Bump e Flock, fermato lo sviluppo delle due app

Bump

Avete presente Bump? Si tratta di una app per smartphone che ha avuto il suo picco di popolarità qualche tempo fa. Quella che permette di scambiare contatti e file multimediali tra due dispositivi semplicemente facendoli urtare uno contro l’altro. Ebbene, l’azienda che la sviluppa è stata acquisita da Google circa tre mesi fa ed ora è arrivato l’annuncio che l’applicazione non sopravviverà al “salto”.

Oltre a Bump, verrà rimossa da App Store e Google Play anche Flock, altra applicazione piuttosto interessante che permette(va) di organizzare automaticamente in degli album condivisi le foto fatte in famiglia o con gli amici. La data ufficiale per il ritiro delle due applicazioni è il 31 gennaio 2014, quindi siamo davvero agli sgoccioli.

iPhone, venduto un prototipo del primissimo modello a 1.500$ su eBay

iPhone, venduto un prototipo del primissimo modello a 1.500$ su eBay

iPhone, venduto un prototipo del primissimo modello a 1.500$ su eBay

Questo 2013 si conclude in maniera decisamente molto fortunata ed anche sufficientemente dispendiosa per l’utente di eBay che proprio nel corso delle ultime ore è riuscito ad aggiudicarsi un prototipo funzionante del primissimo modello di iPhone sborsando all’asta la cifra non esattamente misera di 1.500 dollari.

Pubblicato sulla sezione australiana di eBay dall’utente identificato con il nickname “applefancollector” il dispositivo vede precaricata una versione di test di un decisamente primordiale sistema operativo di Apple specifico per device mobile avente le fattezze di un tool di diagnostica mediante cui monitorare lo stato del Wi-Fi e della connettività in generale unitamente al display, alla batteria e ai sensori touchscreen non permettendo però né di effettuare telefonate né di navigare online. Sulla superficie posteriore del dispositivo sono invece presenti i valori raggiunti su tutte le frequenze GSM compatibili per il Bluetooth unitamente alla dicitura “Ver 1.1.1″.

Amazon, per i Kindle Fire è stato un Natale incredibile

Amazon, per i Kindle Fire è stato un Natale incredibile

Amazon, per i Kindle Fire è stato un Natale incredibile

Le festività natalizie sono da sempre, o quasi, sinonimo di incremento delle vendite dei device tech. Tenendo conto di ciò ci sarebbe dunque ben poco da stupirsi del gran successo riscosso dai dispositivi Amazon per il Natale appena trascorso ma considerando l’incredibile picco di attivazioni che sono state registrate i dati emersi online nel corso delle ultime ore lasciano comunque di stucco.

Stando a quanto riportato dalla società di analisi Flurry durante quoto periodo i tablet della gamma Kindle Fire sono infatti stati attivati ben 24 volte in più rispetto ad una tipica giornata di dicembre. Trattasi dunque di una cifra decisamente molto più alta rispetto a quello raggiunta dai dispositivi rivali, in primis di Apple, Samsung ed Acer.

Mercato computer, il 2013 è stato l'anno dei Chromebook

Mercato computer, il 2013 è stato l’anno dei Chromebook

Mercato computer, il 2013 è stato l'anno dei Chromebook

Pur essendo il settore PC in crisi a quanto pare le vendite dei Chrombook, i laptop basati sul sistema operativo Chrome OS, sembrano procedere bene e potrebbero essere in rialzo nel corso dei prossimi mesi.

Stando infatti all’ultimo report di NPD durante questo 2013 oramai prossimo alla fine i Chromebook hanno rappresentato circa il 21% delle vendite dei notebook commercializzati nei primi undici mesi dell’anno raggiungendo una percentuale complessiva nel mercato dei computer e dei tablet pari a circa il 9,6%. Trattasi di cifre che risultano decisamente ben superiori a quelle dello scorso 2012 per il quale, appunto, la percentuale di diffusione dei dispositivi con Chrome OS era risultata inferiore all’1%.

Nokia lancerà il suo smartwatch nel terzo trimestre del 2014

Nokia lancerà il suo smartwatch nel terzo trimestre del 2014

Nokia lancerà il suo smartwatch nel terzo trimestre del 2014

Ormai è cosa ben chiara a tutti: quello dei device indossabili è il settore su cui piccoli e grandi colossi ell’IT hanno intenzione di investire per il prossimo futuro e le prime avvisaglie sono già ben visibili.

C’è quindi ben poco da stupirsi se oltre a Samsung, ad Apple ed a Google, solo per fare alcuni nomi, anche Nokia sia intenzionata ad entrare a pieno in tale settore lanciando un proprio smartwatch.

Al momento non vi è ancora alcuna dichiarazione ufficiale ma stando a quanto emerso online nel corso degli ultimi giorni sembra proprio che la finlandese non abbia alcuna intenzione di lasciare campo libero alla concorrenza.

L'iPhone può tracciare i movimenti dell'utente anche da spento?

Apple pensa a display con colori più vividi per i prossimi iPhone

Apple pensa a display con colori più vividi per i prossimi iPhone

Nel corso degli ultimi giorni è emersa online una nuova domanda di brevetto di Apple depositata presso l’USPTO lo scorso anno e mediante la quale è stato possibile apprendere che l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo è interessata alla realizzazione di display avanzati “quantum dot-enhanced” con filtro dicroico ovvero una particolare tecnologia di nuova generazione che può essere applicata ai device mobile e che è in grado di riprodurre colori estremamente vividi e dettagliati.

Andando più a fondo, i quantum dots (in breve QD) sono tecnicamente dei nanocristalli realizzati con vari semiconduttori che presentano caratteristiche meccaniche particolari e di tipo quantistico. Tali nanocristalli hanno infatti proprietà di emettitori di luce che qualora applicate ai colori possono andare a rivoluzionare il modo in cui questi vengono mostrati sul display.

Motorola pensa ad uno smartwatch con telaio e schermo flessibile

Motorola pensa ad uno smartwatch con telaio e schermo flessibile

Motorola pensa ad uno smartwatch con telaio e schermo flessibile

Anche Motorola, al pari di altri big del settore, prossimamente potrebbe lanciare sul mercato uno smartwatch ma, diversamente dalla concorrenza, dotato di un display flessibile.

A portare alla luce le presunte intenzioni dell’acquisita di big G è stato un brevetto depositato dalla compagnia nel 2012 presso il Patent and Trademark Office statunitense (USPTO) ma pubblicato soltanto nel corso delle ultime ore.

Nel brevetto viene descritto un modulo chassis flessibile che può essere accoppiato a un modulo display. Il metodo in questione permetterebbe quindi la flessione di un dispositivo elettronico con un display flessibile per una visualizzazione curva, qualora desiderato, o una flessione con il minimo sforzo. Unitamente al display, quindi, l’orologio di Motorola sarebbe dotato anche di un telaio flessibile.

Apple, FaceTime Audio in arrivo su OS X Mavericks

Apple, FaceTime Audio in arrivo su OS X Mavericks

Apple, FaceTime Audio in arrivo su OS X Mavericks

Nonostante l’aggiornamento alla versione 10.9.1 di OS X Mavericks sia stato rilasciato soltanto da pochi giorni nel corso delle ultime ore agli sviluppatori è già stato consegnato il prossimo update con cui a quanto pare sarà introdotta una novità decisamente interessante.

Con l’update 10.9.2 verrà infatti abilitato FaceTime Audio, una feature questa che andrà ad acuire la concorrenza tra Apple e i numerosi servizi VoIP. Quindi, con il prossimo aggiornamento di Mavericks non sarà più obbligatorio accendere la webcam del computer poiché con FaceTime potranno essere effettuate anche chiamate solo audio.

Chrome Web Store, no alle toolbar e alle estensioni multifunzione

Chrome Web Store, no alle toolbar e alle estensioni multifunzione

Chrome Web Store, no alle toolbar e alle estensioni multifunzione

Mediante un apposito post firmato dall’engineering director Erik Kay pubblicato sul blog ufficiale The Chromium Blog Google ha annunciato un importante aggiornamento alla policy che va a regolare la pubblicazione dei componenti aggiunti sul Chrome Web Store.

Tra le varie novità introdotte quella più importante ed interessante riguarda l’obbligo per tutte le estensioni di avere un’unica funzionalità in modo tale da poter permettere agli utenti di comprendere in maniera più semplice ed immediata il loro funzionamento.

Un’esperienza di navigazione semplice e veloce è sempre stata alla base di Chrome, fin dall’inizio. La semplicità è importante perché in passato i browser sono diventati sempre più complessi, con UI molto pesanti. Questo distrae dal contenuto della pagina Web, che invece dev’essere al centro di tutto.

Winamp, chiusura scongiurata?

winamp

Oggi, 20 dicembre, è la data indicata da AOL per la chiusura di Winamp. Il noto media player musicale, che a fine anni 90/inizio 2000 spadroneggiava nel panorama PC, ha ancora molti estimatori e, secondo alcuni rumor, un salvataggio in extremis potrebbe sottrarlo al suo destino di gloria eterna.

“TechCrunch”, sito di proprietà della stessa AOL, ha pubblicato delle indiscrezioni secondo le quali ci sarebbe un’azienda fortemente interessata all’acquisto di Winamp e Shoutcast. Il suo nome non è ancora noto ma l’affare ha alte probabilità di andare in porto.

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l’upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Chi è iscritto alla piattaforma Google Play Music ha la possibilità di effettuare l’upload dei propri brani sul cloud in modo tale da potervi accedere per lo streaming da altri eventuali postazioni o device mobile. Per poter effettuare l’operazione in questione è però necessario utilizzare l’apposita applicazione Music Manager disponibile per Windows, Mac e Linux che, appunto, opera andando a trasferire i file dal computer ai server di Google.

Prossimamente le cose potrebbero però esser ben diverse rispetto allo scenario appena descritto. Il processo di upload dei brani sembra infatti destinato ad esser notevolmente semplificato.

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un'app iTunes per Android?

Apple, da febbraio saranno approvate solo app ottimizzate per iOS 7

Apple, da febbraio saranno approvate solo app ottimizzate per iOS 7

A partire dal giorno 1 febbraio del prossimo anno Apple accetterà su App Store solo e soltanto app ottimizzate per iOS 7, la versione della piattaforma mobile di Cupertino annunciata a giugno. Questo, detta in altri termini, sta significare che i software privi dell’ottimizzazione per la più recente relase di iOS e che non utilizzano l’ultima versione del tool Xcode 5 non saranno più accettati sullo store digitale per device mobile della mela morsicata.

A render nota la notizia è stata Apple stessa mediante la pubblicazione di un apposito comunicato sul suo canale Developer.

A partire dall’1 febbraio, le nuove app e gli aggiornamenti alle app inviate all’App Store dovranno essere realizzati con l’ultima versione di Xcode 5 e dovranno essere ottimizzati per iOS 7. Apprendete come preparare le vostre app dando un’occhiata alle Linee Guida Human Interface di iOS.

Mirosoft: il Surface Mini è tornato in produzione, arriverà in estate

Il Surface Mini integrerà alcune funzionalità di Kinect

Il Surface Mini integrerà alcune funzionalità di Kinect

Dopo diverse settimane di silenzio nel corso delle ultime ore si è ricominciato a parlare del Surface Mini, l’ipotetico nuovo ibrido che Microsoft avrebbe in cantiere.

Al momento la redmondiana non ha ancora provveduto a confermare ufficialmente l’esistenza di tale nuovo tablet che dovrebbe andare ad affiancare i ben più tradizionali Surface ma stando a quanto reso noto da alcune fonti molto vicine all’azienda il lancio del dispositivo potrebbe avvenire durante la primavera del prossimo anno oramai alle porte, forse in occasione della conferenza Build 2014 di inizio aprile.

Google Chrome, big G dice no alle estensioni per cercare file torrent

Google Chrome, big G dice no alle estensioni per cercare file torrent

Nel corso gli ultimi giorni Google ha rimosso dal Chrome Web Store alcune estensioni per il suo browser web adibite alla ricerca dei file torrent e dunque utili per poter scaricare materiale da BitTorrent.

A render nota la notizia è stato in primis il sito web TorrentFreak che ha inoltre provveduto ad indicare la motivazione alla base della scelta fatta da Google che la stessa azienda ha fornito agli sviluppatori mediante l’invio di un apposito messaggio di posta elettronica. Big G ha fatto sapere di aver rimosso tali estensioni poiché avrebbero potuto rappresentare un metodo per il download non autorizzato di contenuti protetti da diritto d’autore.

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