Google Maps, un easter egg permette di visitare la Luna e Marte

Google Maps, un easter egg permette di visitare la Luna e Marte

Google Maps, un easter egg permette di visitare la Luna e Marte

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, ancora non ha dato il via alle vacanze estive e/o ancora non ha scelto la propria destinazione sarà sicuramente ben felice di sapere che da qualche ora a questa parte Google propone un’interessante e divertente alternativa a tutti gli internauti: visitare la Luna e Marte ma… ovviamente con Google Maps!

Grazie ad un piccolo ma simpaticissimo easter egg annesso al servizio di mappe del colosso delle ricerche in rete che è stato scovato di recente è infatti possibile visitare la superficie della Luna e quella di Marte stando comodamente seduti dinanzi al monitor del proprio computer.

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

Il numero delle applicazioni compatibili con Android Wear, il sistema operativo targato Google pensato in via esclusiva per l’universo smartwatch, continua a cresce senza sosta e si arricchisse di nuove e rinomate risorse. Tra queste lo sbarco di WhatsApp sugli orologi smart basati sul sistema operativo del robottino verde è senza alcun dubbio degno di nota.

Nel corso delle ultime ore è stata infatti rilasciata una nuova versione beta delle celebre app di instant messaging che, diversamente da quanto proposto sino a questo momento, integra il supporto per Android Wear.

Detta in altri termini tutti coloro che hanno effettuato l’acquisto di un LG G Watch o di un Samsung Gear Live possono quindi utilizzare WhatsApp senza dover per forza di cose ricorrere all’utilizzo del proprio smartphone.

Google Glass, indiscrezioni su prezzo e data di uscita

Google Glass, una soluzione per i dentisti

Google Glass soluzione dentisti

L’azienda italiana Gerhò ha sviluppato un’interessante soluzione dedicata in maniera specifica ai Google Glass che va ad aprire nuove applicazioni in ambito medico per l’ormai celebre device indossabile.

Trattasi di ciò che è stato identificato con il nome di Dental Glass e punta a portare i Google Glass direttamente negli studi dentistici in modo tale da poter avere cartelle cliniche, radiografie dei denti e quant’altro direttamente “a portata di occhio”.

Gli specialisti hanno in tal modo la possibilità di accedere immediatamente a tutte le informazioni riguardanti uno specifico paziente semplicemente sfruttando i comandi vocali di Google Now che risultano integrati nel dispositivo. I dentisti hanno tutti i dati a disposizione in tempo reale con mani libere per visite e trattamenti e possono anche utilizzare gli occhiali per la realtà aumentata di Google nelle loro complete funzionalità al di fuori dell’ambito medico.

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Google Now e Siri sono, rispettivamente, gli assistenti virtuali di Google ed Apple nonché parti integranti dei device mobile Android e iOS.

Per cercare di comprendere quale dei due assistenti vocali risulta più performante ed efficiente l’analista Gene Munster di Piper Jaffray li ha messi a confronto sottoponendoli ad un test approfondito basato su 800 domande.

Tutti i quesiti sono stati suddivisi in cinque categorie, quali: informazioni locali, commercio, navigazione, informazioni generali e comandi del sistema operativo. Metà dei test sono stati condotti indoor, quindi mediante connessione ad una rete WiFi, mentre l’altra metà è stata effettuata tramite network cellulare.

Foto che mostra i Google Glass in primo piano

I Google Glass arrivano in Italia, disponibili da Mediaworld e Saturn

I Google Glass arrivano in Italia, disponibili da Mediaworld e Saturn

Nel fine settimana da poco trascorso i Google Glass, i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete, hanno finalmente fatto capolino anche in Italia.

Ebbene si, dopo il lancio europeo ad appannaggio del Regno Unito ora gli speciali occhiali di Google possono dunque essere acquistati anche in alcuni punti vendita Mediaworld e Saturn presenti nel Bel paese.

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un'app

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un’app

I Google Glass possono essere controllati col pensiero grazie a un'app

Da diversi giorni a questa parte è disponibile una nuova app per i Google Glass grazie alla quale è possibile controllare con il solo pensiero gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete.

L’app è denominata MindRDR, è stata sviluppata dallo studio This Place e funziona in abbinamento con l’auricolare NeuroSky MindWave EEG che ha un prezzo di 89 euro.

Google Plus

Google+, adesso è possibile utilizzare gli pseudonimi

Google+, adesso è possibile utilizzare gli pseudonimi

Sin dalla sua nascita Google+, il social network del colosso delle ricerche in rete, si è distino dai competitors per alcune scelte operate da Google tra cui anche l’obbligo imposto agli utenti di utilizzare il nome reale al momento della registrazione. La scelta in questione venne fatta al fine di garantire l’esclusione dalla community di coloro che avrebbero preferito l’anonimato al dover “mettere la faccia”.

Tuttavia nel corso degli ultimi giorni qualcosa è cambiato: Google ha fatto dietrofront riguardo la decisione inizialmente presa sui nickname e mediante la pubblicazione di un apposito post sul social network ha infatti reso nota l’applicazione di una modifica radicale della policy in base alla quale d’ora in avanti sarà possibile registrarsi a Google+ anche scegliendo uno pseudonimo.

Al lancio di Google+, oltre tre anni fa, c’erano molte restrizioni sul nome da utilizzare per il profilo. Questo ha contribuito alla creazione di una community formata da persone reali, ma al tempo stesso ha escluso coloro che desiderano farne parte senza utilizzare il nome reale.

Q4 2013 Microsoft

Microsoft, entro Natale notebook Windows a bassissimo costo

Microsoft, entro Natale notebook Windows a bassissimo costo

Microsoft ha intenzione di dare del filo da torcere ai Chromebook di Google e per farlo entro le festività natalizie provvederà ad introdurre sul mercato alcuni notebook a bassissimo costo basti sula sistema operativo Windows 8.1.

A render nota la cosa è stato il COO dell’azienda Kevin Turner durante una conferenza svolta dall’azienda di Redmond con i propri partner.

Stiamo per partecipare al settore low-end” ha dichiarato Kevin Turner aggiungendo inoltre “Abbiamo delle ottime proposte contro i Chromebook, non stiamo cedendo il mercato a chiunque“.

Google Maps, adesso è possibile misurare le distanze in linea d’aria

Google Maps, adesso è possibile misurare le distanze in linea d’aria

Google Maps, adesso è possibile misurare le distanze in linea d’aria

Interessanti novità per tutti coloro che per un motivo o per un altro si ritrovano spesso a dover utilizzare Google Maps.

Infatti, nei giorni scorsi Google ha annunciato di aver introdotto una feature che contribuisce a rendere la versione desktop di Google Maps ancor più completa e versatile e che di certo sarà ben apprezzata dai più: la possibilità di misurare le distanze in linea d’aria.

Si tratta di un’operazione che sino a qualche temo fa poteva essere effettuata solo ed esclusivamente su siti di terze parti sfruttando le API del servizio di mappe del colosso delle ricerche in rete e che ora può invece essere eseguita in pochi click direttamente su Google Maps.

L’annuncio è stato dato mediante la pubblicazione di un apposito post su Google+ con tanto di immagine esplicativa al seguito, quella visibile ad inizio post.

Immagine che mostra i Google Glass in primo piano

I Google Glass saranno più piccoli e più comodi da indossare

I Google Glass saranno più piccoli e più comodi da indossare

Durante la Wereable Technologies Conference di San Francisco Babak Parviz, il direttore del laboratorio segreto Google X e l’ideatore del progetto riguardante gli occhiali per la realtà aumentata, è intervenuto per parlare dei difetti e delle potenzialità dei Google Glass per anticipare che tra le intenzioni del colosso delle ricerche in rete vi è anche quella di rendere gli oramai celebri occhiali smart più piccoli e più comodi da indossare.

La tecnologia integrata nei Google Glass risulta infatti troppo vistosa facendo apparire chi li indossa un vero e proprio nerd. Google vorrebbe dunque migliorare il design del dispositivo in modo tale da rendere la tecnologia utilizzata non invasiva oltre che più pratica da indossare, proprio come accade con gli occhiali tradizionali.

Gli sforzi futuri di Google saranno quindi concentrati soprattutto sul form factor al fine di rendere gli occhiali più confortevoli e nel tentativo di permettergli di operare risparmiando energia per offrire una maggiore autonomia d’uso.

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Il Samsung Galaxy Gear è inutile, parola di Steve Wozniak

Steve Wozniak, è cosa ben risaputa, è un fan scatenato dei gadget tech nonché uno dei primi a provare buona parte degli ultimi prodotti tecnologici che vengono proposti sul mercato.

C’è dunque ben poco da sorprendersi se tra le varie novità testate da Wozniak ci sia anche il Samsung Galaxy Gear e, considerando i precedenti, c’è altrettanto poco di cui meravigliarsi del fatto che le considerazioni dell’ex collega di Steve Jobs siano state tutt’altro che positive riguardo lo smartwatch della sudcoreana.

Il co-fondatore di Apple ha infatti dichiarato di aver acquistato un Samsung Galaxy Gear per poterne sperimentare con man propria le grazie e di averlo rivenduto dopo sola mezza giornata in quanto considerato il peggiore orologio che abbia mai provato.

L’unica tecnologia che ho comprato per sperimentare e che ho accantonato dopo mezza giornata, vendendola su eBay perché era così inutile.

Google acquisisce Songza, miglioramenti per Play Music in vista

Google acquisisce Songza, miglioramenti per Play Music in vista

Google acquisisce Songza, miglioramenti per Play Music in vista

Del presunto interesse di Google nei confronti di Songza, società con sede a New York specializzata nella creazione di playlist musicali basate sull’umore e sullo stato d’animo degli utenti, se ne era già iniziato a parlare lo scorso mese ma è stato soltanto nel corso delle ultime ore che è arrivata la conferma alle indiscrezioni.

Mediante la pubblicazione di un apposito post su Google+ il team del colosso delle ricerche in rete ha infatti reso noto di aver messo a segno l’acquisizione di Songza.