Apple risponde ufficialmente alla questione tracciamento degli utenti: prove tecniche di arrampicamento sugli specchi?


Come tempestivamente riportato dai nostri “cugini” di The Apple Lounge, nelle giornata di ieri Apple ha diffuso un comunicato ufficiale in cui ha risposto (o ha cercato di farlo) alle accuse di tracciare gli utenti con iPhone e iPad: il cosiddetto LocationGate.

Per farla breve, il colosso di Cupertino ribadisce di non aver mai spiato nessuno, attribuendo al famigerato file consolidated.db (quello in cui sono conservate tutte le informazioni sugli spostamenti degli utenti) un’unica funzione, quella di creare un database delle posizioni delle reti Wi-Fi e delle celle GSM per rendere più rapida la localizzazione (che con il solo GPS risulterebbe più lenta). Ciò avverrebbe senza fare un log delle posizioni geografiche e memorizzando anche i dati relativi alle celle lontane centinaia di chilometri dalla posizione dell’utente: “roba complicata” che non è stata spiegata bene agli utenti, sostiene la stessa Apple.

Anche Windows Phone 7 traccia gli utenti? Microsoft risponde


Nello “scandalo” che ha visto Apple tirare in ballo Google per la questione del tracciamento degli utenti tramite smartphone, mancava un solo nome all’appello, quello di Microsoft che però non si è fatta attendere e ha detto la sua sulla questione in un’intervista pubblicata da CNET.

Alla domanda diretta “cosa tracciate con il vostro sistema operativo”, il colosso di Redmond ha risposto affermando che quando un’applicazione per Windows Phone 7 invia una richiesta d’informazioni sulla posizione geografica: “il sistema trasmette l’indirizzo MAC dell’access point Wi-Fi in uso (ma non il suo nome), la potenza del segnale, una ID per ogni dispositivo generata casualmente e usata per un periodo di tempo limitato e, se il GPS è attivo, la posizione geografica, la direzione e la velocità di viaggio dell’utente”. Abbastanza inquietante detta così, ma c’è anche una parte tranquillizzante.

Apple VS Google: è guerra sul tracciamento degli utenti


Dopo aver citato Samsung per la presunta copia del design di iPhone e iPad, Apple mette nel mirino un altro suo acerrimo rivale e lancia il suo guanto sfida verso Google. O almeno così pare.

Come avrete sicuramente letto sui giornali o sentito in TV, il colosso di Cupertino è nella bufera per la scoperta di un file presente su iPhone e iPad 3G nel quale sarebbero conservati tutti gli spostamenti degli utenti tracciati tramite il GPS GSM. Questo file, chiamato consolidated.db, è disponibile anche nelle copie di backup di iTunes e non è cifrato, il che significa che potenzialmente chiunque può leggerne il contenuto e scoprire tutti i luoghi frequentati dal possessore del telefono o del tablet “spione”.

L’unica nota positiva di tutta la faccenda è che i dati non vengono inviati ad Apple, che avrebbe prontamente risposto alle accuse di “tracciamento” da parte di utenti e giornalisti con una e-mail in cui Steve Jobs avrebbe sostenuto due tesi piuttosto discutibili: noi non tracciamo nessuno mentre Android invece lo fa.