
Il “bug cinese” di IE fa volare Firefox: è record di download







Di internet libero se ne sta parlando parecchio in queste ultime settimane. Dopo la proposta di alcuni parlamentari di aumentare le leggi (restrizioni a mio parere), nei confronti della rete, dalla Cina non arrivano notizie rassicuranti neanche da quel fronte. Notizie di una nuova censura sono arrivate nella giornata di ieri direttamente dal fronte cinese.
Come ben sapete, da quelle parti, non gira una bella aria e si cerca sempre di più di limitare l’accesso alla rete, per paura di far “uscire” notizie che potrebbero far apparire il governo cinese sotto una cattiva luce. Alcuni mesi fa, venne bloccato l’accesso ai principali social network, si parla di Facebook e Twitter. Adesso sono passati a bloccare il problema dall’inizio, bloccando la registrazione dei nomi a dominio.

Ultimamente gli atti di censura da parte dei governi non totalmente aperti verso il web stanno aumentando, sulla scia dei pesanti comportamenti antidemocratici attuati dai cinesi, i quali ogni giorno trovano un nuovo metodo per privare i propri cittadini della libertà di navigazione e d’informazione, adducendo come scusa la “protezione dei ragazzi online“. Ma mentre per quanto riguarda la Cina il blocco è totale, in altri paesi si cerca di bloccare o censurare l’accesso solo ad alcuni siti, censurandone il contenuto per garantire la riservatezza di alcune informazioni scomode al governo. Sicuramente direte: stiamo parlando dell’Italia? Fortunatamente ancora no, anche se non sappiamo per quanto tempo nel nostro paese la libertà d’informazione rimarrà tale. Questa volta, ad essere messa sotto accusa è la Turchia.
Da molti anni, in Italia, le varie community del mondo linux italiano si battono per portare il software libero all’interno del mondo politico. Il motivo principale di queste battaglie è di abbassare i costi di una politica fin troppo alti.
In Cina è stata fatta una legge che farebbe molto piacere alle nostre amate community linux. Tutti gli internet Caffè della Cina, dovranno installare come sistema operativo una distribuzione Linux. La distribuzione scelta è stata: Red Flag!



