Mockup delle emoji multietniche che saranno introdotte con Unicode 8.0

Emoji, in arrivo le faccine multietniche

A giugno di quest’anno il consorzio Unicode, il consorzio internazionale di aziende interessate alla interoperabilità nel trattamento informatico dei testi in lingue diverse, aveva annunciato ufficialmente la pubblicazione con Unicode 7.0 dell’omonimo standard andando ad aggiungere centinaia di nuovi simboli. Alle novità introdotte dalla versione 7.0 ben presto andranno però a sommarsi anche quelle della versione 8.0 all’interno della cui documentazione è prevista l’introduzione un’importante ed innovativa feature per le tanto amate emoji.

Mockup delle emoji multietniche che saranno introdotte con Unicode 8.0

Sulla falsariga del lavoro già avviato da Apple il consorzio Unicode è infatti in procinto di rilasciare una nuova versione del proprio standard per la quale è prevista la codifica di faccine con varie colorazioni tali da rispecchiare alcune gradazioni di colore per la pelle e dunque in grado di rappresentare al meglio le più svariate estrazioni etniche.

Immagine che mostra il logo di Microsoft Office e quello di Dropbox

Microsoft e Dropbox, partnership per l’integrazione con Office

Nel corso delle ultime ore Microsoft e Dropbox hanno annunciato un’importante partnership in base alla quale è prevista l’integrazione del celebre servizio di cloud storage nelle versioni mobile della suite di produttività Office. Questo in altri termini sta a significare che sulla falsariga del vecchio detto “l’unione fa la forza” gli utenti che utilizzano Office su iPhone, su iPad e su smartphone o tablet Android potranno accedere al proprio account Dropbox dalle app e visualizzare, modificare e condividere i file Word, Excel e PowerPoint.

Immagine che mostra il logo di Microsoft Office e quello di Dropbox

Il CEO di Microsoft Satya Nadella ha dichiarato che l’accordo permetterà di offrire nuove modalità di condivisione e collaborazione indipendentemente dal dispositivo impiegato e dalla piattaforma in uso.

Foto in primo piano del logo di Facebook

Facebook apre a Tor

È da diverso tempo che Facebook offre agli utenti la possibilità di sfruttare la navigazione sicura tramite HTTPS ma è soltanto da poche ore a questa parte che il team del social network più celebre al mondo ha compiuto un altro importante passo in avanti per offrire ai suoi iscritti un sempre maggior numero di strumenti che consentano un utilizzo sicuro del servizio. Infatti, da pochissimo è stato creato un accesso a Facebook dedicato agli utenti Tor, il noto sistema di comunicazione anonima che consente di proteggere la privacy in rete.

Foto in primo piano del logo di Facebook

Si tratta di una notizia decisamente importante e che va a porre il social network di Mark Zuckerberg come il primo portale web ad offrire un indirizzo dedicato per Tor. Chiaramente l’accesso attraverso Tor è strettamente dedicato agli utilizzatori del servizio per i quali è stata fornita l’apposita url https://facebookcorewwwi.onion/.

Foto che mostra il logo di YouTube in primo piano

YouTube: riproduzione a 60 fps per i video HD e Full HD

Il team di YouTube ha deciso di migliorare ulteriormente la qualità dei video in streaming. Questa volta, però, per riuscire nell’impresa non è atata alzata la risoluzione massima che allo stato attuale delle cose risulta essere a 4K ma si è scelto di puntare all’introduzione del supporto per la riproduzione con frame rate a 60 fps. Il team di YouTube è dunque riuscito a mantenere la promessa fatta agli utenti a giugno di quest’anno quando, appunto, mediante un tweet aveva annunciato l’introduzione del supporto per lo streaming a 60 fps.

60 fps: i video con molto movimento si vedranno ancora meglio su YouTube, quando presto introdurremo il supporto per i 48 e 60 frame al secondo.

Foto che mostra il logo di YouTube in primo piano

La novità si traduce in una visione decisamente ben più fluida delle clip, cosa che viene notata in primis nel caso dei video in cui c’è parecchio movimento o nelle sessioni di gameplay che sono state registrare e poi condivise attraverso il celebre servizio di videosharing.

Immagine di presentazione di Bookmark Manager di Google presente su Chrome Web Store

Google Stars è diventato Bookmark Manager per Chrome

Nei mesi scorsi erano emerse online alcune interessanti indiscrezioni riguardanti Google Stars, un servizio in salsa read it later al quale il colosso delle ricerche in rete pareva stesse lavorando. A distanza di qualche tempo la cosa è finalmente diventata ufficiale ed a sancirlo è il lancio al pubblico su Chrome Web Store dell’estensione Bookmark Manager. Il nome originariamente scelto viene dunque spazzato via e sostituito da uno ben più congeniale e che lascia intuire che si tratta di un sistema dedicato alla gestione dei preferiti all’interno di Google Chrome.

Immagine di presentazione di Bookmark Manager di Google presente su Chrome Web Store

Il download e l’installazione di Bookmark Manager, è bene tenerlo presente, va a modificare in maniera radicale la gestione dei bookmark con l’introduzione di un’interfaccia rinnovata e caratterizzata dalla presenza di grandi immagini di anteprima e da una navigazione più rapida ed immediata tra le cartelle.

Screenshot di un'immagine di Microsoft Band presente sul sito web ufficiale

Microsoft Band, l’indossabile dedicato al fitness e alla salute

Da tempo si discuteva delle presunte intenzioni di Microsoft di lanciare uno smartwatch ma è stato soltanto nel corso delle ultime ore che si è finalmente fatta luce sulla questione. Microsoft ha infatti lanciato Microsoft Band ovvero il primo device indossabile dell’azienda di Redmond ma contrariamente a quanto suggerito dai rumors non si tratta di un orologio intelligente bensì di una smart band, un dispositivo simil Samsung Gear Fit.

Screenshot di un'immagine di Microsoft Band presente sul sito web ufficiale

L’esistenza del primo werable di Microsoft è stata inizialmente rivelata in maniera accidentale dalla stessa azienda con il rilascio su App Store, Google Play e Windows Phone Store di tre app per la gestione del dispositivo. In seguito alla messa online delle applicazioni Microsoft ha poi provveduto a confermare ed ufficializzare l’esistenza del nuovo device.