Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Al momento la data ufficiale di commercializzazione dei Google Glass non è stata ancora resa nota ma i preparativi per il lancio su scala globale dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di big G continuano ad andare avanti ed il recente investimento del motore di ricerca su Himax Display, una sussidiaria di Himax Technologies, ne è senza alcun dubbio un valido esempio.

Himax Display si occupa, per chi non lo sapesse, della produzione di display avanzati ed altri prodotti adatti all’elettronica di consumo.

L’accordo pone come obiettivo quello di rendere più efficiente la costruzione dei prossimi Google Glass, quelli che verranno commercializzati su larga scala, oltre che espandere la capacità produttiva di Himax al fine di avere rese più proficue in merito alla realizzazione delle tecnologie per dispositivi HMD, HUD e picoproiettori.

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Google Glass, big G vuole implementarli sui classici occhiali da vista

Della compatibilità dei Google Glass con i ben più tradizionali e diffusi occhiali da vista se ne era già iniziato a parlare qualche mese fa quando, appunto, big G pubblicò un apposito post sul suo social network confermando l’intenzione di rendere i propri occhiali per la realtà aumentata accessibili a tutti, nessuno escluso (o quasi).

Ora, a distanza di settimane, la questione è tornata a galla ma questa volta ad attirare l’attenzione non è un aggiornamento di stato pubblicato su Google+ bensì la scoperta di una nuova proprietà intellettuale.

Si tratta di un brevetto di Google che conferma una soluzione per occhiali da vista che fornirà ai consumatori una maggiore possibilità di usare il dispositivo per la realtà aumentata sfruttando la montatura preferita.

La soluzione, nel dettaglio, dovrebbe risultare comprensiva di un modulo accoppiato ad una struttura indossabile che si andrebbe ad adattare agli occhiali da vista.

Google Glass, big G lavora ad una speciale versione per cani

Google Glass, big G lavora ad una speciale versione per cani

Google Glass, big G lavora ad una speciale versione per cani

I Google Glass sono senza alcun dubbio un tra i prodotti tech più interessanti del momento pur non essendo stati ancora immessi sul mercato. Attualmente, infatti, gli occhiali per la realtà aumentata di big G sono stati distribuiti in versione Explorer ad alcuni sviluppatori e soltanto nei prossimi mesi potranno essere acquistati ed impiegati da tutti.

Oltre che in versione commerciale i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata di Google saranno realizzati anche in una speciale edizione destinata al migliore amico dell’uomo, al cane.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore Google è al lavoro , in collaborazione con i ricercatori del Georgia Institute of Technology, anche su una versione per cani dei celebri occhiali.

Il progetto è stato identificato con il nome di FIDO, acronimo di Facilitating Interactions for Dogs with Occupation, ed ha finalità decisamente ben più serie di quel che si possa pensare.

I Google Glass in moto, l'esperimento di Jeffrey Young

I Google Glass in moto, l’esperimento di Jeffrey Young

I Google Glass in moto, l'esperimento di Jeffrey Young

Quando si è alla guida, si sà, è consigliabile evitare ogni sorta di distrazione, sia per la propria incolumità e per quella di coloro che sono in nostra compagnia sia per la sicurezza delle altre persone in stada.

Per tali ragioni i Googla Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G, si ritroveranno a dover fare i conti con le autorità addette alla sicurezza stradale.

A tal proposito lo stato della West Virginia ha già affrontato la questione proponendo un’apposita normativa che, appunto, pone come obiettivo quello di vietare l’utilizzo dei Google Glass al volante.

L’esperimento compiuto da Jeffrey Young, un utente in possesso dell’edizione Explorer dei Google Glass, va tuttavia totalmente, o quasi, contro quanto auspicato dallo stato della West Virginia.

Google Glass, la svolta per il Giornalismo partecipativo: arresto in diretta

chris-barrett

Chris Barret, un filmmaker, si trovava a Jersey Shore, New Jersey, durante I festeggiamenti del 4 luglio. Il suo intento era quello di testare la potenza dei Google Glass per riprendere la festa che si svolgeva in ogni angolo della strada, ma invece ha potuto girare un filmato molto più interessante: la polizia impegnata nell’arresto di alcuni ragazzi.

Il possessore dei Google Glass ha dichiarato che gli occhiali gli hanno permesso di avvicinarsi all’azione senza alcun problema. Con una normale fotocamera le forze dell’ordine avrebbero potuto fermare immediatamente Barret chiedendo di spegnerla o di allontanarsi. Anche gli arrestati potevano mostrarsi altamente infastiditi dalla presenza di una camera, ma con gli occhiali di Mountain View il tutto è stato ripreso senza problemi.

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google Glass: in arrivo un lock screen, un app store e altre novità?

Google Glass: in arrivo un lock screen, un app store e altre novità?

Analizzando il codice del recente aggiornato pubblicato da big G per l’edizione Explorer dei Google Glass non è escluso che in un futuro non molto remoto l’azienda di Mountain View possa rendere disponibili sui suoi occhiali per la realtà aumentata nuove ed interessanti features quali un sistema mediante cui bloccare il display, una sorta di app store alternativo identificato con il nome di Glass Boutique e un’app in grado di trasformare il device indossabile in un vero e proprio lettore multimediale.

Nel dettaglio, l’eventuale implementazione di una funzione mediante cui bloccare lo schermo potrebbe essere utile per proteggere maggiormente l’utente proprietario impedendo ad altri di accedere ai dati memorizzati sui Google Glass senza conoscere il codice. Tale funzionalità, inoltre, andrebbe a configurarsi come la risposta in fatti alla richiesta del Congresso statunitense che aveva espresso non poche preoccupazioni in merito alla privacy ed alla sicurezza degli utenti relativamente agli occhiali per la realtà aumentata.

I Google Glass e la questione privacy, big G rassicura

I Google Glass e la questione privacy, big G rassicura

Dopo la buona notizia dell’imminente disponibilità di un nuovo aggiornamento software per i Google Glass quest’oggi si torna a discutere degli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete e dei dubbi inerenti la questione privacy.

Che il binomio “Google Glass – privacy” abbia suscitato sin dal primo momento particolare interesse da parte degli utenti ma sopratutto delle autorità dell’intero globo terrestre non è sicuramente una novità. Lo scorso mese, infatti, le autorità garanti di tutto il mondo hanno inviato una lettera al gruppo di Mountain View chiedendo l’apertura di un confronto costruttivo.

Lo stesso ha fatto negli USA il Bipartisan Congressional Privacy Caucus, guidato dal membro del Congresso Joe Barton, a cui Google ha ora fornito una risposta mediante una lettera firmata Susan Molinari.

Google Glass, confermata l'esistenza di un app store

Google Glass, il nuovo aggiornamento introduce la navigazione web

Google Glass, il nuovo aggiornamento introduce la navigazione web

Dopo l’aggiornamento di inizio giugno mirante in buona parte al miglioramento del comparto fotografico per i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del gran colosso delle ricerche in rete, è tempo di ulteriori ed interessanti novità volte ad espanderne le capacità e ad introdurre nuove funzioni.

Google, infatti, sta pubblicando un nuovo aggiornamento con il quale viene ora offerta la possibilità di inviare messaggi o effettuare chiamate a tutti i contatti su Gmail, viene resa disponibile un’esperienza base di navigazione sul web e vengono aggiunti ulteriori comandi vocali.

Con il nuovo aggiornamento è quindi possibile utilizzare la propria voce per impartire nuovi comandi ai Google Glass senza dover toccare il trackpad posto nella parte laterale del dispositivo ed interagire con l’elenco dei contatti Google gestendo i messaggi di testo, sia quelli in entrata si quelli in uscita, e rispondendo alle chiamate in arrivo.

Video Google Glass

Google Glass, 10 video per 10 momenti di vita comune

Video Google Glass

Da quando, a febbraio 2013, i primi esemplari di Google Glass sono stati distribuiti ai tester che li avevano prenotati (per la non troppo modica cifra di 1.500$), su YouTube sono comparsi numerosi video che dimostrano le potenzialità di questo interessantissimo device.

Alcuni, come quelli del chirurgo Rafael Grossmann o della tennista Bethanie Mattek-Sands, sono finiti immediatamente sui blog di tutto il mondo. Altri più personali e anonimi, no. Ma questo non vuol dire che non valga la pena dal loro un’occhiata. Anzi, crediamo proprio che video del genere ci dimostrino le reali potenzialità dei Google Glass quando questi saranno disponibili per il grande pubblico.

Google Glass arrivano anche campi Wimbledon 2013

I Google Glass arrivano anche sui campi di Wimbledon 2013

Google Glass arrivano anche campi Wimbledon 2013

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G, oltre ad essere stati impiegati in sala operatoria sono giunti anche sui campi di Wimbledon 2013, la 127esima edizione del più antico e prestigioso evento nello sport del tennis che, appunto, ha luogo a  Wimbledon (Londra).

La tennista Bethanie Mattek-Sands, 58esima nel ranking mondiale, ha infatti portato con sé, direttamente sui celebri campi da tennis, i futuristici, ma oramai non troppo, occhiali di Google, così come dimostrato anche mediante il filmato sottostante condiviso su YouTube.

Nel video l’atleta americana indossa i Google Glass negli incontri con lo staff medico, con i media, durante la preparazione dei bagagli ed anche nel corso di qualche partita d’allenamento.

I Google Glass arrivano anche in sala operatoria

I Google Glass entrano per la prima volta in sala operatoria

I Google Glass entrano per la prima volta in sala operatoria

Mentre le autorità garanti chiedono maggiori delucidazioni in merito ai rischi per la privacy che potrebbero derivare dall’utilizzo degli occhiali per la realtà aumentata di big G per la prima volta in assoluto i Google Glass entrano in sala operatoria.

È infatti notizia dell’ultim’ora, o quasi, quella che il chirurgo statunitense Rafael Grossmann ha indossato i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata durante un intervento di chirurgia allo stomaco documentando il tutto in tempo reale sul suo blog mediante un Google Hangout nel quale non sono stati mostrati né i dati né il volto del paziente.

Il chirurgo ha dichiarato di aver scelto per il proprio esperimento un intervento semplice e comunemente eseguito ma che potrebbe risultare molto utile per spianare la strada per le eventuali future operazioni in sala operatoria effettuate con i Google Glass.

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

I Google Glass, uno tra i dispositivi più desiderati e chiacchierati degli ultimi mesi, faranno la loro comparsa sul mercato entro il primo trimestre del prossimo anno. Prima che la commercializzazione degli occhialini di big G venga avviata è però necessario far luce sugli eventuali rischi per la privacy che potrebbero derivare dal loro utilizzo.

A far tale richiesta sono state le autorità garanti di tutto il mondo mediante un’apposita lettera spedita direttamente a Larry Page e nella quale il CEO viene sollecitato ad avviare immediatamente un confronto apposito per fornire chiarimenti sulla questione.

La principale preoccupazione delle autorità è data dalle applicazioni che sfrutteranno le tecnologie di riconoscimento facciale.

Quali informazioni raccoglie Google attraverso i “Glass”, i famosi occhiali a realtà aumentata? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono “riprese” e “registrate” tramite i Glass.

Google Glass teardown

I Google Glass smontati pezzo per pezzo per la prima volta

Google Glass teardown

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G, fanno discutere oramai da mesi e mesi a questa parte per le funzionalità, per così dire, fuori dal comune che offrono.

Oggi, però, a differenza di quanto fatto sino a questo momento, non parleremo delle features degli oramai celebri occhialini bensì delle parti (si, esatto, avete proprio capito bene!) che li compongono.

Infatti, Scott Torborg e Star Simpsons di Catwig dopo aver messo le mani sui Google Glass hanno provveduto a smontarli pezzo per pezzo on l’obiettivo di analizzarne le componenti interne e l’immagine presente ad inizio post è il risultato finale di questo primo teardown.

I due autori dell’operazione hanno descritto l’apertura del prodotto come piuttosto complessa sconsigliando inoltre l’esecuzione di tale operazione a chi ha poca dimestichezza con i device di ultima generazione, sopratutto in virtù del fatto che è praticamente impossibile smontare i Google Glass senza danneggiarli e che il riassemblaggio potrebbe non essere effettuato in maniera corretta.

Per smontare l’Explorer Edition Scott Torborg e Star Simpsons hanno dapprima provveduto a rimuovere il case posto vicino alla lente scoprendo il tal modo l’alloggiamento del sensore di posizione e del sensore adibito alla misurazione dell’illuminazione ambientale.