Extension Automation, abilitare automaticamente le estensioni installate su Chrome in base ai siti web visitati

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, è solito servirsi di Google Chrome come strumento mediante cui navigare online e, al contempo, ha provveduto ad installare un gran numero di estensioni in modo tale da poter soddisfare le proprie esigenze personali aggiungendo funzionalità extra di certo avrà avuto modo di verificare personalmente quanto possa risultare difficile riuscire a gestirle in maniera ottimale.

Per eseguire tale operazione nel miglior modo possibile si potrebbe però prendere in considerazione l’idea di ricorrere all’utilizzo di Extension Automation… ma di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!

Extension Automation è, appunto, un’estensione per Google Chrome che, una volta in uso e correttamente configurata, consente di attivare e disattivare l’utilizzo delle estensioni installate in base a quelli che sono i vari siti web visitati rendendo inoltre, in tal modo, la barra degli strumenti del browser ben più ordinata (le icone facenti riferimento alle risorse che al momento non vengono impiegate saranno infatti nascoste) ed evitando inutili gestioni degli add-on in background.

Google Instant e le parole “proibite”

Google è buono. Google è bello. Google pensa che “là fuori” ci sia un mondo pieno di insidie. Ecco perché il nuovo sistema Google Instant, che permette di visualizzare i risultati delle ricerche senza premere Invio, blocca la comparsa automatica dei risultati ritenuti “rischiosi”: quelli relativi a termini aventi a che fare con la sessualità, la violenza e altre cose “brutte, brutte, brutte” che si possono trovare in Internet, così come nella vita.

Nulla di male, ci verrebbe da pensare. Se non fosse che questo sistema di protezione (o censura, fate un po’ voi) blocca anche dei termini che di periglioso o scabroso hanno ben poco. Il sito ‘2600.com’ sta cercando di raccoglierli tutti in una lista e quello che ne sta venendo fuori è un quadro quantomeno grottesco, con termini assolutamente innocui bloccati da Google Instant e parole/frasi molto più controverse fatte passare senza battito di ciglia. Volete qualche esempio? Non vi resta che continuare a leggere.
  • 4chan – bloccato se seguito da uno spazio e una “b”. d’altronde è un fatto risaputo che le imageboard contenenti la sovversiva seconda lettera dell’alfabeto sono pericolosissime.
  • Are (sono) – se messo dopo termini relativi a gruppi etnici o religiosi (es. evangelists, iranians, ecc.) la ricerca istantanea viene bloccata. Google ci insegna che le persone non si giudicano in base alla loro etnia, religione o idee politiche.

Devuvuzelator, filtrare il fastidioso suono delle vuvuzela durante la visione delle partite in streaming

Proprio ieri, qui su Geekissimo, avevamo analizzato insieme una valida soluzione per tutti gli utilizzatori di VLC mediante cui evitare che la visione dei Mondiali di Calcio 2010 venisse disturbata dal fastidioso suono delle vuvuzela, le oramai celebri e tanto discusse trombette da stadio sudafricane.

Quest’oggi, invece, al fine di fornire una soluzione consona a tutte le fasce d’utenza, diamo uno sguardo ad un ulteriore ed interessante applicativo che, in modo tanto semplice quanto, al contempo, veloce, consentirà di far fronte egregiamente alla problematica delle vuvuzela anche per tutti coloro che preferiscono seguire le partite dei mondiali in streaming, direttamente dal proprio browser web preferito.

Google pensa ad opzioni fisse di ricerca nella Sidebar

Google pensa a filtri di ricerca fissi

In un mondo affollato di news e fonti come quello di oggi, sapersi districare bene tra la moltitudine di fatti, avvenimenti e news che accadono ogni giorno è indispensabile, per trovare i contenuti necessari allo svolgimenti delle nostre quotidiane attività, siano esse correlate al nostro lavoro o al nostro tempo libero. Fortunatamente, Google ha pensato anche a quest’evenienza, aggiungendo dei filtri di ricerca facoltativi, tramite i quali si possono filtrare le nostre ricerche tralasciando solo i contenuti che ci servono.

Gmail Tips & Tricks: filtrare anche la posta in uscita

una delle cose più sottovalutate ma allo stesso tempo più utili di Gmail è la possibilità di filtrare non solo i messaggi di posta in arrivo, ma anche la posta in uscita.
E’ una caratteristica che molti utenti non conoscono (io fino ad oggi non ci avevo mai fatto caso) ma che può rivelarsi in molti casi davvero utile.

E’ un modo come un altro per tenere semrpe sotto controllo ed in ordine la cartella della posta inviata. Potete applicare una determinata etichetta ai messaggi che contengono un determinato oggetto o un determinato destinatario, oppure ancora distinguere i messaggi inviati con l’uno o con l’altro indirizzo di posta configurato su Gmail.