Flappy Bird è stato eliminato perchè fonte di stress

Flappy Bird è stato eliminato perchè fonte di stress

Flappy Bird è stato eliminato perchè fonte di stress

Qualche giorno fa Flappy Bird, il giochino per smartphone in grado di generare guadagni record e divenuto vera e propria mania nel giro di breve tempo, è stato rimosso improvvisamente ed inaspettatamente da App Store e da Google Play.

L’azione, apparentemente, è stata del tutto immotivata, specie tenendo conto del fatto che Dong Nguyen, lo sviluppatore di Flappy Bird, ha dichiarato che la decisione di cancellare il fortunato gioco ha avuto ben poco a che vedere con motivi legali. Di più, però, non ci era dato sapere… almeno non sino a qualche ora fa!

La redazione di Forbes ha infatti portato a galla un epilogo decisamente interessante, anche se non ancora del tutto convincente, riguardo la rimozione di Flappy Bird dagli store per iOS ed Android.

Apple, un bug di iOS 7 permette di disabilitare Trova il mio iPhone

Apple: un bug di iOS 7 permette di disabilitare Trova il mio iPhone

Apple, un bug di iOS 7 permette di disabilitare Trova il mio iPhoneA quanto pare un nuovo bug è in grado di mettere a repentaglio la sicurezza di iOS 7. Un filmato apparso su YouTube nel corso degli ultimi giorni dimostra infatti che effettuando un procedimento ad hoc ed a prova di utente inesperto chiunque ha la possibilità di disattivare Trova il mio iPhone, il servizio di localizzazione di iOS che in abbinamento ad un account iCloud consente di geolocalizzare iPhone ed iPad smarriti.

La procedura può essere effettuata anche in assenza di password e permette di prendere il pieno possesso di iPhone ed iPad altrui. L’attivazione e la disattivazione delle funzioni Trova il mio iPhone richiedono infatti l’utilizzo e l’immissione della password dell’account Apple di riferimento ma il bug individuato dimostra che le cose non stanno proprio in questo modo.

HTC produrrà il prossimo tablet Nexus

HTC produrrà il prossimo tablet Nexus

HTC produrrà il prossimo tablet Nexus

Dopo essersi occupata della costruzione del Nexus One, il primissimo smartphone Nexus, a quanto pare HTC è “ritornata alla carica”: sarà la taiwanese ad occuparsi della produzione del prossimo tablet appartenete alla medesima gamma.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore sembra infatti che HTC sia riuscita a vincere la gara contro le altre case produttrici per la creazione di un disposisitivo di fascia alta che dovrebbe fare la sua comparsa nei negozi durante questo 2014, probabilmente nel terzo trimestre (tra luglio e settembre).

Non sono però note le motivazioni in base alle quali Google avrebbe scelto HTC invece che Samsung o Asus, le due case precedentemente selezionate per la realizzazione dei tablet della serie Nexus. È tuttavia molto probabile che il colosso di Mountain View abbia gradito in maniera particolare il design dell’HTC One e che abbia intenzione di sfruttare l’abilità di progettazione dell’azienda di Taiwan per la linea di tablet proprietaria.

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Apple dovrebbe puntare su Android, parola di Steve Wozniak

Apple dovrebbe puntare su Android, parola di Steve Wozniak

Steve Wozniak non ha dubbi (noi, invece, ne abbiamo parecchi!): Apple dovrebbe lanciare un iPhone basato sul sistema operativo Android.

Nel corso di una recente intervista a Wired alla conferenza Apps World North America di San Francisco il genio dell’informatica ex parte integrante dell’azienda della mela morsicata ha infatti dichiarato che uno smartphone Apple basato sulla piattaforma mobile di big G sarebbe in grado di mettere tutti d’accordo. Naturalmente le probabilità che Cupertino decida di prendere in seria considerazione quanto dichiarato dal buon Woz sono praticamente pari a zero.

Non c’è niente che possa tenere Apple lontano dal mercato Android quanto un mercato di smartphone secondario. Potremmo davvero ben competere. Le persone amano amano il look prezioso o lo stile produttivo dei nostri prodotti, in confronto all’offerta Android. Potremmo combattere in due arene allo stesso tempo.

HTC lancerà il suo primo dispositivo indossabile a metà anno

HTC lancerà il suo primo dispositivo indossabile a metà anno

Il 2013 da poco trascorso è stato abbastanza difficile per HTC. L’azienda taiwanese, infatti, ha registrato continue predire nei ricavi e negli utili, ha mancato le aspettative di Wall Street e non è riuscita ad ottenere le vendite sperate per il suo top di gamma HTC One. La situazione potrebbe però ribaltarsi totalmente quest’anno con il lancio di un dispositivo indossabile, il primo targato HTC.

Delle intenzioni di HTC di entrare a far parte, unitamente alla concorrenza, dell’oramai interessantissimo mondo dei dispositivi indossabili se ne parla già da qualche tempo a questa parte ma è stato soltanto nel corso delle ultime ore che il colosso ha dato conferma riguardo le tempistiche per lancio di un device appartenente a tale categoria.

HTC ha infatti confermato di essere attualmente al lavoro per rilasciare il suo primo dispositivo indossabile durante la seconda parte del 2014.

Apple, un pratico sistema per collegare lenti accessorie all'iPhone

Apple, l’iPhone 6 avrà una fotocamera da 10 megapixel?

Apple, l'iPhone 6 avrà una fotocamera da 10 megapixel?

Il prossimo modello di melafonino, quello identificato per convenzione con il nome di iPhone 6, potrebbe esser dotato di una fotocamera nettamente migliorata rispetto a quanto attualmente offerto agli utenti di Cupertino.

Su alcuni siti web cinesi sono infatti apparse, proprio nel corso delle ultime ore, le presunte specifiche del nuovo sensore dell’iPhone 6. A quanto pare non solo risulta aumentato il numero di megapixel che nella nuova versione dovrebbe esser pari a 10 ma sembra anche che Apple abbia voluto migliorare l’apertura con un valore f/1.8.

L’azienda di Cupertino avrebbe dunque trovato un buon compromesso per riuscire ad accrescere i megapixel della fotocamera dell’iPhone senza però andare a ledere la grandezza del dispositivo.

Google vuole acquisire Songza, Spotify e Pandora?

Google: Nest progetterà e realizzerà nuovi dispositivi hardware?

Google, Nest progetterà e realizzerà nuovi dispositivi hardware?

La recente cessione di Motorola Mobility a Lenovo e l’acquisizione di Nest, la startup produttrice dell’omonimo termostato intelligente, sono senza alcun dubbio chiari indizi del fatto che Google ha intenzione di intraprendere un nuovo corso: quello del mercato hardware a 360 gradi.

Stando infatti a quanto riportato dal sito web TechCrunch sembrerebbe proprio che le mosse effettuate dal colosso di Mountain View negli ultimi tempi siano tutte riconducibili alla volontà dello stesso di entrare in modo deciso nel mercato hardware con la commercializzazione di dispositivi non appartenenti per forza di cose all’ambito mobile.

Street View, Google porta gli utenti in Russia per le Olimpiadi

Street View, Google porta gli utenti in Russia per le Olimpiadi

Street View, Google porta gli utenti in Russia per le Olimpiadi

Dal 6 al 23 febbraio sugli impianti di Sochi, la città che sorge in Russia sulla sponda del Mar Nero, andranno in scena le Olimpiadi invernali.

Il grande evento potrà essere seguito in TV, sul web e ovviamente anche dal vivo. Chi però vorrebbe poter visitare il paese ove si terrà l’attesissimo evento sportivo ma non ha la possibilità di viaggiare sino in Russia può scegliere di affidarsi a Google ed al suo Street View.

Proprio qualche giorno fa il colosso di Mountain View ha infatti annunciato di aver caricato sulla piattaforma delle immagini a 360 gradi più celebre al mondo gli scatti di alcune nuove zone della Russia quali Vladivostok, Yakutsk, Irkutsk e Sochi.

Lenovo, con l'acquisizione di Motorola punta a Samsung e Apple

Lenovo, con l’acquisizione di Motorola punta a Samsung e Apple

Lenovo, con l'acquisizione di Motorola punta a Samsung e Apple

Nelle scorse ore è stata diffusa la notizia della messa a segno dell’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Lenovo. Per un valore pari a 2,9 miliardi di dollari il gruppo cinese ha infatti portato sotto la propria ala l’acquisto fatto da Google circa due anni fa.

Di ipotesi in merito agli esatti motivi in base ai quali big G abbia venduto l’oramai ex Google company e Lenovo l’abbia acquistata ne sono state fatte diverse ma di certo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Yuanqing Yang, il CEO del gruppo cinese, permettono di schiarirsi per bene le idee.

Nel corso di un’intervista pubblicata su CNN Money il CEO di Lenovo ha avuto modo di far luce su più punti inerenti l’affare. Tra le varie questioni affrontate si è anche discusso del rapporto con la concorrenza.

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Microsoft OneDrive, nuovi guai in vista?

Proprio pochi giorni fa Microsoft ha annunciato ufficialmente OneDrive, il nuovo nome per il servizio di cloud storage proprietario. Il cambio del nome è stato effettuato dalla redmondiana dopo aver perso il diritto di utilizzare il marchio SkyDrive.

La storia, a quanto pare, è però destinata a ripetersi. OneDrive potrebbe avere un ciclo di vita decisamente breve!

Stando infatti a quanto emerso in rete da qualche ora a questa parte pare che One.com abbia già dato il via ad una consultazione con esperti in fatto di marchi per valutare le eventuali azioni da intraprendere per difendere il proprio business. Il CEO dell’azienda Thomas Medard Frederiksen ha infatti dichiarato che OneDrive è un nome e un servizio troppo simile a One.com Cloud Drive, la soluzione cloud di One.com che consente di conservare i file e di sincronizzare le cartelle sul computer.

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail e il bug che elimina e segnala come spam i messaggi

Gmail e il bug che elimina e segnala come spam i messaggi

Nei giorni scorsi numerosi utenti hanno segnalato il verificarsi di alcuni problemi di fruizione dei servizi Google. Le problematiche hanno avuto inizio in seguito all’implementazione di codice contente un bug che ha portato per circa mezz’ora ad uno stop delle piattaforme per parecchi utenti.

Qualche ora fa, a tal proposito, Google ha riportato la questione a galla facendo riferimento in maniera specifica a Gmail. Un messaggio di notifica apparso sui display degli utenti segnala infatti che nel periodo compreso tra il 15 e il 22 gennaio potrebbe essersi verificata l’eliminazione involontaria di alcuni messaggi mentre altri potrebbero essere stati contrassegnati per errore come spam.

Amazon lancia Payments e sfida PayPal nei pagamenti online

Amazon lavora ad una console Android da lanciare quest’anno

Amazon lavora ad una console Android da lanciare quest'anno

A quanto pare Amazon è finalmente pronta, anzi prontissima ad espandere i suoi orizzonti e ad entrare a tutto tondo nel tanto variegato quanto affascinante mondo dei videogiochi.

Infatti, sulla falsariga delle indiscrezioni dei mesi scorsi e stando a quanto emerso in rete nel corso delle ultime ore sembra proprio che a partire da quest’anno il colosso dell’e-commerce venderà una console con un sistema proprietario. La console sarà basata sulla piattaforma mobile Android ed entrerà in competizione diretta con dispositivi del calibro di PS4, Xbox One e Nintendo Wii U.

A render nota la cosa per primo è stato il sito web VG247 che ha inoltre provveduto a far sapere che il nuovo dispositivo dovrebbe essere attualmente in sviluppo in collaborazione con Lab126, la stessa compagnia che si è occupata del progetto Kindle.

Windows XP è in pensione ma continua ad essere usato da 6.000 siti web

Windows XP, prolungato il ciclo di vita dell’anti-malware

Windows XP, prolungato il ciclo di vita dell'anti-malware

In molti faranno fatica ad accettare la cosa ma nonostante ciò Microsoft non ha alcuna intenzione di cambiare idea: l’8 aprile 2014 verrà messo un punto definitivo al ciclo di vita del tanto amato ma oramai navigato Windows XP.

Coloro che decideranno di continuare ad utilizzare l’OS Microsoft più longevo della storia avranno però a propria disposizione ancora uno strumento in grado di garantire un adeguato livello di protezione aggiuntivo. Stando a quanto reso noto da un portavoce della redmondiana pare infatti che Microsoft abbia deciso di distribuire mensilmente e mediante Windows Update versioni aggiornate del Malicious Software Removal Tool (noto ai più anche come MSRT) sino al 14 luglio del 2015. Detta in altri termini l’azienda di casa Redmond avrebbe intenzione di mettere a disposizione dei suoi utenti ulteriori 15 mesi di protezione per l’ancora diffusissimo sistema operativo.