I Google Glass possono essere utili ai Vigili del Fuoco

I Google Glass possono essere utili ai Vigili del Fuoco

I Google Glass possono essere utili ai Vigili del Fuoco

Prima o poi (al momento più poi che prima!) i chiacchieratissimi Google Glass faranno finalmente il loro debutto sul mercato ma sino ad allora soltanto gli utenti parte del programma Explorer potranno continuare a sperimentare con man propria le grazie degli occhialini di big G. Nell’attesa, però, noi “comuni mortali” possiamo goderci la lettura di qualche interessante vicenda che vede coinvolti coloro che hanno avuto modo di prendere parte al programma Explorer e, ovviamente, gli occhiali per la realtà aumentata di Google.

Dopo la questione cinema è infatti emersa online, proprio nel corso degli ultimi giorni, un’altra interessante storia, quella che racconta di Patrick Jackson, un ingegnere software e Vigile del Fuoco di Rocky Mount (North Carolina) attualmente impegnato nello sviluppo di un’applicazione che potrà tornare utile alla sua squadra di Vigili del Fuoco durante le situazioni di emergenza.

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, l’app MyGlass è ora disponibile anche per iPhone

Google Glass, l'app MyGlass è ora disponibile anche per iPhone

In concomitanza del rilascio del più recente aggiornamento per i Google Glass, i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata di big G, ha fatto una prima fugace apparizione su App Store l’applicazione MyGlass specifica per iPhone.

Dopo il rilascio l’app è stata però immediatamente rimossa da Google in quanto, a detta dello stesso colosso di Mountain View, resa disponibile per errore. A distanza di breve tempo MyGlass è stata poi nuovamente inserita su App Store ed ora, così come promesso a maggio dell’anno ancora in corso, risulta scaricabile gratuitamente dalla versione americana dello store specifico per device iOS.

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

I Google Glass, uno tra i dispositivi più desiderati e chiacchierati degli ultimi mesi, faranno la loro comparsa sul mercato entro il primo trimestre del prossimo anno. Prima che la commercializzazione degli occhialini di big G venga avviata è però necessario far luce sugli eventuali rischi per la privacy che potrebbero derivare dal loro utilizzo.

A far tale richiesta sono state le autorità garanti di tutto il mondo mediante un’apposita lettera spedita direttamente a Larry Page e nella quale il CEO viene sollecitato ad avviare immediatamente un confronto apposito per fornire chiarimenti sulla questione.

La principale preoccupazione delle autorità è data dalle applicazioni che sfrutteranno le tecnologie di riconoscimento facciale.

Quali informazioni raccoglie Google attraverso i “Glass”, i famosi occhiali a realtà aumentata? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono “riprese” e “registrate” tramite i Glass.

Google Glass rooting Ubuntu

Google Glass, app e rooting per installare Ubuntu

Google Glass rooting Ubuntu

Il secondo giorno del Google I/O 2013 big G ha preferito concentrarsi sui Google Glass, i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata che prossimamente saranno immessi sul mercato.

Google, del dettaglio, ha annunciato l’arrivo di nuove applicazioni, definite Glassware, specifiche per i tanto attesi occhialini.

Facebook, Twitter, Tumblr, Evernote, CNN e Elle sono, sino ad ora, le uniche applicazioni compatibili con i Google Glass.

L’app Facebook non offre tutte le funzioni attualmente presenti su smartphone e tablet ma sfrutta alla perfezione le caratteristiche distintive dei Google Glass, in particolare quella che consente di scattare foto.

Dopo aver installato l’app Facebook sui Google Glass viene infatti mostrata una nuova opzione nella schermata Share che permette, dopo lo scatto della foto, di condividere le immagini sulla propria timeline indicando uno specifico livello di privacy (Pubblico, Amici o Solo io).

È inoltre possibile aggiungere una descrizione sfruttando i comandi vocali e possono essere cancellate le immagini indesiderate.

Google Glass vietati minori 13 anni

Google Glass, le prime applicazioni di terze parti supportate

Google Glass prime applicazioni di terze parti compatibili

Durante l’edizione 2013 della conferenza SXSW il colosso di Mountain View ha mostrato, unitamente alla sua Talking Shoe, le prime applicazioni di terze parti compatibili con i Google Glass.

Nello specifico, è stato illustrato il funzionamento delle app The New York Times, Evernote, Path e Gmail.

Nel corso della dimostrazione i Google Glass sono stati usati per scattare foto, per effettuare ricerche, per condividere contenuti su Google+ e per visualizzare news e previsioni del tempo.

Per permettere all’utente di visualizzare tutte le informazioni necessarie direttamente dinanzi gli occhi i Google Glass utilizzando un’interfaccia costituita da Timeline card con un desing che si avvinca molto a Google Now su device Android.

Gli occhiali per la realtà aumentata di Google, infatti, a causa delle loro dimensioni ridotte non consentono di visualizzare lunghe pagine contenti testo o elementi grafici ragion per cui gli sviluppatori sono praticamente costretti a realizzare app seguendo specifiche regole.

App Google Glass riconoscimento amici in base ai vestiti

Google Glass, arriva l’app per riconoscere gli amici dai vestiti

App Google Glass riconoscimento amici in base ai vestiti

Nelle intenzioni di big G vi è senza alcun dubbio quella di fare in modo che i Google Glass, i fantomatici occhiali per la realtà aumentata oramai in procinto di fare il loro debutto sul mercato, migliorino la qualità e lo stile di vita degli utenti evitando, al contempo, situazioni di dipendenza così come, invece, accade per gli smartphone.

Proprio per questo proseguono quindi le sperimentazioni per tutti i possibili utilizzi che gli occhiali potrebbero avere e, a tal proposito, la notizia dello studio di un’app specifica per i Google Glass grazie alla quale sarà possibile identificare le persone circostanti in base ai loro vestiti è sicuramente molto interessante.

L’applicazione si chiama inSight,  è stata sviluppata da Srihari Nelakuditi , professore di informatica e di ingegneria presso l’Università della Carolina del Sud, insieme a tre colleghi della Duke University, ed analizzando i colori e la disposizione degli abiti, previa immissione di alcune fotografie, è in grado di creare quella che i developers definiscono “un’impronta digitale del soggetto”.

L’app, nello specifico, è in grado di individuare texture, colori e modelli degli abiti che verranno miscelati in un file speciale chiamato spatiogram permettendo dunque, mediante i Google Glass, di identificare i soggetti ricercati tra la folla, il tutto in maniera semplice e, sopratutto, immediata.

Mark Zuckerberg vuole i Google Glass per sviluppare app per Facebook

La linea Nexus e gli altri famosi prodotti, non sono di certo gli unici progetti su cui si concentra Google. L’azienda di Mountain View, come saprete, si prepara a sconvolgere gli utenti con i suoi Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata che cambieranno il modo di vedere le cose e, soprattutto, modificheranno l’approccio alla tecnologia.

Recentemente, BigG, ha avviato un bando tramite i social network (Google Plus e Twitter) per selezionare alcuni fortunati utenti statunitensi che riusciranno a testare gli occhiali per un giorno. Noi italiani, purtroppo, siamo tagliati fuori, ma di certo non siamo gli unici che aspettano indossare quest’innovativo paio di lenti.