Foto che mostra il logo di Google Play

Google Play, forse in Cina da febbraio 2016

Ebbene si, a quanto pare a partire da febbraio del prossimo anno la piattaforma Google Play dovrebbe finalmente fare il suo debutto in Cina. La grande muraglia che separa il raggio d’azione di Google da quello del territorio cinese potrebbe quindi non rappresentare più un problema.

Foto che mostra il logo di Google Play

Per il momento, è però bene sottolinearlo, non si tratta di notizie ufficiali bensì di indiscrezioni circolate in rete. Interrogato sulla questione, un portavoce della divisione di Google a Singapore non ha rilasciato alcun commento.

Foto di una lattina Pepsi

Pepsi lancerà uno smartphone Android

La notizia, piuttosto bizzarra, circolava in rete già da qualche giorno a questa parte ma la conferma ufficiale è giunta soltanto nel corso delle ultime ore: Pepsi (si, avete proprio capito bene!) realizzerà Pepsi P1, uno smartphone Android per il mercato cinese.

Foto di una lattina Pepsi

Lo smartphone verrà presentato in occasione di uno speciale evento che si terrà a Pechino il 20 ottobre orami prossimo ed il lancio sarà accompagnato da tutta una serie di accessori appositi.

Foto che mostra Google Search sotto una lente

Google vuole mettere migliaia di siti cinesi in blacklist

Mediante la pubblicazione, avvenuta nei giorni scorsi, di un apposito post sul suo blog ufficiale dedicato alla sicurezza Google ha annunciato l’intenzione di prendere provvedimenti che entro breve tempo porteranno a bloccare l’accesso a migliaia di siti web cinesi.

Foto che mostra Google Search sotto una lente

La motivazione alla base della scelta fatta da Google è quella che secondo le indagini condotte il potenziale rischio per gli utenti di vedere le informazioni da loro trasmesse intercettante mediante l’impiego di una tecnica nota con il nome di man-in-the-middle è decisamente alta.

Apple, in arrivo un iPad Mini oro con Touch ID?

Apple, in arrivo un iPad Mini oro con Touch ID?

Apple, in arrivo un iPad Mini oro con Touch ID?

Dopo il rumors inerente il possibile ritardo del lancio dell’iPad Mini con display Retina recentemente diffuso online nel corso delle ultime ore ha cominciato a circolare in rete una nuova indiscrezione che sebbene sia da prendere con le pinze potrebbe risultare particolarmente allettante per molti utenti tenendo conto del gran successo riscosso dall’iPhone 5S color oro.

Un iPad Mini con scocca color oro e dotato di sensore Touc ID è stato avvistato in Cina. L’azienda di Cupertino, quindi, potrebbe aver deciso di trasportare le recenti innovazioni dell’ultimo modello di melafonino anche sul suo tablet dalle dimensioni più contenute.

A render nota la cosa è il portale DoNews mediante la pubblicazione di alcune esclusive immagini.

Considerando però che proprio in questi giorni dalla Cina sono giunti una gran quantità di concept farlocchi e di device clone costruiti appositamente per metter carne a cuocere relativamente ai possibili nuovi device dell’azienda di Cupertino è opportuno prestare la massima prudenza alla news in questione.

Baidu Eye risposta cinese google glass

Baidu Eye, i Google Glass cinesi

Baidu Eye risposta cinese google glass

Negli ultimi tempi abbiamo avuto modo di apprendere come il mercato della tecnologia indossabile ha saputo attirare in maniera particolare l’attenzione dei colossi dell’IT, quali Google, con i suoi Google Glass e con il presunto Google Time, ed Apple, con il suo tanto chiacchierato iWatch, ma anche Samsung, LG e Sony.

Quello della tecnologia indossabile va infatti a configurarsi come un mercato particolarmente invitante e promettente.

A dimostrazione di ciò vi è la recente notizia secondo cui anche Baidu, il gigante cinese delle ricerche online, sta sviluppando un prodotto simile agli occhiali per la realtà aumentata di Google.

A diffondere la buona nuova è stato Kaiser Kuo, il direttore di Baidu International Communications, che nel corso di una recente intervista ha spiegato che i Baidu Eye, questo il nome del device, sono uno dei tanti esperimenti portati avanti dall’azienda.

Considerando la sua natura sperimentale, il progetto, però, per quanto interessante possa essere, non è ancora detto che faccia la sua comparsa sul mercato.

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Apple, in Cina accusata di plagio per Siri

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Quello che Apple sta attraversando in Cina non può essere descritto esattamente come un bel momento: una società del paese asiatico ha infatti denunciato Cupertino per la presunta violazione di un brevetto riguardante Siri.

La denuncia, nello specifico, proviene da Zhi Zhen Network Technology, una società che nel 2004 ha prodotto l’assistente vocale Xiao i Robot e lo ha poi brevettato nel 2006.

A detta del gruppo cinese Apple avrebbe copiato il sistema in questione inserendolo poi in maniera indebita in iOS.

Si Weijiang, avvocato che rappresenta Zhi Zhen, ha infatti dichiarato che La società chiede ad Apple di cessare la produzione e vendita di prodotti che usano i suoi brevetti, non appena la violazione sarà confermata comunicando inoltre che non viene esclusa la possibilità che in futuro venga richiesto un corrispettivo.

A dimostrazione della tesi della società circola in rete, già da qualche tempo a questa parte, un video, visionabile dopo il salto, che mostra le caratteristiche di Xiao i Robot su un device Android.

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft: sotto accusa per corruzione, coinvolta anche l’Italia

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

La notizia è stata data in primis dal Wall Street Journal e poi ha iniziato ad essere diffusa a tutta forza dai media nelle ore successive: le autorità federali a stelle e strisce, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) con la Securities and Exchange Commission (SEC), hanno cominciato ad indagare su possibili tangenti pagate da Microsoft a funzionari governativi stranieri in cambio della sottoscrizione di contratti software.

Tra i paesi al centro dei casi di corruzione vi sarebbero, sempre attenendosi a quanto riportato dal WSJ, Italia, Romania e Cina.

Nel caso specifico dell’Italia viaggi e regali sarebbero stati il mezzo principale sfruttato da Microsoft per ottenere facilmente gli appalti governativi.

Per il momento non sono stai fatti nomi e neppure ipotesi ma le accuse riguardano direttamente l’estensione nazionale del gruppo.

Non risultano disponibili neppure date esatte ragion per cui non è ancora chiaro se la vicenda in questione faccia riferimento al periodo in cui alla guida di Microsoft Italia c’era Pietro Scott Jovane o, in tempi più recenti, a Carlo Purassanta.

2013 smartphone supereranno feature phone previsioni idc

IDC, nel 2013 gli smartphone supereranno i feature phone per la prima volta

2013 smartphone supereranno feature phone previsioni idc

Entro la fine dell’anno corrente, stando a quelle che sono le ultime previsioni di IDC (International Data Corporation), le vendite degli smartphone supereranno quelle dei feature phone e sarà questa la prima volta in assoluto in cui si assisterà al sorpasso dei cellulari intelligenti e, per così dire, tutto fare, su quelli dotati di funzionalità base.

Tale obiettivo, sempre secondo le previsioni, verrà raggiunto grazie a tutta una serie di fattori, in primis la commercializzazione degli smartphone a prezzi sempre più convenienti.

Gli analisti di IDC stimano che entro la fine del 2013 saranno ben 918,6 milioni gli smartphone venduti in tutto il mondo, una cifra questa equivalente al 50,1% delle distribuzioni totali di telefoni cellulari.

Il 49,9%, invece, spetterà ai feature phone.

Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Hacker, gli attacchi agli Stati Uniti partono dalla Cina

Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Il quartier generale della maggior parte delle attività di hacking contro istituzioni, organizzazioni, aziende e media a stelle e strisce che hanno avuto luogo nel corso delle ultime settimane è in Cina o almeno così sembrerebbe stando a quelle che sono le più recenti informazioni al momento disponibili.

A sostenere tale tesi è la società Mandiant che, appunto, in un rapporto, in cui sono pubblicati un insieme di numeri, di immagini e di documenti, viene messo in evidenza il coinvolgimento diretto di Pechino nell’attività di cyber-spionaggio e viene fatto notare come l’epicentro degli attacchi sia un edificio di Shanghai dove risiede un’unità dell’esercito del paese asiatico.

Per il momento non è stato possibile entrare all’intero dell’edificio ma a quanto pare sarebbe proprio da li che hanno orogine i numerosi attacchi, come quello al New York Times, che sono stati sferrati negli ultimi tempi.

The New York Times attaccato da hacker cinesi

Anche il famoso New York Times è divenuto preda di alcuni hacker che hanno tentato in ogni modo di accedere all’interno del portale d’informazione. Gli attacchi avevano come obiettivo le password dei giornalisti che scrivono sul giornale on line.

Non si tratta di un’azione sporadica, ma di una serie di attacchi che stanno continuando da ben 4 mesi. La sicurezza del New York Times, però, ha bloccato ogni forma di accesso non autorizzato e, dunque, non hanno permesso ai malintenzionati di subentrare nel sistema.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, rapporti interrotti con un fornitore cinese causa sfruttamento minorile

Apple interviene contro lavoro minorile

Durante il 2012 oramai trascorso Apple ha intensificato i controlli sulle condizioni lavorative offerte dai fornitori cinesi partner ai relativi dipendenti arrivando a rilevare 74 casi di lavoro al di sotto dei 15 anni di età ovvero quella minima consentita per la Cina.

Essendo tali casi tutti relativi ad un unico partner, Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics Co., Apple ha deciso, così com’è stato possibile apprendere proprio nel corso delle ultime ore, di cessare ogni tipo di rapporto con il fornitore in questione.

Apple ha inoltre provveduto a denunciare l’agenzia del lavoro che forniva la manodopera alla fabbrica cinese mediante un accordo con le famiglie di provenienza che si preoccupavano di falsificare i documenti di identità.

È esattamente questo quanto si apprende dal Supplier Responsibility Report 2012 nel quale, appunto, viene trattato l’argomento facente riferimento allo sfruttamento minorile all’interno delle catene di fornitura con sede in Cina.

iPhone Math display 4.8 pollici

iPhone Math, Apple lancerà un iPhone con display da 4,8 pollici?

iPhone Math display 4.8 pollici

Nonostante la smentita data da Apple stessa nel corso degli ultimi giorni hanno iniziato a susseguirsi un sempre maggior numero di rumors inerenti la presunta volontà di Cupertino di immettere sul mercato, nei prossimi mesi, un iPhone low cost.

Alle indiscrezioni in questione durante le ultime ore sono però andate a sommarsi quelle inerenti il probabile lancio di un maxi modello di iPhone.

A diffondere la notizia per primo è stato il China Times secondo cui, appunto, Apple starebbe pianificando il lancio di un nuovo modello di iPhone dallo schermo ancora più ampio rispetto a quello attuale, che dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato a giugno dell’anno corrente e che sarà identificato con il nome di iPhone Math, iPhone maxi per gli amici.

La scelta del nome Math non è al momento chiara e non torva alcun riscontro con altri prodotti Apple ma non è da escludere il fatto che possa trattarsi ci un nome in codice per identificare il prodotto o, ancora, di un errore di traduzione.

In ogni caso l’appellativo di “maxi” dato al nuovo presunto iDevice sarebbe da ricercare nell’utilizzo di un display da ben 4,8 pollici.

Tim Cook, un nuovo viaggio in Cina

Tim Cook viaggio in Cina

Tim Cook, a circa 10 mesi dalla sua precedente visita fatta agli impianti di Foxconn, è tornato in Cina ma questa volta piuttosto che per verificare le condizioni di lavoro del tanto chiacchierato partner produttivo il CEO Apple ha voluto discutere del futuro della tecnologia e, nello specifico, di Cupertino incontrando le istituzioni locali.

Negli ultimi 10 mesi i rapporti con l’oriente si sono profondamente modificati ed eccezion fatta per il caso Foxconn e per alcune “quisquilie” legali sono avvenuti numerosi mutamenti in fatto di qualità.

Nel corso delle ultime ore Cook ha quindi fatto visita a Miao Wei, il Ministro per l’industria e per l’Information Technology cinese, con cui ha avuto modo di discutere del futuro della comunicazione mobile, molto probabilmente per l’implementazione dei nuovi standard LTE anche se per il momento non è stata data alcuna conferma a tal proposito.

Tim Cook, unitamente all’incontro con Miao Wei, ha inoltre avuto modo di discutere con l’amministratore delegato di China Mobile, l’operatore mobile cinese che allo stato attuale delle cose può contare su circa 700 milioni abbonati.

iPhone low-cost

Apple lancerà l’iPhone low-cost entro fine anno?

iPhone low-cost

Delle presunte intenzioni di Apple di rendere disponibile un iPhone low-cost se ne parla già da diverso tempo a questa parte ma se sino ad alcuni mesi fa le voci in circolo erano il mero frutto di ipotesi e di vaghe indiscrezioni nel corso delle ultime ore, invece, la situazione sembrerebbe essere cambiata.

DigiTimes, infatti, dopo aver appreso la notizia da alcuni fornitori anonimi che si sono dichiarati a conoscenza dei piani di Cupertino, ha fatto sapere che Apple sta attualmente progettando di lanciare un iPhone a basso costo e che dovrebbe essere disponibile entro la seconda metà del 2013 ad un prezzo davvero competitivo.

DigiTimes sottolinea però il fatto che, sempre attenendosi alle informazioni ricevute, il nuovo modello di iPhone low-cost sarà dedicato alla Cina e agli altri mercati emergenti, una scelta questa molto probabilmente dettata dal gran successo riscosso dall’iPad mini tra gli utenti della Grande muraglia.