bloccare processi windows

Task Blocker, bloccare qualsiasi processo di Windows in esecuzione

bloccare processi windowsTalvolta può accade di imbattersi in un processo di Windows che non vuole proprio saperne nulla di terminare o che qualora bloccato riparte in maniera automatica. In questi casi il solo task manager di Windows serve davvero a ben poco.

Per far fronte al verificarsi di una situazione di questo tipo è però possibile ricorrere all’impiego di uno strumento quale Task Blocker.

Si tratta di un software totalmente gratuito, di natura open source ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che una volta entrato in azione impedisce a processi selezionati di avviarsi sul sistema.

Dopo aver installato il software è necessario assicurarsi di averlo avviato con privilegi di amministratore cliccando con il tasto destro del mouse sul file eseguibile e selezionando la voce Esegui come amministratore.

terminare processi windows

KillEmAll, terminare i processi non necessari in un click

terminare processi windows

Anche se ben protetto virus e malware talvolta possono attaccare il proprio OS arrivando addirittura a bloccare l’esecuzione di alcuni programmi installati, antivirus compresi.

In situazioni di questo tipo uno strumento quale KillEmAll può tornare sicuramente molto utile.

Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!

KillEmAll è un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta in uso, consente di terminare i processi attivi non necessari al funzionamento dell’OS mediante un unico click.

Nokia lancerà il suo smartwatch nel terzo trimestre del 2014

Apple VS Samsung, per Nokia ha ragione Cupertino

Nokia si unisce ad Apple contro Samsung

In merito alla lunga diatriba brevettuale che vede coinvolte Apple e Samsung e che recentemente è tornata sotto i riflettori per il congelamento di 450 milioni di dollari di risarcimento anche Nokia ha deciso di dire la sua pubblicando un’apposita nota dalla quale si evince chiaramente il pieno appoggio per l’operato di Cupertino.

Nokia, infatti, si è dichiarata favorevole al divieto di vendita per alcuni dispositivi Samsung in terra a stelle e strisce dicendosi inoltre particolarmente preoccupata per quella che è la situazione che è andata a crearsi e sulle possibili evoluzioni della faccenda.

Nokia, infatti, sostiene che nel caso in cui il blocco delle vendite dei device Samsung venga negato si verrebbe a creare un pericoloso precedente poiché, in tal modo, verrebbe danneggiata la capacità dei produttori di device di impedire la vendita di prodotti che un competitor ha imitato.

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Apple VS Samsung, congelati 450 milioni di dollari di risarcimento

Apple Samsung multa dimezzata giudice Lucy Koh

Un ulteriore tassello dell’oramai infinita guerra brevettuale che vede coinvolte Apple e Samsung è andato ad aggiungersi proprio nel corso delle ultime ore.

Il giudice federale Lucy Koh, ovvero la donna che presiede le cause tra l’azienda della mela morsicata e quella sudcoreana in California, è intenzionato a modificare l’ammontare del risarcimento danni che Samsung deve pagare ad Apple.

Il giudice ha congelato una cifra pari a circa 450 milioni di dollari portando quindi l’ammontare del risarcimento ad Apple a poco meno 600 milioni di dollari, una notevole riduzione questa rispetto al pagamento di oltre 1 miliardo di dollari che era stato stabilito ad agosto dello scorso anno per la violazione di diversi brevetti con i dispositivi Galaxy.

In tale somma rientrano ben 14 prodotti, quali il Galaxy Prevail, il Gem, l’Indulge, l’Infuse 4G, il Galaxy SII AT&T, il Captivate, il Continuum, il Droid Charge, l’Epic 4G, l’Exhibit 4G, il Galaxy Tab, il Nexus S 4G, il Replenish e il Transform.

iPhone low cost minaccia samsung

Apple VS Samsung, tra contestazioni e batterie

Apple VS Samsung contestazioni brevetti dispositivi e fornitura batterie

Qualche giorno fa Samsung ha fatto sentire a gran voce la sua necessità di conoscere i dettagli dell’accordo tra Apple ed HTC provvedendo, al contempo, a puntare il dito contro l’iPad mini chiedendo che l’ultimo arrivato in casa Cupertino, unitamente all’iPhone 5, al nuovo iPad con display Retina e all’iPod Touch, venga incluso nelle carte del processo che verrà avviato nel 2014 a causa della presunta violazione di un brevetto inerente le comunicazioni wireless.

Apple, dal canto suo, ha fatto richiesta al giudice, un paio di giorni fa, di aggiungere al già ricco elenco di device incriminati ulteriori sei dispositivi della sudcoreana non presenti sul mercato all’inizio dello scontro.

I nuovi device contro cui Apple ha puntato il dito sono, nello specifico, il Galaxy Note 2, il Galaxy S3 (aggiornati ad Android 4.1), il Galaxy S3 mini, il Samsung Rugby Pro, il Galaxy Tab 8.9 Wi-Fi, e il Galaxy Tab 2 10.1.

Megaupload processo

Megaupload: il processo potrebbe saltare

Megaupload processo

Per lo spinoso caso Megaupload di cui si parla da ormai diverso tempo a questa parte potrebbe celarsi, direttamente dietro l’angolo, una svolta del tutto imprevista, almeno sino a pochi giorni addietro, in grado di sovvertire totalmente tutto quanto, o quasi, reso noto sino a questo momento.

Relativamente al caso Megaupload, infatti, potrebbe emergere un grave errore procedurale da parte delle autorità a causa della mancanza di sicurezza circa l’opportunità di poter procedere nei confronti di Megaupload sfruttando i documenti consegnati dallo stesso Dotcom, così come dichiarato dal giudice Liam O’Grady all’FBI.

Infatti, stando a quanto messo in evidenza da Ira Rothken, uno degli avvocati di Megaupload, non sarebbe possibile procedere nei confronti di una data società sfruttando quella che è la documentazione in possesso di Dotcom in quanto riferita inequivocabilmente ad una persona civile.

Process Notifier, monitorare specifici processi e ricevere avvisi tramite e-mail al loro avvio o arresto

Sono diverse le circostanze in cui potrebbe rivelarsi estremamente utile tenere sotto controllo l’esecuzione di specifici processi sul proprio PC ma sono altrettanto svariate le situazioni in cui, purtroppo, non si ha a propria disposizione risorse apposite grazie alle quali eseguirne nel migliore dei modi il monitoraggio.

Questo, però, non è il caso di Process Notifier: un software gratuito ed utilizzabile su tutti gli OS Windows che consente, appunto, di monitorare qualsiasi processo specificato avvisando inoltre l’utente ogni qual volta questo sarà avviato o arrestato.

L’avviso avverrà mediante l’invio di un e-mail contenente tutta una serie di informazioni dettagliate facenti riferimento ai processi avviati e che si è intenzionati a controllare, permettendo, tra le altre cose, di ottenere screenshot del desktop e di sapere, in maniera esatta, quando il computer viene avviato.

Il sofftware risulterà facilmente accessibile direttamente dalla system tray da cui sarà anche possibile configurarne il funzionamento impostando le tempistiche relative all’intervallo di scansione entro cui rilevare l’esecuzione di specifici processi.

Processo GoogleCrashHandler.exe: cos’è e come eliminarlo

È da un po’ di tempo che nel task manager del vostro Windows campeggia imperterrito un processo chiamato GoogleCrashHandler.exe? Consolatevi, non siete i soli. E no, tranquilli, non si tratta di nulla di anomalo o di malevolo tipo virus, spyware o schifezzuole simili.

Come ci informa puntualmente il sito gHacks, in realtà il processo GoogleCrashHandler.exe è il processo usato da Chrome e da altri applicativi di Google per inviare statistiche sui crash e gli arresti anomali dei programmi. Come dite? Non v’importa e volete che Google non ficchi il naso nel vostro sistema per nessun motivo al mondo? Non preoccupatevi, adesso andremo a vedere velocemente come eliminarlo definitivamente evitando che ricompaia fra i processi in esecuzione.

Windows xKill, chiudere le applicazioni più (e meno) ostiche con un solo clic

Cari lettori, nel post di oggi presentiamo un’interessantissima utility per mettere a tacere definitivamente quelle applicazioni che per svariati motivi non vengono chiuse. Purtroppo Windows, in un modo o nell’altro, riesce sempre a generare crash e a rendere instabile, seppur per una manciata di minuti, il sistema. Cose all’ordine del giorno, dunque, non c’è da meravigliarsi. Certo, per mantenere un certo controllo sul sistema (in genere, non sempre) è sufficiente trovarsi davanti al Task Manager (i tre tasti dei miracoli: CTRL, ALT e CANC) che può terminare brutalmente qualsiasi processo eseguito dall’utente. Purtroppo non è raro incappare in programmi talmente ostici che neppure il Task Manager riese a regolarizzare. Se ci troviamo in queste situazioni o se vogliamo semplicemente velocizzare tutto l’iter di chiusura forzata di un processo (dunque evitando di agire nel Task Manager), in nostro aiuto accorre il valoroso Windows xKill. Vediamo insieme di cosa si tratta.

2 metodi per chiudere explorer.exe in Windows Vista

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Noi geeks siamo smanettoni, senza ombra di dubbio. Quanti di noi non stanno li a perdere tempo cercando la modifica migliore da fare al registro di sistema? O quanti installano tool su tool che promettono di ottimizzare le prestazioni del pc? Penso che la risposta a queste domande sia molti di noi. Ma la "scocciatura" più grande, almeno per me, è dover ogni volta riavviare il PC per vedere l’effetto delle nuove modifiche.

Vista ci promette due metodi alternativi che ci faranno risparmiare molto tempo, in quanto basta teoricamente stoppare il processo explorer.exe. Il primo metodo consiste nell’aprire il menu Start e di tenere premuti i tasti CTRL+Shift, clicchiamo con il tasto destro su un area libera del menu, e potremo vedere una nuova opzione chiamata Esci da Explorer (Traduzione personale comunque basatevi con l’immagine di sotto).
2 metodi per chiudere explorer.exe in Windows Vista