Speed Dial, un estensione per potenziare la nota funzione già inglobata in Chrome

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Sicuramente la maggior parte di voi lettori di Geekissimo saprà bene cosa si intende quando si parla di “speed dial”, in modo particolare facendo riferimento a Chrome, il browser di casa Google che negli ultimi giorni sembra stia andando a riscuotere un successo sempre maggiore.

In ogni caso, per coloro che fossero all’oscuro della cosa, anche se dubito che vi siano lettori non preparati a riguardo, il termine “speed dial” sta ad indicare, in linea generale, l’insieme dei link più cliccati o più recentemente visitati, che, all’apertura del browser (come ad esempio Chrome), appaiono sottoforma di anteprime cliccabili, creando in tal modo una sorta di collegamento rapido al sito web d’interesse.

Come già accennato, tale funzione la si trova già implementata in Chrome (oltre che in altri browser quali ad esempio Opera) ogni qual volta si va ad aprire una nuova scheda. Tuttavia, per impostazione predefinita, lo speed dial del browser di casa Google non permette particolari personalizzazioni, andando a generare, in maniera del tutto automatica, delle anteprime cliccabili in base alle statistiche rilevate dai nostri collegamenti, impedendo dunque all’utente di scegliere quali link visualizzare e quali no.

Dunque, per far fronte a tutta una serie di piccole mancanze accennate, che la genialità di big G ha tralasciato (almeno per il momento), è stata creata un apposita estensione per Chrome, mediante la quale viene offerta la possibilità di personalizzare ed ottimizzare la pagina di default dello Speed Dial.

fb.me, il nuovo servizio di URL shortner firmato Facebook

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Circa qualche giorno fa, qui su Geekissimo, si è parlato del nuovo servizio di URL shortner lanciato da Google che, considerando la buona stella sotto la quale è nato, si spera ovviamente in un roseo futuro.

Tuttavia, a proporre un nuovo strumento della sopra citata categoria non è soltanto il sorprendente big G!

Infatti, sarà forse l’aria natalizia, o magari molto più semplicemente l’imminente arrivo di un nuovo anno carico di innovazioni, ma a lanciare sul web un servizio mediante il quale “accorciare” i propri link non è stato soltanto il tanto acclamato Google, bensì anche uno degli altri imponenti nomi della grande rete quale lo è Facebook.

Coloreday, otteniamo un colore a partire da una parola

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In rete esistono numerose applicazioni mediante le quali colorare e modificare le proprie immagini, dar vita a creazioni particolari, rendere più o meno luminose le nostre foto e così via.

Si tratta di strumenti tutti finalizzati alla produttività di ognuno di noi, disponibili lungo il web così da poter essere accessibili a tutti, purché si disponga di una connessione alla grande rete, in modo tale da venire sfruttati in maniera per lo più gratuita e senza troppi fronzoli.

Ciò che invece voglio proporvi in quest’articolo, cari lettori di Geekissimo, è un applicazione online, ovviamente gratuita, la cui utilità risulta “apparentemente” nulla, sebbene in realtà non sia così!

Si tratta di uno strumento piuttosto singolare, disponibile soltanto recentemente, che prende il nome di Coloreday, il cui scopo consiste nel generare codici di colore in base ad una parola, anche alfanumerica, da noi inserita all’interno dell’apposito spazio.

Facebook Connect, compie un Anno di Vita

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Sono più di 80,000 i siti che attualmente utilizzano Facebook Connect e sono più di 60 milioni le persone che ogni giorno utilizzano questo strumento di Facebook, per collegare il proprio account del social network ad un qualsiasi sito. Facebook Connect, ieri, è stato presentato al LeWeb 2009 a Parigi e proprio ieri, compieva un anno di vita.

Facebook Connect è stata una delle rivoluzioni introdotte da Facebook all’interno della normale navigazione quotidiana che ogni utente della rete può fare. Basti pensare che Facebook Connect, ormai è presente su portali del calibro di Yahoo!, Google, MSN e tanti altri. Facebook Connect, ci permette di interagire con questi portali, inserendoli all’interno del nostro profilo di Facebook, condividendo la nostra esperienza con quel sito.

Facebook e le nuove impostazioni per la privacy

Facebook a breve introdurrà le tanto attese nuove impostazioni di privacy che dovrebbero semplificare la vita e portare il controllo della propria visibilità alla portata di tutti.

Nei prossimi giorni accedendo a Facebook dovreste trovarvi a seguire un tutorial veloce che servirà a farvi impostare le vostre nuove preferenze di privacy. Vi verrò chiesto di fare alcune scelte sulla base delle impostazioni di privacy che già avete. Al termine del tutorial la nuova scheda Privacy sarà disponibile.

Come abbiamo già detto, la differenza principale è data dalla scomparsa dei network regionali, dunque vedrete solo tre opzioni nei menu a tendina: Amici, Amici di Amici e Chiunque; non più Amici e Networks, salvo un’eccezione: se siete membri di un network verificato, come una scuola o un’Università, sarete ancora in grado di impostare la visibilità dei vostri contenuti sulla base del network.

Facebook affronta il problema delle identità rubate

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La pubblicazione dei nostri dati, dei nostri contenuti, su profili, blog, social network, ha come uno dei suoi risultati qualcosa di scomodo e sempre più preoccupante, il furto di identità.

Uno studio della Sophos ha dimostrato che il 41% del furto d’identità deriva da una cattiva pratica incredibilmente diffusa fra gli utenti di Facebook, ovvero accettare le richieste di amicizia senza troppo badare a chi si stia aggiungendo. Complice la virtualità del tutto e la diffusa sensazione che “queste sono cose che capitano agli altri”.

Secondo la Sophos condividere la propria data di nascita e il proprio indirizzo email rende il furto di identità incredibilmente semplice se unito al nome completo.

Facebook nelle ricerche di Google, ma non del tutto

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Secondo un’accordo stilato fra Google e Facebook, finalmente i contenuti del social network da oltre 350 milioni di utenti saranno indicizzati dai crawler di Google e compariranno nelle nostre ricerche su Google.

In particolare l’accordo si riferisce ai contenuti in tempo reale, dunque un’indicizzazione costante delle attività sul social network. Purtroppo c’è un limite posto dallo stesso accordo, per il momento gli unici contenuti che saranno indicizzati in tempo reale provengono dalle fan pages e non dai profili pubblici degli utenti.

Immediatamente salta agli occhi la discrepanza con Bing, che invece indicizza anche i contenuti dei profili in tempo reale, ed è probabile che l’accordo sia limitato volutamente, considerando che Microsoft è uno dei grandi investitori di Facebook.

Tips and Tricks con Facebook

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Vi sarà certamente capitato che vi venisse chiesta la vostra email su social network con il feed pubblico, come Twitter piuttosto che Friendfeed o semplicemente durante una sessione di chat aperta al pubblico.

Il problema principale del dare la propria email in pubblico non sta tanto nel fatto che qualcuno dei presenti possa utilizzarla per scopi malevoli, ma piuttosto che gli spambot, in giro per la rete e soprattutto i social network, potrebbero raccoglierla ed eccovi vedere aumentare il numero di email di spam che ogni giorno vi arrivano.

Facebook, come tanti altri servizi, utilizza un sistema semplice ma ingegnoso. L’email presente nel vostro profilo non è un campo di testo quando viene visualizzata, ma bensì un’immagine, in modo tale che gli spambot non possano prelevare la vostra email, ma c’è qualcosa in più.

Yahoo! inizierà ad utilizzare Facebook Connect!

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Facebook si sta espandendo sempre di più e non viene considerato solamente, come un comune social network, ormai è entrato nella quotidianità di molti di voi e sono tanti quelli che lo utilizzano anche quando non sono a casa. Facebook è riuscito a catturare l’attenzione di molti anche per le sue API che permettono l’integrazione di questo sito con molti altri siti “satelliti”.

Facebook Connect è il servizio di Facebook che vi permette di effettuare un login ad un sito, utilizzando gli stessi dati che utilizzate per il login al social network. Questo vi eviterà la registrazione al sito, permettendovi di usufruire di tutti i servizi che quel sito offre agli utenti registrati, ovviamente sarà il WebMaster a decidere se utilizzare Facebook Connect oppure no.

Yahoo implementerà Facebook Connect nel 2010

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Yahoo ha annunciato che implementerà entro il 2010 Facebook Connect in tutto il suo network. Questo significherà che navigando fra i vari servizi di Yahoo avrete la possibilità di loggarvi grazie al vostro account Facebook, ma non solo.

Se vedere implementato Facebook Connect nei nostri blog preferiti significa poter condividere post, commenti e quant’altro sul nostro profilo, con il nostro network, l’implementazione in Yahoo significherà qualcosina in più.

Non stiamo parlando infatti di un blog o di un giornale online, ma di un portale di servizi, dal photosharing alla chat. Questo significherà che essere utenti Yahoo e Facebook allo stesso tempo assicurerà un’integrazione estremamente funzionale delle proprie vite virtuali.

E’ esattamente quello che sta accadendo anche per altre realtà, come Bing, che sta spingendo sempre di più sulla perfetta integrazione con Twitter, diretto concorrente di Facebook nel ring dei social network.

Facebook sta per eliminare i network geografici, parola di Zuckerberg

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Con una nota condivisa con gli utenti di Facebook, Mark Zuckerberg ha annunciato un importante cambiamento, oltre a rilasciare gli ultimi dati ufficiali sul numero di utenti Facebook.

Prima il numero, Facebook sembra aver raggiunto e superato i 350 milioni di utenti, siamo quasi alla popolazione di tutta l’Unione Europea, il prossimo passo a questo punto è l’India.

Tralasciando la meraviglia per i numeri, che neanche è più tanto dato che ci stiamo sempre più abituandoa considerare le persone centinaia di milioni per volta, passiamo agli importanti cambiamenti annunciati, che influenzeranno non poco il funzionamento stesso del social network.

Cosa succede ai nostri account dopo la morte

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Il web è un ambiente frequentato in gran parte da giovani e il problema di cosa accada ai nostri account in caso di decesso, difficilmente ce lo siamo posto e concordiamo con voi nel non volercelo porre a fatto.

Qualcuno però se lo è chiesto, di preciso Jack Cola, di MakeUsOf, che ha redatto un breve vademecum su cosa accade in caso di decesso, per i principali servizi web del momento.

Dobbiamo dire che la differenza di policy è impressionante. Gmail ad esempio permette al vostro parente più prossimo di accedere al vostro account previa presentazione di una documentazione appropriata. In particolare bisogna poter fornire una prova evidente della morte, come un articolo di giornale o un necrologio, ma soprattutto bisogna essere ing rado di fornire almeno un’header completo di una email ricevuta dall’account del deceduto.

Facebook oggi chiuderà il programma Verified App

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Circa un anno fa Facebook aveva annunciato il suo programma Verified App, con il quale ci si prometteva di mettere un po’ d’ordine nelle apps di Facebook, incominciando con una verifica (a pagamento) delle applicazioni da parte di Facebook, in seguito al cui riscontro negativo per la ricerca di comportamenti anomali, l’applicazioni riceveva il bollino Verified App.

Questa prassi è nata lentamente, dopo aver fatto attendere gli sviluppatori per circa mezzo anno dal pagamento, il servizio è stato avviato e molti sono stati coloro che ne hanno usufruito; ovviamente non c’era altro da fare, in presenza di Verified Apps nessuno sviluppatore ben intenzionato vorrebbe rinunciare al “bollino di qualità”.

Nonostante il discreto successo dell’iniziativa, che per alcune applicazioni ha significato un incremento del 100% dei visitatori unici mensili, Facebook ha deciso di chiudere il programma per avviarne un altro in data da definire.