per cercare di far decollare un po’ di più il progetto, che ultimamente non stava andando poi così bene: “Mentre è certamente vero che il progetto non sta andando come volevamo – ha ammesso l’ideatore, Nicholas Negroponte – è anche vero che certe nazioni nel mondo prima di ordinarci i computer chiedevano sempre insistentemente che sopra ci fosse installata una versione di Windows“.