Foto che mostra l'app Skype in uso su uno smartphone Android

Skype e WhatsApp, concorrenza sleale ai carrieri europei

Buone notizie per gli operatori telefonici del Vecchio continente, un po’ meno per gli utenti e per i servizi dell’era di internet ormai comunemente impiegati. A quanto pare quando il prossimo anno la Commissione Europea provvederà a revisione le leggi in materia di telecomunicazioni terrà conto della sempre maggiore concorrenza portata agli operatori da parte dei nuovi servizi come WhatsApp e Skype.

Foto che mostra l'app Skype in uso su uno smartphone Android

A render nota la cosa è stato Reuters che ha avuto accesso ad una bozza della nuova normativa europea in cui viene appunto specificato che la Commissione Europea prenderà in considerazione la concorrenza portata agli operatori tradizionali da tutti quei nuovi servizi, per così dire, dell’era moderna che non vanno a rispettare le regole imposte anche agli operatori.

Samsung, sotto accusa per aver giocato sporco nei confronti di HTC

Samsung accusata di aver pagato per screditare HTC

Che gli smartphone targati HTC siano degli ottimi prodotti, sia per le funzionalità offerte sia per il design, non è sicuramente una novità così come non lo è il fatto che l’azienda nel corso degli ultimi tempi sia riuscita a fare passi da gigante in tal senso.

Quello che oramai va a configurarsi come un dato di fatto ha però messo in allerta Samsung al punto tale da spingere la sudcoreana a ricorrere a metodi poco ortodossi per screditare HTC e la sua gamma di smartphone.

A riportare la notizia è l’agenzia di stampa AFP secondo cui, appunto, Samsung è stata accusata di aver giocato sporco nei confronti di HTC pagando alcuni utenti per recensire in negativo i device della concorrenza.

La sudcoreana avrebbe infatti assunto alcuni studenti universitari per far circolare, mediante social network, commenti negativi su HTC e in maniera particolare sull’HTC One, il nuovo smartphone di punta dell’azienda.

La faccenda ha destato sin da subito non pochi sospetti tanto da finire dritta nel mirino delle autorità locali.

Apple spiega perchè l'iphone è unico

Why iPhone, la campagna Apple che spiega perché il melafonino è unico

Apple spiega perchè l'iphone è unico

Apple, a quanto pare, sta iniziando ad avvertire in maniera particolare il peso della concorrenza e le critiche di Phil Schiller fatte in occasione del lancio del nuovissimo Galaxy S4 di Samsung né sono senza alcun dubbio un chiaro segnale.

Il nervosismo in quel di Cupertino sembra quindi essere parecchio e Schiller a parte a far aumentare ulteriormente le ipotesi in tal senso è la particolare iniziativa online intrapresa dall’azienda proprio nel corso delle ultime ore.

Apple, infatti, ha pubblicato sul suo sito web ufficiale la campagna “Why iPhone” che, così come suggerisce lo stesso nome, spiega perché il melafonino sia migliore rispetto agli altri smartphone attualmente presenti sul mercato.

Apple ha infatti composto una lista di 12 punti che illustrano in maniera abbastanza dettagliata perchè un utente può torvare più conveniente, sia economicamente sia per quanto concerne l’utilizzo, la scelta di un iPhone 5 rispetto ad un qualsiasi altro device mobile.

Eric Schimdt, in arrivo l’anti iPad di Google

Eric Schimdt dichiarazioni tablet Google anti iPad

Grandi novità in arrivo dal fronte tablet poiché, stando a quelle che sono le ultime informazioni attualmente disponibili, Google, tra non molto, rilancerà il suo impegno in tal ambito.

La notizia è dell’ultima ora, o quasi, e le informazioni in questione arrivano direttamente da Eric Schimdt, l’ex CEO di Google, che, in una recente intervista rilasciata al nostrano Corriere della Sera, ha dichiarato la volontà del gruppo di voler immettere sul mercato un tablet di altissima qualità che farà la sua comparsa durante i prossimi sei mesi e che sarà in grado di contrastare il modello dell’iPad.

Explorer abbatte la concorrenza, l’UE non ci sta

Dopo il caso Real Networks, Microsoft ci ricade con Internet Explorer. L’Unione Europea ha infatti dato seguito alle proteste da parte di Opera Software in merito all’accoppiata distribuzione di Windows e Internet Explorer.

Microsoft, che nel caso Real Networks ha subito la decisione della Commissione Europea e buttato un miliardo di dollari tra avvocati e penali, stavolta deve vedersela con la pretesa di separare la distribuzione del browser da quella del sistema operativo, pretesa dettata dal fatto che l’attuale metodo distributivo minerebbe profondamente la competizione tra browser.

HP obbliga gli utenti ad utilizzare LiveSearch, colpo di genio di Microsoft?

HP obbliga gli utenti ad utilizzare LiveSearch, colpo di genio di Microsoft?

Se non si possono convincere le persone ad utilizzare le tue applicazioni o servizi web piuttosto che quelli degli altri competitor, qual’è la migliore soluzione per conservare comunque un buon market share?

Ma ovviamente inserire i tuoi prodotti e servizi con il sistema operativo, cosi le persone saranno più invogliate ad utilizzare il tuo servizio rispetto che quello di qualcun altro.

Microsoft, una nuova stangata da parte dell’Unione Europea: 899 milioni di euro di multa

Microsoft

Nuova super-multa da parte dell’Antitrust europea nei confronti della Microsoft. L’azienda di Redmond dovrà sborsare ben 899 milioni di euro “per aver continuato ad abusare della sua posizione dominante” anche dopo la condanna (ricorderete tutti) da parte della Commissione nel marzo 2004, che costò a Bill Gates un’altra multa (questa volta più “leggera”, da 497 milioni). Secondo l’Europa, insomma, il gigante statunitense avrebbe dovuto assicurare entro il 22 ottobre scorso l’interoperabilità, mettendo a disposizione dei grandi gruppi concorrenti, a prezzi ragionevoli, la documentazione necessaria a sviluppare software in grado di comunicare con quelli Microsoft.

Così, però, non è stato. Secondo il commissario europeo alla concorrenza, Neelie Kroes, che ha parlato di “atteggiamento inaccettabile”, “l’azienda ha continuato a violare le regole, cedendo brevetti e licenze a carissimo prezzo e soffocando così l’inovazione delle altre imprese”. Siamo ormai alla terza multa in quattro anni, pari a circa 1,7 miliardi di euro. Senza contare che sono in corso altre due indagini dei servizi antitrust dell’Ue, tese a verificare la disponibilità di Microsoft nel mettere le sue tecnologie al servizio della concorrenza.