Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

Apple dice no a Drones+ su App Store

App Store censura app

L’applicazione presente su App Store finita nell’occhio del ciclone è quella che prende il nome di Drones+, una risorsa resa disponibile dal giovane sviluppatore newyorchese Josh Begley che pone come obiettivo quello di restare sempre aggiornati circa le attività dei droni lanciati dall’esercito statunitense direttamente dal proprio device iOS.

Drones+, in altri termini, fornisce in formato testuale info circa le vittime provocate dai velivoli militari in vari territori di guerra.

L’idea dello sviluppatore, però, a quanto pare, non è per niente piaciuta ai vertici di Apple che, appunto, considerando il fine ultimo dell’app, hanno deciso di tagliare fuori Drones+ dall’App Store.

Google Currents è ora disponibile anche in Italia

Google Currents

Interessanti novità in arrivo dal fronte big G poiché, così come annunciato ufficialmente, nel corso delle ultime ore è stato reso disponibile Google Currents in qualsiasi paese vi sia la possibilità di accedere a Google Play e ad App Store e, di conseguenza, anche in Italia.

Restare costantemente informati e, sopratutto, in mobilità diventa quindi ancor più semplice essendo Google Currents una vera e propria edicola personalizzabile, una rivista dinamica che, tenendo conto delle sue features, entra in diretta concorrenza con app di gran successo quali, ad esempio, Pulse e Flipboard.

Google Currents, quindi, altro non è che un app gratuita per device Android e iOS grazie alla quale ciascun utente potrà sfogliare contenuti editoriali di varia tipologia direttamente online e mediante il semplice tocco delle dita.

Nuove norme per la privacy sulle app: i big del settore mobile si accordano

Accordo nuove norme per la privacy sulle app

Tenendo conto del continuo insorgere di polemiche, specie nel corso delle ultime settimane, tra produttori e sviluppatori di applicazioni per device mobile relativamente alla trasmissione ai responsabili dei dati sensibili degli utenti ben sei delle principali aziende operanti in tal ambito hanno deciso di stabilire un apposito accordo comune in modo tale da poter fornire maggiori dettagli circa la privacy.

L’accordo coinvolge Apple, Google, Microsoft, Research in Motion, Amazon e Hewlett-Packard e, nello specifico, obbliga tutte e sei le società e coloro che sviluppano applicazioni su una delle piattaforme virtuali ad esse associate a fornire un maggior quantitativo di informazioni circa la modalità mediante cui verranno impiegati i dati dell’utente conseguenzialmente all’esecuzione del download di una data app.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che prima ancora di effettuare il download di una data app ciascun utente potrà conoscere anticipatamente tutti i dettagli sulla privacy ad essa relativi ed in maniera ben più accurata ed approfondita rispetto a quanto reso disponibile sino a questo momento.

Path, Apple e la privacy su iOS: promesso un intervento tempestivo

Apple privacy iOS

Secondo quanto stabilito da Apple tutti quegli sviluppatori che accedono alla rubrica indirizzi dei device iOS senza chiedere alcun permesso all’utente vanno a violare il contratto per la vendita di applicazioni su App Store.

A tal proposito, durante gli ultimi giorni, si sono accese non poche polemiche conseguenzialmente alla scoperta di alcune app per iOS, prima tra tutte Path, che, appunto, andavano a recuperare i contatti dal device in uso utilizzandoli per svolgere le relative funzioni e, in alcuni casi, spedendo poi il tutto a server remoti.

Infatti, la scoperta di un piccolo sviluppatore che Path, una volta avviata, andava a raccogliere le informazioni contenute nella rubrica indirizzi senza notificare nulla all’utente ed archiviando poi il tutto remotamente ha fatto sorgere non pochi dubbi sul sistema mediante cui tale operazione venisse eseguita.

A finire nell’occhio del ciclone, quindi, è stata anche la stessa Apple che se da un lato richiede a tutte le app che accedono al sistema di GPS di segnalare all’utente l’esecuzione di tale operazione, dall’altra non ha però provveduto a fare lo stesso anche con la rubrica indirizzi.

Charlie Miller mostra una falla di sicurezza in iOS: cacciato dal programma di sviluppo

Charlie Miller

Charlie Miller, noto hacker che si occupa di problemi di sicurezza e sviluppatore della piattaforma iOS, negli ultimi due giorni si è ritrovato a far parte di una spiacevole situazione inerente tanto il suo operato quanto, al contempo, lo stato di sicurezza del sistema operativo targato Apple.

Lo sviluppatore, infatti, nel tentativo di dimostrare come sia possibile produrre app maligne mediante cui mettere in serio pericolo i device mobile altrui, ha introdotto, come esercizio di testing, un’applicazione “civetta”, denominata InstaStock, all’intero di App Store mettendo quindi in evidenza una grave falla di iOS.

L’app in questione, così come accade per ogni progetto, è stata sottoposta all’attenzione di Apple con il pretesto che fosse rivolta al mercato azionario riuscendo quindi, in tal modo, a superare senza problemi il processo di valutazione ed aggiudicandosi poi un posto nell’App Store.

BlackBerry regala più di 100 dollari di app a tutti i suoi utenti

BlackBerry si scusa per il disservizio offrendo 100 dollari di app ai suoi utenti

Gli utilizzatori degli smartphone BlackBerry non hanno potuto fare a meno di notarlo e la problematica che ha interessato i device mobile della società canadese è cosa abbastanza nota anche a molti altri utenti: i terminali RIM, infatti, nei giorni scorsi, sono stati soggetti ad un fastidioso blackout del servizio dati ed il disservizio, nello specifico, è stato confermato a livello EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).

Considerando lo spiacevole e fastidioso evento, RIM, nel tentativo di scusarsi con i suoi utenti nel miglior modo possibile, ha però deciso di rendere disponibili ben dodici app gratuite nell’App World per tutti gli utilizzatori dei device mobile BlackBerry, così come comunicato da Mike Lazaridis, Co-Ceo di Rim.

Il gesto da parte di RIM oltre che di scuse è anche di riconoscenza nei confronti di coloro che, nonostante le problematiche, hanno scelto di non mollare la presa.

Riquadri delle applicazioni facebook non più disponibili

Negli ultimi tempi facebook ha subito numerosi cambiamenti per migliorare di molto la sua veste grafica e le varie applicazioni che utilizza. Questo restyling non è terminato. Dopo la riduzione della larghezza delle pagine fan e delle applicazioni, da poco tempo sul profilo di alcuni utenti (coloro che hanno un riquadro di un’app sul profilo) è comparso un messaggio simile a questo: “A breve Facebook non supporterà più i riquadri delle applicazioni sul profilo.” Infatti facebook ha deciso di eliminare i riquadri delle applicazioni sul profilo sia degli utenti che delle pagine fan per garantire agli utenti la coerenza del loro sito.

Questo il comunicato di facebook:

Tra gli sforzi che mettiamo continuamente in atto per migliorare l’esperienza degli utenti e garantire la coerenza del sito, a breve Facebook non supporterà più i riquadri delle applicazioni sul profilo.

WordPress per Android fa il suo debutto

Si sa, gestire un blog basato su WordPress è un compito sicuramente arduo e che richiede esperienza, ma può darci molte soddisfazioni se sappiamo organizzare bene il nostro lavoro. Fortunatamente per noi, esistono moltissimi tool e software gratuiti che ci possono aiutare in questo compito, oltre ovviamente ai plugin da installare nel CMS. Tra i tool più utili troviamo tutte le applicazioni per gestire WordPress da installare sugli smartphone di ultima generazione e non, in modo da poter rimanere in contatto con il nostro blog anche da lontano.

iBooks avrà un aspetto simile a quello di una semplice iPhone App

Qualche giorno fa vi avevamo recensito iBooks, la nuova applicazione creata da Apple appositamente per iPad, il nuovissimo tablet appena messo in circolazione dalla società di Cupertino, ma che purtroppo a quanto pare non sta riscuotendo affatto il successo previsto, anzi secondo molti sondaggi (tra cui il nostro) gli utenti tendono a considerarlo un flop, viste le gravi carenze dal punto di vista delle funzionalità presenti, carenze che lo fanno sembrare un prodotto estremamente di nicchia ed inferiore alla stragrande maggioranza dei concorrenti, a parità di prezzo.

Recensione RSS Flash G per iPhone

RSS Flash G, Item view screenshot

L’applicazione che vogliamo recensire questa settimana è RSS Flash G, uno dei migliori se non il migliore lettore di RSS per iPhone. Non che il genere sia particolarmente saturo di lettori RSS completi come questo, ma è certamente un prodotto di nicchia, probabilmente che rimarrà sconosciuto alle masse.

Questo non significa che non abbia il suo valore economico oltre che di merito. Il costo di questa applicazione è di 3,99€ per la versione completa, ma potete testarla scaricando la versione gratuita con qualche limitazione e un po’ di pubblicità o la versione Lite a 1,59€, senza pubblicità e con il sistema di in-app purchase per gli add-ons.

RSS Flash G non è solo un lettore di RSS, ma e soprattutto, funziona da client per Google Reader, sfruttando il vostro account Google e sincronizzando sempre tutto con GReader. Se ad esempio marcate come già letto un articolo questo lo sara anche al prossimo accesso via browser a Google Reader, ma andiamo per passi.

Come si diceva, RSS Flash G, è uno strumento particolarmente utile per chiunque utilizzi Google Reader il quale a sua volta è particolarmente utili a chiunque ogni giorno tenga sotto controlla numerose fonti, per lavoro o svago che sia.

Recensione Photogene per iPhone

photogene-crop

Questa settimana per la rubrica dedicata alle recensione di applicazioni per iPhone, recensiremo per voi Photogene (iTunes link), un’utilissima applicazione di phototoediting per iPhone, disponibile nell’App Store al prezzo di 2,39€.

Molti di voi si staranno chiedendo perché pagare un’applicaizone di photoediting per iPhone quando la settimana scorsa Adobe ha pubblicato la propria applicazione di photoediting Photoshop Mobile, pergiunta gratuita.

Abbiamo dunque testato sia Photogene che Photoshop per iPhone in modo tale da mostrarvi chiaramente le differenze e perché, a nostro parere, Photogene vale i soldi che chiede mentre Photoshop Mobile per iPhone risulta ancora un’applicativo incompleto e limitato, pur avendo ancora il vantaggio di essere completamente gratuito.

Nessuna applicazione per iPhone può immaginare di sostituire Adobe Photoshop o altri applicativi di photoediting per PC e Mac, ma è comunque possibile ottenere degli ottimi risultati, permettendovi di postare le vostre foto on-the-go con una qualità decisamente superiore alla media.

Accedendo all’applicazione vi troverete di fronte ad un menu con quattro bottoni, “Scatta foto“, “Modifica una fotografia“, “Continua ultima sessione” e “Info (in inglese)” oltre ad un piccolo box che mostrerà casualmente una FAQ.

Recensione Rowmote Pro per iPhone

rowmote-pro

La scorsa settimana abbiamo recensito un’applicazione che vi permetteva di accedere ad un sistema operativo remoto, oggi restando in tema di controllo a distanza vogliamo presentarvi Rowmote Pro, un controllo a distanza per il vostri Mac ed Apple TV.

Rowmote Pro si interfaccia con il vostro Mac grazie ad un demone che dovrete installare contestualmente all’acquisto dell’applicazione, Rowmote Helper. Se il vostro Firewall non blocca la porta necessaria a Rowmote Helper per comunicare con Rowmote Pro, il collegamento è istantaneo e non richiede particolari configurazioni.

Con una ricerca dulia stessa rete wireless Rowmote Pro identificherà i Mac collegati e potrete scegliere con quale deve interfacciarsi. Una volta stabilito il collegamento il vostro iPhone si trasformerà in un vero e proprio trackpad, e con uno shake comparirà la tastiera.

La prima evidenza che salta agli occhi è la quasi totale assenza di lag fra il device remoto in cui il vostro iPhone si è trasformato e la reazione sul vostro schermo. Elemento fondamentale questo per continuare con un’esperienza seamless e piacevole. Bisogna però stare ad una distanza ragionevole dal Mac, non essendoci feedback alcuno sull’iPhone non è possibile verificare cosa sta accadendo, dunque più ci si allontana più il puntatore diventa invisibile alla vista.

Recensione AlwaysOnPc per iPhone

alwaysonpc-snap

Con questo post si apre la nuova sezione di Geekissimo dedicata alle applicazioni per iPhone. Recensioni, beta-testing, interviste con gli sviluppatori, tutto per fornirvi una guida settimanale fra gli 85.000 abitanti dell’App Store di Cupertino. L’appuntamento è tutti i mercoledì alle 15:00. Ed ora bando alle ciance, ecco la prima.

Abbiamo testato per voi AlwaysOnPc 1.1 (iTunes link), un’applicazione della Xform Computing dedicata alla produttività e che cerca di eliminare le barriere che un sistema operativo mobile pone alla vostra. La funzione fondamentale di AlwaysOnPc è di mettere a vostra disposizione un sistema operativo Linux remoto, accessibile dal vostro iPhone grazie all’interfaccia Jaddu VNC.

Cominciamo subito col dire che AlwaysOnPc non viene a noi con un prezzo che invogli, 23,99€ sono difficili da accettare sull’App Store, ma applicazioni più complesse a prezzi più elevati della media stanno incominciando a comparire sempre più spesso.

AlwaysOnPc mette a vostra disposizione un sistema operativo remoto al quale accederete tramite l’interfaccia fornita dagli sviluppatori di un’altra applicazione, Jaddu VNC. Attraverso una rete Vine sarete in grado di operare attraverso il vostro iPhone. Dopo aver effettuato l’installazione di un client sul vostro Pc o Mac, attiverete il vostro sistema operativo attraverso un browser Java.