L’Antitrust multa Estesa Limited per la truffa Italia-Programmi.net

Antitrust multa truffa Italia-Programmi.net

Nel corso delle ultime ore l’Antitrust ha comunicato di aver stabilito una sanzione pari 1,5 milioni di euro per la Estesa Limited, ovvero l’azienda avente sede alle Seychelles responsabile della truffa, di ben 2,4 milioni all’anno, relativa ad Italia-Programmi.net.

L’azienda, che almeno per il momento non ha cercato di difendersi in alcun modo, è infatti colpevole di aver aggirato circa 25 mila consumatori sfruttando pratiche commerciali ingannevoli messe a punto mediante il sito web www.italia-programmi.net, altrimenti noto anche come ex Easy Download.

I software scaricabili dal sito web, infatti, pur promossi come gratuiti risultavano tali soltanto in apparenza poiché, in realtà, il consumatore, previa immissione dei propri dati personali, sottoscriveva, senza avere la possibilità di visionare i termini contrattuali e le modalità di pagamento e, di conseguenza, in maniera del tutto inconsapevole, un contratto d’abbonamento avente la durata di due anni con importo annuo pari a 96 euro.

Dopo circa una decina di giorni dal processo di sottoscrizione la società iniziava poi ad inviare, sia tramite e-mail sia mediante vere e proprie lettere, solleciti di pagamento in cui, unitamente all’importo da versare mediante bonifico bancario, non mancavano eventuali toni minacciosi e costi aggiuntivi con tanto di avvertimenti di un’azione legale verso il consumatore.

Rimborso di Windows su nuovi PC, parte la class action italiana


Quando si acquista un nuovo PC con Windows preinstallato, prima di iniziare a usare il sistema operativo è necessario accettare un contratto di licenza, è risaputo. Meno noto è che questo contratto di licenza può essere rifiutato e che, in teoria, si può richiedere il rimborso per la copia OEM di Windows acquistata ma non utilizzata. In teoria, appunto.

In Italia, richiedere il rimborso di Windows è quasi impossibile. E benché l’EULA del sistema operativo parli chiaro, sia Microsoft che i costruttori di PC sembrano ostacolare in tutti i modi l’invio di rimborsi agli utenti. Ecco il motivo che ha spinto l’ADUC (l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) a depositare preso il Tribunale di Milano l’atto di citazione per una class action contro il colosso di Redmond.