Una grave distrazione di Facebook diventa un pericolo per gli utenti

control-your-info

Da qualche mese a questa parte ci siamo abituati senza rendercene conto, ai primi fenomeni di spam su Facebook. Più volte utenti fasulli hanno diffuso worm all’interno del sistema che nei casi più gravi hanno danneggiato gli account degli utenti. I numeri in gioco sono ovviamente la debolezza del sistema, controllare l’attività di 325 milioni di utenti è un’impresa ardua per qualunque filtro anti-spam e sistema di sicurezza.

La sicurezza informatica del resto, non è solo frutto di filtri anti-spam, antivirus e intelligenze artificiali. Le fondamenta della sicurezza informatica sono le buone pratiche, gran parte delle intrusioni avviene per errori umani, leggerezze dalle quali le aziende troppo spesso si lasciano tentare, mettendo in pericolo il proprio sistema e dunque il loro business.

Da un social network dell’importanza di Facebook ci si aspetterebbe un comportamento vigile a riguardo, fino a fiorare il paranoico volendo. Invece Facebook offre a spammers e scammers di ogni sorta una via privilegiata per infettare con pochi click infiniti network, il tutto a causa di una cattiva pratica.

Ci riferiamo ai gruppi di Facebook, una delle applicazioni più utilizzate e che tutti gli utenti conoscono bene. Ogni giorno probabilmente riceverete un numero elevato di notifiche da amici e non che vi invitano ad entrare in un gruppo piuttosto che un altro, e a seconda del vostro “carattere facebook”, accettate tutti, selezionate, ignorate a prescindere.

La crescente importanza politica dei social network

Grazie ad un’osservazione di Mashable è stato calcolato il tasso di crescita di Facebook in termini di utenti per giorno. La statistica non è delle più accurate, si basa su una semplice media fatta per l’anno 2008 considerando i dati di Facebook, ma restituisce ugualmente le dimensioni macroscopiche di questo fenomeno, che ormai ha lasciato la gabbia della rete ed è entrato nella cultura di massa.

Al momento il numero di utenti di Facebook è stimato sull’essere maggiore di 325 milioni di utenti, se fosse uno Stato sarebbe uno dei maggiormente popolati al mondo. Considerando i dati dal 26 Agosto 2008 al 6 Novembre 2009 si calcola che Facebook aggiunge ogni giorno poco meno di 500.000 utenti.

Come Mashable giustamente fa notare il tasso di crescita in termini di utenti per giorno è ancora più impressionante se lo si considera fra i mesi di Luglio e Settembre 2009. In questo caso infatti si raggiunge un tasso di crescita pari a 793.650 utenti al giorno, una crescita quasi difficile da immaginare e sulla quale ogni proiezione risulta essere puramente speculativa data l’eterogeneità del target.

Quello che Mashable risparmia e noi non risparmieremo è un piccolo calcolo scientificamente insignificante, ma che aiuta a visualizzare le proporzioni di questo fenomeno. Se si considera il tasso di crescita medio dell’anno 2008, ovvero 500.000 utenti al giorno, e si immagina che questo tasso di crescita si mantenga costante per i prossimi 3 anni, ignorando dunque la tendenza crescente prima osservata ed eventuali considerazioni sulla sostenibilità di questo ritmo, si giunge ad un dato impressionante.

Facebook Dislike, un plugin per dichiarare cosa non ci piace sul social network più noto della grande rete

2009-11-06_103021

E’ oramai da tempo che su Facebook, abbastanza di frequente, appaiono numerose richieste da parte dei suoi utilizzatori al fine di vedere affiancato al celebre comando “Mi piace” ciò che ad esso dovrebbe contrapporsi, un comando di disapprovazione, il fatidico “Non mi piace”.

Nonostante le lamentele generali, ad oggi, il noto social network non sembra aver ancora preso in considerazione le proposte fatte dagli utenti, i quali, seppur quasi rassegnati all’idea di non poter esprimere la propria disapprovazione, continuano a non demordere, speranzosi che Facebook accolga la proposta fatta a gran voce.

Infatti, se il social network numero uno proprio non vuole saperne di includere un nuovo comando, ciò non significa che l’idea debba essere totalmente abbandonata e messa da parte.

Facebook Everywhere, una comoda toolbar per essere sempre presenti sul noto social network

2009-10-31_102017

Nell’ultimo periodo, i social network sono divenuti un qualcosa di imprescindibile dalla vita quotidiana di una gran fetta d’utenza, iniziando sempre più ad essere considerati degli strumenti fondamentali al fine di mantenere costanti i rapporti sociali di ciascun iscritto alla rete.

Tra essi, spicca in primo luogo l’oramai nominatissimo Facebook che, grazie al suo carattere leggero, alla sua facile gestione ed al suo aspetto invitante, ha fatto si che sempre più utenti iniziassero ad utilizzarlo, per motivi di lavoro, studio, pubbliche relazioni o altro.

Tuttavia, accedere continuamente al social network numero uno ogni qual volta ci si collega alla grande rete potrebbe risultare anche scocciante e fastidioso, magari facendo perdere tempo prezioso agli utenti, costringendoli inoltre a mantenere costantemente aperta una finestra del proprio browser.

Facebook Developer Roadmap, le prossime novità

facebook-developer-roadmap

Nel wiki di Facebook dedicato agli sviluppatori sono state segnalate le principali novità dei prossimi sei mesi. Anche se la maggior parte delle segnalazioni è interessante per gli sviluppatori e solo gli sviluppatori, ci sono alcune novità che interesseranno anche gli utenti comuni.

Fra quelle indicate ne abbiamo selezionate alcune che andiamo a mostrarvi. Innanzitutto il sistema di notifiche e condivisione delle applicazioni cambierà; il contenuto di una’applicazione sarà condivisibile dagli utenti con altri utenti tramite Inbox, tramite lo Stream oppure via Email (gli sviluppatori infatti saranno autorizzati a richiedere l’email degli utenti).

Altra importante novità e l’Open Graph API. Grazie a queste API sarà possibile creare delle pagine web del tutto simili alle fan pages di Facebook, in grado di svolgere tutte le sue funzioni ed ovviamente completamente interfacciata con Facebook. Questa è una novità non di poco conto, dato che potrebbe definire nuovi importanti standard nel mondo del blogging (che Facebook stia tentando di distribuire il proprio CMS?).

L’autoironia di Facebook passa per i suoi gruppi

facebook-new-homapage-group

Facebook come qualunque fenomeno di massa è inevitabilmente esposto ad un fenomeno che chiameremo “bastiancontrarismo”. Ogni qual volta agisce dal centro, con un cambiamento nelle sue policy o con un aggiornamento della sua interfaccia, immediatamente milioni di persone sentono la necessità di schierarsi a favore o contro.

Abbiamo assistito a questo fenomeno in più di un occasione. In caso di procedimenti giudiziari a causa di utenti, nel caso di particolari attenzioni di Facebook nei confronti di altrettanto particolari paesi, quando furono introdotte le nuove home page ed in altre decine di occasioni che non citiamo per amore dei nostri lettori.

Il fenomeno è tanto conosciuto che su Facebook esiste un gruppo “I AUTOMATICALLY HATE THE NEW FACEBOOK HOMEPAGE“, con bel 11936 membri al momento in cui questo articolo è stato scritto. Fra gli 11936 membri c’è la solita varietà a cui Facebook ci ha abituati, ma da qualche giorno c’è un nome che probabilmente spiccherà più di altri.

La nuova homepage di Facebook

facebook-new-homepage

Come annunciato Facebook oggi ha publicato la sua nuova homepage, con qualche modifica in forma e ranking delle informazioni e con le inevitabili proteste che Facebook suscita ogni qual volta introduce una novità.

La nuova homepage di Facebook si presenta con un link che vi permetterà di cambiare fra due modalità. Una è detta News Feed, conterrà una selezione del materiale più attivo e le stories che Facebook ritiene siano più interessanti per voi.

La misura dell’attività avviene sul tempo speso su ciascuna story nell’interagire con questa e ovviamente nella quantità di partecipazione che totalizza. L’altra opzione è invece il Live Feed, quello a cui ci siamo ormai abituati dall’ultimo aggiornamento della homepage, l’attività del nostro network è mostrata in tempo reale attravrso un counter che ci indichi il numero di nuovi post dal momento dell’ultimo refresh.

RainDrop, il nuovo modo di comunicare secondo Mozilla Labs

2009-10-24_094030

Ultimamente, si è potuto notare con estrema facilità quanto spazio si stia concedendo ai nuovi nascenti strumenti di comunicazione e collaborazione on the web,tra cui il primo tra tutti ad essere maggiormente nominato, allo stato attuale delle cose, è Google Wave.

Dunque, in tutto questo turbinio di cambiamenti nel mondo informatico-tecnologico, come voi affezionati lettori di Geekissimo avrete potuto facilmente notare, ecco far capolino un’altra interessante novità, sulla scia del sopra citato nuovo prodotto di big G, proveniente però direttamente da Mozilla Labs.

Infatti, è notizia delle ultime ore, l’annuncio della messa in atto di un nuovo progetto di natura open source, che prende il nome di RainDrop, avente come scopo quello di offrire un nuovo modo per gestire e-mail e comunicazioni in senso più generico.

Twitter e Facebook partecipano alla Net-Neutrality

net-neutrality

Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un attacco da parte di Governi, case discografiche e cinematografiche ed in generale di tutta l’industria che si basa sulla certezza del diritto d’autore, al diritto di connessione di ogni privato cittadino.

Mentre l’Unione Europea ha dichiarato che la connessione ad internet è da considerarsi un diritto legale di ogni cittadino europeo (finora solo con la Finlandia ad aver integrato questo regolamento), Francia, Inghilterra ed ora anche USA, stanno introducendo nei propri ordinamenti la possibilità di imporre l’interruzione del collegamento ad internet per quegli individui che violano le regole in termini di copyright.

L’intera rete è particolarmente sensibile a questo argomento, oltre ai discorsi da una parte e dall’altra sul diritto d’autore, in gioco c’è qualcosa di più importante. La possibilità che un atto di governo possa interrompere il collegamento ad internet di una persona è particolarmente paventato dai più. Anche se legato ad una fattispecie ben precisa il solo fatto che un potere del genere sia consentito crea un precedente pericoloso.

Facebook sbarca in Italia!

Facebook

Ebbene si, le truppe del socialnetwork più diffuso al mondo hanno invaso anche l’Italia. Per dirla in termini meno bellicosi, Facebook ha annunciato mediante un comunicato stampa che aprirà a Milano un ufficio commerciale per offrire piena assistenza alle aziende italiane che intendono pubblicizzarsi sul social network.

Questa iniziativa è giustificata principalmente dall’immenso successo che ha avuto il servizio nel Belpaese, basti pensare allo sbalorditivo dato dei 12milioni di account registrati (più o meno un account ogni 5 abitanti).

Facebook keyboard navigation, uno script per navigare agevolmente tra i menù del noto social network

2009-10-14_113636

Da quando è esplosa la Facebook mania, oramai, non vi è utente sul globo terrestre che non trascorra, almeno un briciolo del proprio tempo, sul social network più noto del pianeta.

Oramai Facebook è divenuto un qualcosa facente parte del quotidiano. C’è chi utilizza il gettonato social network soltanto per pochi minuti, esclusivamente per controllare qualche aggiornamento, e chi invece vi trascorre molto più che pochi attimi, al fine di continuare a mantenere i propri rapporti sociali.

Quindi, se anche voi fate parte di quel gruppo di persone che di Facebook non possono proprio più farne a meno, allora ecco per voi un interessante strumento tutto dedicato al social networking.

Si tratta di Facebook keyboard navigation, ossia uno script, utilizzabile esclusivamente da tutti coloro che dispongono di Mozilla Firefox e dell’add-on Grasemonkey, grazie al quale è possibile aggiungere numerose scorciatoie da tastiera per la navigazione tra i vari menù del social network.

Fuggito in Messico, le autorità lo ritrovano grazie a Facebook

Catturato grazie a Facebook

Ebbene sì, sembra proprio che i Social Network stiano ricoprendo un ruolo sempre più importante nella ricerca e nella cattura dei criminali, i quali molte volte ne fanno un uso indiscriminato, arrivando ad essere scoperti per non aver effettuato il logout dopo essersi messi ad aggiornare il proprio profilo Facebook mentre stavano rubando. O per aver inviato un poke ad un’amica violando le disposizioni del giudice. Ma se questi casi vi sembrano al limite dell’impossibile, leggendo quello che vi stiamo per raccontare arriverete sicuramente a chiedervi cosa passi nella mente dei malviventi mentre compiono i loro atti criminali.