
Microsoft ammette: temiamo Linux

Attualmente esistono svariati tool, applicazioni online in grado di modificare i documenti pdf. Oggi però, vorrei presentarvi un addon, proprio in stile Firefox, che se implementato tramite Open Office o Star Office è in grado di importare e editare il nostro documento per poi salvarlo con le modifiche dovute.
Reperibile a questo indirizzo, l’addon in questione è Sun PDF Import e come accennato prima è necessario implementarlo su Open Office o Star Office per attuare le modifiche. E’ gratuito e compatibile con diverse piattaforme tra cui Windows, Linux, Mac OSX e Solaris.
Mettiamoci all’opera:
1. apriamo Open Office o Star Office ( la procedura è identica ), andiamo su Strumenti ( Tools ) e poi Gestione Estensioni… ( Extension Manager… ):
2. premiamo su Aggiungi… ( Add… ) e selezioniamo la nostra estensione. A procedura completata dovrebbe apparire qualcosa del genere:
La prossima versione di Linux Ubuntu non sarà disponibile ufficialmente prima del 29 Ottobre, tuttavia come ben saprete trattando di un progetto open-source, lo sviluppo avviene in maniere del tutto pubblica, e chiunque vuole contribuire, affrontando bug ed inviando feedback è benvenuto, e può quindi scaricare Ubuntu 9.10 Karmic Koala Alpha 3.
Sono diversi gli aggiornamenti presenti in questa nuova versione tra cui importantissimo il nuovo kernel Linux e l’ultima release del ambiente desktop GNOME. Aggiornato anche il boot loader GRUP che giunge cosi alla sua seconda versione.
I software open source stanno ormai raggiungendo un certo grado di notorietà. Da firefox ad Openoffice questi programmi rischieranno, in un prossimo futuro, di soppiantare i loro simili “di marca”. Un settore che forse avrebbe bisogno di una spinta più convincente è quello dei sistemi operativi linux. Insomma, il sistema operativo è il programma portante di un computer e se per caso non ci trovassimo a nostro agio con, ad esempio, ubuntu? Per testarlo possiamo usare virtualbox, oppure sfruttare il seguente servizio.
click2try è un servizio online che permette di provare, prima di scaricare, tantissime applicazioni open source (per ora ne sono 50, ma sono in costante crescita). Grazie a questo servizio, quindi, potremo almeno capire se un applicazione, o un sistema operativo, fa al caso nostro. Tutte le applicazioni sono state convertite in java, in modo da renderle interattive, quindi con un semplice browser possiamo avviare i test.
Salve cari lettori di Geekissimo, oggi presenteremo un blog dedicato interamente all’elettronica. Ma c’è di più, e molto. Infatti, EMC Elettronica è sì un blog, ma non è il solito e semplice sito con dei post comuni. EMCE tratta l’elettronica sotto forma di open source, hardware e software, programmazione embedded, elettronica digitale ed analogica ma, la caratteristica che lo contraddistingue, è l’hardware open source. Non sono tanto i progetti che nascono, i microcontrollori tecnologicamente avanzati, gli schemi elettrici, la stessa ingegneria elettronica che non ci abbandona, quello che è il punto cardine, nonostante le precedenti situazioni siano già affermate e studiate, ribadisco, è l’hardware open source.
Tra le varie sezioni del sito vorrei segnalare Academics. La partecipazione a questo progetto implica l’accettazione del regolamento e, in seguito ad iscrizione, l’obbligatoria registrazione al programma Academics, che non è altro che l’accumulazione dei punti che tratteremo più avanti.
Quindi, una volta che viene ricevuto il contenuto, lo Staff controllerà se tale articolo sarà conforme alle regole di pubblicazione, effettuerà una valutazione. La conseguenza di questa valutazione è il punteggio del lavoro eseguito.
Ma non è finita qui, infatti oltre alla scrittura di tutorial, riassumendo in breve, vi è un coinvolgimento anche nel giudizio e miglioramento di lavoro fatto da altri, includendo nel programma Academics l’apporto di commenti, perche’ non è importante solo la presentazione di idee, ma anche la loro analisi e critica ( possibilmente costruttiva e potenzialmente di crescita comune ndr ). Anche i commenti saranno vagliati e riceveranno un punteggio.
Dalla teoria alla pratica:
Il punteggio che si riceve per il lavoro svolto è spendibile acquistando prodotti dal Catalogo Prodotti Farnell. Quindi, come giustamente viene scritto sul sito: ” si può scrivere un contenuto, ed una volta ricevuto il punteggio del contenuto stesso, spenderlo su un prodotto di interesse. Se invece i punti non sono spesi immediatamente si accumulano, permettendo l’acquisto di oggetti piu’ consistenti, ” sempre a seconda dell’esigenza dell’utente.
Ciò che ci ha colpito in base alle nostre ricerche, è che oltre al catalogo prodotti, è la voglia degli autori di portare avanti questa passione. Citano testualmente: ” Vogliamo costruire insieme a voi (studenti elettronici e programmatori) una comunità di persone che contribuiscono alla crescita del sito creando uno scambio dinamico di idee. ” Infatti la forza è la condivisione libera del nostro sapere in favore della comunità. Questo è davvero importante ed quello che si dovrebbe coltivare nella maggior parte dei casi. Altra nota da non sottovalutare è che, credo tutti, chi più e chi meno, in passato o anche tutt’ora abbiamo dei progetti nascosti o che non abbiamo mai portato a termine magari per via del poco tempo o per qualche intoppo che ha bloccato il nostro avanzamento. Nessun problema: come indica il regolamento sopra elencato, gli iscritti dovranno presentare degli articoli sicuramente originali e mai pubblicati sul web. Questa è una delle principali particolarità, ma sempre una delle tante, interessanti e spero costruttive. Nell’immagine sottostante sono presenti vari prodotti che EMC Elettronica mette a disposizione:
L’iscrizione è gratuita e prevede determinati vantaggi:
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Salve cari lettori, finalmente è arrivata. Annunciamo e vi presentiamo la rubrica di Geekissimo dedicata al mondo gnu/linux. Il suo nome? Geekux.
Cosa è Geekux?
E’ una rubrica che uscirà mensilmente dedicata interamente al movimento open source e gnu/linux in tutte le sue forme. Cercheremo inoltre di addentrarci e tenerci informati su tutto quell’aspetto chiamato tecnologia ed informatica.
E’ un’iniziativa in cui crediamo, e come dire, vogliamo attrarre un maggior numero di lettori per approfondire, scoprire e conoscere questo fantastico mondo.
Di cosa si occupa?
Gli aspetti principali e fondamentali sono raggruppati qui sotto:
Contatti: potete segnalare curiosità, indicarci informazioni utili, dare nuovi spunti su un articolo che ritenete importante, tramite il form apposito a questo indirizzo
Che il sistema gnu/linux sia in costante crescita è un dato di fatto, che venga sempre di più utilizzato da un ampio numero di uenti ne è un altro, che in commercio ci siano sempre più distribuzioni un altro ancora. Ma oggi, cari lettori, vogliamo presentare una distribuzione gnu/linux completamente italiana. Il suo nome? Hymera.
Caratteristiche e vantaggi:
Citano testualmente: ” Il processo di sviluppo di Hymera è stato imperniato su un comune denominatore: coniugare i vantaggi di Linux con l’usabilità assicurata dai sistemi Windows. ”
Facendo una rapida panoramica i vantaggi indicati dal team riguardano l’usabilità adatta per gli utenti meno esperti, sopratutto appunto, da quella utenza che è migrata da Windows. Hymera, supporta inoltre, un vasta gamma di periferiche e riconosce in maniera istantanea il nuovo hardware, esempi possono essere fotocamere, stampanti, scanner, lettori MP3 e via discorrendo. Offre anche la tecnologia multipiattaforma con la versione Evolution in grado, tramite iun dispositvo usb, di usufruire del nostro Desktop in qualunque posto dovessimo trovarci. Una particolarità è che Evolution, si avvia anche nei sistemi Mac.
Firefox 3.5 (precedentemente noto come 3.1) aggiunge il supporto per nuovi standard web (fra i più interessanti quelli riguardo i tag audio e video), una modalità di navigazione privata, migliori prestazioni nell’eseguire codice JavaScript, e molto altro ancora.
Con questa guida, voglio segnalare una procedura per installarlo in lingua italiana nel nostro Ubuntu 9.04.
Come ben tutti sappiamo il mondo open source con le distribuzioni Gnu/Linux nello specifico, stanno pian piano ritagliandosi una fetta spero importante nel nostro futuro. Più volte è stato detto che il 2009 sia l’anno del pinguino. Sicuramente nessuno, e dico nessuno, si aspettava che venissero fatte delle implementazioni così importanti in modo da rendere Gnu/Linux una distribuzione ” usabile ” dalla maggior parte delle utenze. Anche quelli che comunemente si insediano nella classe dei non esperti. Con l’avvento di Windows 7 però, le statistiche sono notevolmente cambiate.
Dando un rapido sguardo all’immagine soprastante dei valori riportati da StatCounter, i dati più recenti mostrano l’uso di Linux a 0,71% e Windows 7 con una percentuale di 0,68%. Il non morente Windows XP invece occupa il 71%.