
Un gruppo di deficienti mette a soqquadro una scuola? È colpa di Facebook. Dei delinquenti non ancora entrati nell’età della pubertà ricattano gli amici con “filmati compromettenti” girati sul telefonino? È colpa di Facebook,non di Corona. Un mentecatto decide di scagliare un souvenir in faccia al Presidente del Consiglio del suo stesso Paese? Indovinate un po’ la colpa di chi è. Di Facebook, ovviamente.
Eccoci quindi costretti a parlare del paventato DDL anti-social network (com’è stato ribattezzato da più parti) che la ‘Villa Arzilla’ che ci governa si appresta a discutere e – visto l’andazzo – ad approvare.
Ad accennare qualcosa sul contenuto del disegno di legge è il Senatore Raffaele Lauro del PDL che, come si legge su TGCOM, auspica l’istituzione del reato di “istigazione e apologia dei delitti contro la vita e l’incolumità della persona, anche tramite Internet e social network”.
