Video Buzz, il top della diffusione di Video-News in quanto a servizi Web 2

https://www.geekissimo.com/wp-content/uploads/2008/05/2008-05-13_1318567.pngsdfdsg

È di Video Buzz che vi parliamo oggi, l’interessante servizio Web 2.0 che contribuisce alla diffusione di video creati da canali americani come IBN o anche CNN, molto importanti per lo sharing di notizie.
I video vengono caricati abbastanza spesso e se ne possono trovare già a centinaia nonostante il recente sviluppo di questo progetto.

Video Buzz, è nato con questo scopo, ovvero diffondere notizie di mportanti canali americani, per tenerci sempre aggiornati alle ultime news attraverso video – clip, e per renderci l’ “apprendimento” ancora più semplificato e piacevole.

Chat e sms non fanno male al linguaggio dei ragazzi

Chat

Chi l’ha detto che il linguaggio delle chat e degli sms è controproducente per i ragazzi? Se è vero che distolgono i giovanissimi dagli impegni di studio, comunque li costringono ad adoperare il linguaggio scritto: è questa la tesi di un’indagine di linguistica pubblicata sul magazine britannico New Scientist, che svela – appunto – che la comunicazione istantanea come le chat o i messenger non deteriora le capacità linguistiche dei giovani, anzi le rinforza, “perché i ragazzi amano sfoggiare le proprie conoscenze quando interagiscono con gli amici in chat”.

Gli esperti, guidati dalla linguista Sali Tagliamonte dell’università di Toronto, in Canada, hanno analizzato milioni di parole scritte in chat da ragazzi tra i 15 e i 20 anni ed altrettante parole scambiate oralmente dai ragazzi, e hanno osservato che nelle chat si comunica con molta più accuratezza e rispettando le regole grammaticali e sintattiche che non nel linguaggio verbale. Sarebbe, dunque, corretta la tesi secondo cui il messaggio istantaneo non deteriora la lingua.

“Dal prossimo anno pagelle solo online”. Ci sembra un po’ azzardato… e tra l’altro in Italia già si fa

Pagella

Sta facendo molto parlare di sé, in questi ultimi giorni, l’annuncio del neo-ministro della Funziona pubblica, Renato Brunetta, secondo cui entro un anno, un anno e mezzo anche le pagelle scolastiche saranno online. Una decisione, ha spiegato il ministro, che servirà far risparmiare carta alla pubblica amministrazione: “Se sapremo cambiare – ha spiegato il ministro – potremo spendere meglio e liberare importanti risorse da impieghi poco produttivi”.

Una scelta intelligente, penseranno in molti, anche se – ma sto esprimendo un’opinione personale – forse bisognerebbe iniziare da altre parti a eliminare la carta. La pagella scolastica, oltre che un importante documento che tutti i genitori, i nonni e i parenti dovrebbero poter continuare a toccare con mano, è anche un ricordo che si tramanda di generazione in generazione. E poi: anche se ormai internet “ce l’hanno tutti”, quante sono le famiglie che non riuscirebbero a visualizzare online la pagella, per incompetenza o per mancanza fisica di mezzi (collegamento a internet o computer)? A mio parere ancora molte. Ben venga, dunque, il risparmio di carta, ma probabilmente si potrebbe iniziare da altri settori.

Moviemaker di casa National Geographic, servizio educativo sul regno animale

Tra i tanti servizi web dedicato all’educazione, voglio parlarvi di un prodotto gestito direttamente dalla National Geographic, l’ ente no profit che si occupa prioritariamente di geografia, archeologia, scienze naturali e sponsorizza ricerche ed esplorazioni.

Si tratta di Wildlife Filmmaker, un servizio che somiglia molto al software di video editing MovieMaker per il funzionamento ma che ha obiettivi del tutto differenti.
E’ indirizzato in particolare ai bambini. Usufruendo dei tanti filmati, dei suoni e delle musiche (tutte relative al mondo animale) messi a disposizione dall’ archivio di National Geographic, essi possono montare dei video divertendosi e imparando nello stesso momento molte cose sul regno animale, come nome degli animali, aspetto, habitat, verso, e così via.

Nasce ApnaCircle.com, servizio web 2.0 per relazionarsi con altre persone

ahajahahljioaduowe798

Ed ecco che vi proponiamo un ennesimo servizio Web 2.0, che fa al caso di molte persone, a cui piace relazionarsi e confrontarsi con altri, per scoprire ed imparare cose nuove.

Mi riferisco a ApnaCircle.com, sito ancora in fase beta e quindi di sviluppo, ma che offre, a dir poco, sensazionali funzioni per confrontarsi con altre persone, per imparare, per visualizzare il loro profilo, il loro lavoro, insomma, veramente da provare.
Molti individui, cercano questi siti, per poter avere incontri con altri simili e viceversa, e spesso non trovano quel che cercano, o se lo fanno, magari non è molto “adeguato”.

Google Translate introduce la Traduzione “reciproca” Hindi to English

ahaahajhfgfgfgfgdfs

Ebbene, come da titolo, Google ha introdotto di recente, una nuova funzione di traduzione nel suo traduttore preferito, ovvero Google Translate.
Mi riferisco alla possibilità di poter tradurre frasi dalla lingua Hindi alla lingua più utilizzata nel mondo ovvero l’Inglese e viceversa, dall’English all’Hindi.

Molto utile soprattutto per coloro che ovviamente parlano questa lingua a molti sconosciuta e fanno fatica a tradurre in una lingua più utilizzata come l’Inglese.
Ovviamente, con furbizia, si può tradurre poi dall’Inglese in tutte le lingue da noi desiderate, come il Francese, L’Italiano, il Tedesco o lo Spagnolo, ecc.; tutte le lingue disponibili, insomma.

NextBio, Servizio Web 2.0 nato con lo scopo di possedere più di un miliardo di Contenuti Scientifici

huhuhuhuhu

Nonostante le molteplici uscite di servizi Web 2.0, esistono anche siti web, che fanno da aiuto a molte persone quali giovani e non, nel campo dello studio.

Ebbene, due giorni fa, vi abbiamo proposto un utilissimo sito, grazie al quale avevate la possibilità di imparare moltissime lingue parlate in tutto il mondo, mentre quest’oggi, vi proponiamo un altro di questi funzionali servizi che vi permetterà di consultare tramite un semplice Motore di Ricerca, di consultare un vastissimo archivio web si articoli e notizie che riguardano il campo scientifico.

My Happy Planet, Impara Tutte le Lingue del Mondo con Assoluta Semplicità

cbxzj,bnvjsdgvlsdf87

Ebbene, ci stiamo dedicando molto a servizi web 2.0 che aiutino a dare una certa “cultura” a noi giovani e non solo, agli auto-didatti, che come me e penso molti di voi, si dedicano ad apprendere loro stessi determinate discipline, quali lingue, informatica, ecc.
E di siti nati con questo scopo, ne stanno nascendo tanti, e io personalmente mi dedicherò sotto questo aspetto; arrivando al dunque, e seguendo la traccia del post, oggi vi presentiamo My Happy Planet, un innovativo servizio web 2 che permette di imparare molte lingue parlate in tutto il mondo.

È molto semplice, sul serio, ad esempio, accedediamo alla HomePage e subito potremo osservare la grafica “felice”, ma a parte ciò, si notano all’instante, due menù a tendina, ove potrete selezionare una lingua che parliamo e quindi che conosciamo, e una lingua che vorremmo imparare e che quindi non conosciamo.

A New York cellulari vietati a scuola; in Austria vietati anche sui mezzi pubblici

Telefonia

Dopo aver discusso, la scorsa settimana, dell’opportunità o meno di togliere internet dalle aule universitarie, ecco che sulla stessa scia stanno facendo discutere due notizie: una arriva da New York, l’altra dall’Austria. E in tutti e due i casi si tratta di telefonia mobile.

La prima notizia, dicevamo, arriva da New York, dove la Corte Suprema ha deciso che in tutte le scuole pubbliche saranno banditi i cellulari. Una decisione che preoccupa, più che gli studenti, soprattutto i genitori, che tramite il cellulare potevano controllare i movimenti dei figli ed essere avvisati in caso di emergenza, soprattutto nel tragitto casa-scuola. Secondo il tribunale, però, i cellulari ultimamente sono talmente diffusi che vengono usati per copiare nei compiti, come strumento di intimidazione e per mettere su YouTube video di diversa natura.

La tavola periodica online più completa che si possa desiderare

Tra le mille risorse che il web ci propone, ce ne sono molto riguardanti l’educazione e la diffusione del sapere.
Oggi voglio proporvi un nuovo servizio, se così si può definire, che spicca nel suo genere come uno dei migliori sia sotto il profilo dei contenuti che della realizzazione, una Tavola Periodica online completa in tutto e per tutto.

Come sapete la tavola periodica è uno strumento utilissimo che permette di sapere con un semplice sguardo decine e decine di informazioni utili circa le proprietà di un elemento, e la chimica è l’unica scienza che può vantare di uno strumento così semplice e al tempo stesso completo.
La tavola periodica online propostaci da dayah.com va ben oltre la rappresentazione e l’elencazione delle classiche proprietà, proponendo un modello dinamico e potenziato da Wikipedia grazie al quale poter sapere davvero qualsiasi informazione su ogni elemento.

La tua biografia inserita su Wikipedia viene cancellata di continuo? Usa Biographicon

Biographicon

Quante volte vi è capitato di stare ore e ore davanti all’editor di Wikipedia, di creare e confezionare per bene la pagina che parla di voi… e poi vedervela cancellata per criteri di notabilità? Oltre a rimanerci molto male e a capire che poi non siamo così famosi, solitamente mandiamo tutto a quel paese e lasciamo stare.

Oggi arriva un interessante servizio Web, chiamato Biographicon, che si pone a metà tra siti come Wikipedia e servizi di autopromozione come LinkedIn. Funziona più o meno così: ognuno, famoso o no, può costruirsi la propria biografia o quella di qualcun’altro. Ognuno, inoltre, può modificare le biografie degli altri, proprio come accade su Wikipedia.

La diffusione di Microsoft nelle scuole: alcune riflessioni

La diffusione di Microsoft nelle scuole: alcune riflessioni

In un economia sempre più globalizzata, le conoscenze e le competenze, rappresentano dei fattori distintivi e di molta importanza sia per le nazioni che per i singoli individui. Per fortuna oggi sono disponibili nuovi strumenti e tecnologie che facilitano la diffusione dell’educazione. Ad esempio le università offrono lezioni, gruppi di discussione, esami e lauree via Internet agli studenti di tutto il globo.

Microsoft ha rafforzato il proprio impegno nel migliorare l’accesso alle tecnologie e ad promuovere metodi d’insegnamento e apprendimento innovativi. Dice Gates:”Nel 2003 abbiamo lanciato un iniziativa chiamata Microsoft Parterns in Learning. Oggi questo programma interessa più di 3 milioni d’insegnanti e circa 76milioni di studenti“.

Wikipedia si appresta a lanciare un servizio video all’interno dei propri articoli

Nonostante i problemi a cui un enciclopedia online liberamente modificabile da chiunque va incontro e nonostante il tentativo da parte di Google di creare un servizio simile in grado di contrastare il monopolio che attualmente detiene, Wikipedia si conferma l’enciclopedia online più completa e visualizzata, e non solo, anche il più grande archivio di sapere liberamente condivisibile del mondo.

E’ recente la notizia che Wikipedia sta sperimentando ed è in procinto di lanciare in grande stile un servizio video integrato negli articoli. Il tutto nasce da una fruttuosa collaborazione tra Wikimedia ed il servizio video online Kaltura; attualmente il tutto è in prova sul sito WikiEducator Demo, ma probabilmente il giorno in cui potremo vedere i video direttamente da Wikipedia non è molto lontano, almeno stando a quanto riportano le maggiori fonti.

“Volete usare Google o Wikipedia? Allora non frequentate il mio corso”. Parola di docente

Google_Wikipedia

“Servizi come Wikipedia e Google sembrano vogliano togliere il lavoro a noi docenti. Per questo se volete usarli, non frequentate le mie lezioni“. Suona più o meno così l’ultimatum dato da Tara Brabazon, docente all’università di Brighton, ai propri studenti, troppo abituati secondo lei a consultare la rete, senza approfondire, quando si tratta di studiare. Eliminare dalle nostre vite (o da quelle degli studenti) le ricerche su internet o sui wiki mi sembra al giorno d’oggi una cosa impossibile. Eppure la professoressa Brabazon non è l’unica a pensarla così: capita ormai sempre più spesso che specialisti di un determinato settore (come possono essere i docenti di storia, leteratura, scienze e così via) vedono il Web come uno spazio aperto e infinito con troppe variabili e troppo pericolo di perdere la bussola.

Per questo, probabilmente, dopo aver speso anni e anni sui libri preferiscono i buoni e vecchi metodi d’insegnamento e apprendimento più che quelli nuovi e ufficialmente “non approvati” dagli enti universitari. Ciò che probabilmente dovrebbero capire, invece, è che i processi di insegnamento e la condivisione di conoscenza si stanno espandendo senza limiti dalla nascita del World Wide Web, con un conseguente enorme afflusso di dati sui computer degli utenti. Sta divenando abbastanza impossibile, quindi, da parte degli studenti accettare quello che chiede la professoressa, senza se e senza ma.