Apple costringe GayRomeo a censurare anche le foto soft-porno!

Apple e la sua costante crociata contro la pornografia. Non vi diciamo nulla di nuovo nell’affermare che la mela continua la sua battaglia contro ogni applicazione presente su App Store che include contenuti espliciti.

Vi abbiamo già parlato dell’incredibile rimozione del titolo 500px che ha dovuto censurare anche il nudo artistico pur di tornare sullo store di Cupertino e, ultimamente, persino Vine è stato in parte bacchettato. L’applicazione lanciata da Twitter ha avuto qualche privilegio, infatti, non è stata eliminata, ma solo invitata e inserire un avvertimento che limita l’applicazione solo agli utenti di una certa età. Oggi il dito della mela morsicata si posa su GayRomeo.

InstaPlayer, creare gallerie animate con le foto di Instagram

In quest’ultimo periodo, la famosa applicazione di Instagram ha dovuto affrontare non pochi problemi legati alla privacy. Gli utenti sono fuggiti in massa dalla startup a causa dei nuovi termini di servizio dell’applicazione, si parlava di una perdita di 4 milioni in meno di utenti attivi, ma dopo le varie dichiarazioni dell’app la situazione sembra essere ristabilita, infatti, ha raggiunto nuovamente dei numeri da record. Instagram resiste nonostante la minaccia e, ancora una volta, viene sfruttata da alcuni sviluppatori per la propria app.

Vine video sharing Twitter

Twitter lancia Vine, l’app per registrare e condividere brevi filmati

Vine video sharing Twitter

Del fatto che Twitter potesse, prima o poi, lanciare un proprio servizio di videosharing se ne parlava già da qualche tempo a questa parte ma sino a questo momento non era stata data ancora alcuna certezza a riguardo.

Le prime avvisaglie delle presunte intenzioni del team del celebre servizio di microblogging erano iniziate ad arrivare quando ad ottobre dello scorso anno il gruppo mise a segno l’acquisizione di Vine, un servizio di video sharing.

Ora, però, Twitter ha ufficialmente lanciato uno strumento mediante cui poter caricare video sulla sua piattaforma senza la necessità di doversi appoggiare ad eventuali servizi esterni.

Lo strumento prende il nome, appunto, di Vine ed al momento è disponibile sotto forma di app su App Store (nei prossimi giorni dovrebbe essere disponibile anche su altri marketplace).

500px rimossa dall’App Store per pornografia

Nel 2010, la Apple scese in campo per rimuovere tutte le applicazioni pornografiche, o contenti elementi che potessero essere definiti in questo modo, dall’App Store. Tagliarono oltre 5.000 titoli che tranquillamente avevano soggiornato sino a quel momento nel negozio virtuale.

Il porno su App Store non esiste e non deve esistere. La mela morsicata porta avanti la sua crociata ed elimina un’app molto amata dagli utenti: 500px. Come potrete constatare, il titolo non è più disponibile per il download, ma di certo non possiamo considerarlo pornografico!

Temple Run 2: 20 milioni di download in quattro giorni!

Abbiamo sempre saputo CHE gli utenti Android ed iOS erano follemente innamorati del runner game intitolato Temple Run che, quasi sicuramente, non ha bisogno di presentazioni. Il titolo in cui bisogna correre, scivolare e spostarsi ha conquistato gli appassionati con sin dal suo esordio, ma nessuno avrebbe mai pensato che il suo secondo capitolo ottenesse un simile successo!

Temple Run 2 è arrivato su App Store il 17 gennaio 2013 ed in soli quattro giorni ha raggiunto e superato la cifra di 20 milioni di download! Nel suo primo giorno di vita aveva già incassato ben oltre i 6 milioni di copie scaricate.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

App Store, oltre 40 miliardi di download e più di 500 milioni di account attivi

App Store 40 miliardi di download

L’App Store, il negozio virtuale online di Apple mediante cui gli utenti hanno la possibilità di scaricare contenuti per i propri iDevice, ha raggiunto e superato l’importante traguardo dei 40 miliardi di download univoci totali di cui ben 20 miliardi sono stati effettuati soltanto nel 2012.

La notizia è stata data mediante un apposito comunicato stampa diramato da Apple nel corso delle ultime ore nel quale i vertici della mela morsicata non hanno perso tempo per elogiare i grandi successi raggiunti dall’intero ecosistema iOS.

Sul fatto che App Store vada a configurarsi come uno elemento di fodnamentale importanza nella vendita e nella crescita dei dispositivi basati sul sistema operativo mobile di Cupertino vi sono ben pochi dubbi.

Pashadelic, un’app che ti aiuta a scoprire i migliori luoghi da fotografare

Il vostro smartphone, il dispositivo perfetto per scattare fotografie. Le fotocamere di questi device sono partite da meno di un megapixel fino ad arrivare a delle altissime risoluzioni che, dunque, riescono a soddisfare gli utilizzatori. Gli strumenti ci sono, ma possiamo dire lo stesso dei luoghi che meritano di essere immortalati? Sia da turisti sia da semplici cittadini del proprio paese, avrete bisogno di conoscere le zone in cui sarà possibile scattare delle foto meritevoli.

Per risolvere questo enigma, vogliamo presentarvi un’applicazione disponibile per i sistemi operativi iOS (niente Android): Pashadelic. Questo titolo, in pratica, permette di scattare fotografie e condividerle su questa community che vi permetterà di inserire la posizione geografica in cui è stata scattata l’immagine. Di conseguenza, ogni foto sarà facilmente rintracciabile in base al luogo.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

Apple, Amazon e la disputa per il termine app store

App Store Apple Amazon battaglia legale

Già da qualche tempo a questa parte Apple porta avanti la tesi secondo cui l’utilizzo, da parte di Amazon, del termine “app store” in riferimento, appunto, allo store per Kindle Fire ha tratto in inganno gli utenti confondendoli sul fatto che il negozio di app dell’azienda di Bezos possa condividere e presentare alcune delle caratteristiche tipiche del marketplace di Cupertino facendo quindi perdere fatturato alla mela morsicata.

Tenendo conto di tali ragioni la questione è stata quindi stata portata in tribunale in modo tale da poter ben definire quanto, effettivamente, l’utilizzo da parte di Amazon del termine app store avesse creato problemi ad Apple.

A tal proposito il giudice aveva dichiarato, in via ufficiosa, che l’utilizzo del termine app store in riferimento ad un negozio virtuale di applicazioni differente da quello presente su iTunes Store non ha influito in alcun modo sui consumatori.

Quanto dichiarato in un primo momento è stato ora nuovamente confermato.

Chiusura Installous, Hackulous e AppSync

Pirateria su iOS: addio a Installous, Hackulous e AppSync

Chiusura Installous, Hackulous e AppSync

Il 2013 di Apple inizia all’insegna della pirateria e del jailbreak su iOS che proprio nel corso delle ultime ore ha perso ben tre tra le soluzioni maggiormente utilizzate dai consumatori grazie alle quali, appunto, agli utenti veniva offerta la possibilità di effettuare il download e l’installazione gratuita di applicazioni disponibili invece a pagamento su App Store.

Si tratta, nello specifico, di Hackulous, Installous e AppSync, tre servizi che sono appena stati chiusi proprio dal team responsabile della loro gestione.

In una nota diramata sul sito di Hackulous si legge infatti: “Siamo molto tristi nell’annunciare che Hackulous sta chiudendo. Dopo molti anni, la nostra comunità è diventata stagnante e nostri forum sono simili a una città fantasma. È diventato difficile per tenerli online e ben moderato, nonostante la devozione del nostro staff. Siamo incredibilmente grati per il sostegno che abbiamo ricevuto nel corso degli anni e speriamo che fioriscano comunità più grandi e migliori in nostra assenza”.

La scelta di chiudere i servizi sembrerebbe quindi essere motivata dal fatto che il gruppo ha iniziato a registrare un calo sempre maggiore nell’utilizzo, appunto, di Hackulous, Installous e AppSync ma non è sicuramente da escludere il fatto che possano anche aver ricevuto degli avvisi direttamente da Apple che avrebbe costretto il team a dire definitivamente addio ai tre store alternativi.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, multa cinese da 165 milioni di dollari per vendita illegale di ebook

Apple multa Cina ebook

Se in Cina il lancio dell’iPhone 5, l’ultimo melafonino immesso sul mercato da Apple, aveva reso particolarmente entusiasta Cupertino grazie alle vendite record totalizzate nel primo week-end di lancio quanto accaduto nel corso delle ultime ore sicuramente avrà reso tutt’altro che felice l’azienda della celebre mela morsicata.

Apple, infatti, è stata condannata dalla Corte di Pechino a pagare una multa pari a ben 165 mila dollari per infrazione del copyright conseguenzialmente ad una causa depositata lo scorso dicembre 2011 dalla dalla China Written Works Copyright Society (CWWCS), la società che tutela il diritto d’autore per l’editoria cinese.

La denuncia, nel dettaglio, era stata segnalata in seguito alla pubblicazione illegittima su App Store del lavoro di otto differenti autori letterari da parte di un’app non autorizzata all’esecuzione dell’operazione in questione violando quindi il copyright.

All’inizio la richiesta di risarcimento che la CWWCS aveva avanzato nei confronti di Apple era pari a 1,89 milioni di dollari.

Google Maps iOS privacy utenti europa

Google Maps per iOS, problemi di privacy in Europa

Google Maps iOS privacy utenti europa

Dopo le svariate problematiche con le mappe Apple molti utenti hanno atteso con ansia il rilascio, avvenuto proprio qualche giorno fa, di Google Maps per iOS.

Non tutti, però, sono stati così eufornici come, ad esempio, il personale del Centro per la protezione della privacy di Schleswig-Holstein, in Germania.

Al primo avvio dell’app, infatti, un messaggio notifica agli utenti il fatto che “il servizio di localizzazione di Google raccoglierà dati anonimi relativi all’ubicazione al fine di inviarli a Google o tenerli archiviati sul terminale” e l’unico sistema per poter procedere con l’utilizzo dell’app è quello di accettare a mò di presa visione.

La condivisione delle informazioni di geolocalizzazione risulta quindi attivata per default e sarà compito dell’utente quello di cercare, direttamente all’interno dell’app, l’apposita opzione mediante cui disattivarla.

SkyDrive App Store

Microsoft VS Apple, bloccati gli aggiornamenti di SkyDrive su App Store

SkyDrive App Store

Nel corso degli ultimi giorni tra Microsoft ed Apple sta avendo luogo un duro scontro il cui nocciolo della questione verte, prevalentemente, sulle regole ben poco flessibili dell’App Store e su SkyDrive.

Recentemente Microsoft ha sviluppato una nuova versione dell’app SkyDrive per device iOS ma Apple ne ha bloccato la pubblicazione su App Store chiedendo il 30% dei profitti che derivano dagli acquisti in-app.

Nello specifico Apple pretende una percentuale sull’abbonamento da sottoscrivere necessario per espandere lo spazio a disposizione, di default, su SkyDrive.

Tutte le applicazioni che consentono di effettuare acquisti in-app possono essere pubblicate su App Store soltanto se viene impiegata la piattaforma di pagamento Apple e mediante la quale Cupertino ottiene una commissione corrispondente esattamente al 30% del prezzo di vendita che, stando a quelle che sono le attuali linee guida, viene incassata dall’azienda per un tempo indefinito.

Questo sta a significare, in termini spiccioli, che se ad esempio un utente acquista spazio aggiuntivo su SkyDrive per i suoi dispositivi iOS e in un secondo momento decide di passare ad Android o Windows Phone Microsoft continuerà comunque a pagare quel 30% ad Apple.

Google Maps torna su iOS

Google Maps ritorna su iOS, l’app è ora disponibile su App Store

Google Maps torna su iOS

Dopo la scomparsa da iOS 6 e dopo l’introduzione del nuovo sistema di mappe Apple sofferente di non pochi problemi di “gioventù” in molti avevano sperato in un celere ritorno di Google Maps sul proprio iDevice.

Ora, dopo aver tanto atteso e dopo il susseguirsi di un sempre maggior numero di indiscrezioni inerenti la fase di avanzamento dello sviluppo di un presunto e rinnovato sistema di mappe di big G per device iOS, Google Maps ha finalmente fatto la sua comparsa su App Store.

A darne l’annuncio è stata, questa notte, la stessa azienda di Mountain View mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale.

Google Maps è ora disponibile per il download gratuito dall’App Store e può essere scaricato ed installato su iPhone 3GS, 4, 4S e 5, iPod touch di terza, quarta e quinta generazione.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

App Store, oltre 1 milione di app pubblicate

App Store 1 milione di app

Su App Store Store sono poco più di 700 mila ma dal luglio del 2008 sino ad oggi sono state pubblicate oltre 1 milione di app,  una cifra questa decisamente da record e che segna il raggiungimento di un ulteriore ed importante traguardo per Cupertino e, sopratutto, per il suo marketplace.

A rivelare il dato in questione è Appsfire, una società specializzata in marketing digitale e, nello specifico, per le app.

Nel dettaglio, il numero totale delle applicazioni attualmente disponibili su App Store risulta inferiore rispetto alla cifra annunciata da Appsfire poichè nel corso del tempo gli sviluppatori possono rimuovere alcune app, in altri casi alcune applicazioni possono invece essere rimosse da Apple (come avviene per la violazione di diritti) ed altre applicazioni ancora non vengono mai pubblicate perché non superano la selezione del team di Cupertino.