Android app rubano dati sensibili

Android, circa un terzo delle app raccoglie dati sensibili

Android app rubano dati sensibili

Il binomio privacy-sicurezza è sicuramente uno tra quelli più importanti nell’attuale mondo digitale e la recente ricerca condotta da Bitdefender ne è senz’altro una tra le dimostrazioni più evidenti.

Stando infatti a quanto riportato dalla celebre software house circa un terzo delle app Android raccoglie informazioni personali memorizzate sullo smartphone inviandole poi ad aziende di terze parti.

Il rischio maggiore si incontra con l’installazione delle app gratuite per le quali gli sviluppatori ottengono profitti dai banner pubblicitari e, di conseguenza, sottoscrivono accordi con svariate piattaforme di advertising che talvolta sfruttano i dati privati e personali degli utenti in maniera poco chiara e, sopratutto, poco corretta.

Naturalmente ad agire in tal modo non sono certo tutte le app presenti su Google Play.

La maggior parte delle applicazioni indica in maniera estremamente dettagliata le informazioni che sono necessarie per l’esecuzione delle stesse.

Facebook raccomanda Android ai suoi dipendenti

Facebook incoraggia i suoi dipendenti ad utilizzare Android

Facebook raccomanda Android ai suoi dipendenti

Alcuni manifesti fotografati nel quartier generale di Facebook sembrano non lasciare ombra di dubbio: i dipendenti del social network in blu sono invitati ad effettuare il passaggio da iOS ad Android in modo tale da poter prestare maggiore attenzione al perfezionamento dell’app ufficiale specifica per la piattaforma mobile del robottino verde.

A Menlo Park, infatti, è stata lanciata la campagna denominata Droidfooding, ideata, appunto, per incoraggiare il personale interno a modificare le proprie abitudini sull’utilizzo dei dispositivi mobile.

Sui muri degli edifici di Facebook, infatti, sono stati affissi alcuni poster che invitano i dipendenti a rivolgersi all’ufficio informazioni per ottenere dettagli su come poter cambiare il proprio iPhone con un device Android in modo tale da poter prendere maggiore confidenza con quest’ultimo e, successivamente, poter segnalare tutti i bug presenti nell’app di Facebook sfruttando l’apposito strumento Range Shake.

Google concorrente AirPlay

Google, al lavoro a un concorrente di AirPlay

Google concorrente AirPlay

Google è intenzionata a sfidare Apple e per farlo ha deciso di sviluppare un’alternativa open source e bidirezionale al già conosciuto AirPlay di Cupertino o almeno così sembrerebbe stando a quelli che sono gli ultimi rumors in circolo.

La notizia, infatti, non è stata data in via ufficiale da big G ma è stato il sito web Gigaom a diffondere le prime info a riguardo.

Stando a quanto riportato da Gigaom risulterebbe, appunto, che il gigante di Mountain View, i cui portavoce si sono rifiutati di commentare l’indiscrezione, sarebbe al lavoro per realizzare una soluzione compatibile con le Google TV e con diversi televisori SMART.

AirPlay, per chi non lo sapesse, è quella tecnologia che consente di riprodurre i contenuti multimediali memorizzati su iPhone, iPad ed iPod in modalità wireless per cui all’interno di una rete domestica sfruttando tale sistema si ha la possibilità di riprodurre il flusso multimediale verso, ad esempio, una Apple TV e vari altri device compatibili come nel caso di casse, docking station, lettori Blu-Ray etc.

Google Ingress

Google Ingress, il gioco per Android che sfrutta la realtà aumentata

Google Ingress

Partendo dall’idea di voler rendere disponibili nuove risorse mediante cui intrattenere gli utenti e, al contempo, trarre dei vantaggi economici, Google, per mano della startup Niantic Labs, collegata a big G e fondata da un ex dipendente della società, ha dato vita al progetto Ingress, un gioco basato sulla realtà aumentata e che ben presto sarà disponibile in modo del tutto gratuito e per tutti i device Android.

Con Ingress, quindi, il mondo reale va a trasformarsi in un nuovo ambiente di simulazione virtuale nel quale i videogiocatori, uscendo fuori dalle proprie abitazioni e camminando lungo percorsi suggeriti dal gioco stesso, dovranno cercare di accumulare XM o, molto più semplicemente, energia.

Dopo aver accumulato il giusto quantitativo di energia gli utenti dovranno poi recarsi in luoghi pubblici di rilievo in modo tale da poter sbloccare specifiche missioni e far progredire una delle due fazioni, gli Illuminati o la Resistenza, scegliendo con la quale schierarsi all’inizio dei giochi.

Tutti i progressi compiuti durante il gioco potranno poi essere monitorati a casa e direttamente dal proprio PC una volta completate le missioni.

Android app rischio riscurezza

Android, troppe app a rischio sicurezza

Android app rischio riscurezza

Sul fatto che Android sia un sistema operativo per device mobile particolarmente a rischio vi sono oramai ben pochi dubbi, così come confermato da numerose ricerche, report ed alerts, ma stando a quelle che sono le informazioni emerse proprio nel corso delle ultime ore la situazione è ora diventata ancora più preoccupante.

Alcuni ricercatori dell’università di Hannover, infatti, hanno pubblicato un studio nel quale viene illustrato come sono riusciti ad estrapolare dati sensibili degli utenti utilizzando diverse applicazioni per device Android, molte delle quali anche abbastanza diffuse e conosciute, andando ad infrangere i sistemi di sicurezza impiegati per proteggere le sessioni di comunicazione con i server.

Le app coinvolte sono state, nello specifico, 41 e sono state scaricate complessivamente tra le 40 e i 185 milioni di volte, un dato questo che ha reso il problema ancor più importante.

Instagram per Android è ora disponibile su Google Play

Instagram per Android

Se ne parla da dicembre dello scorso anno ma la questione ha iniziato a suscitare ulteriore attenzione nel corso delle ultime settimane, ovvero a partire da quando è stata data la notizia dell’imminente, o quasi, rilascio di Instagram in veste di app per Android.

Tuttavia, pur essendo stato annunciato l’arrivo, entro breve, di una versione beta di Instagram per Android, sino a qualche ore addietro l’app dedicata al photo-sharing non era stata ancora resa disponibile su Google Play.

Soltanto da pochissimo, infatti, Instagram è stata finalmente inserita nel market place dedicato ai device equipaggiati del sistema operativo del gran colosso delle ricerche in rete previo invio di una mail informativa a tutti coloro che avevano provveduto a fornire il proprio indirizzo di posta elettronica nella pagina apposita mediante cui ricevere un allert al momento della disponibilità dell’app.

La celebre app è scaricabile, anche in questo caso, in maniera totalmente gratuita e secondo le prime statistiche snocciolate il numero complessivo di utenti in lista d’attesa come beta tester è risultato pari a ben 43 mila per un totale di 30 milioni suddivisi tra Android users ed iOS users.

Instagram per Android, disponibile online la sezione per l’iscrizione alla beta

Alcuni rumors avevano già iniziato a circolare a partire dal mese di dicembre dello scorso anno e qualche settimana fa, invece, era stata data la conferma ufficiale dell’esistenza di una versione beta e del suo imminente arrivo che, adesso, sembrerebbe essere sempre più vicino conseguenzialmente alla messa online di una sezione dedicata ad Android sul sito web di Instagram.

Si, esatto, Instagram, la celebre app fotografica per device iOS sembrerebbe proprio essere in procinto di sbarcare finalmente anche su smartphone e tablet equipaggiati di sistema operativo mobile reso disponibile direttamente da Google.

Nel corso delle ultime ore, infatti, gli sviluppatori di Instagram hanno aperto uno spazio online dedicato mediante cui, previa immissione del proprio indirizzo e-mail nell’apposita sezione, si ha la possibilità di essere selezionati per poter testare in anteprima e sotto forma di beta la famosa app dedicata alla fotografia.

Android: le app gratuite riducono all’osso la batteria

Batteria Android EProf

Secondo quanto emerso da una recente ricerca della Purdue University eseguita in collaborazione con la Microsoft circa il 75% della carica di un device mobile e, in questo caso specifico, dei dispositivi Android, viene consumata dall’advertising delle app gratuite mentre il mero impiego delle applicazioni, diversamente da quello che potrebbe essere il pensiero comune, comporta un consumo pari al 25% e che, se confrontato con gli altri risultati, appare praticamente minimo.

La ricerca, avente come obiettivo, appunto, quello di verificare quanto la pubblicità possa andare ad incidere sui consumi della batteria dei device Android, è stata eseguita sfruttando un apposito strumento denominato EProf (attualmente in fase di sviluppo anche per piattaforma Windows Phone) in grado di misurare le varie istanze attive sul dispositivo e di tenere traccia dei singoli consumi.

Ciò che ne è emerso dall’analisi è stato, sostanzialmente, che tutte le applicazioni gratuite contenenti pubblicità fanno pesare il loro mancato pagamento sulla batteria del device in uso… come? Semplice: utilizzando la connessione ad internet per effettuare il download di banner e spot e per l’invio dei dati.

Instagram: annunciata ufficialmente la versione per Android, disponibile a breve

Chi dispone di un device iOS sicuramente utilizzerà o avrà sentito parlare più e più volte di Instagram, l’app divenuta divenuta celebre per la possibilità offerta agli utenti di scattare foto, applicarvi accattivanti filtri e pubblicarle in rete che, in maniera quasi fulminea, è riuscita ad imporsi come un must assoluto raggiungendo e superando, da pochissimo, quota 27 milioni di download.

Proprio per tali ragioni Instagram ha però attirato, e continua tutt’ora a farlo, anche l’attenzione di tutti coloro che non non sono equipaggiati di un device iOS, specie degli utenti Android.

Tenendo conto di ciò e, sopratutto, considerando anche il sempre maggior numero di smartphone e tablet equipaggiati del celebre OS mobile reso disponibile da Google, il team di Instagram ha ben pensato di rendere disponibile la celebre app anche su Android.

Alcuni rumors a riguardo avevano iniziato a circolare a partire dallo scorso Dicembre ma sino a poche ore addietro l’arrivo della popolarissima app su device Android sembrava ancora incerto e, sopratutto, lontano.

Privacy su Android: le foto degli utenti a rischio?

Privacy utenti Android

Non molto tempo fa era emerso il fatto che molteplici app per iOS fossero in grado di recuperare i contatti dal device in uso utilizzandoli per svolgere le relative funzioni e spedendo poi il tutto a server remoti.

Unitamente ai contatti, però, così come fatto notare giorni fa dal New York Times, gli sviluppatori avrebbero inoltre l’opportunità di accedere in maniera piuttosto semplice agli album fotografici realizzati dagli utenti prelevando quindi qualsiasi foto da essi.

Nel corso delle ultime ore, però, il New York Times, tramite il portale Bits, ha risollevato nuovamente la questione sottolineando come, unitamente ad iOS, anche Android sia destinato ad andare incontro al medesimo destino.

Android, a quanto pare, sembrerebbe però essere esposto in maniera maggiore ad eventuali rischi per gli utenti finali poiché per gli sviluppatori risulterebbe ancor più semplice accedere alle informazioni archiviate sul device in uso.

Infatti, per quanto riguarda iOS, per accedere alle foto presenti su un dato device risulta necessario ottenere i privilegi per l’utilizzo dei servizi di geolocalizzazione, per quanto riguarda Android, invece, è sufficiente ricevere l’autorizzazione per l’accesso al web.

Android e la carica delle app infette

Android malware

È Android.Counterclank il principale oggetto dell’attenzione delle ultime ore per quanto concerne l’universo Android e, stando a quelle che sono le più recenti info attualmente disponibili, pare siano già tantissimi i device equipaggiati del ben noto OS che è riuscito a colpire arrivando, in men che non si dica, alla prima posizione in classifica tra le principali minacce per smartphone e tablet dotati della diffusissima piattaforma targata Google.

Si tratta, nello specifico, di un nuovo malware, la versione aggiornata del ben noto trojan Tonclank, identificato dagli esperti di Symantec, la società specializzata in sicurezza informatica, che pare sia stato installato involontariamente mediante un gruppo di ben 13 app presenti su Android Market appartenenti alla categoria Giochi mediante l’inclusione nel pacchetto software Apperhand.

Guida: come usare le applicazioni per Android su PC


Con le sue innumerevoli funzionalità e la sua estrema duttilità Android è, ad oggi, l’alternativa più solida e completa ad iPhone. Il sistema operativo per smartphone di Google è apprezzato non solo dagli utenti ma anche dagli sviluppatori, che lo hanno accolto a braccia aperte e hanno già realizzato circa 200.000 applicazioni compatibili con esso.

Con la guida geek che stiamo per proporvi vedremo insieme come portare un pizzico del di “big G” sui nostri desktop e usare le applicazioni per Android su PC. È una procedura un po’ lunghetta da mettere in pratica ma possiamo garantirvi che è di semplicissima attuazione. Se avete ancora qualche giorno di vacanza, non potreste trovare di meglio per “smanettare” un po’ senza rischi e senza complicarvi la vita. Ecco il tutorial passo-passo completo:

Occorrente

  • Software Java (download)
  • Android SDK per Windows (download)
  • Applicazioni per Android in formato apk (ne potete trovare molte facendo una ricerca su Google)
  • Una connessione ad Internet (possibilmente ADSL)
  • Windows XP/Vista/7

Come procedere

  • Assicurarsi che sul proprio PC ci sia installato il software Java. Nel caso in cui non ci fosse, installarlo;
  • Scaricare Android SDK per Windows ed estrarre la cartella android-sdk-windows che contiene in una directory qualsiasi;

Souptime, un efficiente sistema di monitoraggio completo per i propri siti web

Quando ci si ritrova a gestire un proprio spazio online risulta di fondamentale importanza avere a propria completa disposizione appositi strumenti mediante cui monitorarne costantemente il corretto funzionamento oltre a tutte una serie di varie ed eventuali problematiche nelle quali, purtroppo, è possibile incorrere.

Quindi, proprio a tal proposito, per la gioia di gran parte di voi lettori di Geekissimo, quest’oggi prestiamo attenzione ad un recente ed efficiente servizio web appositamente adibito allo scopo in questione ed in grado di assolvervi in maniera impeccabile.

Rilasciata la prima beta di Opera per Android

Opera è uno dei tanti browser presenti in rete, un browser che in questo ultimi mesi, però, non riesce a crescere come invece meriterebbe. Per non finire nel dimenticatoio comune, la software house Opera Software ha rilasciato una versione Beta del programma per dispositivi Android, in questo modo cercano di coprire anche questo settore di mercato, mercato sempre più importante in questi ultimi anni.

Opera 101.1 Beta è stato rilasciato per i primi test e sembra stia dando risultati soddisfacenti. Questa versione del software è sicuramente la migliore per questa categoria di telefoni cellulari, con la possibilità di comprimere fino all’80% le pagine per ridurre di molto i tempi di caricamento delle stesse su reti lenti, con la possibilità di aprire più schede contemporaneamente, Opera 101.1 Beta per Android, si mostra come un ottima alternativa per la navigazione con il sistema operativo di casa Google.