Google Play Libri

Su Google Play la sezione ebook è ora disponibile anche in Italia

Google Play Libri

Google ha deciso di rendere disponibile anche in Italia, soltanto da poche ore a questa parte, Google Libri ovvero l’apposita sezione di Google Play, l’ex Android Market, che sino a ieri pomeriggio risultava accessibile soltanto da alcuni paesi esteri e grazie alla quale gli utenti del Bel paese potranno ora acquistare e scaricare eBook direttamente sul proprio device Android o dal browser web.

Google Libri risulta già comprensivo di un ampio numero di titoli (sono ben 2 milioni per essere precisi!) la maggior parte dei quali di gran successo che contribuiscono, unitamente alle nuove uscite, agli autori emergenti e ai libri gratuiti, a fare della novità targata big G il più grande ebookstore italiano, così come descritto dalla stessa società.

Digitale terrestre nuovo decoder 2015

Digitale terrestre, dal 2015 si cambia con lo standard DVB-T2

Digitale terrestre nuovo decoder 2015

Il passaggio al digitale terrestre è stato effettuato soltanto in alcune regioni dell’Italia e all’appello ne mancano ancora diverse ma, nonostante ciò, nel corso delle ultime ore è stata diffusa un’ulteriore notizia ad esso relativa.

Così come spiegato nel nuovo decreto legge sulla semplificazione fiscale e stando a quanto imposto dal governo Monti a partire dal 1 gennaio 2015 le case che producono televisori dovranno integrare nei loro modelli un decoder standard dvb-t2 (Digital Video Broadcasting – Terrestrial) unitamente al supporto al formato mpeg-4 il che, in altri termini, sta a significare che sarà necessario cambiare ancora una volta il sintonizzatore mediante cui poter ricevere i canali del digitale terrestre.

YouTube Show sbarca in Italia: 120 programmi TV a portata di click

YouTube Show Italia

Interessanti novità dal versante YouTube e, questa volta, interessano anche il Bel paese poiché proprio nel corso delle ultime ore è stata resa disponibile una nuova sezione denominata Show che, così come lascia presuppore lo stesso nome, altro non è che una nuova forma di guardare la TV direttamente online, uno spazio tutto dedicato ai programmi televisivi.

Dalla collaborazione tra YouTube e svariate realtà televisive italiane nasce infatti la nuova sezione Show mediante cui la vasta utenza del “tubo” potrà ora visionare in tutta comodità e direttamente online programmi TV di vario genere dopo la trasmissione sul piccolo schermo.

I programmi TV resi disponibili sono raggruppati in differenti categorie (intrattenimento, sport, animazione etc.) in maniera tale da permettere una semplice e rapida identificazione di quanto d’interesse per un totale di ben 120 contenuti video, un numero questo che risulta però destinato a crescere nel corso del tempo.

Android e il bug scoperto e riparato in Italia

Android vulnerabilità scoperta ricercatori italiani

D’ora in avanti Android, il sistema operativo mobile reso disponibile da Google, sarà migliore anche grazie al contributo del Bel paese poiché, così come reso noto nel corso delle ultime ore, un team di ricercatori provenienti da vari atenei ed enti italiani ha scoperto e riparato una falla dello stesso che, pur presentandosi come una faccenda di poco conto, avrebbe però potuto costringere gli utenti malcapitati a ricorrere all’utilizzo della garanzia, ovviamente qualora ancora disponibile, del device interessato.

Nello specifico, il bug, rinvenuto da Alessandro Armando (coordinatore del laboratorio di intelligenza artificiale di Genova), Alessio Merlo (E-Campus), Mauro Migliardi (Università di Padova) e Luca Verderame (ingegnere informatico), nel codice Android fa riferimento alla gestione delle risorse del sistema da parte delle applicazioni che qualora sfruttato da eventuali malintenzionati potrebbe portare prima al rallentamento e poi al blocco dello smartphone o del tablet impiegato generando un numero eccessivo di processi ai quali il processore non sarebbe in grado di reggere causando inoltre un rapido esaurimento della batteria.

Collegamento in fibra ottica da 1Terabit/s, il record è stato fissato a Pisa

Pisa collegamento fibra ottica 1 Terabit/s

La notizia arriva direttamente dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che, in collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) e grazie anche all’appoggio di Ericsson, nel corso delle ultime ore hanno fatto sapere di aver fissato un importante record, tanto per l’Italia quanto per l’intero settore dell’IT, riuscendo a trasmettere dati ad una velocità pari a ben 1000 gigabit per secondo, ovvero 1 Terabit per secondo, andandosi quindi a configurare come un nuovo ed importantissimo passo avanti nella trasmissione dei dati telematici tramite fibra ottica.

Il record, però, pur essendo stato raggiunto a Pisa e, sopratutto, sfruttando apparecchiature progettate e realizzate nel Bel paese, è stato messo a segno conseguenzialmente a tutta una serie di test condotti in Spagna appoggiandosi alla rete messa a disposizione dall’operatore Telefonica, coprendo una distanza di trasmissione pari a circa 300 Km ed ottenendo un risultato corrispondente a 448 Gigabit al secondo per canale superato poi dall’esperimento che ha portato la velocità a quota 1Terabit/s.

Apple perde il ricorso al TAR: confermata la multa italiana da 900 mila euro

Apple perde ricorso garanzia TAR

L’esito della vicenda non è stato esattamente quello che Apple, non molto tempo fa, aveva auspicato in merito alla situazione facente riferimento al non rispetto delle normative, sia nazionali sia europee, relative ai tempi ed alle modalità di garanzia per i suoi prodotti poiché, nel corso delle ultime ore, sono state confermate le multe del valore totale di ben 900 mila euro inflitte dall’Antitrust ad Apple conseguenzialmente alla messa in evidenza di quelle definite come pratiche commerciali scorrette ed a danno dei consumatori.

Apple, in parole ben più semplici, ha perso il ricorso.

A stabilire ciò è stata la prima sezione del TAR del Lazio che fatto sapere che non può essere accolta la richiesta da parte della società di Cupertino di sospendere la delibera dell’Antitrust che condanna la stessa al pagamento della massiccia multa per mancata informazione sui diritti di garanzia per il secondo anno sui suoi prodotti e per avere fornito informazioni tali da portare i consumatori a sottoscrivere l’utilizzo di Apple Care facendo in tal modo sovrapporre, seppur parzialmente, la garanzia legale gratuita prevista dal codice del consumo con un servizio aggiuntivo e, per di più, a pagamento.

Italia: smartphone, tablet, apps e social network trainano la crescita digitale

Italia nuovi media digitali

Se nel suo complesso il mercato dei media in Italia è continuato a calare durante il 2011 oramai trascorso, smartphone, tablet, apps e social network, ovvero tutto ciò che fa parte dell’esclusiva categoria dei nuovi media digitali, pare stiano riuscendo a trainare il mercato facendo entrante il Bel paese a pieno titolo nell’universo dell’economia digitale, almeno secondo quanto emerso dall’ultimo studio dell’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano.

Il consumo dei media digitali pare infatti stia prendendo una piega completamente diversa da quella assunta in passato abbandonando il vecchio web in favore di applicazioni ed il mondo dei motori di ricerca a favore, invece, di quello dei social network, il tutto agendo direttamente da smartphone e tablet, ovvero in piena mobilità.

Il cambiamento di internet, infatti, è dettato sopratutto dalla sempre maggiore diffusione di nuovi dispositivi in grado di amplificarne e moltiplicarne le occasioni d’utilizzo anche tra quel gran numero di abitanti del Bel paese che, per un motivo o per un altro, risultano da sempre, o quasi, meno inclini all’utilizzo dei ben più traidizionali computer andando quindi sempre più ad abbattere le frontiere del digital divide.

Internet diventerà la quinta potenza economica mondiale

Internet quinta potenza economica mondiale

Tra circa quattro anni ci saranno un totale di ben tre miliardi di utenti intenti a navigare online (o, molto più semplicemente, di “internauti”) e, a quel punto, il valore complessivo di internet risulterà pari a 4.200 miliardi di dollari soltanto nei paesi appartenenti al G20 il che, secondo quanto emerso dallo studio condotto dalla BCG (Boston Consulting Group), farà di internet una tra le principali potenze economiche al mondo.

Prendendo in considerazione i 4,2 miliardi di dollari corrisponendi al giro d’affari che ruoterà attorno ad internet nel 2016 e confrontandolo poi con i vari colossi rappresentati dagli stati nel mondo è possibile inserire internet e, di conseguenza, l’economia del web, direttamente al quinto posto in classifica tra le potenze mondiali.

Private Outlet oscurato dall’Antitrust, ingannati una moltitudine di utenti italiani

Private Outlet oscurato dall'Antitrust

Oscurato a causa di gravi ed invasivi comportamenti nei confronti dei consumatori italiani il sito web Private Outlet, molto noto nel mondo del commercio elettronico, è giunto all’attenzione dell’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza (AGCM) che lo ha messo completamente, almeno per il momento, fuori gioco risultando ora irraggiungibile dagli internauti del Bel paese tramite il sequestro di tutti i domini ad esso relativi.

Il blocco è scattato il 12 Marzo scorso, data a partire dalla quale l’AGCM ha obbligato i molteplici provider italiani a bloccare tutti gli accessi alla piattaforma di e-commerce ed il motivo, stando a quanto dichiarato nel corso delle ultime ore, risulta imputabile all’aver diffuso contenuti idonei ad indurre in errore i consumatori in merito alla disponibilità dei prodotti offerti in vendita.

Anonymous attacca e manda offline il sito web del Vaticano

Anonymous attacca il sito web del Vaticano

Durante le ultime ore Anonymous ha messo a segno un altro colpo puntando, questa volta, ai server del sito web del Vaticano e rendendo quindi vatican.va praticamente inaccessibile.

Se inizialmente vi erano state alcune incertezze circa la natura del down ed i suoi eventuali artefici dopo il comunicato di rivendicazione pubblicato su Pastebin e sul sito web ufficiale del gruppo tutti i dubbi a riguardo sono stati spazzati via andando quindi ad annunciare e confermare l’attacco al sito internet della Santa Sede.

Equo compenso: respinti i ricorsi, anche quelli di Apple e Samsung

Equo compenso ricorsi respinti

Nel corso delle ultime ore il TAR del Lazio ha respinto tutti e otto i ricorsi presentati contro il famigerato decreto Bondi, ovvero la norma mediante cui è stato indotto il meccanismo dell’equo compenso sul prezzo effettivo dei supporti adibiti alla memorizzazione dei file audio e video (ad esempio i DVD, i flash drive USB, le SD Card etc.) basandosi sul discutibile principio secondo cui tenendo conto del fatto che questi potrebbero essere impiegati per eseguire la copia di contenuti protetti da copyright appare giusto aumentarne il costo, proporzionalmente alla memoria in dotazione, come forma di risarcimento.

La norma, nonostante sia stata attaccata a più riprese per il modo ben poco meritocratico ed estremamente semplicistico con la quale viene applicata, è stata comunque confermata e pienamente legittimata dalla giurisprudenza.

Crisi per la tecnologia di consumo in Italia: tengono soltanto tablet e smartphone

Crisi tecnologia di consumo in Italia

Il quarto trimestre del 2011 per il mercato italiano dei prodotti tecnologici si è chiuso con un trend abbastanza negativo e, così come rivelato da GfK Retail and Technology, con una nuova contrazione delle vendite (-9,8%) e con un giro d’affari che risulta inferiore ai 5,7 miliardi di euro.

Tenendo conto di tali informazioni non è poi così difficile dedurre, così come confermato anche dalle più recenti indagini di mercato, che le vendite del periodo natalizio non sono riuscite a risollevare quello che è un anno che risulta ancora negativo.

Il calo complessivo, su base annuale, risulta quindi pari al -8,7% ma, nonostante ciò, la crisi del settore tecnologico ha avuto alcuni segmenti in controtendenza rispetto a quello che è stato e che, almeno per il momento, continua ad essere l’andamento generale.

Safer Internet Day 2012, la giornata della sicurezza online dedicata alla tutela dei minori

Safer Internet Day 2012

Si è celebrato ieri il Safer Internet Day 2012, vale a dire la giornata europea dedicata alla sicurezza online che, dopo ben nove edizioni, quest’anno ha mirato, nello specifico, a quella che è la comunicazione tra le differenti generazioni prestando particolare attenzione alla tutela dei minori in rete.

Stando infatti ad alcuni dati resi pubblici in occasione dell’iniziativa risulta infatti che il 26% dei bambini dichiarano di disporre di un profilo pubblico sui social network, il 12% dei giovani aventi un’età compresa tra i 9 e i 16 anni dicono di essere stati infastiditi online ma il 56% dei genitori non ne è a conoscenza.

Inoltre, un genitore su otto non presta particolare attenzione all’attività dei propri figli online e non ne media l’operato mentre circa il 56% ritiene necessario adottare una qualche misura di sicurezza.

Italia: la pirateria sta mettendo a rischio il mercato degli eBook

eBook pirateria Italia

Come già denunciato dai detentori dei diritti musicali e cinematografici anche gli editori stanno iniziano a puntare il dito contro la pirateria ed a lanciare l’allarme è stato Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), dichiarando “La pirateria sta mettendo a rischio il mercato nascente degli ebook in Italia, non possiamo non combatterla“.

Infatti, nonostante quello degli eBook vada a configurarsi come un settore che nel Bel paese risulta essere ancora ai suoi albori, sarebbe già in difficoltà, al pari di altri, con il mercato dell’illegalità che ne impedisce la trasformazione da nicchia editoriale a prodotto destinato ad un ben più ampio mercato di massa.

Secondo quanto indicato dall’AIE, infatti, su 25 best seller in classifica la scorsa settimana già il 75% sarebbe stato disponibile sotto forma di materiale pirata il che, andando ancor più nel dettaglio, sta a significare circa 7 eBook su 10 nella top ten.

Analizzando altri numeri disponibili ne emerge poi che su circa 19 mila eBook disponibili a fine 2011 sarebbero in circolazione ben 15 mila titoli in relase non autorizzata, buona parte dei quali concentrati, almeno apparentemente, su pochi servizi di hosting.