Google Book Search sbarca sui dispositivi mobile

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Google ha aperto un nuovo capitolo nella digitalizzazione dei libri, cercando di sfidare Amazon e Sony. Infatti il gigante della ricerca nella giornata di ieri ha lanciato una versione mobile di Google Book Search, cosi da permettere a tutti gli utenti di accedere sempre a più di 1.5 milioni di libri.

La sfida che il team di Google si ritrova ad affrontare è durissima, infatti, attualmente GoogleBook Search mostre le pagine scansionate dei libri. Questa tipologia d’immagini è perfetta quando viene visualizzata attraverso uno schermo grande, ma è diventano un problema quando dobbiamo visualizzare queste su uno schermo piccolo.

Firefox Mobile anche su eBook readers e altri dispositivi

Abbiamo parlato di Firefox Mobile giusto qualche giorno fa. Fennec, infatti, si propone come la nuova alternativa a IE Mobile, insieme all’altro browser free, Opera Mini. Progettato per dispositivi mobili con piattaforma Windows Mobile, Linux e Symbian, la validità di Fennec si estende anche ad ulteriori dispositivi mobili.

Nella fattispecie si parla del browser su un dispositivo e-ink, come documentato dal video che si trova immediatamente dopo l’interruzione.

Guida al FileSharing: “quale programma per quel tipo di file”, approfondimento!

P2P

Primo giorno di un nuovo anno. Che bello! Smaltita l’ultima sbronza del 2008, siamo di nuovo qui, insieme, a leggere e perché no, scrivere, su Geekissimo, con un nuovo argomento davanti ai nostri occhi. E con un altro articolo-approfondimento, come è stato un po’ quello di ieri sul web 3.0.

Di solito ciò che si fa il primo dell’anno, si fa tutto l’anno. Ecco, appunto. Da blogger quindi credo di far bene a parlare di uno degli argomenti che più mi vanno a genio: il FileSharing! Sperando che la gioia nel parlarvi di questo, possa appunto durare per i prossimi 364 giorni del 2009.

Quello che vi propongo oggi è un testo che potrebbe essere utile ogni giorno, per meglio affrontare la nostra vita alle prese con il computer, Internet e il filesharing, e credo sia da tenere a portata di mano per i consigli utili dati per scaricare dai programmi di Peer-To-Peer, ma non solo,

Come già sappiamo, i programmi per scaricare file dal web (e da questo discorso escludiamo i numerosi browser e download manager) sono molteplici, si basano su reti diverse ed hanno, quindi, caratteristiche diverse. Per tutti, però, c’è un campo dove sono i più forti, dove dominano per quantità di file trovabili e per velocità, ed è proprio questo il concetto da sviscerare oggi. File che cerco, programma che trovo, dunque!

Raggiungiamo quindi il corpo dell’articolo, passando al setaccio i numerosi tipi di file scaricabili, e aggiungendo ad essi nozioni fondamentali sui principali programmi attraverso i quali possiamo scaricare.

Musica: cominciamo col fare una distinzione, dividendo l’oggetto in discussione in due parti, musica “recente/facilmente rintracciabile” e “musica rara/dificilmente rintracciabile”.
Per la musica recente o comunque facilmente rintracciabile, i migliori software P2P sono LimeWire (disponibile per tutti i principali OS anche nella sua variante FrostWire) e Lphant, rapidi a compiere il loro compito se si tratta di download di canzoni singole. Sicuramente uTorrent (e tutti i client ad esso simili, quindi anche Azureus, Deluge, BitComet), Lphant, eMule e mIRC, i programmi migliori per il download di interi album.

Per la musica difficilmente rintracciabile perché poco famosa o datata, i migliori programmi di FileSharing si rivelano essere il già pluricitato Lphant, eMule, SoulSeek, DC++ e uTorrent (solo in alcuni casi). Soprattutto i programmi basati sulle reti ed2k o Kad sono consigliabili in questo genere di casi.

Andiamo oltre, considerando i video, quindi filmati di vario genere, ma anche film, telefilm, documentari e videoguide didattiche. Per i video, in generale, si consiglia l’utilizzo di Lphant ed eMule, ma ampiamente degni di considerazione sono, soprattutto per i film, i programmi mIRC e uTorrent, molto performanti, ma molto spesso poco ricchi di file di questo genere se questi ultimi non sono di recente pubblicazione.

Nell’era dell’eBook… la libreria non è più nostra

Libreria

I colleghi di BoingBoing e di Gizmodo durante gli ultimi giorni hanno discusso della proprietà “fisica” degli eBook, i libri elettronici che se da noi non sono ancora diffusissimi, sicuramente negli ultimi mesi stanno spopolando negli Stati Uniti, grazie anche ad alcuni lettori come Kindle e Sony Reader. In pratica, ci si chiede, perché i grandi negozi online da cui si acquistano questi eBook danno agli utenti le licenze invece di vendere interamente i libri?

In effetti, se ci pensiamo un attimo, i libri “normali” che compriamo in libreria possono essere prestati, rivenduti, regalati… In questo caso, invece, per proteggere la proprietà intellettuale le grandi società editoriali rendono vietata la copia o il prestito a un’altra persona.