Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Google, nuove funzioni per impedire l’installazione di malware

Al fine di garantire un maggior livello di sicurezza e di protezione per i suoi utenti nel corso degli ultimi giorni Google ha introdotto alcune novità in Chrome, nel motore di ricerca e per quanto concerne le inserzioni pubblicitarie.

Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Nello specifico Google ha scelto di focalizzare la sua attenzione sulla lotta ai malware cercando di impedirne l’accidentale installazione durante la visualizzazione dei siti web.

Immagine di Google Street View che mostra l’iceberg Ilulissat in Groenlandia

Street View, Google porta gli utenti a spasso in Groenlandia

La stagione invernale è ormai agli sgoccioli. Molti tra voi lettori saranno sicuramente ben felici della cosa ma per tanti altri, per coloro che da sempre si dicono insofferenti all’estate, potrebbe rappresentare un dispiacere. Coloro che reputano di appartenere al secondo “gruppo” non devono però disperarsi poiché grazie a Google e al suo Street View sarà possibile godere ancora a lungo del fascino del gelo anche se solo virtualmente.

Immagine di Google Street View che mostra l’iceberg Ilulissat in Groenlandia

Nel corso delle ultime ore il colosso delle ricerche in rete ha infatti annunciato di di aver aggiornato Street View con l’aggiunta di nuove immagini panoramiche a 360 gradi grazie alle quali è ora possibile avventurarsi tra le meraviglie della Groenlandia stando comodamente seduti dinanzi al computer o in poltrona con il proprio dispositivo mobile.

Immagine che mostra il funzionamento del servizio Google Helpouts

Google Helpouts chiuderà ad aprile

Google Helpouts, il servizio targato Google basato sulla piattaforma Hangouts mediante cui tutti gli utenti possono offrire o chiedere aiuto ad altri, non sembra essere riuscito ad ottenere il successo auspicato dai suoi ideatori. Non deve dunque sorprendere la recente comparsa online di un apposito cominciato mediante cui il team del colosso delle ricerche in rete ha annunciato la chiusura del servizio.

Immagine che mostra il funzionamento del servizio Google Helpouts

Il team al lavoro sulla piattaforma ha infatti reso noto che Helpouts chiuderà il 20 aprile del 2015. Il progetto verrà dunque definitivamente sospeso tra poco più di due mesi. Le motivazioni alla base della decisione sono esattamente quello accennate ad inizio post. Infatti, pur rappresentando un’idea brillante e in parte ben accetta dall’utenza Helpouts non è tuttavia riuscito ad ottenere il successo auspicato da Big G.

Immagine che mostra il nuovo View-Master realizzato in collaborazione da Google e Mattel

Google e Mattel presentano il nuovo View-Master

Qualche giorno fa era emersa online la notizia di una partnership stretta tra Google e Mattel. Quanto preannunciato è andato a tradursi, proprio nel corso delle ultime ore, nella presentazione del nuovo View-Master.

Immagine che mostra il nuovo View-Master realizzato in collaborazione da Google e Mattel

Si tratta di quella che può essere definita come la versione 2.0 del celebre gioco¹ del secolo scorso basato sulla visione stereoscopica inventato da William Gruber. Diversamente dal gioco originale il View-Master frutto della partnership tra Google e Mattel risulta però basto sulla tecnologia di Cardboard, il visore per la realtà virtuale a basso costo lanciato l’anno corso dal gruppo di Mountain View.

Screenshot che mostra il funzionamento di YouTube Radio

Google sperimenta la funzione YouTube Radio

Il fatto che YouTube stia tendendo ad una graduale evoluzione da piattaforma di streaming video a soluzione mediante cui ascoltare musica online è cosa ormai ben chiara a molti già da parecchio tempo a questa parte. A sancire l’ingresso definitivo, o quasi, di YouTube nel mondo dello streaming musicale è stato nei mesi scorsi il lancio di Music Key. Unitamente a quanto già disponibile presto potrebbe però essere introdotta un’ulteriore nuova modalità di riproduzione chiamata YouTube Radio.

Screenshot che mostra il funzionamento di YouTube Radio

Nel corso delle ultime ore è infatti apparso in rete un primo screenshot che consente di capire almeno per sommi capi in cosa consiste questa nuova modalità di riproduzione.

Foto di un edificio con il logo di Google

Google vuole sfidare Uber con le auto a guida autonoma?

Da diversi anni a questa parte Google lavora senza sosta alla cosiddetta self-driving car ovvero l’automobile in grado di “guidarsi da sola”. Nonostante i numerosi prototipi realizzati ed i numerosi test condotti al momento l’automobile a guida autonoma di Google non è ancora pronta a fare il suo ingresso sul mercato ma ciò non esclude che prossimamente possa essere impiegata per effettuare servizio taxi.

Foto di un edificio con il logo di Google

Stando infatti a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore nelle intenzioni di Google relativamente alla sua self-driving car vi sarebbe quella di entrare in competizione diretta con Uber, il servizio basato proprio sul noleggio di auto con conducente e per il quale la stessa azienda di Mountain View rappresenta uno dei principali finanziatori.

Foto che mostra i Google Glass ed il loro packaging

Google Glass, è necessario cambiare strategia

Se inizialmente il progetto Google Glass era riuscito a suscitare non poco interesse da parte degli utenti nel corso del tempo le cose sono cambiate. Lo sviluppo degli occhiali per la realtà aumentata di Big G ha infatti subito un brusco stop ed ora necessita di un netto cambio di strategia per proseguire.

Foto che mostra i Google Glass ed il loro packaging

A render nota la situazione è stato Patrick Pichette, CFO del gruppo di Mountain View, nel corso della conferenza in cui son stati illustrati i risultati finanziari di Google facenti riferimento al Q4 2014.

Immagine che mostra il logo di Wade e quello di Google Maps

Waze, per la polizia è un pericolo

Waze, il navigatore in salsa social acquisito da Google a giungo del 2013, permette agli utenti di condividere informazioni con il resto della community per migliorare la qualità delle mappe e per fornire aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni del traffico. Tra le varie funzionalità offerte ve ne è anche una che consente di conoscere la posizione geografica della polizia.

Immagine che mostra il logo di Wade e quello di Google Maps

A quanto pare la feature in questione non piace affatto agli agenti di polizia statunitensi e la dimostrazione più evidente di ciò sta nel fatto che le forze dell’ordine a stelle e strisce ne hanno recentemente richiesto la rimozione.

Foto che mostra la parte posteriore di due Nexus 6

Il Nexus 6 non ha un lettore di impronte digitali a causa di Apple

Il Nexus 6, l’ultimissimo phablet frutto del lavoro congiunto tra Google e Motorola, non dispone di un lettore di impronte digitali. Stando a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore a motivare la scelta in questione sarebbe stata Apple.

Foto che mostra la parte posteriore di due Nexus 6

Infatti, attenendosi a quanto dichiarato da Dennis Woodside, ex CEO di Motorola, il nuovo phablet Android di Google era stato progettato per integrare un sensore per le impronte digitali così come gli altri principali top di gamma. La successiva scelta di non includere il lettore di impronte sarebbe da ricondursi ad Apple ed alla sua acquisizione Authentec, nota azienda che produce sensori per le impronte digitali utilizzata in passato da Motorola per la realizzazione dello smartwatch Atrix comprensivo appunto della feature in questione.

Screenshot del video di presentazione dello smartwatch BLOCKS

Google, interessata allo smartwatch modulare BLOCKS

Ben presto tutti potranno costruire da sé il proprio smartphone dei sogni grazie a Project Ara, il progetto finalizzato alla creazione di un device mobile modulare da comporre assemblando le diverse componenti in base ai gusti ed alle esigenze personali. In un futuro non molto lontano la stessa cosa potrebbe però avvenire anche con i device indossabili ed in particolare con gli smartwatch.

Screenshot del video di presentazione dello smartwatch BLOCKS

Stando infatti a quanto emerso proprio nel corso degli ultimi giorni Google avrebbe cominciato a mostrare un certo interesse nei confronti del progetto BLOCKS. Per chi non ne fosse già a conoscenza BLOCKS è un progetto che fa riferimento ad un orologio modulare che, appunto, offre agli utenti la possibilità di aggiungere e togliere moduli a piacimento offrendo quindi l’opportunità di estendere le funzionalità del dispositivo andando a soddisfare le proprie esigenze.

Foto del logo di Google su un edificio del gruppo a Mountain View

Google si accorda con Sprint, diventerà un operatore virtuale

Nei giorni scorsi aveva cominciato a circolare online un’interessante indiscrezione riguardo Google secondo cui il colosso delle ricerche in rete avrebbe voluto attivarsi anche nel campo della telefonia mobile andando a lanciare una nuova compagnia.

Foto del logo di Google su un edificio del gruppo a Mountain View

Quel che sino a qualche ora fa era soltanto un rumor da pochissimo ha però trovato conferma. Una fonte rimasta anonima ma ritenuta affidabile ha infatti confermato alla redazione di Bloomberg che Google ha siglato un accordo con Sprint e che quindi ben presto il gruppo di Mountain View sarà in grado di vendere servizi per la connettività anche se inizialmente solo e soltanto negli Stati Uniti.

Foto che mostra il logo di Google su uno degli edifici presenti nella sede a Mountain View

Google investe in SpaceX per portare internet nello spazio

Mediante la pubblicazione di un apposito breve comunicato nel corso delle ultime ore è stata resa nota la volontà di Google di andare nello spazio. Si, esatto, avete proprio capito bene perché il colosso di Mountain View ha infatti scelto di investire nel futuro di SpaceX, la società fondata da Elon Musk e specializzata nella produzione di veicoli spaziali.

Foto che mostra il logo di Google su uno degli edifici presenti nella sede a Mountain View

La cifra mesa a disposizione da Google e da Fidelity Investments, multinazionale statunitense che si occupa di servizi finanziari, risulta pari ad un miliardo di dollari. Insieme le due società deterranno un decimo del capitale complessivo di SpaceX.