Bing stupisce di nuovo tutti, con… la canzonetta peggiore di sempre

Avevamo pensato che con lo spot per pubblicizzare Internet Explorer 8, decisamente privo di senso e di cattivo gusto, Microsoft avesse toccato il fondo per quanto riguarda le sue iniziative di marketing, ma a quanto pare le iniziative pubblicitarie difficilmente apprezzabili dagli utenti non sono ancora finite. E se il precedente spot perlomeno impegnava attori professionisti, questa canzonetta per pubblicizzare Bing sembra proprio opera di un dilettante, in tutti i sensi.

Recentemente, infatti, lo staff di Bing, cavalcando l’onda dei buoni risultati ottenuti, ha indetto un concorso per scegliere una canzonetta divertente ed orecchiabile da associare al prodotto. Il vincitore è questo video, che ha fatto guadagnare al proprietario ben $500 di premio e una grande notorietà in tutto il web. Purtroppo per lui, questa notorietà non è dovuta alla bellezza della melodia, o alla sua bravura come ballerino, ma dall’estrema stupidità della scenetta messa su.

Bing cresce e ruba quote a Google?

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Come è già stato evidenziato più volte sul web, Bing sembrerebbe essere partito abbastanza bene riuscendo a conquistare percentuali di quote di mercato con una buona facilità. Il recente accordo con Yahoo!, inoltre, ha praticamente raddoppiato la quota di mercato del motore di ricerca targato Microsoft.

A Giugno Bing aveva conquistato circa il 3% della torta dei motori di ricerca e a Luglio ha confermato parzialmente la prestazione del mese precedente conquistando un ulteriore 1.2%. La vera notizia, al di là dei numeri messi in gioco, è che buona parte di questo aumento sembrerebbe concidere con una perdita di quote da parte di Google e, rispetto alle precedenti analisi, non più da parte di Yahoo!.

Ad oggi Yahoo e Bing, in base a quanto analizzato da StatCounter, controllano circa il 20% del mercato totale dei motori di ricerca. ComScore, un’altra fonte, indica al 29% questa quota di mercato (ma sarebbe interessante capire meglio le relazioni tra ComScore e Microsoft). I numeri sembrano denotare una presenza sul web che Google non può di cerco più ignorare e, anzi, deve tenere ogni giorno sempre più in considerazione per evitare di farsi soffiare lo scettro giorno dopo giorno.