Il ricercatore di sicurezza Tavis Ormandy del Google Project Zero ha scoperto l’ennesima grave vulnerabilità nel sistema operativo di casa Microsoft. Il bug è presente nel Malware Protection Engine, usato da diversi software, il più noto dei quali è Windows Defender, preinstallato in Windows 7, 8.1, RT 8.1 e 10. Per fortuna, Microsoft è riuscita a correre subito ai ripari, rilasciando la patch che ha risolto il problema.
La vulnerabilità in questione potrebbe essere sfruttata per eseguire codice remoto, nel caso in cui il Malware Protection Engine effettui la scansione di un file contenente codice infetto. Oltre che da Windows Defender, il servizio corrispondente (MsMpEng) viene utilizzato in Microsoft Security Essentials e altri prodotti di sicurezza pensati in maniera specifica per gli utenti aziendali.