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ReadOnce, creare messaggi autodistruttivi contenti testo o media

9 Aprile 2013 di Martina Oliva
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ReadOnce, creare messaggi autodistruttivi contenti testo o media

Talvolta è necessario comunicare informazioni di una certa rilevanza ad altri utenti ed ancor più spesso è indispensabile fare in modo che tali dati non risultino più reperibili dopo un determinato arco di tempo al fine di evitare di attirare l’attenzione di eventuali malintenzionati. Considerando la situazione in questione ricorrere all’impiego di un servizio mediante il quale scrivere ed inviare messaggi che si distruggono automaticamente (in perfetto stile 007!) può essere sicuramente molto utile. Tra questi ReadOnce merita senz’alcun dubbio qualche riga qui su Geekissimo. ReadOnce è un servizio web completamente gratuito ed utilizzabile anche senza dover effettuare alcuna sottoscrizione che, appunto, permette di inviare messaggi che si autodistruggono dopo un certo periodo di tempo.Continua a leggere

AudioDoc, convertire i documenti di Word in file audio

9 Aprile 2013 di Martina Oliva
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AudioDoc, convertire i documenti di Word in file audio

Esistono numerosi applicativi text-to-speech in grado di convertire il testo in audio, una pratica questa che può rivelarsi utile in una gran varietà di circostanze ma che purtroppo non sempre viene eseguita in maniera corretta. Infatti, nonostante la gran varietà di programmi adibiti allo scopo in questione ben pochi di essi riescono ad eseguire in maniera efficace il compito al quale risultano preposti. AudioDoc, però, è un software gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che è in grado di eseguire in maniera eccellente questo tipo di operazione. AudioDoc va infatti a configurarsi come un software di natura open source che premette di convertire i documenti di Word in formato .doc e .docx in file audio, precisamente nel formato .wav.Continua a leggere

iRadio, Apple è sempre più vicina agli accordi con le etichette

8 Aprile 2013 di Martina Oliva
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iRadio, Apple è sempre più vicina agli accordi con le etichette

Nel corso degli ultimi giorni sono tornate a farsi sentire a gran voce le indiscrezioni inerenti iRadio, il nome convenzionale del presunto servizio di streaming musicale simili Pandora e Spotify che Apple avrebbe in cantiere e che entro breve tempo provvederà a rendere disponibile per tutti i suoi utenti. Stando a quanto recentemente emerso Apple sarebbe oramai molto vicina a siglare accordi con le etichette discografiche coinvolte nel progetto al punto tale che iRadio potrebbe essere resa disponibile già entro quest’estate. La presentazione del servizio potrebbe infatti avere lungo in occasione dell’edizione 2013 del WWDC previsto per giugno. Ulteriori indiscrezioni suggeriscono poi che Apple dovrebbe riuscire a pagare la metà dei diritti versati da Pandora alle case discografiche arrivando ad offrire, di conseguenza, termini ben più vantaggiosi che garantirebbero a Cupertino ricavi maggiori.Continua a leggere

Skype, scovato un nuovo malware che genera denaro attraverso Bitcoin

8 Aprile 2013 di Martina Oliva
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Skype, scovato un nuovo malware che genera denaro attraverso Bitcoin

Kaspersky ha individuato un nuovo malware che si sta diffondendo a macchia d’olio attraverso Skype e che per il momento ha preso il sopravvento sopratutto su Russia, Polnia, Costa Rica, Spagna, Germania, Ucraina e, sorpresa delle sorprese, anche sull’Italia. Il modus operandi del malware è quello più comune: cercare di convincere l’utente a cliccare su un link. Ciò che però rende la nuova minaccia particolare e decisamente ben diversa dalle tante viste sino a questo momento è l’utilizzo del sistema Bitcoin che consente all’autore intascare del denaro. Bitcoin, per chi non lo sapesse, è una valuta elettronica impiegata a partire dal 2009 che sfrutta un database distribuito tra i nodi della rete per permettere ad un utente di scambiare del denaro.Continua a leggere

TuneCrawl, cerca e riproduci musica da Spotify, YouTube e SoundCloud

8 Aprile 2013 di Desiree Catani
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TuneCrawl, cerca e riproduci musica da Spotify, YouTube e SoundCloud

Come ascoltate la vostra musica preferita? Sono ormai messi al bando gli obsoleti metodi che prevedevano qualsiasi cosa che non rendesse protagonista un computer o uno smartphone/tablet, ma a quale servizi vi appoggiate? Ormai avrete davvero l’imbarazzo della scelta e non dovrete affidarvi a dei piccoli nomi, bensì ai migliori presenti: Youtube, SoundCloud e Spotify, arrivato da poco in Italia.Continua a leggere

Facebook Home, la copia di Windows Phone: parola di Microsoft

8 Aprile 2013 di Desiree Catani
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Facebook Home, la copia di Windows Phone: parola di Microsoft

Vi abbiamo già presentato nello specifico il nuovo Facebook Home, presentato da Mark Zuckerberg pochi giorni fa. Non si tratta di un sistema operativo a se stante, bensì di un launcher che appoggiandosi ad Android offre un’esperienza del tutto diversa agli utenti del robottino verde. I protagonisti indiscussi saranno i vostri amici, ma siamo sicuri che questa sia realmente una novità? Il vice presidente della sezione Corporate Communications Microsoft ha preso la parola ed ha espresso il suo punto di vista. Frank Shaw ha praticamente dichiarato che Facebook Home non è altro che una copia, da molti punti di vista, del loro sistema operativo mobile, Windows Phone.Continua a leggere

Come aggiungere cornici agli screenshot di iPhone e Android che simulano l’aspetto degli smartphone

8 Aprile 2013 di Andrea Guida (@naqern)
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Come aggiungere cornici agli screenshot di iPhone e Android che simulano l’aspetto degli smartphone

Avete un blog sul quale vi capita spesso di pubblicare screenshot tratti da iPhone o Android? Allora abbiamo da consigliarvi un paio di app gratuite che vi permetteranno di rendere molto più fighi i vostri post. Si tratta di Screenshot – Frame Maker e Device Frame Generator, due applicazioni molto semplici da usare che permettono di aggiungere cornici agli screenshot di iPhone e Android che simulano l’aspetto degli smartphone.Continua a leggere

Android, circa un terzo delle app raccoglie dati sensibili

8 Aprile 2013 di Martina Oliva
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Android, circa un terzo delle app raccoglie dati sensibili

Il binomio privacy-sicurezza è sicuramente uno tra quelli più importanti nell’attuale mondo digitale e la recente ricerca condotta da Bitdefender ne è senz’altro una tra le dimostrazioni più evidenti. Stando infatti a quanto riportato dalla celebre software house circa un terzo delle app Android raccoglie informazioni personali memorizzate sullo smartphone inviandole poi ad aziende di terze parti. Il rischio maggiore si incontra con l’installazione delle app gratuite per le quali gli sviluppatori ottengono profitti dai banner pubblicitari e, di conseguenza, sottoscrivono accordi con svariate piattaforme di advertising che talvolta sfruttano i dati privati e personali degli utenti in maniera poco chiara e, sopratutto, poco corretta. Naturalmente ad agire in tal modo non sono certo tutte le app presenti su Google Play. La maggior parte delle applicazioni indica in maniera estremamente dettagliata le informazioni che sono necessarie per l’esecuzione delle stesse.Continua a leggere

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