Windows Phone brevetto scattare foto comandi vocali

Windows Phone, la fotocamera del futuro si userà con i comandi vocali

Windows Phone brevetto scattare foto comandi vocali

I prossimi smartphone basati sul sistema operativo mobile Windows Phone potrebbero essere dotati di una funzionalità inedita e decisamente interessante grazie alla quale utilizzare la fotocamera mediante comandi vocali.

La notizia ha cominciato a circolare in rete quando qualche giorno fa l’Ufficio brevetti e Marchi degli Stati Uniti ha pubblicato un brevetto presentato da Microsoft nel 2011 e facente riferimento ad una tecnologia grazie alla quale scattare foto senza dover per forza di cose interagire direttamente con lo schermo del dispositivo in uso.

Per descrivere il brevetto Microsoft ha utilizzato un ipotetico smartphone del futuro con due sensori di prossimità in grado di emettere e ricevere un segnale ad infrarossi.

Nella parte posteriore del device oltre alla lente della fotocamera e al flash è presente anche un fotodiodo impiegato per determinare la distanza degli oggetti inquadrati ed il pulsante della fotocamera può essere a singola azione o a doppia azione.

L’invenzione di Microsoft permetterebbe di far fronte all’indesiderato effetto “mosso” con cui spesso ci si ritrova ad avere a che fare con le foto scattate.

Motorola Google accuse abuso posizione dominante antitrust ue

Motorola nel mirino dell’UE, accusata per abuso di posizione dominante

Motorola Google accuse abuso posizione dominante antitrust ue

Per presunto abuso di posizione dominante la Commissione Europa ha alzato il cartellino giallo nei confronti di Motorola, l’acquisita di Google.

L’uso che il gruppo sta facendo dei propri brevetti potrebbe infatti portare Motorola verso una violazione delle norme comunitarie.

La Commissione antitrust, proprio per tale ragione, potrebbe quindi decidere di formalizzare specifiche sanzioni nei confronti di Google.

La vicenda, per chi non ne fosse al corrente, ha avuto inizio con una denuncia contro Apple per la violazione dei brevetti essenziali di cui Motorola è titolare ed alla quale è seguito il blocco delle vendite di alcuni prodotti di Cupertino in Germania.

iPad mini non è un marchio registrabile

iPad mini, Apple non può registrare il marchio

iPad mini non è un marchio registrabile

L’iPad mini, la versione ridotta del tablet di Apple che oramai da tempo spopola sul mercato, non è un marchio registrabile, almeno non al momento, e la motivazione è riconducibile al fatto che la dicitura “mini” fa riferimento ad una caratteristica descrittiva del prodotto.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore l’USPTO (United States Patent and Trademark Office), l’ufficio che rilascia i brevetti ed i marchi depositati negli Stati Uniti, ha rifiutato la domanda di brevetto di Cupertino, fatta ad ottobre dello scorso anno, proprio per la motivazione in questione aggiungendo inoltre che la registrazione del marchio iPad mini avrebbe potuto creare non poca confusione considerando il fatto che la stessa Apple possiede anche il marchio iPad.

Google lancia OPN Pledge, brevetti liberi a favore dell’open source

Google OPN Pledge

Considerando il gran numero di device mobile e di piattaforme ad hoc che nel corso degli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa sul mercato anche il numero di cause legali inerenti brevetti e proprietà intellettuali è stato soggetto ad una vera e propria impennata.

Basti pensare, ad esempio, alla continua patent war tra Apple e Samsung combattuta da ambo le parti nel tentativo di impedire all’avversario di commercializzare questo o quell’altro device nei territori coinvolti.

Nel tentativo di mettere un punto alla faccenda Google ha quindi deciso di dare il via all’iniziativa Open Patent Non-Assertion Pledge, in breve OPN Pledge, mediante cui mettere a disposizione di sviluppatori e produttori tutta una serie di brevetti che potranno essere sfruttati liberamente per realizzare progetti open source.

In Google crediamo che un sistema open sia vincente. I software open source sono stati alla base di molte innovazioni nel cloud computing, nel Web mobile e, in generale, per Internet. Nonostante le piattaforme open si siano viste costrette ad affrontare sempre più attacchi sul fronte dei brevetti, forzando le aziende a difendersi attraverso l’acquisizione di nuove proprietà intellettuali, continuiamo il nostro impegno per costruire una Rete aperta, una che sappia proteggere la reale innovazione, offrendo ottimi prodotti e servizi.

Apple brevetta iPhone schermo AMOLED tondeggiante avvolgente

Apple brevetta un iPhone con uno schermo a 360°

Apple brevetta iPhone schermo AMOLED tondeggiante avvolgente

L’iPhone del futuro potrebbe essere decisamente ben diverso da quello al quale siamo abituati e le modifiche, a quanto pare, andrebbero ben oltre l’utilizzo di un materiale differente per la scocca, al colore della stessa, alle componenti hardware o, ancora, alle dimensioni dello schermo.

Un recente brevetto sottoposto da Apple all’US Patent & Trademark Office fa infatti riferimento ad un nuovo tipo di iPhone davvero singolare.

Nel brevetto, intitolato “Electronic device with wrap around display”, che in italiano sta a significare dispositivo elettronico con display avvolgente, viene illustrato un iPhone dallo schermo AMOLED ricurvo avvolto attorno alla superficie frontale e posteriore del dispositivo.

Lo schermo, quindi, andrebbe a ricoprire l’intera superficie risultando utilizzabile sia sul fronte sia sul retro a seconda dello scopo e delle preferenze.

Per poter funzionare in maniera corretta lo schermo AMOLED dovrebbe essere collegato ad appsoiti circuiti e sensori in grado di determinare la direzione di presa dell’utente, un risultato questo che potrebbe essere ottenuto servendosi di rilevatori di mimica 3D.

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

Jeff Bezos brevetta il tablet del futuro

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

In un futuro probabilmente non molto lontano i tablet e gli e-reader saranno dei “semplici” display utili a veicolare informazioni verso l’utente e privi di intelligenza, caratteristiche queste che potrebbero segnare una vera e propria rivoluzione del concetto di mobilità.

A pronosticare questa nuova visione del settore mobile è stato Jeff Bezos, il CEO di Amazon, che proprio nel corso degli ultimi giorni ha depositato un brevetto presso l’ufficio brevetti USA che risulta sicuramente degno di nota per la forte carica innovativa che lo contraddistingue.

Il brevetto, archiviato con numero  20130069865, va a delinare un nuova funzione per i tablet del futuro trasformandoli in periferiche di un’unità intelligente centrale sia in termini di accesso alle informazioni sia in fatto di energia.

Apple accusa Intertrust violazione brevetti

Intertrust attacca Apple per aver violato 15 brevetti sul DRM

Apple accusa Intertrust violazione brevetti

Intertrust, la joint venture tra Philips e Sony attiva dai primi anni ’90, ha avviato una causa contro Apple accusando quest’ultima di aver violato ben 15 dei suoi brevetti che sarebbero stati sfruttati illegalmente da Cupertino praticamente in tutti i suoi prodotti.

Infatti, così come riportato dal Wall Street Journal, ad essere coinvolti nella losca faccenda sarebbero l’iPhone, l’iPad, il Mac, la Apple TV, iTunes, iCloud ed App Store.

L’accusa fa riferimento, nello specifico, alla violazione dello standard aperto Marlin per la protezione dei contenuti Digital Restrictions Management (DRM).

Già in passato Intertrust è riuscita a ottenere risarcimenti da alcuni giganti del settore tecnologico.

Nel 2004, ad esempio, ha ottenuto ben 440 milioni di dollari da Microsoft per porre fine ad alcuni contenziosi legali.

THX denuncia Apple speaker iMac, iPad e iPhone

Apple: denunciata da THX per gli speaker di iMac, iPad e iPhone

THX denuncia Apple speaker iMac, iPad e iPhone

THX, la nota società fondata come divisione della Lucasfilm, ha sporto denuncia contro Apple per violazione di un brevetto inerente tecnologie utilizzate negli altoparlanti dei computer e dei dispositivi mobile della mela morsicata.

L’accusa, da parte della società fondata da George Lucas nei confronti di Cupertino, è quella di aver utilizzato tale brevetto per la realizzazione degli speaker degli iMac, degli iPad e degli iPhone 4, 4S e 5.

Il brevetto in questione è quello siglato come numero 7,433,483, depositato nel 2008 ed inerente “sistemi e configurazioni di speaker a profilo stretto“.

Il brevetto, detta in altri termini, fa riferimento ad un sistema che consente di creare un ambiente acusticamente isolato e di veicolare il suono attraverso uno stretto condotto posizionato con un coretto angolo rispetto all’altoparlante.

Nokia lancerà il suo smartwatch nel terzo trimestre del 2014

Apple VS Samsung, per Nokia ha ragione Cupertino

Nokia si unisce ad Apple contro Samsung

In merito alla lunga diatriba brevettuale che vede coinvolte Apple e Samsung e che recentemente è tornata sotto i riflettori per il congelamento di 450 milioni di dollari di risarcimento anche Nokia ha deciso di dire la sua pubblicando un’apposita nota dalla quale si evince chiaramente il pieno appoggio per l’operato di Cupertino.

Nokia, infatti, si è dichiarata favorevole al divieto di vendita per alcuni dispositivi Samsung in terra a stelle e strisce dicendosi inoltre particolarmente preoccupata per quella che è la situazione che è andata a crearsi e sulle possibili evoluzioni della faccenda.

Nokia, infatti, sostiene che nel caso in cui il blocco delle vendite dei device Samsung venga negato si verrebbe a creare un pericoloso precedente poiché, in tal modo, verrebbe danneggiata la capacità dei produttori di device di impedire la vendita di prodotti che un competitor ha imitato.

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Apple VS Samsung, congelati 450 milioni di dollari di risarcimento

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Un ulteriore tassello dell’oramai infinita guerra brevettuale che vede coinvolte Apple e Samsung è andato ad aggiungersi proprio nel corso delle ultime ore.

Il giudice federale Lucy Koh, ovvero la donna che presiede le cause tra l’azienda della mela morsicata e quella sudcoreana in California, è intenzionato a modificare l’ammontare del risarcimento danni che Samsung deve pagare ad Apple.

Il giudice ha congelato una cifra pari a circa 450 milioni di dollari portando quindi l’ammontare del risarcimento ad Apple a poco meno 600 milioni di dollari, una notevole riduzione questa rispetto al pagamento di oltre 1 miliardo di dollari che era stato stabilito ad agosto dello scorso anno per la violazione di diversi brevetti con i dispositivi Galaxy.

In tale somma rientrano ben 14 prodotti, quali il Galaxy Prevail, il Gem, l’Indulge, l’Infuse 4G, il Galaxy SII AT&T, il Captivate, il Continuum, il Droid Charge, l’Epic 4G, l’Exhibit 4G, il Galaxy Tab, il Nexus S 4G, il Replenish e il Transform.

iPhone Gradiente Eletronica

iPhone, in Brasile Apple potrebbe perdere il diritto all’uso del marchio

iPhone Gradiente Eletronica

Alcune settimane fa è stata immessa sul mercato una serie di nuovi smartphone basati su Android e pensati esclusivamente per il Brasile che sin da subito ha fatto parlare di sé per il particolare nome che contraddistingue l’intera gamma: iPhone.

Si, esatto, la serie di smartphone Android in questione è stata contrassegnata con il nome di quello che, invece, è noto praticamente in tutto il mondo per essere il “melafonino” di Cupertino.

Tenendo conto di ciò sin da subito è stata ipotizzata l’avvicendarsi di una battaglia legale tra Apple e Gradiente Eletronica SA, il produttore dei device Android, per il controllo del nome.

A tal proposito, se in molti avrebbero dato per certo il fatto che sarebbe stata Apple ad avere la meglio e che l’unico smartphone identificabile con il nome di iPhone potesse essere il suo i rumors stanno invece facendo sorgere il dubbio che le cose, d’ora in avanti, potrebbero non stare più in tal modo.

Google Glass brevetto tastiera laser

Google Glass, una tastiera virtuale a portata di mano

Google Glass brevetto tastiera laser

Nel corso delle ultime ore è stata scoperta in rete una nuova domanda di brevetto depositata da Google presso l’ufficio statunitense USPTO nella quale viene descritta l’applicazione di un innovativo sistema di controllo dedicato ai Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata made in Mountain View oramai prossimi a finire tra le mani degli sviluppatori.

Il sistema descritto nella domanda brevettuale è denomianto “Metodi e sistemi per un dispositivo di input virtuale” ed utilizza un proiettore ed una videocamera per proiettare una tastiera virtuale sul braccio o sulla mano di colui o colei che indossa i Google Glass.

In tal modo, quindi, Google vorrebbe proiettare una tastiera laser sul corpo dell’utente che indossa i Google Glass affinché l’immissione di input risulti comoda anche in situazioni che, invece, non lo sono.

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Brevetti, IBM domina per il ventesimo anno di fila

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Durante le ultime ore IFI CLAIMS Patents Service ha pubblicato una classifica aggiornata relativa all’oramai trascorso 2012 sulle aziende che hanno presentato un maggior numero di nuove richieste di brevetti.

Ciò che ne è emerso è che Apple, nonostante le numerose critiche ricevute, sopratutto negli ultimi anni, a causa degli svariati brevetti d’ogni sorta che sono stati presentati, non va però ad assumere una posizione dominante rispetto alle altre aziende.

Soltanto due anni fa, infatti, Apple è riuscita a collocarsi tra le prime 50 aziende per numero di richieste e solo nel 2012 Cupertino ha raggiunto per la prima volta in assoluto la posizione numero 22 della classifica con 1136 richieste di brevetto presentate all’USPTO facendo quindi registrare un incremento di circa il 68% rispetto allo scorso anno.

Google, invece, dopo aver rafforzato enormemente il proprio portfolio brevettuale nel 2011 e nel 2012 in seguito all’acquisizione di Motorola Mobility, a quella di oltre 2000 brevetti da IBM e dopo aver preso parte al consorzio per l’acquisto della proprietà intellettuale di Kodak, va a collocarsi al posto numero 22 della classifica, esattamente un gradino sopra Apple.

Google Microsoft brevetti FTC

Google, Microsoft e la guerra degli standard

Google Microsoft brevetti FTC

Un ulteriore capitolo della sempre più accesa guerra brevettuale è stato aggiunto proprio nel corso delle ultime ore ed a fare da protagonisti sono, questa volta, Microsoft e Google.

Dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è infatti giunta una raccomandazione alla International Trade Commission (ITC) incaricandola di far chiarezza in merito a difficili questioni in fatto di proprietà intellettuale.

Nel dettaglio, la ITC è stata incaricata di evitare di offrire strumenti alle aziende che hanno intenzione di far valere i propri brevetti esenziali per standard come mezzi mediante cui bloccare i prodotti altrui.

I brevetti regolati da regime speciale non possono quindi diventare degli strumenti di offesa e la ITC deve dunque fare in modo che gli standard non risultino indeboliti da una diversa interpretazione dell’intero sistema brevettuale.