Le Twitter Apps ancora in ginocchio a causa dell’attacco contro Twitter

Twitter Apps

Vi avevamo parlato ieri dei recenti problemi di sicurezza di Twitter, problemi che hanno portato il secondo Social Network più usato al mondo a subire un lungo attacco DDoS, Distributed Denial of Service, il quale secondo il co-fondatore Biz Stone sarebbe addirittura scaturito da forti motivazioni geopolitiche, dovute al recente conflitto politico tra Russia e Georgia.

Purtroppo per la moltitudine di utenti che utilizzano Twitter, anche le applicazioni sviluppate da developers di terze parti, comunemente chiamate Twitter Apps, stanno riscontrando grossi malfunzionamenti dovuti all’attacco ancora in corso. Visto che queste applicazioni, di cui alcune molto famose (come ad esempio UberTwitter per BlackBerry) sfruttano le API del famoso Social Network, i problemi che le affliggono cesseranno nel momento in cui cesserà il devastante attacco sferrato contro Twitter.

Google, come ti frego la Apple

Come al solito, BigG l’ha fatta franca, in questo caso a metterci il carico c’è anche l’ammissione di colpa e magari anche un pò di ingenutà da parte di mamma Apple.

In molti lo avevano sospettato, ora ne abbiamo la conferma, Google ha violato le regole imposte da Apple per lo sviluppo di software per iPhone utilizzando alcune API non presenti nell’SDK ufficiale.

Ciò nonostante il software è stato distribuito e pare proprio strano che a Cupertino non si siano accorti di niente, i più maligni infatti sospettano che pur di poter dotare i melafonini di software targato Google siano addirittura passati sopra alle proprie ferree regole. Il fatto, ammesso castamente da Mountain View, sta facendo infuriare il popolo di sviluppatori privati e le software house meno blasonate che per l’uso delle stesse API si son visti rifiutare le applicazioni dalle severe commissioni di Apple.

Le API incriminate sono quelle relative al sensore prossimità che permette la funzione che disattiva lo schermo quando stiamo parlando al telefono. I più vispi, infatti, si saranno già accorti che la stessa funzione permette al software di Google di lanciare la nuova ricerca vocale.

Encrypt it, trasforma il tuo testo in diversi linguaggi “informatici”

“Si”, “Oui”, “Yes” sono tre parole che significano la stessa cosa, ma, come sappiamo tutti noi, sono inserite nel vocabolario di tre diversi idiomi appartenenti a Stati diversi

Come accade in tutti i contesti, anche per l’informatica ci sono diverse lingue. E molte servono addirittura per crittografare dati sensibili, sulla falsa riga di come si faceva da bambini con l’alfabeto farfallino, tanto per fare un esempio banale.

Encrypt It è un servizio che ci aiuta a “tradurre” del testo normale in oltre 10 linguaggi diversi, dall’MD5 al linguaggio Hacker, il Leet, dall’Url Encode al Pig Latin, il tutto velocemente e gratuitamente.

Crea e personalizza il tuo motore di ricerca con BuildASearch

Tanti, tanti, tanti.. I motori di ricerca della rete sono ormai moltissimi, quasi tutti con le stesse, ridondanti, funzioni e tutto ciò malgrado il padrone incontrastato tra essi sia sempre, e probabilmente rimarrà a lungo, Google.

Ma se, proprio perchè vediamo tanti search engines, venisse anche a noi lo sfizio di creare un motore di ricerca? Soluzioni? Idee?

Si, il sito BuildASearch potrebbe essere una validissima opportunità per la creazione di un motore di ricerca proprio rivolta a chi non ha grosse conoscenze in campo informatico e non vuole preoccuparsi, in termini di amministrazione e non solo, alla ricerca e gestione di un hosting dove ospitare il progetto.

Con BuildASearch, servizio purtroppo ancora in versione Alpha ma che sembra funzionare abbastanza bene, potremo creare il nostro motore e personalizzarlo graficamente con loghi e colori a scelta.

Last.fm insieme alle API di Google Maps? The Last Music Map

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Cosa succede se uniamo due servizi Web 2.0? per saperlo bisogna assolutamente provare The Last Music Map ovvero la “fusione” tra Last.fm e le API di Google Maps.
Intrigante come progetto. A pensarlo sono i molti utenti che stanno visitando quest’ultimo per “scovare” la musica nel mondo intero molto rapidamente attraverso una semplice ed intuitiva mappa disponibile nelle seguenti tipologie: Map, Satellite e Hybrid.

Per chi non lo sapesse, Last.fm è un servizio web 2 che consente di trovare ogni tipo di musica adatto a noi e condividerlo con altri utenti facendo, contemporaneamente, conoscenze di vario genere.
Nella mappa, inoltre, è presente un servizio di ricerca in Last (.fm) il quale permette di individuare la nostra musica pur non accedendo alla HomePage del sito ufficiale.

GoogleTranslate diventa il traduttore gratuito più completo al mondo

GoogleTranslate diventa il traduttore gratuito piu completo al mondo

Google Translate può essere oramai considerato veramente completo. Infatti ora supporta qualsiasi traduzione tra queste lingue: Inglese, Arabico, Bulgaro, Cinese, Croato, Ceco, Danese, Tedesco, Finlandese, Francia, Olandese, Greco, Hindi, Italiano, Giapponese, Coreano, Norvegese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Spagnolo, Svedese.

Da una traduzione di 26 lingue, ora Google Translate ne supporta 506, ed è in assoluto il traduttore online gratuito più completo. Ovviamente, la traduzione non è perfetta, come per ogni programma di traduzione d’altronde, ma almeno possiamo farci un idea generale del testo.

Caricare velocemente i documenti su GoogleDocs

Caricare velocemente i documenti su GoogleDocs

Il team di Google Data APIs ha rilasciato un utilissima e leggerissima applicazione chiamata Document List Uploader, che ci permette di caricare online i nostri documenti di testo. E’ disponibile attualmente soltanto per Windows e richiede che sul computer sia presente .NET Framework 2.0 o superiore.

I file possono ora essere caricati su GoogleDocs con un semplice click ed è possibile inserirli nella lista dei documenti da “uplodare” semplicemente usando il drag-and-drop. Inoltre viene aggiunta la voce “Send to Google Docs” al menu contestuale, cosi non sarà necessario neanche aprire il “programmino”. Questa applicazione rappresenta quindi un semplice metodo per caricare i propri documenti online e modificarli, condividerli o pubblicarli usando GoogleDocs.

Creare temi personalizzati per iGoogle con igThemer

Creare temi personalizzati per iGoogle con igThemer

Proprio di recente vi avevo segnalato l’apertura di una directory con tutti i temi di iGoogle, ed il rilascio delle API per chiunque si volesse cimentare nella creazione del proprio tema personale. Ed ecco che oggi ho scoperto il primo editor, per creare una tema di iGoogle

Questo si chiama igThemer e appunto sfrutta le API rilasciate da Google. Il suo funzionamento è molto semplice. Dovete inserire per ogni riga i colori esadecimali che preferite per quella determinata tabella, scegliere un immagine per il footer e l’header. Infine dovrete inserire i vostri meta-dati, cioè nome del tema, descrizione, il tuo nome ed email, località, un Thumbnail ed uno screenshot.