Facebook dice no alla pubblicità su WhatsApp

Dopo aver ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea per la messa a segno dell’acquisizione di WhatsApp il buon Mark Zuckerberg ed il suo team hanno fatto sapere di non essere intenzionati ad introdurre pubblicità o servizi a pagamento sull’oramai celebre piattaforma di instant messaging. La lieta notizia è stata data dal giovane CEO del social network in persona durante un incontro in India sul tema dell’espansione della connettività nei Paesi del terzo mondo.

Facebook dice no alla pubblicità su WhatsApp

Facebook, quindi, non cercherà ulteriori tentativi di monetizzazione e si “accontenterà” del canone annuo di 0,99 centesimi di euro che i possessori di WhatsApp già pagano per l’utilizzo dell’app a partire dal secondo anno.

Facebook sta per lanciare Slingshot, l’app rivale di Snapchat

Facebook sta per lanciare Slingshot, l'app rivale di Snapchat

A quanto pare Facebook ha intenzione di mettere a segno un nuovo attacco contro Snapchat, l’app di messaggistica istantanea salita agli onori della cronaca per la funzione di autodistruzione dei messaggi.

Stando infatti a quanto riportato nel corso delle ultime ore dal Financial Times entro la fine del mese corrente l’azienda di Menlo Park annuncerà una nuova app di messaggistica identificata, per il momento, con il nome di Slingshot.

Grazie a questa nuova app gli utenti potranno condividere foto e video avendo inoltre la possibilità, al pari di Snapchat, di specificare la durata della visualizzazione sul dispositivo del destinatario.

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

WhatsApp, raggiunto il traguardo dei 500 milioni di utenti attivi

WhatsApp, raggiunto il traguardo dei 500 milioni di utenti attivi

Se nelle scorse ore qualcuno poteva avere ancora delle perplessità in merito al fatto che WhatsApp fosse uno tra i servizi di instant messaging più utilizzati al mondo adesso con l’annuncio fatto dallo stesso team dell’app ogni eventuale dubbio a riguardo è stato fugato. Mediante un apposito post sul blog ufficiale WhatsApp ha infatti annunciato di aver raggiunto un traguardo storico: quello dei 500 milioni di utenti attivi.

WhatsApp sottolinea che a differenza di molti altri servizi che sono soliti indicare gli utenti registrati l’importante numero in questione fa riferimento ai soli utenti attivi ovvero coloro che utilizzano realmente l’app.

Il team di WhatsApp ha inoltre reso noto che ogni giorno vengono inviati e ricevuti oltre 60 miliardi di messaggi, 700 milioni di foto e 100 milioni di video e che i paesi in cui è stato registrato il maggiore tasso di crescita sono Brasile, Messico, India e Russia.

Facebook non ha intenzione di chiudere WhatsApp

Facebook non ha intenzione di chiudere WhatsApp

Da alcune ore a questa parte circola senza sosta una notizia che ha destato l’attenzione di tutti e messo in allarme molti: la chiusura di WhatsApp.

Partendo dalla premessa che ciò non accadrà, nè oggi nè prossimamente, tutto ha avuto inizio nella giornata di ieri quando il Daily Mail ha rilanciato la notizia riguardante la rimozione della funzione chat dall’app mobile di Facebook parlando dell’obbligo, per tutti gli utenti iscritti al social network, di doversi servire dell’app Facebook Messenger per chiacchierare con gli amici dallo smartphone. A trarre in inganno è stato però il titolo che partiva con “What’sApp with that?”. Da li il caos… nonostante il contenuto dell’articolo in questione non avesse nulla a che vedere con la nuova compera di Facebook.

Più quotidiani, compresi quelli italiani, hanno quindi cominciato a scatenarsi prendendo un clamoroso granchio sulla presunta chiusura di WhatsApp.

Steve Ballmer, Mark Zuckerberg e Al Gore: tutti volevano acquistare Twitter

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I  social network si sfidano costantemente tra loro, ma dobbiamo ammettere che molti prendono sin troppa ispirazione dal famoso Twitter. Basti pensare agli hashtag oppure ai box di tendenza che Facebook sta testando da poco tempo. Il microblogging fu lanciato nel lontano 2006 dal noto Jack Dorsey e da altre personalità che hanno contribuito alla crescita dell’uccellino.

Ricercatore viola la privacy di Mark Zuckerberg per evidenziare un bug di Facebook

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Facebook non è solo famoso per tutte le sue utili funzioni, ma anche per i bug e gli attacchi hacker che stressano la vita virtuale degli utilizzatori. La piattaforma ha cercato molte volte di sopperire ad ogni problema, ma recentemente un ricercatore ha voluto gettare luce sulla negligenza del team che si cela dietro le pagine bianche e blu.

Il social network è stato violato, ma questa volta lo scopo non è quello di rubare dati sensibili o altro, ma solo quello di ottenere attenzione in modo da far chiudere tale falla.