Chrome OS: come avviarlo da una penna USB (Live)

Come ormai noto ai più, Chrome OS debutterà sul mercato solo a 2010 inoltrato. Ma noi, da bravi geek, abbiamo già trovato un modo per averlo sui nostri computer, sia sotto forma di macchina virtuale che sotto forma di versione live funzionante tramite penna USB.

Sì, cari amici, avete letto bene: sulla grande rete è appena approdata una versione di Chrome OS Live avviabile da penna USB, che non necessita di installazioni per funzionare. Tutto quello che vi serve è un file immagine da circa 3GB (compresso in un archivio di 307MB), una penna USB da minimo 3GB ed una mezzoretta di tempo libero.

Allora, pronti a scoprire insieme a noi come avviare Chrome OS da una penna USB? La guida la trovate qui sotto. Non vi rimane che seguirla passo passo e divertirvi con il nuovo sistema di ‘big G’, stavolta senza la lentezza dettata dall’utilizzo di una macchina virtuale!

Su Windows

  1. Scaricare l’archivio contenente il file immagine di Chrome OS (torrent);
  2. Scompattare il file immagine di Chrome OS (chromiumos.img) con un software per la gestione degli archivi (es: WinRAR). Anche se al momento della decompressione il programma sembra non lavorare, lasciatelo fare, il file verrà estratto comunque;

VIDEO: Presentazione di Chrome OS completamente tradotta in italiano

Qualche giorno fa vi avevamo recensito approfonditamente Google Chrome OS, svelandovi con l’essenziale aggiunta di molti video le sue tantissime funzionalità, che ne faranno sicuramente un protagonista nel difficile mercato dei Netbook. Purtroppo, tutti i video (incluso quello della presentazione ufficiale, con annesso test in diretta) erano in inglese, e quindi non alla portata di tutti gli utenti. Oggi vi presentiamo lo stesso video completamente doppiato in italiano dal gruppo BananAffair, che con voce molto chiara e limpida ha svolto un impeccabile lavoro di traduzione e doppiaggio.

Google Chrome continua a snobbare gli utenti Mac

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Google Chrome è ormai un browser conosciuto e diffuso, da oltre un anno è stato introdotto, dalla prima versione incredibilmente instabile a quelle che proviamo oggi, tanto da diventare per molti utenti il browser predefinito e probabilmente il futuro browser.

Gli utenti di cui stiamo parlando però sono utenti Windows, i fortunati a cui Google ha dedicato tanta attenzione, cosa ovviamente giustificata dai numeri. Ugualmente fortunati non sono gli utenti Mac e Linux, che ancora non vedono le loro versioni di Chrome paragonabili al livello di qualità raggiunto da Google Chrome per Windows.

Gli utenti Mac solo di recente hanno ricevuto una versione più o meno stabile di Google Chrome da poter utilizzare senza morire in preda alla frustrazione da bug. Sembrava, dagli annunci di Google, che con l’ultima versione per Mac Google Chrome sarebbe diventato un vero e proprio browser cross-platform, uguale per tutti.

10 estensioni Firefox che anche Chrome dovrebbe avere

Mozilla Firefox

Negli ultimi tempi Google Chrome, l’ormai celebre browser made in Mountain View, sta spopolando tra gli utenti di tutto il mondo, oltre che per la sua velocità anche grazie allo sviluppo di nuove estensioni, vero punto di forza per qualsiasi browser che si rispetti. Tuttavia, gli svantaggi per quanto riguarda questo aspetto continuano a farsi sentire, anche se in parte giustificati dalla giovane età del browser e dalla sua ridotta fetta di mercato. Di cosa avrebbe bisogno Chrome? Ve lo sveliamo con queste 10 estensioni Firefox che anche Chrome dovrebbe avere.

Chrome OS: cinque cose che non è

Cos’è Chrome OS ormai lo sappiamo tutti, si tratta del sistema operativo web-centrico per netbook che Google farà debuttare sul mercato tra poco meno di un anno. Ma forse per capire la vera essenza di questo ‘browser operativo’ dobbiamo scoprire cosa Chrome OS NON è.

Alla luce di ciò, abbiamo rispolverato la nostra non-rubrica dei post provocatori ed abbiamo deciso di riportarvi un interessante articolo scritto da Steven J. Vaughan-Nichols (noto ai più per le sue simpatie verso il mondo open source) su ComputerWorld. Titolo: cinque cose che Chrome OS non è; Contenuti: beh, quelli leggeteli qui sotto e commentateli insieme a noi.
  • Ultimato: nonostante il grosso hype mediatico che gli gira intorno da settimane, bisogna ricordare che Chrome OS non è nemmeno in beta. Ciò vuol dire che il sistema è lungi dall’essere finalizzato e, proprio per questo, non bisogna dare giudizi affrettati su quanto si è visto finora.
  • Un sostituto di Windows: il mondo dei computer desktop-centrici non è destinato a finire tra uno o due anni. Chrome OS rappresenta quindi una soluzione complementare ai vari Windows, Mac e Linux, non un’alternativa.

IE9 con accelerazione hardware? Mozilla e Google hanno la risposta pronta

E chi se lo sarebbe mai aspettato. Internet Explorer 9 rischia di diventare un punto di riferimento per tutta la prossima generazione di browser, capovolgendo la consolidata ‘tradizione’ che vuole il navigatore redmondiano indietro alla concorrenza ed affannosamente pronto all’inseguimento di quest’ultima (con risultati altalenanti).

Come abbiamo visto in occasione della presentazione avvenuta nel corso della PDC 2009, il nuovo browser Microsoft avrà tra le sue principali peculiarità quella di sfruttare la GPU per il rendering di testi e immagini, al posto della CPU. Ebbene, sembra che anche Mozilla e Google introdurranno funzioni simili nei loro browser, andato così dietro al lavoro di Ballmer e soci… o quasi.

Secondo quanto riportato dall’autorevole ZDNet, gli sviluppatori di Firefox avrebbero già dato vita ad un prototipo di browser con supporto al rendering di testi e immagini tramite Direct2D e DirectWrite, annunciando che quello del panda rosso sarebbe stato il primo navigatore in versione finale ad usufruire di tali tecnologie. In questo caso, però, il condizionale è d’obbligo visto che non sappiamo ancora quando IE9 vedrà effettivamente la luce (Firefox 4.0 dovrebbe invece arrivare sui nostri desktop entro la fine del 2010).

Google Chrome apre la sezione extensions agli sviluppatori

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Qualche giorno fa abbiamo visto Google Chrome introdurre alcune novità riguardo le tanto attese estensioni. Prima con una pagina dedicata alle estensioni, poi con una serie di prove su strada, Google ha finalmente aperto il capitolo delle estensioni del suo browser a volte troppo cigolante.

Le estensioni, nell’insegnamento di Firefox, sono fondamentali alla riuscita di un buon browser. Permettono di estenderne le funzionalità e di dare forma ad un browser che sia sempre più adattabile all’esperienza specifica degli utenti.

Aprirsi alle estensioni però non significa solo attivarne il supporto, ma anche attrarre sviluppattori, dai quali dipende l’esistenza di un seti di estensioni utili e stabili o superflue e destabilizzanti per il nostro sistema. Google da oggi invita gli sviluppatori ad uplodare le proprie estensioni.

Chrome OS: cinque mosse per evitare il flop

Ora che abbiamo visto di che pasta è fatto possiamo dirlo: Chrome OS rischia di essere un clamoroso flop. A conti fatti, quello di ‘big G’ non è altro che un browser – lo stesso che è possibile installare su Windows e Linux – progettato con lo scopo di estendere lo strapotere di Google e far acquistare nuovi computer agli utenti netbook.

Nonostante l’apparente inanità di Chrome OS, non è però detta l’ultima parola. Ci sono degli accorgimenti grazie ai quali il sistema operativo sviluppato da Google potrebbe evitare il paventato insuccesso e rosicchiare qualche punticino di market share a Windows. Noi ve ne proponiamo cinque, a voi i commenti e la continuazione della lista.
  • Installazione libera: se Google non vuole demolire in un sol colpo la sua immagine di azienda bella brava e bella che regala tutto, deve assolutamente rimangiarsi quanto detto in occasione della presentazione di Chrome OS e rendere il suo sistema operativo liberamente installabile sui computer pre-esistenti. La politica di Appleche produce sia hardware che software e non permette l’installazione del suo OS X su computer diversi da quelli ideati a Cupertino – lasciamola, appunto, ad Apple.

Chrome OS disponibile per il download, solo per macchine virtuali [video]

Come era lecito attendersi, a pochissime ore dalla sua presentazione ufficiale, Chrome OS gode già di una copia non ufficiale trapelata sulla grande rete.

Il sistema di ‘big G’, come evidenziato nel nostro post di ieri, non sarà installabile su macchine pre-esistenti. Ne consegue che quella attualmente disponibile non è un’immagine ISO da provare come ci pare e piace, bensì un file vmdk da utilizzare esclusivamente mediante delle macchine virtuali.

Correte quindi ad installare VirtualBox o VMWare (se non l’avete già fatto), prendetevi cinque minuti di tempo libero e rimboccatevi le maniche: grazie alla guida presente di seguito, stiamo per fare il nostro primo incontro ravvicinato con Chrome OS!
  1. Scaricare l’archivio con l’immagine di Chrome OS da qui (torrent) o qui (con registrazione);
  2. Estrarre l’immagine vmdk dall’archivio scaricato in una cartella qualsiasi;
  3. Avviare VirtualBox;
  4. Cliccare sul pulsante Nuova;

Chrome OS svelato ufficialmente: ce la farà a contrastare Windows?

Googleplex, Mountain View (California) – Dopo tante chiacchiere e mesi di trepidante attesa, Casa Google ha finalmente tolto i veli da Chrome OS, il suo sistema operativo per computer basato sul cloud computing (quello in cui tutte le risorse sono on-line).

Qui sopra il video della presentazione. Di seguito, una panoramica generale sull’OS con le risposte a tutte le domande più frequenti.

Cos’è Chrome OS? Sembrerà semplicistico dirlo, ma si tratta perlopiù di un browser. La sua interfaccia, almeno per il momento, è identica a quella della build che abbiamo provato per voi qualche settimana fa, con l’aggiunta di schede speciali contenenti le icone di accesso – in stile desktop – alle applicazioni. Tutte funzionanti online, ovviamente. Maggiori dettagli nel video qui sopra.

Google Chrome è pronto per supportare le estensioni

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Come abbiamo visto nei giorni precedenti Google Chrome intende dare un supporto ufficiale alle estensioni. Con l’ultima versione dev di Google Chrome sembra che il passo sia più breve di quanto sembri.

Le estensioni al momento pronte sono poche, ma già sembrano funzionare bene. E’ disponibile l’estensione per GMail, quella per il BuildBot di Chrome ed un estensione per Feed Burner che non fa mai male. Installare le estensioni è estremamente seamless, tutto ciò che dovete fare è cliccare sul link “Installa” nella pagina delle estensioniper gli sviluppatori, vi verrà chiesta conferma e approvando avrete la vostra estensione funzionante senza che ci sia bisogno di riavviare il browser.

Le estensioni sono un elemento fondamentale al successo di Chrome, non c’è dubbio, quello che però non bisogna dimenticare è che il supporto delle estensioni e i Google Gadget stanno concorrendo ad un unico risultato, creare una base di web-app varia e mirata, pronta da essere inserita nell’atteso sistema operativo della grande G, Google Chrome OS.

Google Chrome: 10 nuove estensioni da provare subito

Correte ad installare l’ultima developer build di Chorme ed aggiungete il codice –enable-extensions al percorso del programma nei collegamenti che lo richiamano.

Dopo le due ultime carrellate, siamo pronti a scoprire insieme a voi tutte le potenzialità di 10 nuove estensioni per Google Chrome, il browser che non vuole conoscere confini. Scegliete le vostre preferite ed installatele subito!
  1. TwitterFx: praticissimo add-on che consente di inviare messaggi su Twitter e visualizzare i tweet dei propri amici direttamente in Chrome.
  2. Mouse Stroke: se amate lavorare con le mouse gestures, questa è l’estensione che fa per voi. Una volta installata, potrete compiere le operazioni più disparate con dei semplici movimenti del cursore del mouse.
  3. XChrome: per installare e gestire i temi per Chrome in maniera estremamente facile e veloce, un po’ come si fa in Firefox.

Google Chrome prepara la sua Extensions gallery

Google Chrome Extensions Gallery

Nella guerra dei browser Google Chrome è diventato protagonista dai suoi primi giorni, e del resto non c’era da aspettarsi diversamente dalla grande G.

Anche se le statistiche danno numeri differenti, IE8 e versioni precedenti continuano ad essere i browser maggiormente utilizzati, la community che conta, quella che commenta, posta, condivide e contribuisce alla rete, è nettamente spostata verso browser open source, come per l’appunto lo è Firefox.

Firefox deve il suo grande successo a molti aspetti del suo sviluppo e se ne conoscessimo tutte le chiavi probabilmente saremmo sviluppatori di successo anche noi, ma una cosa è certa, senza aver abbracciato il modello di sviluppo open source, Firefox non potrebbe essere ciò che è adesso.

Google Chrome per MAC? Forse a dicembre!

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Google Chrome è l’ultimo software ideato da google in questi anni. Il browser di casa Google è tra i migliori software per la navigazione internet, adesso in circolazione. In pochissimo tempo sta rubando molti utenti ai rivali Firefox e Internet Explorer, io sono tra quelli che hanno preferito il browser della grande G e ne vado fiero e soddisfatto.

Google Chrome è in questo periodo disponibile in versione definitiva per windows. Molti utenti MAC stanno aspettando questo software anche per il loro sistema operativo. Beh, Google ha dichiarato che entro il mese di Dicembre dovrebbe rilasciare la versione definitiva di questo software.