PhotoBook, le foto di Facebook finalmente hanno un’ordine

Se provate a pensare a dove avete tutte le vostre foto noterete una cosa: l’unica risposta più appropriata è “ovunque”.

Da quando il photosharing ha sviluppato il suo appeal sul pubblico internet e grazie a Facebook è arrivato a livelli inimmaginabili anche solo pochi anni fa, le nostre foto, intese come le foto che ritraggono la nostra persona o le persone che ci stanno a cuore, sono sparse fra vecchi armadi, hard disk portatili e soprattutto, la rete.

Ognuno di noi almeno una volta avrà detto la fatidica frase “la maggior parte delle foto che ho su Facebook non sono mie”, sottolineando l’apparente contraddittorietà della cosa. In realtà questo è quello che succede quando l’umanita gioca con il cloud computing. I nostri dati e i dati che ci interessano sono di proprietà di tutti, li’ a disposizione nostra e di chi ne voglia usufruire.

Picurio, un servizio pratico e completo per il photosharing

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Amanti della fotografia digitale e poco spazio a disposizione sul PC per archiviare tutti i momenti più belli? Bhe, non so voi, ma a quanto pare spesso i nostri adorati computer sembrano non essere mai sufficientemente capienti per contenere tutti i nostri scatti.

Per ovviare a questo fastidioso problema è ora disponibile online un nuova applicazione che si rivela particolarmente utile: Picurio.

Si tratta di uno strumento ben organizzato per il photosharing, che mette a disposizione dell’utente 2 GB di spazio gratuito in cui stoccare le nostre immagini, avendo così l’opportunità di organizzare e condividere tutte le nostre foto mediante un’unica applicazione online.

Alcune fonti per sfondi in stile HDR

Alcune fonti per sfondi in stile HDR

“L’ HDR, acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in computer grafica e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi”.

“Le tecniche HDR sono fondate sulla natura fisica della luce. Per i calcoli si utilizzano le stesse unità di misura della fotometria, dove, per esempio, al sole viene assegnato un valore di luminosità milioni di volte più grande di quello del monitor del personal computer”. E dopo questa piccola introduzione, lo ammetto presa da Wikipedia, dato che non sono un esperto in campo di fotografia, voglio segnalarvi HDRwalls.