Foto del logo di Internet Explorer

Microsoft, l’era del ballot screen è finita

Microsoft ha da poco fatto sapere che d’ora in avanti gli utenti non vedranno più il famoso e tanto chiacchierato ballot screen, la schermata per la scelta del browser da utilizzare in alternativa a Internet Explorer che ha fatto tanto parlare di sé. L’obbligo di mostrare un box con l’elenco dei browser web concorrenti imposto nel 2009 dalla Commissione Europa è infatti scaduto e dunque il ballot screen non sarà più visualizzato.

Foto del logo di Internet Explorer

Per chi non lo sapesse o non ricorda bene la vicenda in seguito ad un’indagine avviata oltre cinque anni fa Microsoft era stata accusata di abusare della sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi al fine di ottenere il medesimo risultato anche nel mercato dei browser offrendo Internet Explorer già preinstallato in Windows. L’accusa era dunque quella che il domino tra i sistemi operativi venisse trasferito da Microsoft sul mercato dei browser dando vita ad una spinosa situazione anticoncorrenziale.

Soffiata Google Opera multa Microsoft ballot screen

Multa Microsoft, la soffiata è arrivata da Google e Opera

Soffiata Google Opera multa Microsoft ballot screen

La Commissione Europea ha imposto a Microsoft il pagamento di una multa di ben 561 milioni di euro per non aver rispettato l’impegno che ne 2009 era stato preso dall’azienda in merito alla ballot screen, la schermata mediante cui offrire agli utenti Windows la possibilità di selezionare un browser web differente da Internet Explorer.

L’indagine a riguardo, appare opportuno sottolinearlo, è stata però avviata soltanto tempo dopo, nel 2012, ad oltre un anno di distanza dal rilascio del SP1 per Windows 7.

Stando a quanto sostenuto dal Financial Times la Commissione Europa si sarebbe resa conto dell’errore commesso dalla redmondiana soltanto dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di Google ed Opera.

Microsoft, mega multa dall’UE per violazione delle norme antitrust

Ballot Screen multa Microsoft Unione Europea

Così come si vociferava già da qualche giorno a questa parte, l’Unione Europea ha fatto sapere, proprio nel corso delle ultime ore, che Microsoft dovrà pagare una sanzione monetaria pari a ben 561 milioni di euro per aver fallito nel rispettare gli accordi presi con le autorità e risalenti al 2009 per quanto riguarda l’oramai fatidica ballot screen su Windows 7.

Nel comunicato stampa di oggi Joaquín Almunia, commissario alla concorrenza, ha fatto sapere che questa è la prima volta che una società viene multata per mancata esecuzione di un precedente accordo antitrust.

Nel 2009, abbiamo chiuso la nostra indagine su un sospetto abuso di posizione dominante di Microsoft nel legare Internet Explorer a Windows, accettando gli impegni presi dalla società. Impegni vincolanti legalmente che ricoprono un ruolo importantissimo nelle nostre decisioni in materia di antitrust, perché permettono di arrivare a rapide soluzioni sui problemi di concorrenza. Naturalmente, queste decisioni richiedono una completa obbedienza. Fallire nel rispettarle è una violazione grave che deve essere sanzionata di conseguenza.

Le ragioni della sanzione, infatti, sono da ricercare nel mancato rispetto delle imposizioni giunte al termine del procedimento che aveva ritenuto la redmondiana responsabile di concorrenza sleale e di abuso di posizione dominante nel campo dei browser ed alla quale era stato imposto l’obbligo di offrire all’utente finale una finestra mediante cui scegliere il navigatore preferito al termine del processo di installazione di Windows.

Mozilla, Firefox ha perso milioni di download a causa di Microsoft

Ballot Screen download persi Mozilla Firefox

Stando a quanto dichiarato da Harvey Anderson, vice presidente business affairs and general counsel di Mozilla, quello identificato come errore tecnico e che per circa un anno e mezzo ha impedito la visualizzazione della tanto chiacchierata ballot screen su Window 7 Service Pack 1 ha fatto perdere a Firefox, il browser web della fondazione, tra i 6 e i 9 milioni di download.

Anderson, nello specifico, ha spiegato sul suo blog che Mozilla ha visto un calo di circa il 63% nei download quotidiani che sono arrivati addirittura sotto i 200 mila al giorno rispetto alla media rilevata prima che le problematiche inerenti la visualizzazione della ballot screen entrassero in gioco.

La stima di Anderson è basata sui dati statistici di Mozilla che ha visto i download giornalieri cresscere addirittura del 150%, passando da 20 mila a 50 mila, nel febbraio del 2010 ovvero quanto Microsofr reinserì la ballot screen.

Microsoft avviso di garanzia ballot screen

Microsoft e la ballot screen, dall’UE giunge un avviso di garanzia

Microsoft avviso di garanzia ballot screen

Microsoft e la Commissione Europea sono tornate ancora una volta a discutere dell’oramai datata questione Ballot Screen ma in quest’occasione la redmondiana potrebbe ritrovarsi a dover pagare nuove e salatissime multe per non aver incluso, a suo tempo, la schermata mediante cui selezionare ulteriori browser sulla versione di Windows 7 commercializzata in seguito alla distribuzione del Service Pack 1.

La Commissione Europea, dopo le dovute consultazioni, ha infatti spedito a Microosoft uno “statement of objections”, una sorta di avviso di garanzia facente riferimento alle indagini in svolgimento sul browser web del gruppo e sulla mancata osservanza delle disposizioni date dall’UE.

Lo statement of objections va a configurarsi, nel dettaglio, come un formale termine indicante la conclusione delle indagini e la finalizzazione delle accuse nei confronti di quello che è il soggetto sotto osservazione, in questo caso Microsoft.

Stando al giudizio preliminare dato dalla Commissione Europea Microsoft “è venuta meno al rispetto dei suoi impegni nell’offrire agli utenti una schermata di selezione per scegliere il loro browser web preferito” mentre, così come ammesso dalla stessa Microsoft, il Ballot Screen è risultato assente dalle copie di Windows 7 aggiornate al Service Pack 1 che sono state messe in vendita dall’azienda da febbraio 2011 a luglio 2012.

Microsoft Choice Screen sanzione Commissione Europea

Microsoft e la ballot screen, una nuova sanzione in arrivo dall’UE

Microsoft Choice Screen sanzione Commissione Europea

Della questione Microsoft e choice screen e, in particolare modo, della situazione in Europa a tal proposito se ne discute oramai da diverso tempo a questa parte, specie negli ultimi mesi durante i quali la Commissione UE ha ricevuto numerose segnalazioni mediante cui, appunto, veniva sottolineata l’assenza della ballot screen in Windows 7.

Nel corso delle ultime ore, però, la vicenda è stata soggetta ad un’ulteriore evoluzione.

Stando a quanto reso noto Microsoft non ha rispettato l’obbligo di includere il choice screen in Windows 7 imponendo agli utenti, in tal modo, l’utilizzo di Internet Explorer, un dato questo che per Joaquin Almunia costituisce una chiara violazione a quanto sancito nel 2009.

La Commissione Europea ha quindi imposto a Microsoft l’obbligo, sino al 2014, di mostrare una schermata all’avvio del sistema operativo mediante cui l’utente può scegliere un browser alternativo ad Internet Explorer.

Windows 8, torna la Ballot Screen dei browser

Come molti di voi ben ricorderanno, a luglio vi riportammo la notizia secondo cui Microsoft era finita nuovamente nel mirino dell’antitrust europeo per non aver inserito la ballot screen in Windows 7. Nella circostanza, il colosso di Redmond si difese sostenendo che la schermata per la selezione dei browser non era stata introdotta nelle ultime versioni del sistema operativo per problemi tecnici, promettendo dunque una rapida soluzione del problema. Ebbene, ora la “pezza” è arrivata: la ballot screen è stata reinserita nel circuito degli Update ed ora fa bella mostra di sé anche su Windows 8.

Ballot Screen: la lista completa dei browser selezionabili

Il nostro amico Nicola ci segnala che il sito Internet Browser Choice, a cui farà riferimento la ballot screen di Windows , è già visualizzabile. Quale miglior occasione per dare un’occhiata più da vicino e scoprire insieme la lista completa dei browser disponibili?

Come ormai tutti ben saprete, la ballot screen è una schermata per la selezione dei navigatori Web che Microsoft è stata costretta ad inserire nelle versioni europee di Windows 7, XP e Vista per evitare guai con l’antitrust. Arriverà nei primi giorni di marzo tramite Windows Update e metterà l’utente di fronte a una lista con ben 12 browser differenti.

Questi i navigatori che, oltre ai i “magnifici 5” Internet Explorer, Firefox, Opera , Safari e Chrome, figureranno nella schermata di selezione messa a punto da Microsoft:
  • Avant Browser: storico navigatore basato su IE. È ricco di funzioni interessanti, come la compilazione automatica dei moduli, il supporto alle mouse gestures e il blocco delle pubblicità, ed è estremamente rapido sia nell’avvio che nel funzionamento.
  • Maxthon: altro interessante browser basato sul motore di IE. La sua arma principale è la scarsa esosità nelle richieste hardware e gode della presenza di numerose funzionalità avanzate, come il super drag and drop, la navigazione anonima, l’anti-freeze per le pagine in Ajax e molto altro ancora.

Windows: ecco la ballot screen per la selezione dei browser, da marzo in Europa

Finalmente ci siamo. Dopo mesi di discussioni e polemiche, la settimana prossima debutterà sui PC degli utenti europei l’ormai famosissima ballot screen, la schermata di selezione dei browser che l’Unione europea ha ordinato a Microsoft di inserire in Windows 7 (ma anche XP e Vista) per evitare guai con l’antitrust.

Gli utenti di Regno Unito, Belgio e Francia saranno i primi a ricevere l’aggiornamento di Windows Update contenente la dibattuta schermata. Le altre nazioni del vecchio continente, Italia compresa, dovranno invece aspettare i primi di marzo.

Ma in cosa consiste questa ballot screen? Come riportato dal sito Internet Tech Spikes, si tratterà di una finestra – mostrata al primo accesso ad Internet Explorer fatto dopo l’update – contenente un elenco di 12 browser (Internet Explorer, Firefox, Opera , Safari, Chrome e altri) disposti in ordine casuale, con loghi, descrizioni (si spera non faziose) e pulsanti per l’installazione di ognuno di questi. E non è finita qui.

Windows 7 E: ecco la nuova schermata di selezione dei browser

Il lancio di Windows 7 sul mercato si avvicina e Microsoft affina i dettagli di quella che sarà una delle principali novità dell’edizione europea del sistema: la schermata attraverso cui gli utenti potranno scegliere quale browser installare ed utilizzare.

La cosiddetta ballot screen, strada con cui l’azienda di Steve Ballmer ha deciso di oltrepassare i paletti imposti dall’Unione Europea in merito all’integrazione di Internet Explorer nell’OS, è stata aggiornata ed ora si presenta come potete scorgere nello screenshot qui sopra.

Queste le principali novità della schermata rispetto alla versione trapelata a fine Luglio:
  • I browser sono elencati in ordine alfabetico (in base al nome dell’azienda produttrice), in modo da avere i 5 navigatori più popolari (Safari, Chrome, Internet Explorer, Firefox ed Opera) nella parte iniziale della lista, composta da 12 elementi (quali siano gli altri 7 non ci è ancora dato saperlo).