Baboom, Kim Dotcom si prepara al lancio del suo servizio musicale

Baboom, Kim Dotcom si prepara al lancio del suo servizio musicale

Baboom, Kim Dotcom si prepara al lancio del suo servizio musicale

Giorni fa Kim Dotcom ha ufficializzato la decisione di abbandonare il suo ruolo di direttore di MEGA, la piattaforma dedicata all’hosting dei file lanciata in seguito alla caduta del buon vecchio Megaupload.

La scelta di dire addio a MEGA, così come vociferato in rete, è stata però dettata dalla volontà di dedicarsi a “qualcos’altro”, al lancio di un nuovo progetto.

Il sito web TorrentFreak riporta infatti che l’uomo conosciuto all’anagrafe con il nome di Kim Schmitz d’ora in avanti volgerà tutta la sua attenzione ad un servizio dedicato solo ed esclusivamente al mondo della musica ma sempre appartenente all’universo MEGA.

TorrentFreak fa infatti sapere che Kim Dotcom ha scelto di dedicarsi a pieno a quel che sino a qualche mese fa era stato conosciuto con il nome di Megabox e che ora si chiamerà invece Baboom.

Bitcoin BitVoucher Mega

Mega accetta transazioni in Bitcoin per comprare banda o spazio extra

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Da quando Mega, il servizio by Kim Dotcom nato dalle ceneri del buon vecchio Megaupload, ha fatto il suo debutto ufficiale in rete è passato circa un mese.

Così come sottolineato più volte dallo stesso Dotcom si tratta di un progetto solido nei confronti del quale governi ed istituzioni non possono nulla e l’assenza di azioni legali nei confronti della piattaforma ne è sicuramente la prova più evidente.

Sin dal momento del debutto di Mega Kim Dotcom ha tuttavia comunicato diverse ed interessanti informazioni che hanno preannunciato quelle che saranno le future caratteristiche del servizio e come, appunto, quest’ultimo andrà a migliorare ed arricchirsi nel corso del tempo.

Nel fine settimana, ad esempio, è stato possibile apprendere che nel futuro di Mega ci sono chat, email e mobile.

Durante le ultime ore, invece, Dotcom ha fatto sapere, tramite Twitter, che per l’acquisto di banda o di spazio aggiuntivo per il proprio account gli utenti potranno ricorrere all’utilizzo della moneta virtuale Bitcoin.

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Kim Dotcom darà 10 mila euro a chi riuscirà ad hackerare Mega

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Da poche settimane a questa parte è online Mega, il successore di Megaupload che dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti ma al quale, nonostante ciò, sono già state rivolte diverse denunce per attività illecite, o presunte tali.

Kim Dotcom, però, continua a sottolinearlo: Mega è un servizio sicuro ed affidabile poiché l’algoritmo che protegge i contenuti è inviolabile.

Al fine di rafforzare la sua tesi e, ovviamente, anche nel tentativo di dimostrate a tutti la veridicità delle sue affermazioni, Kim Dotcom ha deciso, così come emerso nel corso delle ultime ore, di assegnare 10 mila euro a chiunque riesca ad hackerare la sua neo piattaforma.

In un tweet pubblicato da Dotcom si legge infatti: “Mega’s open source encryption remains unbroken! We’ll offer 10,000 EURO to anyone who can break it. Expect a blog post today”.

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega-Search, il primo motore di ricerca per Mega

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega, il nuovo servizio di storage online nato dalle ceneri di Megaupload, è stato definito dallo stesso Kim Dotcom estremamente sicuro ed al riparo da qualsiasi attacco alla legalità poiché i file caricati dai vari utenti vengono criptati in maniera tale da renderne impossibile il download se non dai legittimi proprietari.

Le cose, però, non starebbero esattamente in questo modo o almeno è questo quello che sta dimostrando Mega-Search, il motore di ricerca creato, a pochi giorni dal debutto di Mega, per trovare i file caricati dagli utenti sul nuovo servizio firmato Kim Dotcom e scaricarli senza dover essere necesariamente registrati su Mega.

L’esistenza stessa del motore di ricerca va infatti a minare la credibilità delle affermazioni che sino a questo momento sono state fatte da Kim Dotcom poichè sebbene lo si possa adoperare per trovare materiale completamente legale allo stesso tempo può anche essere sfruttato per individuare e scaricare file che, invece, risultano protetti da copyright procedendo quindi sulla falsariga di Megaupload.

Mega problemi Microsoft email registrazione

Mega, Microsoft sta bloccando le registrazioni?

Mega problemi Microsoft email registrazione

Mega, il successore di Megaupload che diversamente da quanto offerto in passato dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti, è stato lanciato soltanto da pochi giorni a questa parte ma dopo i problemi iniziali, quali l’eccessiva lentezza riscontrata ed il suo funzionamento a singhiozzo, nel corso delle ultime ore sono emerse ulteriori grane.

Diversi utenti desiderosi di testare le “grazie” del nuovo servizio hanno infatti segnalato problemi con la procedura di registrazione e la causa, a quanto pare, è riconducibile a Microsoft.

Infatti, l’email contente il il link per effettuare l’attivazione dell’account non arriverebbe a destinazione con Hotmail e Outlook.com, i due servizi di posta elettronica made in Redmond.

Considerando il fatto che alcuni utenti non hanno mai ricevuto il messaggio di conferma dell’avvenuta registrazione si è iniziato ad ipotizzare che Microsoft abbia bloccato la ricezione delle email provenienti dal dominio mega.co.nz o, ancora, che i messaggi di posta elettronica in questione siano state bloccati dai filtri antispam che sono presenti sui server di Hotmail e di Outlook.com.

Mega Kim Dotcom

Mega, il nuovo dominio è mega.co.nz

Mega Kim Dotcom

Da diverse settimane a questa parte si parla, in maniera più o meno assidua, di Kim Dotcom e del suo nuovo progetto Mega, il servizio che dovrebbe andarsi a configurare come il degno successore di Megaupload ma che, a differenza di quest’ultimo, sarà basato sul cloud e disporrà di server dislocati in varie parti del mondo e protetti da crittografia.

Il dominio di primo livello che inizialmente Kim Dotcom avrebbe voluto sfruttare per mandare Mega online sarebbe dovuto essere quello del Gabon (me.ga) ma conseguenzialmente alla volontà del Ministro per le Comunicazioni dello stato dell’Africa centrale, intenzionato a non far sfruttare le piccole nazioni africane da persone senza scrupoli e come piattaforma per commetterei atti volti alla violazione del copyright, Dotcom si è ritrovato a dover apportare alcune piccole modifiche ai suoi piani cercando quindi un nuovo indirizzo web di riferimento.

Nel corso delle ultime ore, a tal proposito, Kim Dotcom ha fatto sapere, mediante la pubblicazione di un apposito messaggio su Twitter, che il nuovo indirizzo del sito web sarà mega.co.nz.

Kim Dotcom problemi dominio Mega

Mega, sospeso il dominio per il nuovo Megaupload

Kim Dotcom problemi dominio Mega

Il successore di Megaupload, quello che da qualche settimana a questa parte si è fatto conoscere in rete con il nome di Mega, pare proprio che non sia nato sotto una buona stella: a mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Kim Dotcom ci ha pensato Blaise Louembe, Ministro per le Comunicazioni del Gabon.

Il dominio di primo livello sfruttato per mandare in rete Mega, così come dichiarato dallo stesso Dotcom, sarebbe dovuto essere quello, appunto, del Gabon (me.ga) ma stando alle più recenti informazioni a riguardo sembra proprio che il Ministro per le Comunicazioni dello stato dell’Africa centrale abbia sottolineato, una volta appresa la notizia, la non volontà di far sfruttare le piccole nazioni africane come piattaforma per commettere atti volti alla violazione del copyright, né tantomeno sfruttate da persone senza scrupoli.

Kim Dotcom Mega

Megaupload torna con me.ga il 20 gennaio 2013

Kim Dotcom Mega

La notizia del ritorno di Megaupload circola in rete già da un bel po’ di tempo a questa parte e nel corso degli ultimi giorni sono stati resi noti ulteriori ed interessanti dettagli inerenti, appunto, alla ricomparsa, seppur con un altro nome e con caratteristiche differenti, del celebre servizio.

Unitamente alle informazioni in questione nel corso delle ultime ore Kim Dotcom in persona ha dato conferma del fatto che Megaupload sta per tornare ma, questa volta, con un nuovo servizio più grande, mgiliore, più veloce, più forte e più sicuro, “bigger, better, faster, stronger, safer”.

La piattaforma, che così come già annunciato si chiamerà Mega, è stata realizzata adottando alcuni appositi accorgimenti per far sì che quanto accaduto mesi fa non vada più a verificarsi.

Tanto per cominciare il dominio di primo livello utilizzato è quello del Gabon (me.ga), uno stato dell’Africa centrale che ad oggi conta circa 1,4 milioni di abitanti.

Kim Dotcom problemi dominio Mega

Megaupload tornerà il 19 gennaio 2013, parola di Kim Dotcom

Ritorno Megaupload

Kim Dotcom, l’uomo conosciuto da tutti gli internauti, e non solo, per essere stato il fondatore dell’ex impero Megaupload, ha dato la sua parola: “Il nuovo Mega verrà lanciato ad un anno esatto dal raid”.

Il rilancio del celebre cyberlocker avverrà, nello specifico, il 19 gennaio del prossimo anno, esattamente un anno dopo il sequestro che venne ordinato dal governo statunitense e che, appunto, mise fine ai servizi Megaupload coinvolgendo il founder tedesco in un vorticoso giro di vicende giuridiche ben poco piacevoli e creando non pochi problemi anche agli utenti che sino a quel momento avevano sfruttato i servizi offerti da Dotcom e soci.

A dare l’annuncio della data di ritorno è stato lo stesso Dotcom mediante la pubblicazione di un apposito aggiornamento di stato su Twitter ed il lancio di Mega, questo il nome della nuova versione di Megaupload, sarà tutta basata, sempre attenendosi a quanto dichiarato da Dotcom, sull’anonimato e sulla sicurezza facendo quindi in modo che non sia possibile risalire agli utenti.

Kim Dotcom, Megaupload ritornerà ma questa volta cifrato

Kim Dotcom Mega

Mentre The Pirate Bay ha scelto di affidarsi al cloud per aggirare la collera delle major e delle autorità Kim Dotcom è invece alle prese con ulteriori soluzioni alternative mediante cui evitare di incappare in eventuali tentativi di raid da parte dei governi.

Nel corso di una recente intervista con la redazione di Wired Kim Dotcom si è infatti dichiarato pronto a tornare in scena e con lui anche Megauload, il celebre servizio di hosting chiuso all’inizio dell’anno corrente dall’FBI, ma, a differenza di quanto fatto in passato, il nuovo progetto è destinato a portare con sé tutta una serie di importanti novità che lo diferenzieranno da quanto precedentemente proposto e da tutto quanto di simile vi sia attualmente sulla piazza.

Il nuovo Megaupload, nello specifico, si chiamerà semplicemente Mega ed andrà a configurarsi come un servizio per l’archiviazione e la condivisione dei file caratterizzato da due elementi fondamentali quali la segretezza e la robustezza.

Ogni volta che un utente caricherà un file sui server di Mega verrà impiegato un complesso algoritmo di cifratura che renderà il file in questione praticamente irriconoscibile dall’esterno.

Megaupload FBI

Megaupload, l’Fbi e i sequestri illegittimi

Megaupload FBI

Ulteriori ed interessanti info sono in arrivo dal versante Megaupload: stando a quanto reso noto proprio nel corso delle ultime ore l’impero di Kim Dotcom, messo sotto sequestro in seguito all’arresto del suo stesso creatore, per legge sarebbe dovuto restare online ragion per cui l’Fbi avrebbe violato la giurisdizione.

Nello specifico l’Fbi, che si è fatta carico di applicare la legge americana contro la violazione del copyright relativamente a Megaupload e servizi annessi, avrebbe agito in maniera illegittima, così come sancito dal tribunale, sconfinando in Nuova Zelanda, ovvero il paese in cui è stata registrata la società .com e dove lo stesso Kim Dotcom risiede.

Helen Winkelmann, giudice dell’Alta Corte neozelandese, ha infatti emesso il parere che il blitz avvenuto il 19 gennaio 2012 è stato illegale, una dichiarazione questa che va a smontare ben metà dell’impianto accusatorio.

Ad essere contestata è, in maniera particolare, la procedura poiché l’operazione condotta nel modo in cui è stato fatto non è giustificabile con il reato dell’imptato.

Steve Wozniak difende Kim dotcom

Steve Wozniak difende Kim Dotcom e Megaupload

Steve Wozniak difende Kim dotcom

Il co-fondatore di Apple Steve Wozniak ha preso le difese di Kim Dotcom dichiarando senza problemi che le accuse degli Stati Uniti nei confronti dell’ex proprietario del celebre portale di file sharing Megaupload di cui si discute già da qualche mese a questa parte stanno soltanto minacciando l’innovazione portata da internet.

Wozniak e Dotcom sono, allo stato attuale delle cose, in ottimi rapporti, così come dimostrato dal continuo scambio giornaliero di messaggi di posta elettronica e così come certificato anche dalle foto che i due hanno scattato insieme giorni addietro unitamente alla compagnia di Ira Rothken, avvocato di Mister Megaupload.

La notizia ha subito destato un po’ di scalpore ma non per forze di cose l’atteggiamento di Wozniak deve esser visto come di parte.

Al fine di spazzar via ogni discussione ed ogni dubbio a riguardo il co-fondatore di Apple ha infatti ben pensato di rendere nota la sua posizione ed il suo punto di vista mediante un’apposita intervista tramite e-mail con Cnet.

Megabox

Megabox, Kim Dotcom annuncia l’arrivo imminente del suo nuovo progetto

Megabox

A dicembre dello scorso anno Kim Doctom, capo dell’ex impero Megaupload di cui, nel corso degli ultimi mesi, abbiamo avuto modo di seguirne le numerose vicende, annunciava l’arrivo di Megabox, un servizio musicale grazie al quale gli artisti avrebbero potuto vendere i propri brani direttamente agli utenti avendo la possibilità di ottenere introiti pari al 90% dei ricavi.

Allo stato attuale delle cose Mister Dotcom è ancora in arresto ed i suoi beni sono stati congelati dalle autorità ma, nonostante ciò, il fondatore di Megaupload ha fatto sapere, mediante la pubblicazione di appositi post sul suo account Twitter, che il progetto annunciato mesi addietro non è stato messo da parte e che tra non molto sarà disponibile online andando quindi a sfidare gli altri importanti nomi già presenti da diverso tempo a questa parte nel settore della musica digitale in rete.

Nel corso di un’intervista telefonica con TorrentFreak Dotcom ha inoltre fatto sapere che il progetto Megabox sta facendo grandi progressi e che nel corso dei prossimi giorni fornirà nuove ed interessanti info a riguardo.

Megaupload FBI

Megaupload, le autorità statunitensi dovranno fornire tutte le prove

Megaupload prove autorità USA

Sono tre le settimane concesse come tempo massimo alle autorità statunitensi per poter consegnare alla difesa tutto il materiale utile a contrastare la richiesta d’estradizione negli USA dei vertici dell’impero Megaupload, così come sancito proprio nel corso delle ultime ore dal giudice del distretto neozelandese Auckland David Harvey.

Nel dettaglio, le autorità statunitensi dovranno fornire ai legali dell’ex impero dell’hosting tutte le copie del materiale sequestrato a Kim Dotcom unitamente alle prove raccolte dall’FBI negli ultimi tempi.

L’azione è conseguenziale alla protesta in aula di Ira Rothken, avvocato di Dotcom.

Al fondatore di Megaupload, infatti, erano stati portati via numerosi hard disk poi spediti negli USA senza alcuna autorizzazione da parte del giudice neozelandese motivo per il quale le autorità a stelle e strisce sono accusate di voler temporeggiare per evitare che Dotcom e gli altri suoi soci riescano a difendersi.