Apple: cercare di unire i sistemi desktop e mobile sarebbe un inutile spreco di energie

Mac iOS

Think different“, da Microsoft però. In un periodo nel quale il colosso di Redmond sta facendo di tutto per far convergere i suoi sistemi operativi desktop e mobile, dall’altra parte del mondo informatico, a Cupertino, i dirigenti di Apple parlando di progetti come questo come di una perdita di tempo e uno “spreco di energie” che non servirebbero né all’industria né tantomeno agli utenti.

Tim Cook

Apple: un keynote e tante “frecciatine” a Microsoft

Tim Cook

Apple, si sa, ama stuzzicare i propri competitor. Spesso lo fa pesantemente e ieri, durante il keynote di presentazione dei nuovi iPad, è tornata a prendersela con Microsoft: dal flop di Surface ai prezzi di Office e Windows. Ma andiamo con ordine.

Presentando i nuovi MacBook Pro Retina, il CEO Tim Cook ha sottolineato come la concorrenza, al contrario di Apple, sia molto “confusa” e non abbia saputo reagire ai cambiamenti del mercato dopo il boom dei netbook. “Stanno provando a trasformare i PC in tablet e i tablet in PC. E poi, cos’altro faranno? Questo non lo so, ma posso assicurarvi che noi siamo concentrati”, ha detto Cook. E i riferimenti a Surface in questo caso sono palesi.

Apple sfida Xbox One

Apple si prepara a sfidare Microsoft e la sua Xbox One?

Apple sfida Xbox One

Da pochi giorni Microsoft ha presentato ufficialmente la Xbox One, la nuova versione della sua celebre e tanto amata console che si propone di andare ben oltre il semplice gaming offrendo interessanti servizi aggiuntivi ai suoi utilizzatori.

Trattasi, detta in maniera molto semplice, di un oggetto multifunzione dedicato non solo ai più incalliti videogiocatori ma anche a coloro che si lanciano soltanto occasionalmente nel gaming e che vogliono avere a propria disposizione un device dedicato all’intratenimento e mediante il quale visualizzare anche i programmi TV preferiti, ascoltare musica, guardare film e molto altro ancora.

Considerando ciò la Xbox One potrebbe però ritrovarsi a dover fare i conti oltre che con la concorrenza più nota anche e soprattutto con Apple.

Secondo recenti considerazioni il gaming, infatti, potrebbe essere l’asso nella manica di Apple per far si che la sua Apple TV o la tanto chiacchiera quanto attesa iTV possano dare non poco filo da torcere a Microsoft ed alla sua nuova console.

Microsoft Q1 2012: risultati in linea con le previsioni, ma Apple è ancora sopra

Come tutte le altre big del settore tecnologico, anche Microsoft ha pubblicato i risultati del suo ultimo trimestre fiscale, il Q1 2012 iniziato a luglio e conclusosi a settembre. Il colosso di Redmond ha registrato un nuovo record di vendite, rientrando appieno nelle previsioni, ma chi si attendeva i “fuochi d’artificio” è rimasto deluso.

Numeri alla mano, Microsoft ha registrato un fatturato di 17,37 miliardi di dollari (+7% rispetto all’anno scorso) con un utile netto di 5,74 miliardi (+6% rispetto all’anno scorso) e un utile per azione di 68 centesimi di dollaro. Fra le divisioni più fruttuose c’è ancora una volta quella Business, che grazie alle prestazioni di Office e degli altri prodotti aziendali, passa da 3,47 a 3,66 miliardi di entrate nel giro di un anno.

5 caratteristiche di Mac OS X Lion che vorremmo vedere in Windows 8

A meno che non facciate parte dell’equipaggio dello shuttle Atlantis che in queste ore sta facendo ritorno sulla Terra, saprete sicuramente che ieri, alle 14.30 ora italiana, Apple ha rilasciato ufficialmente Mac OS X 10.7 Lion, il suo nuovo sistema operativo per computer “iOSizzato” e disponibile solo per via digitale, su App Store.

Come detto in altre circostanze, questa versione di OS X non rappresenta una rivoluzione per l’OS della mela ma un’evoluzione con tante caratteristiche interessanti. Alcune molto interessanti, al punto che non ci dispiacerebbe vederle anche in Windows 8. Scherziamo? No. Ecco le 5 caratteristiche di Mac OS X Lion che vorremmo vedere in Windows 8.

I Mac diventano obiettivo dei malware, i PC diventano più sicuri


Anche se un recente sondaggio ha dimostrato che gli stereotipi della contrapposizione Mac VS PC potrebbero essere veri, un altro luogo comune su cui da sempre si basa la battaglia fra gli utenti dei sistemi Apple e gli affezionati del mondo Windows sta per cadere di fronte ai nostri occhi. Increduli, probabilmente per qualcuno. Ebbene sì, cari amici geek: parliamo proprio della sicurezza informatica.

Come riportato in un puntuale articolo da Preston Gralla su “Computer World”, ci sono segnali abbastanza inequivocabili che il vento sta cambiando e che, mentre i sistemi Mac sono sempre più nel mirino degli sviluppatori di malware, Microsoft con il suo Windows 7 ha dimostrato di saper tener fronte alle minacce in maniera più che sufficiente, facendo diventare Windows molto più sicuro di un tempo.

Apple supera Microsoft nei profitti


I risultati fiscali del terzo trimestre 2011* non lasciano adito a dubbi: Microsoft è stata scavalcata da Apple anche sul fronte dei guadagni, crolla così uno dei pochi elementi che ancora sorridevano al colosso di Redmond nella guerra dei numeri con l’azienda di Steve Jobs che vi abbiamo proposto qualche giorno fa (prima che i risultati fiscali relativi al Q3 fossero resi noti, per l’appunto).

Certo, i 5.23 miliardi di dollari di profitti incassati da Microsoft nell’ultimo trimestre (con 16.43 miliardi di ricavi) non sono affatto male come risultato, ma se dall’altra parte c’è un’azienda che nello stesso periodo è riuscita a incassare 5.99 miliardi di dollari, e quell’azienda si chiama Apple, l’andazzo per Ballmer e soci non può certo definirsi come dei più rosei.

Anche Windows Phone 7 traccia gli utenti? Microsoft risponde


Nello “scandalo” che ha visto Apple tirare in ballo Google per la questione del tracciamento degli utenti tramite smartphone, mancava un solo nome all’appello, quello di Microsoft che però non si è fatta attendere e ha detto la sua sulla questione in un’intervista pubblicata da CNET.

Alla domanda diretta “cosa tracciate con il vostro sistema operativo”, il colosso di Redmond ha risposto affermando che quando un’applicazione per Windows Phone 7 invia una richiesta d’informazioni sulla posizione geografica: “il sistema trasmette l’indirizzo MAC dell’access point Wi-Fi in uso (ma non il suo nome), la potenza del segnale, una ID per ogni dispositivo generata casualmente e usata per un periodo di tempo limitato e, se il GPS è attivo, la posizione geografica, la direzione e la velocità di viaggio dell’utente”. Abbastanza inquietante detta così, ma c’è anche una parte tranquillizzante.

Apple VS Microsoft: tutti i numeri della sfida


È passato quasi un anno da quando Apple ha superato Microsoft in borsa. Da allora, però, non si è saputo molto: quali sono ora i rapporti di forza fra i due colossi della Silicon Valley? Apple vale ancora più di Microsoft sul mercato azionario? Quale delle due fa più profitti? Windows ha ancora il dominio assoluto del mercato dei sistemi operativi?

A queste ed altre domande ha risposto un interessantissimo articolo di Computer World che, con dei grafici molto chiari, è riuscito a informarci in maniera chiara e semplice su quali sono gli attuali numeri di Apple e Microsoft. Se siete d’accordo, noi taglieremmo corto e passeremmo subito a sciorinare tutti i dati che ci sono da sciorinare.

Borsa

Il valore in borsa di Apple e Microsoft è stato più o meno lo stesso fino al 26 maggio 2010, il giorno del grande sorpasso. Da allora, come dimostra chiaramente il grafico soprastante, Apple è continuata a salire passando da una capitalizzazione di 223 miliardi di dollari a una di 306 miliardi, mentre Microsoft è addirittura andata indietro passando da 219 a 212 miliardi di dollari.
Detta in parole povere, quindi, dalle parti di Wall Street si fidano molto più di Apple (e delle sue prospettive di crescita) che di Microsoft. Se la fiducia sarà stata ben riposta anche quest’anno, come lo è stato l’anno scorso, solo il tempo ce lo dirà.

Valore mediatico: Microsoft sale, Apple scende


Apple vale più di Microsoft in borsa ma sta perdendo parte del suo appeal sui media. Questo è il verdetto dato dalla società di ricerca newyorchese General Sentiment, che nel suo ultimo rapporto dedicato al “valore mediatico” delle multinazionali -ossia a quanto si parla di un determinato brand su Internet – nell’ultimo trimestre del 2010 ha registrato una netta crescita di Microsoft, che balza al terzo posto della graduatoria, e una discesa di Apple, che però continua a dominare la classifica da tre trimestri consecutivi.

Nella graduatoria di General Sentiment, il successo delle varie aziende viene conteggiato in base al valore economico del buzz mediatico che queste ultime sono state in grado di generare, ossia da quanto le stesse avrebbero dovuto pagare per ottenere un simile rilievo su Internet. I fattori tenuti in considerazione per valutare la “presenza” dei marchi in Rete sono stati i siti di informazione, i social network e Twitter (chissà perché valutato a parte).

Steve Ballmer vende il 12% delle sue azioni: addio a Microsoft?

Steve Ballmer ha venduto 49.3 milioni di azioni Microsoft – il 12% di quelle in suo possesso – per un valore totale di 1.3 miliardi di dollari. Entro la fine dell’anno, secondo quanto riportato da Reuters, potrebbe venderne 75 milioni (18%).

Che dopo dieci anni passati a ricoprire la posizione che fu di Bill Gates, il cinquantaquattrenne CEO stia per abbandonare Microsoft? È lecito sospettarlo, ma per il momento il diretto interessato smentisce ogni ipotesi legata a questo scenario.

Queste le dichiarazioni di Ballmer sull’argomento pubblicate sul sito ufficiale dell’azienda: “Sono eccitato per i nostri nuovi prodotti, le nostre tecnologie e le loro potenzialità di cambiare le vite delle persone”. “Rimango completamente legato a Microsoft e al suo successo”.

Le 10 principali occasioni di collaborazione fra Microsoft e Apple

Anche se a volte facciamo finta di non ricordarcelo, in realtà tutti noi geek sappiamo che, in realtà, Apple e Microsoft sono reciprocamente l’una la miglior nemica dell’altra. Dagli anni 80 – quando l’epopea dei due colossi tecnologici ha avuto inizio – in poi, le due aziende hanno colto diverse occasioni per collaborare e darsi una mano nei momenti più cruciali della loro esistenza (talvolta con dei tornaconti, talvolta meno).

Alla luce di ciò, l sito Internet “Tech Republic” ha pensato di stilare una top 10 le 10 principali occasioni di collaborazione fra Microsoft e Apple, che noi adesso andiamo a proporvi integralmente. Eccole:
  • 10. Office 2011: il 26 ottobre, Microsoft ha finalmente rilasciato Office 2011, la nuova versione della sua popolarissima suite per il lavoro destinata ai sistemi Apple. Questa volta, l’Office per Mac è quasi perfetto – molto simile alla sua controparte Windows – e include anche una versione di Outlook (Outlook 2011) e la sincronizzazione con Exchange. Cosa che, in maniera più o meno volontaria da parte di Microsoft, rende i computer della mela decisamente più appetitosi per l’utenza business.
  • 09. No al Blu-Ray: sia Microsoft che Apple ritengono che i blu-ray non servano a niente. Nessuna delle due ha incluso il supporto per i dischetti super-capienti di Sony nei propri prodotti ed entrambe prediligono la distribuzione digitale dei contenuti. Se non è unione d’intenti questa….

Vendite PC: Apple sale al terzo posto in USA e scansa Acer

Anche se le vendite nel periodo prescolastico sono state abbastanza “tiepide”, il mercato PC negli States tiene e nel terzo trimestre del 2010 scopre un nuovo, non propriamente inaspettato, protagonista: Apple.

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da IDC, il colosso di Cupertino ha visto aumentare del 24.1% la sua quota di mercato rispetto allo stesso periodo di un anno fa, e ciò gli ha consentito di raggiungere il terzo posto, la zona podio, della classifica dei “Top Vendors” americani. Vittima sacrificale del caso: Acer, che scivola al quarto posto con la sua risicatissima crescita annuale di 0.1 punti percentuali.

Al contrario di quanto erroneamente riportato da altri siti, le vendite di iPad non sono state conteggiate come vendite di PC e, quindi, non figurano nella graduatoria. Tuttavia, è lo stesso documento redatto da IDC a sottolineare come il traino della celebre tavoletta abbia dato una bella spinta di mercato ai Mac (al contrario di quanto ha fatto con netbook, a quanto pare).

Microsoft Arc Touch, il mouse che voleva copiare Apple. Anzi, no.

L’eterna sfida fra Apple e Microsoft sta per sfociare nel mondo dei mouse? Anche se da qualche settimana a questa parte non si parla quasi d’altro, sembra proprio di no. Arc Touch, il nuovo mouse ultra-tecnologico del colosso di Redmond non supporterà il multi-touch e, di conseguenza, non sarà una copia del Magic Mouse di Steve Jobs.

A respingere le accuse di copia e chiarire le intenzioni di Microsoft, Paul Thurrott , noto reporter americano vicino all’azienda di Ballmer, che sul suo sito ha scritto: “Il Microsoft Arc Touch non supporta le gesture multi-touch e nulla del genere, non perché questo sia impossibile ma perché Microsoft ha integrato la tecnologia multi-touch solo dove ha senso d’esistere: nei display”.