Fino a qualche tempo fa, per aggiornare un’applicazione Android era necessario scaricare l’intero file APK del software. Successivamente è stato possibile ridurre il traffico dati tramite il download della parte di codice modificata. Oggi, Google ha invece annunciato l’intenzione di effettuare un altro importate passo in avanti.
Google ha infatti presentato un metodo chiamato File-by-File Patching in grado di ridurre in media del 65% le dimensioni dell’update. Il funzionamento del suddetto sistema può essere così riassunto: identifica le porzioni di codice modificate mettendo a confronto il file APK della vecchia versione con quello dell’aggiornamento, applica il delta (la differenza) all’archivio non compresso sul dispositivo dell’utente e lo ricomprime, dopodiché si assicura che la release installata sia la stessa presente su Play Store.