QRGen, un semplice generatore di codici QR gratuito e leggero

Qualche giorno fa, qui su Geekissimo, avevamo avuto modo di fare la conoscenza di BarCode Generator, un interessante programmino mediante cui creare codici a barre d’ogni genere, personalizzarli a seconda delle diverse esigenze ed esportarli in modo tale da potersene servire così come desiderato.

BarCode Generator va quindi a configurarsi come un software ricco di opzioni che, proprio per tale ragione, potrebbe risultare, per alcuni di voi lettori, non esattamente di pratico utilizzo.

Quindi, qualora foste alla ricerca di una risorsa mediante cui creare codici a barre ma nel caso in cui le troppe opzioni del sopracitato software non fossero di vostro gradimento allora, sicuramente, un tool quale QRGen potrebbe costituire una valida alternativa.

BarCode Generator, generare ed esportare codici a barre personalizzati

Negli ultimi tempi i codici a barre e, in maniera particolare, i codici QR vengono impiegati in maniera sempre maggiore al fine di rendere reperibili, in modo semplicissimo e nel minor tempo possibile, tutta una serie di specifiche informazioni relative ad un dato elemento.

Mediante i codici a barre, infatti, è possibile rendere facilmente accessibili qualsiasi tipo di dati come, ad esempio, il prezzo di un articolo, il link per eseguire il download di un brano musicale e molto altro ancora.

Considerando quindi quanto appena affermato e tenendo conto del fatto che molti di voi lettori di Geekissimo potrebbero avvertire la necessità di realizzare dei propri codici QR in modo tale da rendere facilmente accessibili specifiche informazioni ad altri utenti, quest’oggi diamo uno sguardo a BarCode Generator, una risorsa adibita, appunto, proprio a tal scopo.

QRreader, scansionare i codici QR direttamente dal menu contestuale di Google Chrome

Mediante i codici QR, come sicuramente ben saprà buona parte di voi appassionati lettori di Geekissimo, è possibile condividere un gran quantitativo di informazioni con altri utenti ma, ovviamente, anche ottenerne rivelandosi particolarmente utili, almeno nella maggior parte dei casi, quando ci si ritrova ad operare dal proprio smartphone.

Potrebbe però accadere di incappare nei codici QR anche navigando in rete e, in tal caso, per poter visionare le informazioni ad essi associate risulta necessario ricorrere all’impiego di appositi servizi web o applicativi.

Al fine di semplificare e velocizzare l’esecuzione di tale procedura e nel caso in cui il browser web impiegato sia Google Chrome si potrebbe però prendere in considerazione l’idea di sfruttare una risorsa quale Qrreader.

QRCore e Barcode Yourself: generare codici QR e codici a barre personalizzati

Esistono numerosi sistemi mediante cui attingere rapidamente ad informazioni di varia tipologia con il minimo sforzo e, senz’altro, l’idea di ricorrere all’utilizzo di appositi codici appare la scelta più appropriata.

A tal proposito, considerando anche il clima domenicale che caratterizza questa giornata, diamo uno sguardo a due simpatici, e magari anche utili, servizi web grazie ai quali sarà possibile creare codici QR e codici a barre personalizzati, il tutto nel giro di qualche click.

Google ed il codice a barre, ecco cosa c’è dietro il misterioso doodle

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Esattamente ieri, Google ha sostituito il proprio logo, nella pagina di ricerca, con uno di quei cosiddetti codici a barre, elemento comunemente stampato su tutti i prodotti che acquistiamo quotidianamente, di cui, per comprenderne il significato, occorrerebbe uno di quei classici strumenti che ogni cassiera che si rispetti dovrebbe avere.

La maggior parte degli utenti lungo la rete, si sono chiesti perché mai Big G abbia deciso di effettuare questo cambio logo momentaneo, proponendo la bizzarra immagine che decodificata altro non significava se non ovviamente “Google“… la risposta è presto data!

Infatti, come ben si sa, Google, ad ogni ricorrenza o evento particolare, sostituisce il proprio logo o lo decora accuratamente, dando vita a quelli che prendono il nome di doodles in modo tale da mettere gli utenti a conoscenza dell’evento e dando così un tocco in più alla homepage del motore di ricerca.

Dunque, l’apparizione del misterioso codice a barre sta dunque ad indicare l’anniversario dell’invenzione di quest’ultimo, sviluppato da Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, ovviamente il 7 ottobre 1948, rivoluzionando dunque le modalità di commercio e di catalogazione dei prodotti.