Apple, riprendono le vendite di iPhone e iPad in Germania

iPhone iPad blocco vendite Germania

Sia l’iPhone sia l’iPad continueranno ad essere commercializzati senza problemi anche in Germania dove la vendita rischiava di essere sospesa definitivamente in seguito alle controversie tra Apple e Motorola che dallo scorso venerdì avevano bloccato le importazioni dei prodotti della celebre azienda della mela morsicata rendendone inoltre impossibile l’acquisto mediante i canali online.

A partire dal 4 febbraio, infatti, le vendite erano state sospese a causa di una presunta violazione da parte di Apple di alcuni brevetti Motorola conseguenzialmente ad un’ingiunzione del Tribunale di Mannheim nel tentativo di ridurre al minimo i danni derivanti dalla sfida legale in corso contro la ben nota azienda statunitense.

Btjunkie chiude improvvisamente i battenti

Chiusura Btjunkie

In maniera improvvisa e del tutto inaspettata (cosa che, di questi tempi, oramai non stupisce più di tanto!), Btjunkie, uno tra i più popolari motori di ricerca BitTorrent maggiormente visitati al mondo, con i suoi circa 4 milioni di file attivi e con una crescita corrispondente a ben 4 mila nuovi file al giorno, ha deciso di chiudere i battenti, così come annunciato mediante un apposito comunicato apparso sul sito.

La chiusura, voluta dagli stessi gestori della piattaforma canadese, è stata presa, così come riportato dal post pubblicato su TorrentFreak, conseguenzialmente a quelli che sono stati gli ultimi e chiassosi eventi di cronaca relativi al mondo della condivisione di contenuti online, primo tra tutti il caso di Megaupload.

Volunia, presentato il nuovo motore di ricerca innovativo made in Italy

Volunia

Così come preannunciato qualche giorno fa, alle ore 12.00 di questa mattina è stato presentato ufficialmente ed in live streaming dal Palazzo del Bo, il centro dell’Università di Padova, Volunia, il progetto portato avanti da Massimo Marchiori, l’italianissimo che scrisse l’algoritmo di Google, e che da qualche mese a questa parte aveva iniziato a suscitare non poca curiosità tanto da parte degli internauti quanto dei media.

Quel che è stato presentato è, essenzialmente, un nuovo motore di ricerca che, così come specificato dallo stesso Marchiori, non va a porsi come una sorta di Google potenziato ma, piuttosto, come uno strumento diverso mediante cui il web viene ora inteso come luogo, come un territorio vivo da esplorare, il tutto alimentato da un tocco prettamente social grazie al quale i messaggi e le discussioni degli utenti fanno da padroni restando quindi in piena linea con lo slogan “Seek & Meet”.

Nel dettaglio, Volunia, battezzato con questo nome unendo la parola volo e Luna per simboleggiare il balzo che il mio motore garantisce, consentirà quindi di trovare i siti correlati alle parole cercate, analogamente a quanto offerto da tutti gli altri motori di ricerca presenti sulla piazza, fornendo però, mediante un’apposita barra, anche una mappa del sito che resterà sempre visibile e favorendo quindi una migliore navigazione al suo interno.

Google, la questione privacy e la lettera aperta dell’Europa

Google privacy policy Unione Europea

Negli ultimi giorni Google ha apportato alcune modifiche alla sua privacy policy, un’operazione che, seppur apparentemente estremamente positiva, non è risultata cosa gradita ne ad alcuni tra i principali giganti dell’IT, come ad esempio nel caso di Microsoft, ne all’Unione Europea.

Le nuove regole di Google relative al trattamento dei dati personali degli utenti che, così come reso noto da big G, entreranno in vigore a partire dal primo marzo dell’anno corrente, sono infatti sotto l’attento occhio dell’Unione Europea e, nello specifico, di quello di Viviane Reding, Commissario Europeo alla Giustizia, che ne ha richiesto il rinvio dell’introduzione in modo tale da poter consentire alle authority  sulla privacy dei vari paesi di verificarne la piena compatibilità con le normative nazionali.

L’Unione Europea, infatti, non è certa del fatto che il nuovo documento di Google sia conforme alle leggi comunitarie del vecchio continente e la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés francese è stata incaricata di provvedere alla verifica.

Whatsapp: i motivi della scomparsa dall’App Store e le reali vulnerabilità

Whatsapp  iPhone

Poco meno di un mese fa Whatsapp, la celebre app per smartphone mediante cui agli utenti viene offerta l’opportunità di scambiare messaggi gratuitamente, era stata rimossa dall’App Store senza alcun motivo ufficiale per poi ritornare dopo diverse ore caratterizzata però da un numero di versione differente.

Il motivo della rimozione era stato attribuito in maniera unanime ad alcuni problemi di sicurezza legati all’utilizzo dell’app ed imputabili ad una debolezza del protocollo della stessa.

Nel corso delle ultime ore, però, Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, è stato intervistato da La Repubblica.it a cui ha spiegato le motivazioni effettive in base alle quali, a quanto pare, la tanto amata app è scomparsa improvvisamente dal marketplace Apple per poi risultare nuovamente disponibile sullo stesso in maniera ancor più improvvisa.

No, non siamo stati rimossi dall’App Store per via di un problema di sicurezza, mette subito in chiaro Acton, “il problema è stato di altro genere” e, a quanto pare, il nocciolo della questione sarebbe proprio a Cupertino.

Volunia: lunedì il mago italiano degli algoritmi darà il via alla sfida a Google

Volunia

Di Volunia se ne era già iniziato a parlare qualche tempo addietro e la cosa aveva suscitato non poca curiosità da parte della vasta utenza che ora potrà finalmente saggiare le caratteristiche di quello che, almeno nell’immaginario comune, va a configurarsi come la nuova promessa del web: lunedì 6 febbraio Massimo Marchiori presenterà il suo progetto che sarà reso disponibile non soltanto in Italia ma in tutti e cinque i continenti.

Quello che presenterò lunedì non è un semplice motore di ricerca, un semplice miglioramento di Google, ma qualcosa di nuovo, di diverso che con Google finora non si riesce a fare”, dichiara Marchiori, l’inventore dell’algoritmo su cui Larry Page ha poi costruito la sua fortuna, ed il suo nuovo prodotto sarà illustrato a tutti in streaming mondiale dal Palazzo del Bo, il centro dell’Università di Padova, dov’è insegnante, alle ore 12.00.

Marchiori dichiara di essere al lavoro su Volunia da ben quattro anni, ovvero da quanto fondò una start-up battezzata, appunto, Volunia evolvendosi poi in tempi recenti in uno strumento matematico efficace, così come confermato da un collaudo durato mesi e mesi.

Italia: la pirateria sta mettendo a rischio il mercato degli eBook

eBook pirateria Italia

Come già denunciato dai detentori dei diritti musicali e cinematografici anche gli editori stanno iniziano a puntare il dito contro la pirateria ed a lanciare l’allarme è stato Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), dichiarando “La pirateria sta mettendo a rischio il mercato nascente degli ebook in Italia, non possiamo non combatterla“.

Infatti, nonostante quello degli eBook vada a configurarsi come un settore che nel Bel paese risulta essere ancora ai suoi albori, sarebbe già in difficoltà, al pari di altri, con il mercato dell’illegalità che ne impedisce la trasformazione da nicchia editoriale a prodotto destinato ad un ben più ampio mercato di massa.

Secondo quanto indicato dall’AIE, infatti, su 25 best seller in classifica la scorsa settimana già il 75% sarebbe stato disponibile sotto forma di materiale pirata il che, andando ancor più nel dettaglio, sta a significare circa 7 eBook su 10 nella top ten.

Analizzando altri numeri disponibili ne emerge poi che su circa 19 mila eBook disponibili a fine 2011 sarebbero in circolazione ben 15 mila titoli in relase non autorizzata, buona parte dei quali concentrati, almeno apparentemente, su pochi servizi di hosting.

Microsoft VS Google: al via la sfida sulla privacy

Microsoft VS Google privacy

Recentemente Google ha apportato alcune modifiche alla sua privacy policy e, per quanto possa risultare conveniente sotto molteplici aspetti, la cosa non sembra sia stata gradita da molti, compresi alcuni grandi nomi dell’IT.

È questo il caso di Microsoft che, approfittando del momento di sbandamento di Google, ha provveduto ad acquistare intere pagine sui quotidiani USA e a redigere un apposito post sul suo blog ufficiale al fine di promuovere i propri prodotti a discapito di quelli della controparte colpevoli, secondo il gran colosso redmondiano, di non aver preso effettivamente in considerazione l’intera utenza e quelli che sono i suoi diritti.

Microsoft, dunque, lancia il guanto di sfida a Google ponendo l’accento sulla privacy e dichiarando inoltre che se big G prestasse effettivamente attenzione agli utenti ed a quelli che sono i loro diritti agirebbe in maniera differente rispetto a quanto fatto.

Google Maps: sotto accusa per concorrenza sleale

Google Maps condanna tribunale francese

Nel corso delle ultime ore il gran colosso di Mountain View sta davvero facendo parlare tanto di sè e e dei suoi servizi, molto più di quanto avvenga di consueto.

Infatti, dopo la news relativa alla questione “censura” su Blogger ora Google si ritrova a dover fare i conti con una fastidiosa problematica che porta direttamente nell’occhio del ciclone Google Maps, il ben noto ed apprezzato servizio di mappe.

Il tribunale di Parigi ha infatti condannato il celebre servizio per abuso di posizione dominante ed a trascinare big G dinanzi i giudici della capitale francese è stata Bottin Cartographes, un’azienda che, previo pagamento, offre anch’essa servizi legati a a mappe geografiche.

Google: censura geolocalizzata per Blogger

Blogger censura

Seguendo la scia di Twitter anche Google ha annunciato l’introduzione di tutta una serie di nuovi strumenti grazie ai quali bloccare i contenuti dei blog gestiti mediante la piattaforma Blogger nei paesi specifici in cui questi vengano legittimamente sanzionati.

La novità in questione, meglio definibile come “censura geolocalizzata”, nello specifico, è stata introdotta già da alcune settimane ma la mancata pubblicizzazione da parte di Google ha fatto si che soltanto nelle ultime ore, conseguenzialmente alla pubblicazione della news sul sito web TechDows, se ne iniziasse a parlare.

Il cambiamento applicato da Google, che comincerà nuovamente a ridirigere il traffico dei blog di Blogger a URL nazionali, implica, nello specifico, la possibilità che ora è nelle mani di big G di rendere inaccessibili determinati contenuti presenti su Blogger in un dato paese qualora venga richiesto dalle norme locali.

Antitrust: Samsung viene indagata per abuso di brevetti

Samsung indagine abuso brevetti

Nel corso delle ultime ore la sezione Antitrust della Commissione Europea ha aperto un’indagine formale nei confronti di Samsung al fine di scoprire se la ben nota azienda sudcoreana abbia utilizzato o meno i propri brevetti per cagionare distorsioni a carico del mercato mobile e, di conseguenza, per “manomettere” la normale competizione con gli altri brand presenti sulla piazza.

A scatenare la questione sarebbero stati, a quanto pare, gli accordi presi con l’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) nel 1998 con cui Samsung si era impegnata nel non ostacolare le licenze relative ai componenti, sia per quanto concerne l’hardware sia per quanto riguarda il software, considerati standard relativamente settore della telefonia mobile.

Secondo la UE, però, Samssung potrebbe aver violato tali accordi ricorrendo ad un utilizzo eccessivamente estensivo delle clausole sulle licenze e negando quindi l’accesso a tecnologie chiave per quanto riguarda lo sviluppo del settore degli smartphone.

Apple supera HP: ora è la prima azienda informatica al mondo

Apple prima azienda informatica al mondo

Secondo quanto emerso dall’ultima analisi di Canalys ad oggi Apple andrebbe a configurarsi come la prima azienda informatica al mondo con una quota di mercato pari al 17% che porta la tanto celebre quanto contestata mela morsicata direttamente davanti ad HP ed al suo 12,7% e, nell’ordine, anche a Lenovo, Dell e Acer, guadagnandosi dunque il titolo di “regina dei computer”.

Tenendo conto di tali informazioni e prendendo anche in considerazione la trimestrale da record, il primato di Apple, quindi, va a riguardare nello specifico la categoria dei client PC, ovvero quella nella quale sono sommati desktop, notebook, netbook e tablet.

Nel 2011, infatti, sono stati ben 15 milioni gli iPad venduti e 5 milioni i Mac acquistati dalla vasta utenza per un totale di ben 120 milioni di unità comperate in tutto il mondo.

Audiweb: 35,8 milioni di italiani online nel 2011

Dati Audiweb 2011 internet Italia

Anche se le problematiche legate alle infrastrutture ed al digital divide appaiono come tutt’altro che assenti i dati della ricerca di base sulla diffusione e sull’utilizzo di internet nel Bel paese pubblicati da Audiweb sono risultati abbastanza positivi.

Secondo le ultime informazioni disponibili, infatti, sono ben 35,8 milioni gli italiani che accedono ad internet da qualsiasi luogo utilizzando computer e device di vario tipo, il che, in altri termini, sta a significare che rispetto al 2010 l’anno oramai trascorso ha segnato, in tal senso, un incremento pari al 6,9%.

L’incremento, a quanto pare, sembra esser dettato prevalentemente dall’effetto trainante dei social network, da quello dei gruppi d’acquisto e dalla diffusione dei device mobile.

Nel caso specifico del mobile risulterebbe infatti aumentata, e non di poco, la possibilità di accedere ad internet sfruttando device rientranti in tale categoria.

Megaupload processo

Megaupload: i dati al momento sono ancora al sicuro

Megaupload dati

Da alcune ore a questa parte si era iniziato a discutere in maniera abbastanza seria circa la sorte dei dati degli utenti archiviati su Megaupload e della loro rimozione definitiva destinata ad essere eseguita entro pochi giorni.

Da pochissimo, però, ha iniziato a circolare un’ulteriore info in merito, annunciata direttamente da Ira Rothken, l’avvocato di Kim Dotcom, sfruttando Twitter come mezzo di comunicazione: i servizi di hosting Carpathia e Cogent Communications, ovvero quelli a cui ha fatto capo Megaupload per l’archiviazione e la gestione dei dati dell’utenza, attenderanno altre due settimane prima di procedere con l’eliminazione definitiva ed irreversibile di tutto quanto presente sui server di Dotcom e dei suoi soci.