Google sperimenta un innovativo servizio di telemedicina

Google sperimenta un innovativo servizio di telemedicina

A tutti è capitato almeno una volta di utilizzare Google per cercare i sintomi, presunti o effettivi, di una malattia al fine di ottenere maggiori informazioni a riguardo.

Google sperimenta un innovativo servizio di telemedicina

Considerando però la gran quantità di informazioni disponibili online e tenendo conto anche del fatto che spesso stabilire in maniera esatta a cosa corrisponde un determinato malore può essere difficile il team del colosso di Mountain View ha ben pensato di rendere disponibile un nuovo e peculiare servizio di telemedicina nel suo motore di ricerca.

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

I Google Glass saranno utilizzati in sala operatoria anche in Italia

In più occasioni si è parlato dell’aiuto concreto che i Google Glass possono offrire qualora impigati a scopo professionale. Esempio emblematico di ciò sono senza alcun dubbio l’utilizzo che la polizia di New York, le hostess della Virigin Atlantic ed i Vigili del Fuoco ne hanno fatto.

Gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete sono però stati sfruttati anche in ambito ospedaliero. Oltreoceano, infatti, dopo il loro primo ingresso in sala operatoria avvenuto a giungo del 2013 i Google Glass sono stati sfruttati anche quest’anno per un intervento chirurgico. Il medesimo percorso è stato recentemente intrapreso anche in Italia, per la prima volta in assoluto.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato diramato l’annuncio che l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, sarà il primo centro ospedaliero in Italia a fare uso dei Google Glass.

“Perché scrivo sul blog? Perché me l’ha detto il dottore”

Ospedal

A chi vi chiede il perché passiate tanto tempo davanti al computer a scrivere ed ad aggiornare il vostro blog, ora potete rispondere che ve l’ha detto il dottore. Scherzi a parte, da uno studio appena pubblicato su Scientific American emerge che la blogosfera si è andata sempre più riempiendo negli ultimi anni proprio a causa dei benefici terapeutici che lo scrivere riguardo a esperienze personali, pensieri e sentimenti porta. Insomma: scrivere di sé e dei propri problemi per degli sconosciuti produrrebbe molti benefici psicologici.

Secondo i ricercatori, scrivere su un blog migliora la memoria e il sonno, migliora l’attività delle cellule immunitarie e riduce il carico virale nei pazienti affetti da Hiv; addirittura, velocizza le guarigioni dopo le operazioni chirurgiche. Tra l’altro – e questa è una notizia davvero bella – sembra che i pazienti di oncologia (quindi affetti da cancro) che iniziano a scrivere poco prima di iniziare le cure, si sentono poi molto meglio, mentalmente e fisicamente, di coloro che non fanno blogging. Insomma, spiega Alice Flaherty, neuroscienziata dell’università di Harvard e del Massachusetts General Hospital, l’uomo è un animale sociale, e lamentarsi e parlare dei propri problemi diventa un po’ una specie di “placebo per diventare più soddisfatti”.

14 modi per aiutare la scienza nei momenti di inattività del PC

Da bravi geek sicuramente amerete il mondo scientifico, così come sarete a conoscenza della funzione del calcolo distribuito, vale a dire quando più computer in tutto il mondo, grazie alla grande rete, collaborano al raggiungimento di un determinato obiettivo, mettendo a disposizione la propria potenza di calcolo nei cosiddetti “tempi morti”.

Ed allora perchè non vedere subito insieme ben 14 modi per aiutare la scienza nei momenti di inattività del PC? Dall’astronomia alla medicina, passando per le nano-tecnologie e le animazioni 3D ce n’è davvero per ogni gusto:

  1. Stardust@Home: missione della NASA per studiare al meglio le particelle stellari.
  2. SETI@Home: per cercare segni di vita intelligente nello spazio, tramite i segnali radio.
  3. Folding@Home: per studiare l’avvolgimento delle proteine e capire lo sviluppo di alcune malattie.
  4. Cosmology@Home: per scoprire quale teoria sull’universo si avvicina di più alla realtà delle cose (progetto dell’Università dell’Illinois).
  5. FightAIDS@Home: progetto del laboratorio Olson per scoprire una cura contro l’AIDS.

Visible Body: Esplorando il corpo umano in 3d

Esplorando il corpo umano

Molti di voi si ricorderanno il cartone “esplorando il corpo umano”, ebbene nell’era del web 2.0 è arrivata la versione web. Infatti Argosy’s Visible Body permette di esplorare il corpo umano in tutti i suoi dettagli, una sorta di Google Earth anatomico.

Un applicazione davvero senza precedenti per l’anatomia del corpo umano. The Visible Body comprende più di 1.700 strutture anatomiche, inclusi gli organi e i sistemi più importanti del corpo umano. Tutto ovviamente sfruttando un ottima grafica 3D. Inoltre permette una ricerca approfondita di un determinato “organo” ed è veramente facile da utilizzare.

Il PageRank di Google? Funziona proprio come il nostro cervello

PRank

Abbiamo letto da un sacco di parti che Google, spesso, si comporta con un secondo cervello, o una “memoria di backup” per tanti di noi. Ma forse non era proprio uno scherzo. Le più recenti ricerche che indagano come il cervello umano richiami dalla memoria le informazioni suggeriscono che il processo è molto simile a quello che porta Google ad assegnare, a ogni sito, un PageRank.

In particolare, PageRank guarda alla popolarità dei siti, non solo in termini di quanti link un sito riceve, ma anche in termini di quanto sono popolari questi link. Quindi, ad esempio, essere linkati da un sito importante è molto meglio – paradossalmente – di essere linkati da dieci siti sconosciuti. Ebbene: il cervello si comporta proprio allo stesso modo, selezionando e gestendo le informazioni non in base alla loro popolarità “assoluta”, ma in base ai concetti collegati al concetto stesso.

Le migliori invenzioni dell’anno (secondo Time)

iPhone

Come di consueto Time, una delle riviste più autorevoli e seguite nel mondo, ha decretato le migliori invenzioni dell’anno che si sta per concludere. La lista è divisa per argomenti e tra i nuovi brevetti ce ne sono alcuni, di cui si è sentito ancora parlare molto poco. che sicuramente vi stupiranno. Quest’anno il vincitore assoluto del particolare concorso è l’iPhone, il telefonino multimediale touch-screen della Apple che sta facendo impazzire gli Stati Uniti e che tanto si sta facendo attendere nel nostro paese.

Ma andiamo a vedere anche quali sono i prodotti più interessanti delle altre categorie. In “Automobili e autobus” vince la macchina autonoma, un’auto completamente ecologica che viaggia con energia prodotta dal vento o dal sole. Nella categoria dei computer, invece, troviamo molti oggetti interessanti tra cui segnaliamo degli schermi ultra sottili che si possono piegare come fogli di carta progettati da Lg, Philips e Sony.