Foto di una donna che indossa i Google Glass

Google Glass, il prossimo modello avrà un chip Intel

Al momento non vi sono ancora notizie certe ma stando a quanto riportato dal Wall Street Journal nel corso delle ultime ore pare proprio che sarà Intel a fornire il processore che andrà ad alimentare il prossimo modello dei Google Glass, previsto in uscita durante il 2015.

Foto di una donna che indossa i Google Glass

La mossa in questione sarebbe parte di una ben più ampia strategia che recentemente ha visto Intel al lavoro per entrare nel segmento degli indossabili. Infatti, sul Wall Street Journal si legge: “Intel ha preso di mira gli indossabili con prodotti che comprendono un processore x86 particolarmente piccolo, chiamato Quark, un minuscolo circuito per dispositivi wereable denominato Edison e un chip chiamato SoFIA che combina un processore con comunicazioni cellulari”.

Foto che mostra un paio di Google Glass

Google Glass, a quando la commercializzazione?

Il progetto Google Glass è stato presentato ufficialmente dal team di Big G nell’aprile del 2012 ma nonostante gli oltre due anni e mezzo trascorsi sino ad ora non ci sono state ancora conferme riguardo la commercializzazione dei tanto chiacchierati quanto desiderati occhiali per la realtà aumentata.

Foto che mostra un paio di Google Glass

Tenendo conto della situazione gli sviluppatori hanno cominciato a dimostrare sempre meno interesse nei confronti dei Google Glass. La prolungata attesa per la commercializzazione sta infatti fancedo gettare la spugna a molti. I casi più eclatanti sono indubbiamente quello di Twitter e quello della software house Little Guy Games con il suo titolo videoludico ma sono anche molti altri i developers sono ormai stufi di attendere.

Foto Google Glass

Google Glass, Twitter ha sospeso il supporto

Probabilmente non tutti lo sanno o lo ricordano ma Twitter è stata una delle prime realtà ad impegnarsi, a partire dallo scorso anno, nello sviluppo di un’app dedicata ai Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete.

Foto Google Glass

L’app Twitter specifica per Google Glass che era stata lanciata inizialmente ad aprile del 2013 nel corso delle ultime ore è però scomparsa dall’elenco dei software compatibili che è possibile scaricare ed installare sugli occhiali di Big G. A render nota la cosa sono stati alcuni utenti su Reddit raccontando di aver ricevuto conferma dal supporto ufficiale di Twitter riguardo la sospensione della compatibilità del servizio con il tanto chiacchierato device del colosso di Mountain View.

Foto in primo piano del logo di HP

HP: Google Glass e Apple Watch hanno un appeal nullo

In un futuro non molto lontano il panorama tecnologico sarà interamente dominato, o quasi, dai dispositivi indossabili. Già adesso vi sono le prime avvisaglie ma nonostante ciò HP è dell’idea che nessuno dovrebbe indossare un paio di Google Glass e che tutti dovrebbero fare altrettanto con Apple Watch. Nel corso di una recente intervista il direttore della divisione New Ventures di HP Ray Edwards ha infatti puntato il dito contro gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete affermando che il loro sex appeal è pari a zero provvedendo inoltre a scagliarsi contro l’orologio smart di Cupertino.

Foto in primo piano del logo di HP

In riferimento ai Google Glass Ray Edwards afferma “Quando si guarda l’appeal dei Google Glass… vorresti indossarlo per un appuntamento? Probabilmente no. E se l’avete fatto probabilmente non otterrete un secondo appuntamento”. Per Ray Edwards i dispositivi indossabili attuali non hanno quindi elementi sufficienti per attirare il pubblico.

Google Glass

Google Glass, individuato il primo caso di dipendenza

Ebbene si, esiste anche la dipendenza da Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete, e ad averla identificata sono stati, proprio nel corso degli ultimi giorni, i medici di San Diego.

Google Glass

Trattasi del primo caso in assoluto e ad esserne affetto è un uomo 31enne della marina militare americana che dopo aver smesso di utilizzare il device per circa 18 ore al giorno ha cominciato a presentare i primi sintomi.

Google Glass, alla guida sono pericolosi come i cellulari

Google Glass, alla guida sono pericolosi come i cellulari

Google Glass, alla guida sono pericolosi come i cellulari

I Google Glass, oramai è cosa ben risaputa, per quanto interessanti e rivoluzionari possano essere non sono ben visti da tutti. Sono in molti, infatti, a ritenere che l’utilizzo dei tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete possa creare non pochi problemi in determinate circostanze come ad esempio quando si è alla guida di un veicolo.

Opinioni del pubblico a parte a sostenere e ad avvalorare la tesi in questione è anche un recente ed approfondito studio condotto dall’università della Florida.

Stando a quanto emerso dallo studio i Google Glass, pur essendo un dispositivo utilizzabile a mani libere senza alcun tipo di problema, al volante risulterebbe pericoloso tanto quanto l’utilizzo del cellulare.

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un'app

La lirica 2.0 tra Google Glass e flash mob

Il Teatro lirico di Cagliari ha inserito nel calendario degli appuntamenti estivi anche la versione originale incompiuta della Turandot di Puccini. Questa voglia di tornare alle radici di un’opera unica, si combina con la voglia di renderla diversa da tutti gli altri spettacoli. La tecnologia è il trait-d’-union.

Google Glass, indiscrezioni su prezzo e data di uscita

Google Glass, una soluzione per i dentisti

Google Glass soluzione dentisti

L’azienda italiana Gerhò ha sviluppato un’interessante soluzione dedicata in maniera specifica ai Google Glass che va ad aprire nuove applicazioni in ambito medico per l’ormai celebre device indossabile.

Trattasi di ciò che è stato identificato con il nome di Dental Glass e punta a portare i Google Glass direttamente negli studi dentistici in modo tale da poter avere cartelle cliniche, radiografie dei denti e quant’altro direttamente “a portata di occhio”.

Gli specialisti hanno in tal modo la possibilità di accedere immediatamente a tutte le informazioni riguardanti uno specifico paziente semplicemente sfruttando i comandi vocali di Google Now che risultano integrati nel dispositivo. I dentisti hanno tutti i dati a disposizione in tempo reale con mani libere per visite e trattamenti e possono anche utilizzare gli occhiali per la realtà aumentata di Google nelle loro complete funzionalità al di fuori dell’ambito medico.

Lenovo mostra il prototipo dei suoi anti-Google Glass

Lenovo mostra il prototipo dei suoi anti-Google Glass

Lenovo mostra il prototipo dei suoi anti-Google Glass

Delle presunte intenzioni di Lenovo di lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass se ne parlava già da qualche tempo a questa parte ma è stato soltanto nel corso degli ultimi giorni che è arrivata una prima conferma ufficiale in tal senso.

La compagnia ha infatti sfruttato un evento in quel di Pechino per mostrare un prototipo di occhiali intelligenti molto somiglianti ai Google Glass.

Ciò che però rende il prototipo di Lenovo sostanzialmente diverso dagli occhiali di Big G è la batteria, integrata sotto forma di collana, una scelta questa che molto probabilmente contribuirà ad aumentare l’autonomia d’uso ma andrà anche a rendere il device decisamente molto più visibile oltre che bizzarro.

Foto che mostra i Google Glass in primo piano

I Google Glass arrivano in Italia, disponibili da Mediaworld e Saturn

I Google Glass arrivano in Italia, disponibili da Mediaworld e Saturn

Nel fine settimana da poco trascorso i Google Glass, i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete, hanno finalmente fatto capolino anche in Italia.

Ebbene si, dopo il lancio europeo ad appannaggio del Regno Unito ora gli speciali occhiali di Google possono dunque essere acquistati anche in alcuni punti vendita Mediaworld e Saturn presenti nel Bel paese.

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un'app

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un’app

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un'app

Da diversi giorni a questa parte è disponibile una nuova app per i Google Glass grazie alla quale è possibile controllare con il solo pensiero gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete.

L’app è denominata MindRDR, è stata sviluppata dallo studio This Place e funziona in abbinamento con l’auricolare NeuroSky MindWave EEG che ha un prezzo di 89 euro.

Immagine che mostra i Google Glass in primo piano

I Google Glass saranno più piccoli e più comodi da indossare

I Google Glass saranno più piccoli e più comodi da indossare

Durante la Wereable Technologies Conference di San Francisco Babak Parviz, il direttore del laboratorio segreto Google X e l’ideatore del progetto riguardante gli occhiali per la realtà aumentata, è intervenuto per parlare dei difetti e delle potenzialità dei Google Glass per anticipare che tra le intenzioni del colosso delle ricerche in rete vi è anche quella di rendere gli oramai celebri occhiali smart più piccoli e più comodi da indossare.

La tecnologia integrata nei Google Glass risulta infatti troppo vistosa facendo apparire chi li indossa un vero e proprio nerd. Google vorrebbe dunque migliorare il design del dispositivo in modo tale da rendere la tecnologia utilizzata non invasiva oltre che più pratica da indossare, proprio come accade con gli occhiali tradizionali.

Gli sforzi futuri di Google saranno quindi concentrati soprattutto sul form factor al fine di rendere gli occhiali più confortevoli e nel tentativo di permettergli di operare risparmiando energia per offrire una maggiore autonomia d’uso.

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Steve Wozniak, è cosa ben risaputa, è un fan scatenato dei gadget tech nonché uno dei primi a provare buona parte degli ultimi prodotti tecnologici che vengono proposti sul mercato.

C’è dunque ben poco da sorprendersi se tra le varie novità testate da Wozniak ci sia anche il Samsung Galaxy Gear e, considerando i precedenti, c’è altrettanto poco di cui meravigliarsi del fatto che le considerazioni dell’ex collega di Steve Jobs siano state tutt’altro che positive riguardo lo smartwatch della sudcoreana.

Il co-fondatore di Apple ha infatti dichiarato di aver acquistato un Samsung Galaxy Gear per poterne sperimentare con man propria le grazie e di averlo rivenduto dopo sola mezza giornata in quanto considerato il peggiore orologio che abbia mai provato.

L’unica tecnologia che ho comprato per sperimentare e che ho accantonato dopo mezza giornata, vendendola su eBay perché era così inutile.