BlackBerry 10 certificazione sicurezza

BlackBerry 10, la sicurezza prima di tutto

BlackBerry 10 certificazione sicurezza

Il fatto che quello che sta attraversando, già da diversi mesi a questa parte, Research In Motion o, molto più semplicemente, RIM sia un periodo tutt’altro che positivo non è certo un mistero ma che BlackBerry 10, la nuova versione della piattaforma per device mobile della canadese che verrà lanciata durante i primi mesi del 2013, abbia ottenuto un importante riconoscimento in fatto di sicurezza si.

Infatti, discostandosi da quello che l’andamento generale dell’azienda, BlackBerry, così come reso noto nel corso delle ultime ore, riesce adesso a riemerge grazie alla certificazione FIPS (Federal Information Processing Standard), uno standard questo riconosciuto sia dal governo americano sia da quello canadese.

EPAT EPAT

Apple decide di rientrare nel registro EPEAT

EPAT EPAT

Apple, proprio qualche giorno fa, aveva fatto sapere di aver ritirato formalmente la sua proposta di adesione ad EPAT, la certificazione di qualità che attesta gli attribuiti di impatto ambientale, sostenibilità ed efficienza dei device elettronici.

La decisione presa da Cupertino, motivata dalla sempre maggiore compattezza dei device e dalla crescente difficoltà riscontrata nel doverli disassemblare, ha suscitato sin da subito particolare scalpore tra gli utenti, e non solo, rivelandosi per molti una scelta tanto incomprensibile quanto, al contempo, ingiustificabile.

Da poche ore a questa parte, però, la situazione sembrerebbe essere nuovamente mutata: Apple ha infatti comunicato ufficialmente di essere ritornata sui suoi passi annunciando nuovamente l’ingresso nell’EPEAT attraverso Bob Mansfield, vice presidente Senior della divisione hardware engineering dell’azienda statunitense, e dichiarando che quanto fatto giorni addietro è stato uno sbaglio.

Apple abbandona certificazione EPEAT

Apple dice addio alla certificazione EPEAT

Apple abbandona certificazione EPEAT

Mediante la pubblicazione di un apposito comunicato stampa Apple ha fatto sapere di aver ritirato formalmente la propria adesione ad EPEAT (Electronic Product Environmental Assessment Tool), la certificazione di qualità che attesta gli attributi di impatto ambientale, sostenibilità ed efficienza dei dispositivi elettronici.

Il motivo di tale scelta è da ricercare nella sempre maggiore compattezza dei device Apple e nella sempre maggior difficoltà riscontrata nel doverli disassemblare, in altri termini la direzione impressa al design della mela morsicata non è più compatibile, da qualche tempo a questa parte, con le richieste EPEAT, così come comunicato dagli stessi portavoce di Cupertino a Robert Frisbee, CEO di Electronic Product Environmental Assessment Tool.

I dispositivi, infatti, per poter ottenere la certificazione in questione devono risultare facilmente smontabili con strumenti comuni al fine di permettere un corretto smaltimento dei materiali tossici ed in modo tale da poter riciclare tutto il resto ma tenendo conto delle loro caratteristiche i nuovissimi MacBook Pro con Retina Display si sono guadagnati il punteggio più basso mai registrato da iFixit nella graduatoria della facilità di riparazione dei computer, 1 su 10.

Come ottenere un certificato digitale SSL e rendere sicuro il proprio sito web

Con questa piccola guida vogliamo fare un po’ di chiarezza su quello che sono i server certificati e come poter certificare il proprio.
Navigando, infatti, capita spesso (senza che ce ne accorgiamo in realtà) che la nostra comunicazione con un particolare server venga cifrata, si passi cioè in automatico da una connessione e comunicazione su HTTP ad una su Secure HTTP. HTTPS è sostanzialmente identico al protocollo HTTP con un livello di certificazione/cifratura dei messaggi scambiati fra client e server (attraverso il protocollo SSL), quindi fra noi e il server con cui stiamo parlando.

Immaginiamo per esempio di accedere al server della nostra banca per effettuare un bonifico, o su un sito di E-Commerce per comprare un articolo, se la comunicazione non fosse messa in sicurezza, un qualsiasi utente della rete sarebbe in grado di “sniffare” il nostro traffico e leggere tutti i pacchetti che noi stiamo scambiando con uno di questi due server. In tali pacchetti sarà ovviamente contenuto anche il codice di accesso al sito web della nostra banca e i dati (TUTTI) della nostra carta di credito (per informazioni al riguardo leggere su Wikipedia Man in the middle
Non è pensabile quindi, in casi come questo, comunicare in chiaro con il server (e soprattutto non dovete fidarvi troppo di siti che vi chiedono il codice della carta di credito e non hanno un minimo livello di sicurezza).