Nexus 4 sold out

Nexus 4, in sold out dopo pochi minuti dal lancio

Nexus 4 sold out

La commercializzazione del Nexus 4, lo smartphone recentemente presentato da Google, è stata avviata su diversi mercati il 13 novembre.

Nonostante il breve tempo stando a quelli che sono i primi dati il nuovo smartphone della famiglia Nexus è già andato a ruba in diversi paesi del mondo facendo registrare il tutto esaurito negli stati anglofoni e non.

In Germania, ad esempio, il Nexus 4 ha ricevuto una quantità tanto elevata di ordini da far addirittura esaurire tutte le scorte nel giro di soli 15 minuti, in Australia, invece, sono stati necessari 22 minuti per raggiungere il sold out.

Nel Regno Unito, invece, il tutto esaurito è stato registrato nel giro di mezz’ora mentre negli Stati Uniti sono stati necessari circa 50 minuti per ottenere il medesimo risultato.

HashPlug, aggiungere risultati Twitter su Google

Google è un ottimo strumento per reperire informazioni di ogni genere. Se avete intenzione di scoprire cosa è accaduto nel mondo nelle ultime ore, il portale riuscirà a soddisfare le vostre aspettative. Recentemente, gli utenti hanno iniziato ad affidarsi anche ai social network per restare informati. In questo caso non parliamo di Facebook, bensì di Twitter che molte volte ha lanciato delle incredibile anticipazioni tramite le sue pagine.

Le notizie, dunque, si trovano solo tramite Twitter? No, rinunciare a Google sarebbe impossibile. Oggi vogliamo presentarvi un’estensione per Chrome che riuscirà a collegare il motore di ricerca e le notizie pubblicate sul social network dell’uccellino azzurro: HashPlug.

Un Nexus 7 prende fuoco e Google regala all’utente un paio di Google Glasses!

I dispositivi del momento potrebbero avere un grave difetto: il surriscaldamento. Non si tratta di un lieve fastidioso, ma di una problematica che potrebbe causare conseguenze catastrofiche. Ricordiamo molteplici iPhone esplosi e finanche un Samsung Galaxy S3, anche se quest’ultimo era stato inserito “casualmente” in un microonde!

Alla lista dei device implosi, troviamo anche il famoso Nexus 7! Un utente cinese aveva segnalato la tragedia su un forum, allegando anche le foto del dispositivo che risultava ormai inutilizzabile. Il suo retro appariva del tutto sciolto e del tutto distrutto!

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, condanna per diffamazione in Australia

Google diffamazione australia

In Australia il giudice David Beach ha stabilito che Google dovrà versare ben 200 mila dollari, poco più di 160 mila euro, nelle casse di Michael Trkulja, il manager che nel 2004 venne colpito alla schiena da un colpo di pistola all’interno di un ristorante.

Ma che cosa c’entra Google? La risposta è, seppur apparentemente complessa, molto semplice: i sistemi automatizzati del motore di ricerca hanno collegato quanto accaduto a Michael Trkulja alla malavita di Melbourne dando ulteriore valore all’ipotesi in base alla quale dietro la spiacevole vicenda ci fossero rapporti con Tony Mokbel, uno dei boss locali impegnato nel traffico di droga.

L’associazione, rivelatasi poi un errore, ha provocato non pochi danni d’immagine a Michael Trkulja.

Una fotografia del manager è infatti rimasta associata su Google a quella del malvivente per circa due mesi nonostante le ripetute sollecitazioni di rimozione fatte dagli avvocati del manager a big G.

Google Chrome 23

Google Chrome si aggiorna, la release 23 introduce il Do Not Track

Google Chrome 23

Durante gli ultimi giorni Google ha rilasciato Google Chrome 23, un’ulteriore e nuova versione stable del browser web che nel giro di breve tempo ha saputo farsi conoscere ad apprezzare da un sempre maggior numero di internauti.

Unitamente a tutta una serie di correttivi di sicurezza che la release 23 porta con sé appare opportuno prestare attenzione all’introduzione di due nuove ed importanti caratteristiche: l’accelerazione grafica sui video tramite GPU ed il Do No Track.

La prima novità, nello specifico, garantisce migliori performance con i video implicando inoltre un minor dispendio energetico e, di conseguenza, permettendo ai device alimentati da batteria di “sopravvivere” più a lungo.

Dai test condotti dal team di Google è risultato infatti che sfruttando la nuova versione di Google Chrome è stato possibile incrementare la durata della batteria sino, addirittura, al 25% in più del solito.

Google Maps app iOS 6

Google Maps potrebbe non arrivare mai su App Store

Google Maps app iOS 6

Con il lancio di iOS 6, la nuova versione del sistema operativo mobile per device Apple, ha avuto origine la spinosa questione mappe che pur essendo stata chiusa (?) con le scuse pubbliche di Tim Cook e con la promessa che ben presto il sistema verrà aggiornato, migliorato e corretto continua comunque a far parlare di sé seppur in altra maniera.

Dopo il lancio del sistema di mappe Apple per iOS e dopo le numerose lamentele da parte degli utenti avevano iniziato a circolare in rete diverse notizie inerenti la volontà di Google di rendere disponibile l’app di Google Maps su App Store.

Da alcune ore a questa parte, però, secondo nuove voci provenienti da fonti anonime e diffuse dal The Guardian l’avvento di Google Maps su iOS 6 andrebbe a configurarsi come molto improbabile.

Google, infatti, sarebbe effettivamente al lavoro su Google Maps per iOS e l’app dovrebbe essere pronta già entro la fine dell’anno corrente ma la stessa azienda di Mountain View riterrebbe improbabile il fatto che Apple possa approvare la nuova applicazione su App Store.

Alcuni segnali, infatti, farebbero prevedere il peggio per l’app di Google.

Google sfida Siri con la ricerca vocale

Google porta la ricerca vocale su iOS e sfida Siri

Google sfida Siri con la ricerca vocale

Dopo aver presentato lo smartphone Nexus 4, il tablet Nexus 10, il nuovo sistema operativo per device mobile Android Jelly Bean 4.2 e, ancora, dopo aver annunciato l’imminente arrivo di Google Play Music anche per l’Italia, big G, nel corso delle ultime ore, ha comunicato un’ulteriore ed interessante novità.

Per la gioia di tutti gli appassionati utilizzatori dei servizi Google ma molto meno per il team di Apple big G ha lanciato una nuova e ben più evoluta versione della propria applicazione Google Search disponibile per iPhone, iPad e iPod Touch che risulta ora comprensiva dell’integrazione delle ricerche vocali, una tecnologia questa che pone la risorsa in diretta competizione con Siri.

Stando a quanto reso noto mediante il post pubblicato sul blog ufficiale di Google l’obiettivo a cui punta la rinnovata versione dell’app è quello di convincere gli utenti in possesso di un device iOS ad utilizzare big G per reperire qualsiasi tipo di informazioni disponibili in rete interagendo con il proprio dispositivo direttamente con la voce.

Gmail nuova modalità composizione messaggi

Google rinnova Gmail, attivato il modulo di composizione dei messaggi

Gmail nuova modalità composizione messaggi

Nel corso delle ultime ore Google ha annunciato l’arrivo un’importante ed interessante novità per quanto riguarda la composizione dei messaggi di posta elettronica in Gmail.

Stando a quanto dichiarato da Google tra gli obiettivi primari che sono stati perseguiti dal team di big G in tal senso vi sono la volontà di velocizzare la composizione dei messaggi di posta elettronica e quella di facilitare il più possibile la scrittura delle e-mail.

A fare da colonna portate per il raggiungimento degli obiettivi in questione è sicuramente il modulo di composizione dei messaggi.

Sino ad ora, infatti, la composizione dei messaggi è stata possibile sfruttando la medesima pagina impiegata per la lettura delle e-mail, con l’aggiornamento di Gmail, invece, la composizione potrà essere effettuata agendo da una sorta di finestra pop-up che, a seconda di quelle che sono le diverse esigenze di ciascun utente, potrà essere ingrandita o rimpicciolita.

Google Art Project si espande in Italia

Google Art Project si arricchisce con altri musei italiani

Google Art Project si espande in Italia

Google Art Project, il progetto targato big G che consente di ammirare direttamente online e mediante il proprio browser web le più belle ed importanti opere artistiche presenti in tantissimi musei di tutto il mondo, si arricchisce di ben 29 nuovi partner provenienti da 14 differnti paesi.

Tra i nuovi partner sono presenti ben 4 eccellenze italiane quali il Museo Poldi Pezzoli di Milano, i Musei Senesi di Siena, i Musei di Strada Nuova di Genova e il Museo di Palazzo Vecchio di Firenze che vanno ad aggiungersi alla Galleria degli Uffizi di Firenze e ai Musei Capitolini di Roma già presenti in Google Art Project dal 2011.

Con la nuova e ben più aggiornata edizione di Google Art Project gli utenti hanno ora la possibilità di ammirare, in alta definizione, oltre 35 mila opere presenti in più di 180 musei di ben 40 differenti paesi del mondo.

Steve Ballmer Microsoft Surface

Microsoft Surface è un prodotto che si può veramente usare, parola di Steve Ballmer

Steve Ballmer Microsoft Surface

A seguito dei commenti fatti da Tim Cook in merito a Surface di Microsoft ecco arrivare la risposta, seppur indiretta, del CEO della redmondiana pronto a dire la sua in merito non soltanto all’iPad ma anche agli principali device commercializzati dalla concorrenza.

Steve Ballmer, infatti, nel corso di un’intervista con CNBC, non solo ha dichiarato che Microsoft Surface è il tablet che tutti hanno sempre desiderato ma anche che l’iPad, il Kindle Fire HD e il Nexus 7 non sono prodotti in grado di soddisfare tutte le necessità degli utenti.

Ballmer ha spiegato che Surface, contrariamente a quanto offerto dalla concorrenza, è un prodotto che si può veramente usare e che sino a questo momento né Apple, né Amazone e neppure Google hanno prodotto un tablet che possa essere considerando anche un PC e che, di conseguenza, possa essere utilizzato non soltanto per divertirsi ma anche per lavorare e che, al contempo, abbia anche un ottimo prezzo.

Le novità di Google: Nexus 4, Nexus 7 3G, Nexus 10 e Android 4.2

L’uragano Sandy ha tirato un brutto scherzo agli utenti che attendevano con ansia di vedere l’evento di Google del 29 ottobre! A causa del mal tempo, infatti, l’appuntamento è stato annullato, ma Mountain View ha deciso di non lasciare a bocca asciutta i propri adepti. Sono stati usati i sempre aggiornati canali ufficiali per lanciare tutte le novità targate Google e, purtroppo, l’evento in diretta non è stato posticipato, ma del tutto cancellato! Le novità sono davvero molte, vediamole insieme.

Google News editori italiani

Editoria italiana VS Google: presto news a pagamento?

Google News editori italiani

Rispetto a quelli degli altri paesi gli editori italiani si sono definiti, e continuanno tutt’ora a farlo, come uniti per la tutela dei diritti d’autore ed il documento emanato, proprio nel corso delle ultime ore, dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) dovrebbe esserne la prova più evidente.

Con tale documento, infatti, gli editori si schierano anche in Italia contro Google e contro le sue news.

Seguendo quindi le orme dei colleghi francesi anche gli editori italiani hanno preso posizione a favore di un paywall per l’accesso a Google News alle anteprime di quelli che sono i loro contenuti.

Agendo in tal modo, quindi, le testate giornalistiche andrebbero a fornire news a Google soltanto previo pagamento nel tentativo di frenare il crollo del mercato editoriale nazionale impedendo agli aggregatori di sfruttare contenuti senza però cedere nulla in cambio.

Google, la trimestrale pubblicata per errore ed il fulmineo crollo in borsa

Google errore conti controllo in borsa

Quanto verificatosi nel corso delle ultime ore è stato un evento tutt’altro che piacevole per gli azionisti Google: il gran colosso di Moutain View, infatti, ha pubblicato in anticipo, quando ancora i mercati erano aperti, dei conti trimestrali tutt’altro che entusiasmanti caratterizzati da utili in calo e ricavi molto al di sotto delle attese.

Lo “scivolone” ha causato, inevitabilmente, un immediato crollo del titolo in Borsa che ha chiuso a -8,01% a 695,00 dollari e ha proseguito in calo nelle contrattazioni after-hour.

Il rilascio dei risultati, che solitamente avviene a trattative concluse, è stato effettuato in anticipo poiché, così come spiegato qualche ora dopo, la procedura è stata effettuata senza le debite autorizzazioni.

Il documento, infatti, doveva ancora essere definito nei dettagli e mancavano le dichiarazioni ufficiali da aggiungere firmate dal CEO.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google vuole boicottare i siti di news francesi

Google contro editoria francese

In Francia si sta vagliando una proposta di legge che qualora venisse approvata obbligherebbe i motori di ricerca a pagare per poter includere tra i risultati le notizie offerte dai media e Google, il numero uno in fatto di search, sembra non volerci proprio stare.

Big G, infatti, ha spiegato, in merito alla faccenda, che piuttosto che rispettare la nuova presunta legge provvederà, molto più semplicemente, ad omettere i siti web francesi coinvolti e, ovviamente, le relative news dal proprio motore di ricerca.

La comunicazione è stata data da Google mediante un’apposita lettera inviata all’agenzia di stampa AFP nella quale, appunto, viene spiegato che una situazione di questo tipo è inaccettabile e che le conseguenze alle quali i siti web francesi andranno incontro saranno, appunto, quelle esplicate dal colosso di Mountain View.