Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Il binomio Google Glass e privacy è oramai sulla bocca di tutti già da qualche tempo e proprio le questioni legate alla tutela degli utenti potrebbero andare ad incidere in negativo sulla commercializzazione dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di Google.

Per il momento, comunque, i Google Glass sono disponibili soltanto in versione per sviluppatori ma al fine di evitare future e spinose polemiche c’è chi, oltreoceano, ha già deciso di iniziare a “mettere i puntini sulle i” in fatto di tutela della privacy bandendo il dispositivo all’interno della propria attività.

L’esperienza e la testimonianza di Nick Starr, un ingegnere di rete residente a Seattle, è decisamente esplicativa in tal senso. Mediante un apposito post su Facebook Starr ha infatti raccontato di aver dovuto abbandonare il Lost Lake Cafe & Lounge, il locale in cui la scorsa settimana aveva scelto di cenare, proprio a causa dei Google Glass. Il titolare del locale ha infatti stabilito di non servire i clienti che si presentando indossano gli occhiali per la realtà aumentata di big G.

Ieri sera io e il mio collega siamo andati a cena al Lost Lake Cafe & Lounge. Ci siamo stati diverse volte per colazione o happy our. Ogni volta sono entrato indossando Google Glass e, spesso, lo staff mi ha chiesto cosa fosse o di poterlo provare. Ieri invece, siamo arrivati e ci siamo seduti in un tavolo al centro del ristorante. Abbiamo iniziato a sfogliare i menu quando una dipendente è arrivata per dirmi che l’altro ristorante del proprietario non permette l’utilizzo di Google Glass. Li avrei dovuti togliere o lasciare il locale.

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google ed Apple, è cosa ben nota a tutti, si danno filo da torcere a vicenda praticamente da sempre e la lunga e tormentata serie di denunce in fatto di brevetti ne è senz’altro una tra le prove più evidenti.

Nonostante ciò Google sembra apprezzare, e non poco, la linea Mac al punto tale che la maggior parte dei dipendenti di Mountain View utilizza computer prodotti dall’azienda di Cupertino.

Sono infatti ben più di 40.000 i computer laptop e desktop basati sul sistema operativo OS X dati in dotazione al personale di Google.

La gestione di una così gran quantità di computer, però, non è molto semplice. A parlare della cosa sono stati Clay Caviness e Edward Eigerman, due membri del team Macintosh Operations di Google, in occasione della conferenza LISA 13 svoltasi a Washington nelle scorse settimane.

YouTube, Google combatte lo spam nei commenti

Youtube, Google combatte lo spam nei commenti

Da alcuni giorni a questa parte su YouTube è stato introdotto un nuovo sistema di commenti tutto basato sul social network Google+.

La novità mira a rendere la piattaforma di videosharing numero uno al mondo ancor più social mettendo inoltre in evidenza quelli che vengono individuati come i commenti più interessanti.

Il nuovo sistema di commenti introdotto non è però stato accolto a braccia aperte da tutti e lo stesso Jawed Karim, il co-fondatore di YouTube, ha aspramente criticato la neo feature.

Oltre fare i conti con una buona dose di malcontento dell’utenza Google si sta però ritrovano a dover affrontare anche la sempre fastidiosa questione spam.

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Dopo aver attaccato Google su più fronti Microsoft ha ora scelto un nuovo bersaglio per la sua oramai ben nota campagna Don’t get Scroogled!: i Chromebook.

Sul sito web della campagna è infatti apparso un nuovo video ambientato in un negozio dei pegni di Las Vegas, il Gold & Silver Pawn Shop, dove il proprietario Rick Harrison ride quando una ragazza cerca di vendere il suo Chromebook.

Essendo i Chromebook basati su Chrome OS, il sistema operativo di big G pensato per poter eseguire applicazioni web, tutti i dati vengono conservati sul cloud. Proprio per questo è indispensabile poter sempre, o quasi, contare su una connessione ad internet e proprio per tale ragione Microsoft attribuisce al prodotto di Google un valore pari a zero.

Ok Google, la ricerca vocale arriva su Chrome: basta una semplice estensione

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Il motore di casa Mountain View ci permette non solo di effettuare delle ricerche manuali (tramite tastiera), ma anche utilizzando la nostra voce. Approdando sulla home page di Google, basterà premere la piccola icona presente nella barra di ricerca e successivamente pronunciare qualsiasi cosa vogliate cercare. Facile vero? La risposta potrebbe non essere scontata.

Molti utenti prediligono la ricerca manuale poiché, una volta arrivati sulla barra di ricerca, possono rapidamente scrivere del testo al posto di selezionare il mini-microfono. Il vero problema è quando non si ha la possibilità, o semplicemente non si ha la voglia, di toccare mouse e tastiera. Google ha pensato agli utenti che utilizzano Chrome ed ha lanciato un’utile estensione: Google Voice Search Hotword (Beta).

Google, ora anche aeroporti e stazioni sono su Street View

Google, ora anche aeroporti e stazioni sono su Street View

Google, ora anche aeroporti e stazioni sono su Street View

Utilizzare Street View per esplorare ogni dove, o quasi, del globo terrestre stando comodamente seduti dinanzi al monitor del proprio computer o, perché no, in poltrona mediante smartphone o tablet è oramai una pratica abbastanza diffusa tra gli utenti così come lo è anche quella di dare uno sguardo in anticipo alla destinazione di eventuali viaggi in programma.

D’ora in avanti, però, oltre che come appena indicato Street View potrà anche essere utilizzato per conoscere le tappe intermedie degli spostamenti grazie alla neo disponibilità delle immagini panoramiche relative ad aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane.

Da oggi, oltre a farvi vedere in anteprima la destinazione dei vostri viaggi, Street View può aiutarvi ad alleviare lo stress degli spostamenti, dando un’occhiata alle tappe intermedie. Il nostro primo sforzo nella mappatura di tutte le location di transito del mondo include 16 aeroporti internazionale ed oltre 50 stazioni ferroviarie o metropolitane, oltre ad una funivia di Hong Kong.

I Google Glass con lenti graduate potrebbero arrivare il prossimo anno

I Google Glass con lenti graduate potrebbero arrivare il prossimo anno

I Google Glass con lenti graduate potrebbero arrivare il prossimo anno

Dell’arrivo dei Google Glass anche per coloro che portano gli occhiali da vista se ne parla oramai già da diversi mesi ma la conferma ufficiale circa la realizzazione di una variante dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata per coloro che necessitano di lenti graduate è giunta solo qualche settimana fa.

Nel corso delle ultime ore sono però emersi online ulteriori ed interessanti dettagli a tal proposito.

Stando a quanto riportato dall’autorevole Wall Street Journal il processo di creazione dei Google Glass graduati sarebbe già ben avviato ed il primo modello potrebbe essere pronto entro il prossimo anno come parte integrante di un ben più ampio sforzo per evitare che gli occhiali per la realtà aumentata di big G diventino un prodotto di nicchia per soli nerd.

Google, nel dettaglio, pare sia attualmente in trattativa con VPS Global, un fornitore che lavora nell’ambito della cura degli occhi e che costruisce anche lenti e montature.

Google risponde a Microsoft: loro sfornano T-shirt, noi i Google Glass

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Microsoft ha cercato, ancora una volta, di tirare a sé i fan Google portando avanti la sua campagna “Don’t get Scroogled”. Redmond continua a lanciare il solito messaggio: “Mountain View vi spia, venite da noi”. Dopo aver lanciato video e immagini, questa volta arrivano finanche o gadget indossabili. Vi abbiamo parlato di tazze, cappellini e t-shirt che sfoggiano delle bizzarre frasi. Le citazioni non riguardano messaggi promozionali legati ai prodotti Microsoft, ma attaccano e prendono in giro Google.

A Journey through Middle-earth, a zonzo nella Terra di Mezzo con Chrome

A Journey through Middle-earth, a zonzo nella Terra di Mezzo con Chrome

A Journey through Middle-earth, a zonzo nella Terra di Mezzo con Chrome

Il 12 dicembre farà il suo debutto nelle sale italiane “Lo Hobbit: la desolazione di Smaug”, il nuovo film diretto e prodotto da Peter Jackson ispirato ai romanzi di J.R.R Tolkien e sequel de “Lo Hobbit: un viaggio inaspettato”.

Oramai, quindi, manca davvero poco per l’arrivo al cinema della nuova pellicola ambientata nella Terra di Mezzo ma per ingannare la sempre più snervante attesa Google ha ben pensato di proporre un nuovo ed affascinante Chrome Experiment intitolato “A Journey through Middle-earth”, realizzato da North Kingdom in collaborazione con Warner Bros. Pictures, con New Line Cinema e con Metro-Goldwyn-Mayer Pictures e dedicato, appunto, alle avventure di Bilbo Baggins e della sua compagnia.

Un Doodle speciale per Doctor Who: un mini-gioco ad 8-bit

Doodle-Doctor-Who

Amanti della nota serie Doctor Who, drizzate le orecchie. Google ha pensato anche a voi e non possiamo di certo chiamarla una casualità, visto che tra pochissimo arriverà l’episodio speciale che festeggerà i 50 anni del celeberrimo telefilm. Precisamente domani (23 novembre 2013) verrà trasmessa questa speciale puntata che per noi italiani sarà visualizzabile tramite il canale “Rai4”. L’attesa è praticamente finita, ma i navigatori della Nuova Zelanda hanno trovato una simpatica sorpresa questa mattina.

Scroogled

Microsoft lancia il merchandising anti-Google

Scroogled

La campagna anti-Google di Microsoft fa un nuovo salto di qualità, lasciamo decidere a voi se verso l’alto o verso il basso. Nel Microsoft Store americano è infatti arrivata la sezione Scroogled in cui è possibile acquistare tazze, cappellini e t-shirt su cui campeggiano messaggi che ci ricordano quanto sia spiona “big G”, come faccia di tutto per raccogliere i nostri dati, ecc. Ecco qualche esempio: