Dopodomani, venerdì 27 giugno 2008, sarà l’ultimo giorno di Bill Gates alla guida della Microsoft. Dopo 1.712 settimane e quasi 33 anni di onorata carriera, Gates si ritirerà dagli affari andando a dedicarsi a tempo pieno alla Bill&Melinda Gates Foundation, l’organizzazione da lui fondata nel 2000 che, ad oggi, rappresenta l’istituzione filantropica più ricca al mondo, con 37,3 miliardi di dollari. Nonostante l’imminente addio, “l’imperatore dell’informatica” – così è stato recentemente soprannominato Gates – in questi giorni continua a svolgere normalmente i suoi lavori. Gates aveva fondato la Microsoft nell’aprile del 1975 ad Albuquerque (nel New Mexico) insieme a Paul Allen.
“Gates partecipa alle riunioni quotidiane come se dovesse restare per i prossimi dieci anni”, racconta uno Steve Ballmer in gran forma e che da lunedì prossimo assumerà le redini della società e andrà ad occupare il famoso “ufficio ad angolo” di Gates. Un’uscita – quella di Bill – preparata già da due anni: nessuno ormai fa più capo direttamente a lui, e pian piano il magnate è riuscito a organizzare tutto in modo che la sua uscita possa essere il meno traumatica possibile. Dal 2006 Gates ha infatti dato il via a un periodo di transizione che, come ha ammesso anche Ballmer, non è stato facile. Ora a Ballmer tocca la sfida di dimostrare che i bei tempi della società non finiscono con l’uscita di scena di Bill Gates.