Apple Microsoft

Microsoft VS Apple: lo studio sui rapporti di vendita tra PC e Mac

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Sino a qualche anno addietro e, per l’esattezza, sino al 2004, possedere un PC significava essere parte integrante della maggioranza mentre possedere un Mac significava essere parte integrante di un piccolo mercato di nicchia.

Dal 2004 in poi, invece, la situazione in questione ha poi iniziato a mutare, e non di poco, poiché è stato proprio a partire da quell’anno che che ha avuto inizio la scalata di Apple al dominio di Microsoft, un’impresa questa che, proprio durante gli ultimi tempi, è andata ad arricchirsi ulteriormente con l’arrivo di iOS che ha inciso in maniera particolare nell’economia della ben nota azienda della mela morsicata.

La situazione in questione è stata ben sottolineata nei grafici pubblicati da Asymco nei quali, appunto, viene mostrato il rapporto tra le vendite dei PC e quelle dei Mac evidenziando tutti i cambiamenti storici avvenuti a partire dall’oramai ben lontano 1984 sino al 2010 e mettendo inoltre in risalto la rivoluzione che, a quanto pare, è attualmente in corso.

Grazie a tali grafici, quindi, è stato possibile determinare l’andamento temporale del rapporto tra i sistemi della redmondiana e quelli di Cupertino, un rapporto che nel 1984, l’anno in cui debuttò il Macintosh, risultava pari a 6.

Nel 1984, infatti, per ogni prodotto Apple venduto Microsoft ne commercializzava ben 6.

Mac crash Google Chrome

Il Mac va in crash? La colpa potrebbe essere di Google Chrome!

Mac crash Google Chrome

Soltanto da pochissimo Google ha reso disponibile un’apposita versione di Google Chrome per device iOS risucendo a riscuotere, in maniera quasi fulminea, gran successo tra la vasta utenza.

Purtroppo, però, a quella che va a configurarsi come una bella e buona notizia va adesso a sommarsi la news che, proprio nel corso delle ultime ore, ha iniziato ad impazzare online.

Stando a quanto reso noto pare proprio che l’ultima versione di Gogole Chrome per OS X sia in grado di provocare gravi blocchi e crash sui Mac più recenti.

Il problema, a quanto pare, avrebbe a che fare con l’accelerazione via GPU del browser ed il “fattaccio”, nello specifico, andrebbe ad interessare i Mac dotati di scheda grafica Intel HD 4000.

OpenOffice, la maggior parte dei download è stata eseguita da utenti Windows

OpenOffice è la ben nota controparte, gratuita e di natura opensource, a Office, la suite d’ufficio resa disponibile, previo versamento di una specifica somma di denaro, da Microsoft, che, proprio per le sue features, risulta ampiamente utilizzata da un sempre maggior numero di utenti.

Tuttavia, considerando la sua natura, in molti riterranno che i principali utilizzatori di OpenOffice, giunto ora alla versione 3.4, possono essere identificati in coloro che si servono di un computer dotato di OS Linux.

Le recenti statistiche, però, a quanto pare, vanno a dimostrare l’esatto contrario.

CheatSheet, visualizzare l’elenco di tutte le hotkey delle applicazioni in uso su Mac

Utilizzare, su Mac OS X, le scorciatoie da tastiera per eseguire in maniera ben più semplice e rapida tutte quelle varie ed eventuali operazioni che, invece, di default, richiedono un maggior numero di click per poter essere attuate è senz’altro una gran bella comodità.

In tal modo, infatti, è possibile incrementare, e non di poco, il proprio grado di produttività velocizzando enormemente l’esecuzione di numerose operazioni.

Talvolta, però, conoscere ed apprendere tutte le hotkey disponibili per un dato applicativo, specie per quelli recentemente installati, può risultare difficile motivo per il quale una risorsa quale CheatSheet può rivelarsi molto utile.

CheatSheet, infatti, è un piccolo software totalmente gratuito e destinato ad essere utilizzato su Mac OS 10.7 ed eventuali versioni successive che consente di visualizzare, in modo praticamente istantaneo, tutte le scorciatoie da tastiera facenti riferimento all’applicazione attiva, così come illustrato anche nello screenshot d’esempio presente ad inizio post.

Il software, dopo essere stato installato, resta attivo in background in modo tale da poter essere subito richiamato al momento opportuno semplicemente tenendo premuto per qualche secondo il tasto cmd.

PDF Presenter, visualizzare i documenti PDF come presentazioni ed aggiungervi annotazioni

Uno tra i software maggiormente utilizzati per le creazione e la visualizzazione delle presentazioni è, senza alcun dubbio, PowerPoint che, così come ben saprà la maggior parte di voi appassionati lettori di Geekissimo, offre una gran quantità di feture per personalizzare ed organizzare al meglio la visualizzazione delle varie slide.

Per poter realizzare una presentazione è infatti necessario lavorare sulle slide ma utilizzando PDF Presenter è possibile ottenere lo stesso risultando servendosi però di documenti in formato PDF.

PDF Presenter, infatti, è un software totalmente gratuito, di natura open source ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows, Mac e Linux, previa installazione di Java, che consente di visualizzare i file in formato PDF come presentazioni così com’è possibile visualizzare le slide sfruttando il software parte integrante del pacchetto Office di Microsoft.

Symantec, Flashback ha generato un introito di 14 mila dollari per i suoi creatori

Settimane addietro Flashback, il trojan che ha colto alla sprovvista gli utenti in possesso di Mac OS X, ha iniziato a impazzare sui computer Apple di mezzo mondo causando non pochi problemi e facendo inoltre cadere le certezze in merito alla presunta non vulnerabilità dei prodotti made in Cupertino.

Stando a quanto reso noto Flashback avrebbe inoltre prodotto guadagni per circa 14 mila dollari che sarebbero dovuti finire direttamente nelle tasche degli sviluppatori del trojan.

Gli sviluppatori di Flashback, infatti, adottando la pratica del click fraud, ovvero delle frodi sui click, hanno fatto in modo che circa il 2% dei Mac infetti entrati a far parte della botnet esponessero ai rispettivi utilizzatoti tutta una serie di apposite inserzioni gestite da società pay-per-click.

Il nuovo MacBook Pro sarà dotato di Retina Display?

La prossima generazione di MacBook Pro che Apple dovrebbe annunciare entro giugno e rendere disponibile all’acquisto entro la fine dell’anno corrente potrebbe andarsi a caratterizzare, per quanto concerne il modello da 15 pollici, per la presenza del Retina Display, una feature questa descritta dalle fonti anonime che hanno fornito l’indiscrezione come la più grande innovazione in ambito Mac applicata, dopo anni ed anni, da Cupertino.

Stando infatti a quelle che sono le informazioni emerse nel corso delle ultime ore pare che l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo sia decisa ad immettere sul mercato un nuovo modello di MacBook Pro da 15 pollici caratterizzato, così come già accennato, dal Retina Dsplay ma anche dalla presenza di una scheda video NVIDIA e da quella di un processore Intel Ivy Bridge, motivo per il quale è probabile che venga adottato per la prima volta lo standard USB 3.0 che, però, non andrà a sostituire Thunderbolt.

Apple aggiorna OS X Lion: il bug di FileVault è stato corretto

Proprio pochi giorni fa è venuta a galla l’esistenza di una grave vulnerabilità su Mac OS X Lion 10.7.3 relativamente alla funzione FileValut e all’archiviazione in chiaro delle password di login degli utenti.

Nel corso delle ultime ore, però, Apple ha provveduto a rilasciare un apposito aggiornamento per OS X Lion che porta il sistema operativo alla versione 10.7.4 e che, appunto, mira alla correzione della vulnerabilità in questione.

L’ultimo aggiornamento risolve quindi il problema relativo a FileValut portando con sé anche varie altre novità che, in linea generale, riguardano l’intero OS, la sua stabilità, la sua sicurezza e la compatibilità con software ed applicazioni di varia tipologia.

PhotoGrok, visualizzare foto ed altri tipi di file filtrandoli in base ai dati EXIF

Già altre volte, qui su Geekissimo, abbiamo parlato dei dati EXIF (Exchangeable Image File Format), vale a dire quell’insieme di informazioni, visualizzabili accendendo alla sezione Proprietà di foto ed immagini, brani musicali ed altre tipologie di file che sono stati importati da macchine fotografiche digitali, scanner etc., mediante le quali visualizzare dettagli specifici su quel dato file e le impostazioni impiegate per ottenerlo.

I dati EXIF possono essere visualizzati senza problemi accedendo alla sezione prorpietà di uno specifico file ma nel caso in cui risulti necessario operare su molteplici elementi l’esecuzione della procedura in questione potrebbe rivelarsi abbastanza scomoda.

Tenendo conto di quanto appena affermato quest’oggi, cari lettori di Geekissimo, andiamo a dare uno sguardo a PhotoGrok, un software totalmente gratuito, basato su Java e, di conseguenza, utilizzabile su Windows, su Mac e su Linux, che consente di visualizzare immagini ed altri tipi di file raggruppandoli in base ai relativi metadati e di agire su di essi a seconda del caso, il tutto agendo mediante un’accattivante interfaccia utente (ad inizio post è anche possibile visionarne uno screenshot illustrativo).

Mac OS X Lion password in chiaro

Mac OS X Lion, per un errore di programmazione le password vengono mostrate in chiaro

Mac OS X Lion password in chiaro

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore Mac OS X Lion 10.7.3, ovvero l’ultima versione del sistema operativo Apple, presenterebbe una grave vulnerabilità relativamente alla funzione FileValut.

Nel dettaglio, secondo quanto reso noto dal ricercatore di sicurezza David Emery, uno sviluppatore Apple ha lasciato attiva, in maniera inavvertita, la modalità di debug del codice che memorizza in un file di testo tutte quelle che sono le password di login degli utenti.

FileValut, infatti, è la tecnologia che viene impiegata sui computer Mac per effettuare la crittografia delle directory.

In tal modo, quindi, il file di log in cui risultano memorizzati i dati di debug può essere letto senza alcun tipo di problema effettuando il boot del sistema tramite un disco collegato mediante Firewire.

ShareMouse, controllare più computer utilizzando un solo mouse ed una sola tastiera

Gli utenti che dispongono di più computer e, per svariate ragioni, hanno la necessitò di dover operare su più postazioni simultaneamente di sicuro potranno trovare molto utile uno strumento quale ShareMouse in modo tale da ottenerne una migliore e ben più pratica gestione e, perchè no, anche al fine di risparmiare del tempo prezioso.

ShareMouse, infatti, è un software completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su sistemi operativi Windows e Mac che, così come suggerisce lo stesso nome, permette, una volta in uso, di controllare più computer simultaneamente servendosi di un solo mouse e di una sola tastiera.

Per eseguire quanto appena accennato sarà sufficiente trascinare il cursore del mouse direttamente ai lati dello schermo e sarà dunque possibile controllare il computer successivo.

Amazon Cloud Drive client desktop

Anche Amazon punta sul cloud, disponibile il client per Windows e Mac

Amazon Cloud Drive client desktop

Durante la giornata di ieri Amazon ha presentato ufficialmente il client dedicato ai sistemi operativi Windows e Mac grazie al quale, d’ora in avanti, sarà possibile usufruire di tutte le funzionalità del servizio di cloud storage reso disponibile dalla ben nota compagnia di e-commerce direttamente dal proprio desktop o, nel secondo caso, dalla propria scrivania.

Amazon Cloud Drive, sino a qualche ora addietro utilizzabile solo e soltanto dalla finestra del browser web, diviene ora comodamente e rapidamente accessibile sotto forma di client risultando comprensivo di supporto al drag and drop di elementi e cartelle, di download diretto o upload funzionante anche in background e di modalità di pausa e recupero dei dati nel caso in cui la connessione alla rete venga persa improvvisamente.

Quella in questione va a configurarsi come una mossa di particolare rilevanza per il gruppo di Jeff Bezos che, in tal modo, dimostra di voler puntare sulla “nuvola” cercando, al contempo, di distinguersi dalle varie altre soluzioni di cloud storage che risultano attualmente presenti sulla piazza come nel caso del recente Google Drive.

Synkron: sincronizzare facilmente file e cartelle su Windows, Mac e Linux

Chi, per svariate ragioni, si ritrova a doversi servire frequentemente di una o più chiavette USB per trasferire, ad esempio, il lavoro eseguito in ufficio direttamente sul PC di casa o viceversa potrebbe essere alla ricerca di un qualche sistema alternativo mediante cui poter eseguire l’operazione in questione in maniera ancor più pratica e veloce.

Tenendo conto di quanto appena affermato in una situazione di questo tipo potrebbe rivelarsi particolarmente utile ricorrere all’utilizzo di una risorsa quale Synkron, a patto però che si desideri sfruttare una risorsa adibita alla sincronizzazione dei file.

Synkron, infatti, è un software totalmente gratuito, di natura open soruce e perfettamente funzionante su sistemi operativi Windows, Mac e Linux che, una volta in uso, permetterà di sincronizzare più cartelle simultaneamente e, eventualmente, previa pianificazione e di effettuare il processo in questione prendendo in esame solo e soltanto specifiche estensioni di file.

Apple, disponibile l’update per contrastare Flashback

Apple update Flashback

La patch annunciata e promessa da Apple relativamente al malware Flashback nella sua variante K è stata finalmente e prontamente rilasciata dalla ben nota azienda della mela moriscata proprio nel corso delle ultime ore per cui, a partire da questo momento, gli utenti Mac potranno continuare a servirsi di Java sulle proprie postazioni multimediale senza aver paura di poter incappare in eventuali pericoli.

La patch è stata resa disponibile, seppur in notevole ritardo rispetto a quanto fatto per Windows e Linux, mediante lo strumento Aggiorna Software o, ancora, servendosi della pagina di supporto Apple, e va a configurarsi proprio come un update, siglato come 1.6.0.31, relativo alla tecnologia realizzata da Oracle ponendo quindi rimedio alla falla mediante cui sono stati infettati la considerevole cifra di ben 600 mila Mac andando a bloccare la possibilità di eseguire codice dannoso così come nel caso del malware Flashback.K.